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  • Povertà educativa, le mappe della Puglia

    Povertà educativa, le mappe della Puglia

    13 Luglio 2021

    Presentato oggi il report dell’Osservatorio Con I Bambini “Le mappe della povertà educativa in Puglia”.
    La Puglia è prima fra le regioni del Mezzogiorno per molti indicatori, ma rimane sotto la media nazionale, con alcune eccezioni. 

    Posti Asili nido per bambini 0-2 anni: Puglia 18,9% – Italia 26,9%

    Abbandono scolastico: Puglia 17,9% – Italia 13,5%

    Neet: Puglia 29,7% – Italia 22%

    Famiglie raggiunte da banda larga veloce: Puglia 83% – Italia 68,5%

    Edifici scolastici vetusti: Puglia 13% – Italia 17,8%

    Scuole raggiungibili con mezzi pubblici: Puglia 81,5% – Italia 86%

    È stato presentato oggi il report “Le mappe della povertà educativa in Puglia”, elaborato dall’Osservatorio Con I Bambini nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile. L’iniziativa è promossa da Acri, Fondazione Puglia, Fondazione Monti Uniti di Foggia e Impresa sociale Con I bambini. Il report integrale si può scaricare a questo link: http://conibambini.openpolis.it.

    Il report è stato presentato nel corso di un evento online. Sono intervenuti: Giorgio Righetti, direttore generale di Acri; Paolo Spinelli, presidente Fondazione Puglia; Aldo Ligustro, presidente Fondazione Monti Uniti di Foggia; Marco Rossi Doria, presidente di Con I Bambini; Vincenzo Smaldore, direttore editoriale Openpolis; Barbara Torraco, responsabile progetto “Borgo Bambino”; Rosa Angela Silletti, responsabile comunicazione progetto “La Scuola del Contadino”. La presentazione del report si può rivedere nel video che segue:

    In base ai recenti dati Istat, in Puglia vivono 629.459 minori. Sul fronte della povertà educativa, pur distinguendosi positivamente su diversi aspetti dalle altre maggiori regioni del Mezzogiorno, la Puglia mostrava numerose criticità già prima dell’emergenza Covid. Ciò appare piuttosto evidente se si isolano alcuni dei principali indicatori utilizzati per monitorare la condizione educativa dei più giovani. In termini di offerta di asili nido e servizi prima infanzia, ad esempio, sono 18,9 i posti ogni 100 bambini con meno di 3 anni. Un dato migliore rispetto alle altre maggiori regioni dell’Italia meridionale (Campania, Calabria e Sicilia si attestano tra il 10 e il 12%), ma ancora distante dalla media nazionale (26,9%) e dalla soglia europea dei 33 posti ogni 100 minori.

    Rispetto all’abbandono scolastico, a fronte dell’obiettivo europeo di ridurre al di sotto del 10% la quota di ragazzi che lasciano la scuola prima del diploma, la Puglia si attestava al 17,9% prima dell’emergenza, nel 2019. Un dato molto al di sopra della media nazionale di quell’anno (13,5%) e inferiore solo a Sicilia e Calabria. Tale dato si riferisce all’abbandono esplicito, ovvero ai giovani che lasciano i percorsi di istruzione e formazione prima del tempo. Ma deve essere letto con gli indicatori di abbandono scolastico implicito: studenti che, pur completando il percorso di studi, non acquisiscono le competenze adeguate, trascinandosi spesso lacune fin dal primo ciclo di istruzione. In questo senso, prima della crisi sanitaria, la Puglia presentava il 18,9% di alunni in difficoltà alla fine della terza media. Si tratta di ragazze e ragazzi che terminano l’ultimo anno prima delle scuole superiori con livelli di competenza inadeguati in italiano, matematica e inglese. Un dato certamente inferiore rispetto alle maggiori regioni meridionali (Calabria 29,6%, Sicilia 27,9%, Campania 25%) ma più elevato rispetto alla media nazionale (14,4%).

    Questi dati si riflettono anche sulla quota dei cosiddetti “neet”, giovani che non studiano e non hanno lavoro: quasi il 30% (29,7%) dei giovani pugliesi tra 15 e 29 anni si trova in questa condizione nel 2019. Una percentuale inferiore rispetto alla media del Mezzogiorno (33%) e a quelle di Sicilia (38%), Calabria (35,1%) e Campania (34,3%). Ma molto più alta della media nazionale (22,2%) che vede l’Italia già ai vertici in Ue per incidenza di giovani neet. 

    Dichiarazione di Giorgio Righetti, direttore generale Acri

    «Viviamo in una fase storica in cui sentiamo parlare da più parti di “ripartenza” e di “ricostruzione”. Se dobbiamo ricostruire il Paese, bisogna assolutamente intervenire sul tema della povertà educativa, con l’obiettivo di sradicarla completamente e permettere davvero a tutti i cittadini di potersi sviluppare pienamente. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato nel 2016 su iniziativa delle Fondazioni di origine bancaria, grazie a un partenariato con Governo e Terzo settore, ha finora favorito la realizzazione di 384 progetti, raggiungendo quasi 500mila ragazzi in tutta Italia. Il Fondo sta realizzando numerose sperimentazioni di successo, che possono essere prese in considerazione dalle Istituzioni per individuare policy nazionali che intervengano sul tema del contrasto della povertà educativa».

    Dichiarazione di Paolo Spinelli, presidente Fondazione Puglia

    «La povertà educativa minorile in Puglia desta forti preoccupazioni i termini di abbandono scolastico, capienza degli asili nido, della diffusione delle connessioni di rete, della vetustà degli edifici scolastici e dei mezzi di trasporto per raggiungerli. La nostra regione si trova in una situazione sfavorevole, quanto a indicatori medi, rispetto al panorama nazionale, anche se si trova leggermente al di sopra delle altre regioni del Sud. L’emergenza Covid ha acuito le situazioni di svantaggio e disagio per quei bambini che nella DAD non potevano fruire di mezzi adeguati di connessione digitale. Non sono tanto le percentuali medie ad essere inquietanti, quanto gli scostamenti dai valori medi di numerose realtà territoriali in cui appaiono situazioni “localizzate” di forte deprivazione in termini di strutture e quindi di opportunità educative. L’impegno della nostra Fondazione è contribuire al contrasto della povertà educativa minorile. Riteniamo che particolare attenzione vada dedicata ai soggetti e ai contesti più svantaggiati, perché non deve essere mai lasciato indietro nessuno».

