ROMA – 3 Dicembre 2018
Oltre 40 progetti di ricerca presentati da giovani ricercatori, in ambito medico, tecnologico e ambientale. L’obiettivo del bando è attrarre “cervelli” in centri di ricerca meridionali. I progetti sono in fase di valutazione. A diposizione 4 MLN di euro.
Sono 41 i progetti presentati da altrettanti giovani ricercatori in risposta alla quinta edizione del bando Brains to South, promosso dalla Fondazione CON IL SUD per attrarre talenti nei centri e nelle università meridionali, sostenendo progetti di ricerca applicata con forte potenziale innovativo e trasferimento tecnologico.
I ricercatori (20% stranieri), hanno proposto alla Fondazione progetti di ricerca in ambito medico, ambientale e tecnico-ingegneristico, da realizzare, come richiesto dal bando, presso enti di ricerca meridionali che potrebbero ospitarli (“host institution”). Gli enti di ricerca, individuati dai ricercatori, si trovano prevalentemente in Puglia (9) e Campania (8), mentre 5 sono in Sardegna, 3 in Basilicata, 3 in Calabria e 3 in Sicilia. Dieci proposte hanno carattere multiregionale. Complessivamente, le proposte interessano oltre 120 partner (il 10% enti stranieri).
Potevano partecipare al bando, chiuso il 28 novembre, ricercatori stranieri o italiani che svolgono la propria attività da almeno 3 anni all’estero o nelle regioni del centro – nord. Le proposte ora sono al vaglio della Fondazione per selezionare quelle maggiormente in linea con i criteri e gli obiettivi del bando. I giovani selezionati assumeranno il ruolo di “principal investigator”, ovvero avranno l’opportunità di condurre il progetto di ricerca sotto la propria responsabilità e in modo indipendente.
La Fondazione mette a disposizione complessivamente 4 milioni di euro (massimo 400 mila euro per progetto, con una durata compresa tra i 24 e i 36 mesi). Oltre ai costi del ricercatore, il contributo economico coprirà anche quelli legati alla sua proposta di ricerca (come ad esempio, la strumentazione necessaria, le risorse umane di supporto, i materiali di consumo, etc.). L’ente ospitante, inoltre, godrà dell’opportunità di potenziare e migliorare la qualità della ricerca interna, grazie alle nuove competenze provenienti dalle diverse zone del mondo e all’inserimento in un contesto di relazioni scientifiche e tecnologiche internazionali tra enti di ricerca.
Con le precedenti edizioni del bando, sono state sostenute 32 iniziative, con un totale di circa 10 milioni di euro di contributi privati.