    Dichiarazione di Aldo Ligustro, presidente Fondazione Monti Uniti di Foggia

    «I diritti dei minori e la tutela dell’infanzia sono due ambiti di intervento che vedono la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia tra le istituzioni più attive del territorio. Attraverso la rete nazionale rappresentata dalla Fondazione Con Il Sud e dall’Impresa sociale Con I Bambini, nel corso degli anni la Fondazione dei Monti Uniti ha attivato una serie di iniziative e collaborazioni molto importanti, anche per la Capitanata, premiata con diversi progetti che hanno avuto un effetto moltiplicatore straordinario. Attraverso questi interventi, la Fondazione tenta di rimarginare quelle ferite sociali ancora aperte, specie nelle aree periferiche della provincia, dove il rischio di esclusione sociale e devianza minorile aumenta pericolosamente».

    Dichiarazione di Marco Rossi Doria, presidente Impresa sociale Con I Bambini

    «La Puglia è una regione del Sud che conosce una situazione difficile in termini di povertà educativa, che preoccupa. In passato sono stati fatti investimenti, ma non basta come confermano i dati del report. Ai deficit di opportunità offerte a minori e famiglie, che colpiscono in particolare le regioni meridionali, le grandi periferie urbane, le aree interne del Paese, dobbiamo aggiungere anche l’effetto Covid che interessa purtroppo sempre più bambini e ragazzi. Il Sud e la Puglia ne soffrono molto. Dobbiamo estendere il contrasto del fenomeno e farlo in un’ottica di rete, di “comunità educante”, rafforzando le alleanze educative sui territori, tra scuola, terzo settore, privato sociale, enti pubblici, famiglie e ragazzi. È quello che promuoviamo e che attuiamo attraverso i progetti in tutta Italia. In Puglia, sono 23 quelli già avviati, sostenuti complessivamente con circa 15 milioni di euro, che coinvolgono quasi 400 organizzazioni del territorio. Questi rappresentano esperienze ricche, innovative, replicabili».

     L’offerta di asili nido

    Secondo i più recenti dati messi a disposizione dall’Istat, relativi al 2019, la Puglia offre complessivamente più di 16mila posti, distribuiti in oltre 600 strutture, tra asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia. Si tratta di un posto per il 18,9% dei bambini tra 0 e 2 anni di età residenti nella regione. Dati che pongono la Puglia, come le altre regioni meridionali, agli ultimi posti della classifica relativa

    al livello di copertura potenziale di posti in asilo nido e servizi integrativi. Rispetto alle altre grandi regioni del sud, la Puglia presenta percentuali più elevate: in Campania, Calabria e Sicilia il livello di copertura si attesta tra i 10 e i 12 posti ogni 100 bambini. Tuttavia, il dato di questa regione rimane comunque molto distante sia dalla media italiana (26,9%) che dall’obiettivo Ue di 33 posti ogni 100 bambini.

    Le famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce

    Quanto agenda digitale e contrasto della povertà educativa siano strettamente legate è diventato evidente a tutti durante la pandemia. I divari digitali (connessione lenta o assenza di un dispositivo per ogni membro della famiglia) hanno conseguenze educative cruciali. In questo quadro, la Puglia – presa nella sua interezza – presentava prima della crisi dati tendenzialmente superiori alla media nazionale, circa le connessioni su rete fissa. Nel 2019, il 97% delle famiglie risultava raggiunto dalla banda larga di base (contro una media italiana del 95%). L’83% dei nuclei era raggiunto da una connessione di banda larga veloce (pari almeno a 30 Mbps, contro una media nazionale del 68,5%). Al momento della rilevazione si trattava della quota più elevata tra le regioni italiane relativa alla rete cablata superiore a 30 Mbps. Nella banda larga ultraveloce (connessioni superiori a 100 Mbps), il dato pugliese (46% delle famiglie potenzialmente raggiunte) superava di quasi 10 punti la media nazionale (36,8%).

    In Puglia, dunque, la copertura potenziale della rete, pur con differenze interne, è superiore rispetto alla media nazionale. Tuttavia, si tratta di un dato da contestualizzare con altre due informazioni. La prima, come emerso nella relazione 2020 di Agcom, è il divario che, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, si riscontra tra la copertura potenziale della rete (infrastrutturazione) e l’effettiva diffusione del servizio. Se una zona è cablata ciò non significa che le famiglie concretamente vi abbiano accesso, per tanti motivi: dalle preferenze e necessità individuali a un disagio economico che impedisce alla famiglia di potersi permettere una connessione veloce.

    Tale aspetto riguarda tutte le regioni, e in misura particolare quelle del mezzogiorno, in particolare Calabria e Sicilia, dove il divario tra la copertura infrastrutturale della rete a 30 megabit per secondo (Mbps) e la diffusione concreta sfiora o supera i 60 punti. In Puglia tale divario è meno accentuato (55,6 punti) ma comunque superiore rispetto alla media nazionale.

    L’altro elemento da mettere in luce è che, a fronte di una copertura media regionale superiore a quella nazionale, la presenza delle connessioni veloci risulta fortemente variabile tra le diverse aree della Puglia. Lo si osserva confrontando la percentuale di famiglie raggiunte da rete ultraveloce (pari o superiore a 100 Mbps) nelle diverse province pugliesi.

    Gli edifici scolastici vetusti in Puglia

    In base ai dati messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione, relativi al 2018, sappiamo che in Puglia gli edifici vetusti sono circa il 13% del totale. Una quota che pone questa regione al quinto posto tra quelle con le percentuali di edifici vetusti più basse (un dato inferiore anche rispetto a importanti realtà del centro-nord come Emilia Romagna, Veneto e Lombardia). Tale dato, peraltro, è inferiore di quasi 5 punti percentuali rispetto alla media nazionale. In Italia sono infatti 7.161 le scuole vetuste, su un totale di 40.160 edifici, il 17,8% del totale.

    Ma come cambia l’incidenza del fenomeno all’interno della regione? Le differenze tra una provincia e l’altra risultano meno marcate rispetto ad altre regioni. Tuttavia dobbiamo sottolineare che, mentre a Brindisi la percentuale di edifici classificati come vetusti è del 9,3%, nella provincia di Barletta-Andria-Trani questo dato arriva al 18,1%, quasi il doppio. Peraltro quest’ultima provincia è l’unica nella regione a superare anche il dato nazionale (17,8%). Tre province invece presentano un dato inferiore anche alla media regionale. Si tratta di Foggia (12,5%) e Lecce (11,5%), oltre alla già citata Brindisi. È interessante notare comunque che in 5 province pugliesi su 6 la percentuale di edifici vetusti rimane comunque al di sotto del 15%. Oltre ai casi già menzionati, infatti, anche le province di Taranto (13,5%) e Bari (13,2%) presentano dati relativamente bassi.

    Le scuole raggiungibili con il trasporto pubblico

    Dei 40.160 edifici scolastici presenti in Italia nel 2018, 34.531 risultano raggiungibili con almeno un mezzo di trasporto pubblico (urbano, interurbano, ferroviario) o con il trasporto scolastico. Una percentuale alta, pari all’86% delle scuole, che nel caso della Puglia scende all’81,5%. Tuttavia, come abbiamo già visto nei capitoli precedenti, anche nel caso degli istituti scolastici raggiungibili con mezzi pubblici si registrano significative differenze tra un territorio e l’altro.

  • Bando per valorizzare l’ex convento di San Gaetano a Taranto

    Bando per valorizzare l’ex convento di San Gaetano a Taranto

    7 Luglio 2021

    COMUNE DI TARANTO E FONDAZIONE CON IL SUD PROMUOVONO UN BANDO CONGIUNTO PER GESTIRE E VALORIZZARE IL COMPLESSO DELL’EX CONVENTO DI SAN GAETANO IN CITTÀ VECCHIA.

    L’iniziativa scade il 6 settembre e si rivolge al Terzo settore locale per proposte capaci di rendere il bene pienamente fruibile dalla comunità cittadina, con attività di aggregazione sociale e iniziative di inclusione sociale e inserimento lavorativo per persone in difficoltà. La Fondazione mette a disposizione 350 mila euro di risorse private. L’intervento di riqualificazione del Comune si inserisce nel programma SISUS finanziato con il POR Fesr-Fse Puglia 2014-2020, nell’ambito del Piano di Interventi per il Recupero, la Riqualificazione e la Valorizzazione dell’Isola Madre (Città Vecchia) finanziato con risorse del CIS Taranto e previsto nel piano Ecosistema Taranto varato dall’amministrazione Melucci.

    L’amministrazione comunale di Taranto e la Fondazione CON IL SUD promuovono un bando congiunto per la gestione e la valorizzazione di un importante immobile storico situato nel cuore della Città Vecchia: il complesso dell’ex Convento di San Gaetano (già noto come Cantieri Maggese). Costruito alla fine del ‘700 e restaurato dopo un crollo avvenuto negli anni ’50 del ‘900, l’immobile storico di via Cava avrà una nuova vita con il coinvolgimento attivo della comunità.

    In particolare, è intenzione del Comune destinare l’immobile a ospitare attività di sostegno all’aggregazione sociale e alla creazione di opportunità di sviluppo socio-economico e occupazionale, con il fine di migliorare le condizioni di sicurezza, legalità e coesione sociale nell’Isola Madre. In tale contesto nasce la collaborazione con la Fondazione CON IL SUD, già impegnata da tempo a sostenere interventi di valorizzazione dei beni comuni e percorsi di coesione sociale nel territorio tarantino.

    L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa a Palazzo di città con gli interventi del direttore generale della Fondazione CON IL SUD Marco Imperiale, degli assessori a Patrimonio e Urbanistica dell’amministrazione Melucci Francesca Viggiano e Ubaldo Occhinegro, del consulente del Comune di Taranto Simone Marchesi.

    Il bando si rivolge alle organizzazioni del Terzo settore locale che potranno presentare progetti di valorizzazione dell’immobile per renderlo pienamente fruibile dalla comunità cittadina, coinvolgendola nel più ampio processo di recupero di Taranto Vecchia e dell’identità culturale della città. In particolare, la valorizzazione dell’ex convento dovrà prevedere attività di aggregazione sociale, iniziative di inclusione sociale e di inserimento lavorativo per persone in difficoltà, per accrescere la coesione sociale nel territorio anche in un’ottica di sostenibilità nel tempo.

    «È un’operazione fondamentale – le parole dell’assessore Viggiano – per fornire servizi di qualità e dare una ulteriore svolta all’Isola Madre, fulcro vero della rinascita dell’intera città. I servizi per i più giovani contribuiscono a creare l’ossatura per la società attuale e per le future generazioni. Non abbiamo dubbi che la collaborazione con la Fondazione CON IL SUD costituisca un’eccellenza che tanto beneficio apporta e apporterà alla cittadinanza».

    «L’amministrazione Melucci mira non solo al recupero di risorse per avviare necessarie operazioni di restauro e riqualificazione di importanti attrattori culturali – ha aggiunto l’assessore Occhinegro –, ma soprattutto a promuovere innovativi processi di governance dei beni comuni che comportino un reciproco impegno pubblico-privato nella gestione e rivitalizzazione di questi spazi recuperati dall’abbandono. Il processo che stiamo attivando grazie alla preziosa partnership con la Fondazione CON IL SUD ha già dato proficui risultati, oggi lanciamo una nuova sfida per innestare un seme di speranza e legalità nel cuore pulsante della Città Vecchia, tra i suoi vicoli più stretti e vissuti, che rappresenteranno l’inizio del nuovo corso per l’Isola Madre».

    «Questo bando rappresenta un esperimento molto innovativo di collaborazione tra pubblico e privato sociale – ha dichiarato il direttore generale Imperiale – che permette di attivare un processo virtuoso di intervento “pubblico” nel senso pieno del termine. Auspichiamo che questa esperienza, importante non solo per il recupero di un bene culturale inutilizzato, ma per la sua valorizzazione in senso comunitario, costituisca una occasione di rafforzamento della comunità ed esempio anche per altre amministrazioni pubbliche. Anticipo che non sarà la sola collaborazione che avvieremo con il Comune in città e non sarà neanche l’unica in Puglia».

    Un analogo percorso di valorizzazione, infatti, riguarderà nei prossimi mesi anche Palazzo Amati, in parte già interessato da un progetto di recupero sostenuto sempre dalla Fondazione CON IL SUD e promosso da Jonian Dolphin Conservation, che ospita al piano terra il Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei  “Ketos”. Il resto dell’immobile, anch’esso attualmente interessato da lavori di ristrutturazione e recupero disposti sempre dall’amministrazione Melucci, sarà oggetto di un nuovo bando pubblico promosso dalla Fondazione CON IL SUD e dal Comune di Taranto, che sarà anticipato a settembre da laboratori partecipativi propedeutici alla valorizzazione del palazzo.

    Con riferimento al bando riguardante l’ex Convento di San Francesco, la Fondazione CON IL SUD sosterrà la fase di start-up dell’attività di gestione e valorizzazione, mettendo a disposizione complessivamente 350mila euro. Il Comune di Taranto assegnerà l’immobile al partenariato che sarà selezionato attraverso il bando per un periodo non inferiore ai 10 anni. L’intervento di recupero del Comune si inserisce nel programma SISUS (Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile), finanziato con il POR Fesr-Fse Puglia 2014-2020, che anticipa e integra, sia nei contenuti che negli obiettivi, il complessivo Piano di Interventi per il Recupero, la Riqualificazione e la Valorizzazione dell’Isola Madre (Città Vecchia), finanziato con risorse del CIS Taranto, ed il piano strategico comunale di riconversione e sviluppo denominato “Ecosistema Taranto”.

    Il progetto di valorizzazione dell’ex Convento dovrà essere integrato da attività di animazione sociale e culturale, coerenti con il progetto stesso, da svolgere nello spazio all’aperto denominato “area polivalente” collocato sul lungomare nord della Città Vecchia, in corrispondenza della Chiesa di San Giuseppe, la cui realizzazione fa parte del programma di interventi della SISUS.

    Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno 4 organizzazioni: 2 di terzo settore a cui potranno aggiungersi enti espressione del mondo della scuola, delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e delle imprese.

    Il bando scade il 6 settembre e le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma Chàiros.

    Scarica il bando>>

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  • CON: presentato il video magazine ai progetti

    CON: presentato il video magazine ai progetti

    5 Luglio 2021

    Con” è il video magazine “partecipativo” promosso da Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini per esplorare il sociale che dialoga con altri mondi: scuola, cultura, sport, economia, ambiente, comunicazione. Il video magazine coinvolgerà direttamente i referenti della comunicazione dei progetti avviati in tutto il Paese.

    GUARDA IL TRAILER

    Il progetto editoriale è stato presentato lo scorso 24 giugno ai “referenti di comunicazione” dei progetti sostenuti da Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini. All’incontro online hanno partecipato oltre 200 comunicatori sociali. Oltre allo staff della comunicazione dei due enti che cura il video magazine, hanno partecipato anche il presidente di Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo e il presidente di Con i Bambini, Marco Rossi-Doria, che in apertura dell’incontro ha sottolineato come

    “In questo momento importante per il nostro Paese, due cifre ci spiegano le sfide che i nostri progetti stanno affrontando dovunque in Italia. Da un lato la povertà dei minori, che riguarda oltre un terzo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze in povertà relativa o assoluta. Dall’altro lato, il PNRR che prevede l’impiego di 31,88 miliardi di euro sulle diverse partite che riguardano l’infanzia e l’adolescenza nel prossimo quinquennio. Tra queste due cifre si colloca l’impegno di Con i Bambini e dei progetti sostenuti tramite il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che con sapienza, competenza e passione costituiscono comunità educanti in vera prossimità con i ragazzi e i genitori in territori difficili per promuovere lo sviluppo educativo.

    Queste cose noi le vogliamo mostrare – ha proseguito Rossi-Doria – per dire che un paese grande, civile come l’Italia può uscire da una crisi di sottovalutazione della propria infanzia e adolescenza; che ha gli strumenti per farlo come i nostri progetti e partenariati dimostrano ogni giorno e che questi fondi del PNRR devono essere usati bene grazie all’impegno e alle grandissime competenze delle persone che già lo fanno. Il video magazine è un nuovo strumento, agile e innovativo, nelle mani di chi è protagonista di questa possibilità di riscatto educativo che è indispensabile per l’Italia, sia in termini di diritti sia in termini di sviluppo e di coesione del Paese, quindi anche di democrazia. La partecipazione dal basso, in modo creativo, con il protagonismo di chi fa le cose, ma anche dei bambini e dei ragazzi, è il modo migliore per usare questa leva comunicativa in un momento in cui mostrare quel che facciamo è un fatto politico in senso proprio, riguarda la nostra grande polis”.

    Fabrizio Minnella, responsabile dell’area comunicazione e direttore del video magazine, ha illustrato il progetto editoriale sottolineando come “l’obiettivo è favorire una ‘visione di insieme’ con contenuti video che possano stimolare e promuovere ulteriori approfondimenti su esperienze e modelli che, partendo dal sociale, creano un impatto su tutta la comunità. In particolare, nel raccontare le storie, condividere le esperienze, presentare o commentare i dati, si privilegerà una narrazione di ‘processo’ e non solo, o non tanto, di ‘prodotto’. In altri termini, una narrazione utile a capire perché facciamo delle cose e come. Questo avverrà soprattutto dando voce direttamente ai protagonisti: ragazzi, operatori, educatori, famiglie, istituzioni, imprese, fondazioni e terzo settore”.

    Per le conclusioni dell’incontro, il presidente della Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo ha evidenziato in particolare due aspetti.

    “La nostra insistenza sul termine ‘CON’ non è un vezzo ma è una scelta – ha sottolineato Borgomeo. Avendo ben appreso la lezione di Danilo Dolci, siamo convinti che quando qualcuno vuole cambiare sul serio le cose non lavora ‘per’ qualcuno ma si lavora ‘con’ qualcuno. La Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini ritengono che non si può riuscire a fare qualcosa di utile se si pensa di sapere cosa serve ai ‘beneficiari’. Al contrario, chi ha la responsabilità di adottare politiche, può interpretare tale responsabilità sapendo che deve lavorare con i beneficiari. Questa scelta si traduce in una politica di comunicazione abbastanza evidente. Chi ci segue sa che per la Fondazione CON IL SUD la comunicazione non è uno strumento per promuovere la nostra missione, ma è uno strumento di attuazione della missione. Non ci interessa che i progetti diventino vittime di una cultura mediatica superficiale, noi non vogliamo – ha proseguito il presidente Borgomeo rivolgendosi direttamente ai presenti – che voi lavoriate per fare notizia, ma per corrispondere a bisogni, risolvere problemi, riconoscere diritti negati. Tuttavia, bisogna capire che è molto importante contaminare le comunità, e per farlo bisogna comunicare, bisogna far sapere, non comunicando risultati e prodotti, ma come anticipato da Minnella comunicando i processi, che sono la forza del cambiamento. È importante convincersi del fatto che ciò che fate ha una grande valenza politica, anche i più piccoli progetti rappresentano operazioni di cambiamento complessivo. Solo attraverso questa convinzione, anche la comunità potrà considerarvi per quello che siete ovvero soggetti il cui lavoro è in grado di cambiare le cose”.

    Il video magazine, online dallo scorso 31 maggio, ospita già decine di contributi di video realizzati con la collaborazione di altrettanti referenti comunicazione di progetti che hanno raccolto e condiviso esperienze, storie, racconti e commenti su questa particolare fase per i ragazzi.

    Il magazine è rivolto a tutti coloro che sono interessati ai fenomeni sociali e ne sono coinvolti, come il non profit, le istituzioni, la scuola e i media. I contenuti sono pubblicati con licenza Creative Commons per una libera riproduzione e diffusione a fini non commerciali.

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  • Progetto migranti: Fondazioni e Ong per rispondere all’emergenza

    Progetto migranti: Fondazioni e Ong per rispondere all’emergenza

    25 Giugno 2021

    Tre linee d’azione: corridoi umanitari, assistenza sanitaria e giuridica dei migranti, soccorso in mare.

    Parte la terza edizione del Progetto Migranti, un’iniziativa, promossa dalla Commissione per la Cooperazione internazionale di Acri, che ha l’obiettivo di contribuire a fornire una risposta concreta alle criticità connesse ai flussi migratori che interessano il territorio italiano. Si realizza grazie a una partnership di 14 Fondazioni di origine bancaria e 9 organizzazioni del Terzo settore e Ong, per portare avanti interventi su tre linee: consolidamento del meccanismo dei corridoi umanitari; sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio; supporto alle attività di soccorso in mare. A loro volta, per realizzare i progetti, le organizzazioni partecipanti attivano una fitta rete di quasi 50 altri, partner pubblici e privati, sui territori di accoglienza. Giunto alla terza edizione, quest’anno il Progetto Migranti è dotato di un budget complessivo di circa 1,2 milioni di euro, messi a disposizione dalle Fondazioni.

    In ragione delle risorse disponibili e della quantità di persone che intende raggiungere, il Progetto Migranti non ha la pretesa di risolvere il problema connesso al fenomeno migratorio ma, come sempre accadde nell’attività delle Fondazioni, ha l’ambizione di sperimentare e consolidare alcune buone pratiche realizzate dal Privato sociale, che possano indicare al Pubblico possibili strade da percorrere, replicare ed estendere su scala più ampia.

    L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di un evento (che si può rivedere su www.acri.it), condotto da Marianna Aprile, a cui hanno partecipato: Giorgio Righetti, direttore generale Acri; Valeria Taurino, direttrice generale SOS Mediterranée; Cesare Fermi, direttore Regione Europa Intersos; Giulia Spagna, Rappresentante per l’Italia e Capo Programma Regionale DRC Europa; Annalisa Camilli, giornalista a Internazionale; Maurizio Ambrosini, sociologo delle migrazioni; Laila Wadia, scrittrice; Laura Iucci, responsabile partnership con il settore privato Unhcr.

    «Le Fondazioni di origine bancaria sono estremamente orgogliose di dare avvio alla terza edizione del Progetto Migranti – ha dichiarato il direttore generale di Acri Giorgio Righetti –, perché non possiamo più accettare la privazione dei diritti ad alcuni esseri umani, che sarebbe intollerabile se toccasse “noi”. Il Progetto Migranti ha l’obiettivo di ripristinare le condizioni minime di dignità, attraverso il sostegno ai corridoi umanitari, all’assistenza sanitaria e giuridica dei migranti e al soccorso in mare. La pandemia non ci ha scoraggiati, al contrario, questa edizione ha visto il più alto numero di adesioni:14 Fondazioni da tutta Italia si sono unite convintamente per contribuire, insieme alle Ong che realizzeranno il progetto, a tutelare i diritti fondamentali delle persone che arrivano in Italia».

    Il Progetto Migranti è un’iniziativa promossa da Acri e sostenuta da: Fondazione CON IL SUD, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparma, Fondazione Carispezia, Fondazione CR Lucca, Fondazione di Sardegna, Fondazione CR Fabriano, Fondazione Varrone, Fondazione CR Bolzano, Fondazione CR Imola, Fondazione Banco Napoli, Fondazione Sicilia, Fondazione CR Padova e Rovigo.

    Sono partner operativi della terza edizione del Progetto Migranti: per i corridoi umanitari – Intersos, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; per i migranti in fase di passaggio – Rainbow for Africa, Diaconia Valdese, Caritas Intemelia, Danish Refugee Council; per il soccorso in mare – SOS Mediterranée.

     

    Lo scenario

    Secondo i dati di Unhcr, nel 2020 in Europa sono arrivati 94.080 migranti; di questi, 34.133 sono arrivati in Italia. La stima dei morti e degli scomparsi in questi viaggi è di 1.066 (altre fonti riportano un dato maggiore). Gli arrivi “via mare” sono stati 86.649; “via terra” 7.431. Tra questi, la cosiddetta “Rotta balcanica”, ovvero la rotta percorsa dai migranti che cercano di entrare in Europa dal confine croato, nel 2020 ha registrato 26.928 “attraversamenti irregolari” (+78% rispetto al 2019). I numeri del primo semestre del 2021 sono in crescita rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente: 31.105 migranti sono arrivati sulle coste meridionali europee; 807 sono i morti o dispersi in mare (Unhcr).

    A questi numeri, va aggiunto quello dei migranti attualmente bloccati fuori dalle frontiere europee (Balcani, Mediterraneo, Turchia), che ammonta complessivamente al momento a 125.110 (dati Frontex).

    Il totale dei migranti arrivati in Europa nel periodo 2014-2021 è di circa 2,3 milioni; i morti nel tentativo di raggiungere il continente sono oltre 21mila (Unhcr).

    Il Progetto Migranti prevede 6 interventi, divisi su tre linee di azione:

    Consolidamento del meccanismo dei corridoi umanitari

    Corridoi Umanitari, accoglienza e integrazione per i profughi in Grecia – Comunità di Sant’Egidio

    Il progetto prevede di realizzare percorsi di accoglienza e integrazione per 50 profughi che giungeranno in Italia attraverso i Corridoi umanitari dalla Grecia, gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio. Si inizierà con una missione preparatoria per incontrare e selezionare i beneficiari. Quindi, si passerà alla preparazione e all’organizzazione dei viaggi sicuri in Italia. I profughi giunti nel nostro Paese saranno accolti presso appartamenti diffusi, riceveranno beni e servizi di prima necessità, come vestiario e alimenti, buoni spesa, scheda trasporti pubblici, ricariche telefoniche, buoni vestiario. Saranno, inoltre, accompagnati nel disbrigo di tutte le pratiche amministrative e legali riguardo le procedure di regolarizzazione della presenza in Italia. Beneficeranno costantemente di assistenza medica e legale. In seguito, parteciperanno a percorsi di integrazione e verso l’autonomia: corsi per il miglioramento delle competenze linguistiche e culturali, formazione per l’inserimento lavorativo al fine di garantire il raggiungimento dell’autonomia socio-economica.

    Corridoi umanitari – La nuova frontiera dell’accoglienza – Federazione delle Chiese  Evangeliche in Italia

    Il progetto prevede l’accoglienza per un anno di 40 migranti provenienti dai progetti dei corridoi umanitari dalla Libia implementati dalla Federazione delle Chiese Evangeliche. FCEI individuerà i partecipanti tra i richiedenti asilo già registrati presso l’Unhcr, presenti nei centri di detenzione, che hanno necessità immediata di protezione: persone che hanno particolari necessità sanitarie e psicologiche. Una volta arrivati in Italia, i migranti saranno accolti presso la “Casa delle Culture” di Scicli (Ragusa), una struttura inaugurata nel 2014 con il sostegno della comunità metodista locale, e appositamente dedicata a quei migranti che, in ragione della loro vulnerabilità, hanno necessità di un luogo protetto. Oltre a garantire l’accoglienza, la Casa offre ai propri ospiti orientamento e formazione e promuove sul territorio programmi sociali e interculturali aperti alla popolazione locale, con lo scopo di diffondere una “cultura dell’integrazione” in tutto lo sciclitano. Con gli ospiti vengono avviati percorsi di empowerment e di accompagnamento, verso la loro piena autonomia socioeconomica, sono inoltre supportati nell’iter per il riconoscimento della richiesta di asilo, nell’ottenimento del permesso di soggiorno, e inseriti in percorsi di integrazione attraverso corsi di lingua italiana.

    Unicore 3.0 “University Corridors for Refugees” – Caritas Italiana

    Il progetto si inserisce nel programma “Corridoi Universitari”, che prevede il rilascio di visti di ingresso per motivi di studio a studenti titolari di protezione internazionale in Etiopia. Il progetto prevede di portare in Italia 43 studenti, che verranno accolti da 24 Università in tutta la Penisola. I beneficiari del programma arriveranno in Italia tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2021, per potersi immatricolare presso le Università. Il viaggio verrà organizzato da Caritas Italiana in stretto rispetto della normativa vigente per la prevenzione del contagio Covid-19. Una volta in Italia, gli studenti verranno iscritti alle Università, presso la facoltà scelta, e ospitati per lo più negli alloggi/studentati universitari o in alloggi messi a disposizione dalle Caritas diocesane. Le Università si occuperanno dell’inserimento dei beneficiari nel contesto universitario e nel percorso di studi sostenendo i costi di vitto, alloggio e borsa di studio per gli studenti. Ciascuno studente riceverà un computer portatile, parteciperà a un corso intensivo di lingua italiana e potrà accedere a un servizio di consulenza etno-psicologica per eventuali vulnerabilità collegate all’esperienza migratoria.

    Pagella in tasca – Canali di studio per minori rifugiati non accompagnati – Intersos

    Il progetto mira a promuovere l’ingresso in Italia con un visto per studio non universitario di 35 minori non accompagnati rifugiati in Niger, a supportarne l’accoglienza in Italia attraverso l’affidamento familiare e ad accompagnarli nel loro percorso di studio e di inclusione sociale, con il sostegno delle famiglie affidatarie, dei tutori volontari e delle comunità locali. I minori non accompagnati sono attualmente esclusi dalla maggior parte dei programmi di “resettlement”, perché il loro trasferimento e accoglienza sono decisamente più complessi rispetto a quelli degli adulti e dei nuclei familiari. I minori saranno individuati dallo staff Intersos che gestisce le attività di protezione e istruzione nei campi in Niger, in collaborazione con Unhcr. Il principale criterio di selezione sarà la motivazione allo studio, valutata sulla base di diversi colloqui e dei dati sulla frequenza alle attività educative. Per ciascuno sarà presentata all’Ambasciata italiana la richiesta di visto per studio. Una volta giunti in Italia, dopo un breve periodo in una struttura dedicata, i minori verranno affidati alle famiglie, selezionate dai servizi sociali del Comune. Il progetto prevede per ciascun minore una borsa di studio di 550 euro al mese per 12 mesi, che verrà erogata alla famiglia affidataria a copertura dei costi di sostentamento dei minori. È inoltre previsto, soprattutto nella prima fase dell’accoglienza, un supporto ai minori e alle famiglie affidatarie da parte di un educatore e di un mediatore culturale, nonché una consulenza psicologica e legale ove necessario.

    Sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio

    D(i)ritti al confine – Danish Refugee Council (ente capofila), Rainbow for Africa, Commissione Sinodale per la Diaconia, Caritas Intemelia

    Il progetto interviene in tre aree dove si concentrano i migranti in transito: Trieste (in entrata dai Balcani), Ventimiglia e Oulx (in uscita verso la Francia) e mira a rafforzare e strutturare la risposta umanitaria lungo i confini settentrionali, tramite azioni dedicate nell’ambito dei bisogni primari, dell’assistenza sanitaria e dell’orientamento socio-legale, al fine di fornire un aiuto diretto alle persone migranti e rifugiate che, in fuga dal loro paese d’origine, alle frontiere si trovano nuovamente in situazioni di crisi ed emarginazione. La rete valorizza le expertise sul campo, per costruire una risposta integrata per le persone in transito in sinergia con i servizi territoriali, per aumentare la capacità di far fronte ai bisogni primari, facilitare l’accesso alle informazioni e alle procedure di tutela legale per persone migranti e rifugiate, incluse le persone con vulnerabilità, minori non accompagnati, famiglie, vittime di tratta, donne sole.

    Supporto alle attività di soccorso in mare

    SOS dal Mediterraneo – #TogetHerForRescue – SOS Mediterranée Italia

    Il progetto è volto a co-finanziare le operazioni di soccorso in mare di SOS Mediterranée, che saranno realizzate nel 2021 attraverso la nave Ocean Viking, allo scopo di ridurre il numero di morti e dispersi nel Mediterraneo centrale. Il progetto mira a coprire tutte le aree di intervento in cui opera l’organizzazione: dal salvataggio in mare, all’assistenza a bordo, fino al lavoro di testimonianza a terra finalizzato a veicolare una corretta informazione e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma del Mediterraneo. Nel dettaglio, le operazioni di soccorso si articolano in diverse attività: ricerca e avvistamento di imbarcazioni a rischio; salvataggio dei naufraghi e messa in sicurezza a bordo della nave; presa in carico e cura medica dei naufraghi; coordinamento con le autorità competenti e sbarco in un porto sicuro; raccolta di testimonianze.

  • Chiusura martedì 29 giugno

    Chiusura martedì 29 giugno – Fondazioneconilsud.it

    Home › News › Chiusura martedì 29 giugno

    Chiusura martedì 29 giugno

    23 Giugno 2021

    Martedì 29 giugno, in occasione della festività dei patroni di Roma, gli uffici della Fondazione CON IL SUD resteranno chiusi.

    Le attività riprenderanno regolarmente mercoledì 30 giugno.

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  • Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

    16 Giugno 2021

    A disposizione 2 mln per progetti di contrasto e prevenzione di sfruttamento e caporalato al Sud.

    14 Giugno 2021

    Giovedì 24 giugno su Zoom riunione con i referenti comunicazione dei progetti.

    9 Giugno 2021

    Il Bando si rivolge ai Centri Antiviolenza e alle reti territoriali del Sud per interventi in grado di far emergere e prevenire il fenomeno. A disposizione 2 milioni di euro.

    8 Giugno 2021

    Messe a disposizione dalle Fondazioni aderenti al progetto Never Alone e dalla Fondation Assistance Internationale. Scadenza il 28 giugno.

    1 Giugno 2021

    Le richieste di sostegno sono pervenute da tutte le province interessate dal bando.

    20 Maggio 2021

    Un nuovo progetto di formazione, occupazione e inclusione dei giovani attraverso l’arte. Sostenuto da Fondazione CON IL SUD, Fondazione San Gennaro ed Intesa Sanpaolo.

    20 Maggio 2021

    Si è chiuso il bando con 114 proposte ricevute.

    19 Maggio 2021

    Le Fondazioni dialogano di città e della possibilità di sostenere processi di rigenerazione umana ed urbana. Incontro online il 21/05.

    11 Maggio 2021

    Iscrizioni aperte fino al 16 giugno, 35 posti disponibili per stimolare studenti e ricercatori di formazione umanistica nello sviluppo di idee imprenditoriali.

    10 Maggio 2021

    Cartelli stradali e assistenti vocali sinceri per una nuova cultura della mobilità sostenibile.

  • CON: riunione con i comunicatori dei progetti

    CON: riunione con i comunicatori dei progetti – Fondazioneconilsud.it

    Home › News › CON: riunione con i comunicatori dei progetti

    CON: riunione con i comunicatori dei progetti

    14 Giugno 2021

    Giovedì 24 giugno alle ore 15:00 si terrà su Zoom una riunione online con i referenti di comunicazione dei progetti sostenuti da Fondazione CON IL SUD e  Con i Bambini per presentare “CON”, il nuovo progetto editoriale promosso da Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini.

    All’incontro parteciperanno anche il presidente della Fondazione, Carlo Borgomeo e il presidente di Con i Bambini, Marco Rossi-Doria.

    CON è il video magazine partecipativo che si propone di esplorare il sociale che dialoga “con” altri mondi (scuola, cultura, sport, economia, ambiente, comunicazione) attraverso il contributo di esperti e di attenti osservatori, ma soprattutto dando voce direttamente ai protagonisti: ragazzi, operatori, educatori, famiglie, istituzioni, imprese, fondazioni e terzo settore.

    La presentazione è riservata ai comunicatori sociali coinvolti dai 500 progetti avviati in tutta Italia, con i quali raccontare e condividere esperienze e storie dai territori.

    Scopri di più su www.conmagazine.it

    Per maggiori informazioni: redazione@conmgazine.it

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  • Bando per il contrasto della violenza di genere

    9 Giugno 2021

    Il Bando si rivolge ai Centri Antiviolenza e alle reti territoriali del Sud per interventi in grado di far emergere e prevenire il fenomeno. A disposizione 2 milioni di euro.

    8 Giugno 2021

    Messe a disposizione dalle Fondazioni aderenti al progetto Never Alone e dalla Fondation Assistance Internationale. Scadenza il 28 giugno.

    1 Giugno 2021

    Le richieste di sostegno sono pervenute da tutte le province interessate dal bando.

    20 Maggio 2021

    Un nuovo progetto di formazione, occupazione e inclusione dei giovani attraverso l’arte. Sostenuto da Fondazione CON IL SUD, Fondazione San Gennaro ed Intesa Sanpaolo.

    20 Maggio 2021

    Si è chiuso il bando con 114 proposte ricevute.

    19 Maggio 2021

    Le Fondazioni dialogano di città e della possibilità di sostenere processi di rigenerazione umana ed urbana. Incontro online il 21/05.

    11 Maggio 2021

    Iscrizioni aperte fino al 16 giugno, 35 posti disponibili per stimolare studenti e ricercatori di formazione umanistica nello sviluppo di idee imprenditoriali.

    10 Maggio 2021

    Cartelli stradali e assistenti vocali sinceri per una nuova cultura della mobilità sostenibile.

    7 Maggio 2021

    Incontro online il 12 maggio per presentare il kit messo in campo dalle Fondazioni promotrici di Never alone. Iscrizioni entro il 9 maggio.

    4 Maggio 2021

    Il programma O anche no racconterà le storie di alcune esperienze sostenute dalla Fondazione CON IL SUD.

  • Bando Volontariato: dati di partecipazione

    Bando Volontariato: dati di partecipazione – Fondazioneconilsud.it

    Home › News › Bando Volontariato: dati di partecipazione

    Bando Volontariato: dati di partecipazione

    1 Giugno 2021

    Si è concluso il Bando Volontariato con 192 richieste di sostegno pervenute da tutte le province interessate: Cosenza e Vibo Valentia in Calabria, Barletta-Andria-Trani in Puglia, Sassari in Sardegna, Ragusa e Trapani in Sicilia.

    Con l’edizione 2021 del Bando Volontariato, la Fondazione CON IL SUD ha promosso una sperimentazione inedita, rivolgendosi ai territori meridionali che nel tempo hanno ricevuto meno risorse dalla Fondazione per sostenere direttamente le ordinarie attività del volontariato al Sud, centrali nel supporto alle comunità locali soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.

    Si apre adesso la fase di verifica delle richieste. A disposizione ci sono 3,5 milioni di euro.

    Per restare aggiornati, consultare il sito e i social di Fondazione CON IL SUD. È possibile anche iscriversi alla newsletter elettronica e scaricare l’app CON IL SUD, disponibile su Play Store e App Store.

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  • Nuovo progetto editoriale

    Nuovo progetto editoriale

    31 Maggio 2021

    WWW.CONMAGAZINE.IT E’ IL PRIMO VIDEO MAGAZINE DEL SETTORE E COINVOLGERA’ I 500 COMUNICATORI SOCIALI DEI PROGETTI AVVIATI AL SUD E IN TUTTO IL PAESE.

    Nasce “Con”, il video magazine “partecipativo” per esplorare il sociale che dialoga con altri mondi: scuola, cultura, sport, economia, comunicazione. Il video magazine, curato dall’Area comunicazione di Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini, coinvolgerà direttamente i referenti della comunicazione dei progetti avviati in tutto il Paese: circa 500 comunicatori sociali.

    L’obiettivo è favorire una “visione di insieme” con contenuti video che possano stimolare e promuovere ulteriori approfondimenti su esperienze e modelli che, partendo dal sociale, creano un impatto su tutta la comunità. Il primo video editoriale dal titolo “Quello che i ragazzi non dicono” è di Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, che apre ad una serie di altri contributi video: esperienze, storie, racconti e commenti su questa particolare fase per i ragazzi.

    Si chiama Con (www.conmagazine.it) il nuovo progetto editoriale promosso da Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini che, attraverso la modalità video, esplora il sociale che dialoga con altri mondi: scuola, cultura, sport, economia, comunicazione.

    Interviste, racconti, indagini, confronti, saranno realizzati coinvolgendo direttamente i progetti avviati in tutto il territorio nazionale. Le iniziative sostenute da Fondazione CON IL SUD e, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, dall’impresa sociale Con i Bambini prevedono infatti un referente per la comunicazione, iscritto all’Ordine dei giornalisti o esperto nell’ambito dei social media. Complessivamente sono oltre 500 comunicatori da tutta Italia, che nei prossimi giorni saranno invitati a partecipare a una riunione online di presentazione del progetto. Il video magazine si inserisce nel percorso sperimentale di “comunità di pratiche della comunicazione”, per promuovere una narrazione condivisa e di “senso” attorno a storie ed esperienze avviate “con” le comunità educanti e i partenariati coinvolti nei territori.

    Con magazine esprime un approccio e una visione della società che fa leva sul processo partecipativo, attraverso il contributo di esperti e di attenti osservatori, ma soprattutto dando voce direttamente ai protagonisti: ragazzi, operatori, educatori, famiglie, istituzioni, imprese, fondazioni e terzo settore.

    Nel raccontare le storie, condividere le esperienze, presentare o commentare dei dati, si privilegerà una narrazione di “processo” e non solo, o non tanto, di “prodotto”. In altri termini, una narrazione utile a capire perché facciamo delle cose e come.

    Il primo video editoriale dal titolo “Quello che i ragazzi non dicono” è di Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, che apre ad una serie di altri contributi video: esperienze, storie, racconti e commenti su questa particolare fase per i ragazzi.

    Il magazine è rivolto a tutti coloro che sono interessati ai fenomeni sociali e ne sono coinvolti, come il non profit, le istituzioni, la scuola e i media. Non si pone come alternativa ad altre testate, comprese quelle di settore. Al contrario, l’obiettivo è favorire una “visione di insieme” con contenuti video che possano stimolare e promuovere ulteriori approfondimenti su esperienze e modelli che, partendo dal sociale, creano un impatto su tutta la comunità. I contenuti sono pubblicati con licenza Creative Commons per una libera riproduzione e diffusione a fini non commerciali.