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  • Progetto migranti: Fondazioni e Ong per rispondere all’emergenza

    Progetto migranti: Fondazioni e Ong per rispondere all’emergenza

    25 Giugno 2021

    Tre linee d’azione: corridoi umanitari, assistenza sanitaria e giuridica dei migranti, soccorso in mare.

    Parte la terza edizione del Progetto Migranti, un’iniziativa, promossa dalla Commissione per la Cooperazione internazionale di Acri, che ha l’obiettivo di contribuire a fornire una risposta concreta alle criticità connesse ai flussi migratori che interessano il territorio italiano. Si realizza grazie a una partnership di 14 Fondazioni di origine bancaria e 9 organizzazioni del Terzo settore e Ong, per portare avanti interventi su tre linee: consolidamento del meccanismo dei corridoi umanitari; sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio; supporto alle attività di soccorso in mare. A loro volta, per realizzare i progetti, le organizzazioni partecipanti attivano una fitta rete di quasi 50 altri, partner pubblici e privati, sui territori di accoglienza. Giunto alla terza edizione, quest’anno il Progetto Migranti è dotato di un budget complessivo di circa 1,2 milioni di euro, messi a disposizione dalle Fondazioni.

    In ragione delle risorse disponibili e della quantità di persone che intende raggiungere, il Progetto Migranti non ha la pretesa di risolvere il problema connesso al fenomeno migratorio ma, come sempre accadde nell’attività delle Fondazioni, ha l’ambizione di sperimentare e consolidare alcune buone pratiche realizzate dal Privato sociale, che possano indicare al Pubblico possibili strade da percorrere, replicare ed estendere su scala più ampia.

    L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di un evento (che si può rivedere su www.acri.it), condotto da Marianna Aprile, a cui hanno partecipato: Giorgio Righetti, direttore generale Acri; Valeria Taurino, direttrice generale SOS Mediterranée; Cesare Fermi, direttore Regione Europa Intersos; Giulia Spagna, Rappresentante per l’Italia e Capo Programma Regionale DRC Europa; Annalisa Camilli, giornalista a Internazionale; Maurizio Ambrosini, sociologo delle migrazioni; Laila Wadia, scrittrice; Laura Iucci, responsabile partnership con il settore privato Unhcr.

    «Le Fondazioni di origine bancaria sono estremamente orgogliose di dare avvio alla terza edizione del Progetto Migranti – ha dichiarato il direttore generale di Acri Giorgio Righetti –, perché non possiamo più accettare la privazione dei diritti ad alcuni esseri umani, che sarebbe intollerabile se toccasse “noi”. Il Progetto Migranti ha l’obiettivo di ripristinare le condizioni minime di dignità, attraverso il sostegno ai corridoi umanitari, all’assistenza sanitaria e giuridica dei migranti e al soccorso in mare. La pandemia non ci ha scoraggiati, al contrario, questa edizione ha visto il più alto numero di adesioni:14 Fondazioni da tutta Italia si sono unite convintamente per contribuire, insieme alle Ong che realizzeranno il progetto, a tutelare i diritti fondamentali delle persone che arrivano in Italia».

    Il Progetto Migranti è un’iniziativa promossa da Acri e sostenuta da: Fondazione CON IL SUD, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparma, Fondazione Carispezia, Fondazione CR Lucca, Fondazione di Sardegna, Fondazione CR Fabriano, Fondazione Varrone, Fondazione CR Bolzano, Fondazione CR Imola, Fondazione Banco Napoli, Fondazione Sicilia, Fondazione CR Padova e Rovigo.

    Sono partner operativi della terza edizione del Progetto Migranti: per i corridoi umanitari – Intersos, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; per i migranti in fase di passaggio – Rainbow for Africa, Diaconia Valdese, Caritas Intemelia, Danish Refugee Council; per il soccorso in mare – SOS Mediterranée.

     

    Lo scenario

    Secondo i dati di Unhcr, nel 2020 in Europa sono arrivati 94.080 migranti; di questi, 34.133 sono arrivati in Italia. La stima dei morti e degli scomparsi in questi viaggi è di 1.066 (altre fonti riportano un dato maggiore). Gli arrivi “via mare” sono stati 86.649; “via terra” 7.431. Tra questi, la cosiddetta “Rotta balcanica”, ovvero la rotta percorsa dai migranti che cercano di entrare in Europa dal confine croato, nel 2020 ha registrato 26.928 “attraversamenti irregolari” (+78% rispetto al 2019). I numeri del primo semestre del 2021 sono in crescita rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente: 31.105 migranti sono arrivati sulle coste meridionali europee; 807 sono i morti o dispersi in mare (Unhcr).

    A questi numeri, va aggiunto quello dei migranti attualmente bloccati fuori dalle frontiere europee (Balcani, Mediterraneo, Turchia), che ammonta complessivamente al momento a 125.110 (dati Frontex).

    Il totale dei migranti arrivati in Europa nel periodo 2014-2021 è di circa 2,3 milioni; i morti nel tentativo di raggiungere il continente sono oltre 21mila (Unhcr).

    Il Progetto Migranti prevede 6 interventi, divisi su tre linee di azione:

    Consolidamento del meccanismo dei corridoi umanitari

    Corridoi Umanitari, accoglienza e integrazione per i profughi in Grecia – Comunità di Sant’Egidio

    Il progetto prevede di realizzare percorsi di accoglienza e integrazione per 50 profughi che giungeranno in Italia attraverso i Corridoi umanitari dalla Grecia, gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio. Si inizierà con una missione preparatoria per incontrare e selezionare i beneficiari. Quindi, si passerà alla preparazione e all’organizzazione dei viaggi sicuri in Italia. I profughi giunti nel nostro Paese saranno accolti presso appartamenti diffusi, riceveranno beni e servizi di prima necessità, come vestiario e alimenti, buoni spesa, scheda trasporti pubblici, ricariche telefoniche, buoni vestiario. Saranno, inoltre, accompagnati nel disbrigo di tutte le pratiche amministrative e legali riguardo le procedure di regolarizzazione della presenza in Italia. Beneficeranno costantemente di assistenza medica e legale. In seguito, parteciperanno a percorsi di integrazione e verso l’autonomia: corsi per il miglioramento delle competenze linguistiche e culturali, formazione per l’inserimento lavorativo al fine di garantire il raggiungimento dell’autonomia socio-economica.

    Corridoi umanitari – La nuova frontiera dell’accoglienza – Federazione delle Chiese  Evangeliche in Italia

    Il progetto prevede l’accoglienza per un anno di 40 migranti provenienti dai progetti dei corridoi umanitari dalla Libia implementati dalla Federazione delle Chiese Evangeliche. FCEI individuerà i partecipanti tra i richiedenti asilo già registrati presso l’Unhcr, presenti nei centri di detenzione, che hanno necessità immediata di protezione: persone che hanno particolari necessità sanitarie e psicologiche. Una volta arrivati in Italia, i migranti saranno accolti presso la “Casa delle Culture” di Scicli (Ragusa), una struttura inaugurata nel 2014 con il sostegno della comunità metodista locale, e appositamente dedicata a quei migranti che, in ragione della loro vulnerabilità, hanno necessità di un luogo protetto. Oltre a garantire l’accoglienza, la Casa offre ai propri ospiti orientamento e formazione e promuove sul territorio programmi sociali e interculturali aperti alla popolazione locale, con lo scopo di diffondere una “cultura dell’integrazione” in tutto lo sciclitano. Con gli ospiti vengono avviati percorsi di empowerment e di accompagnamento, verso la loro piena autonomia socioeconomica, sono inoltre supportati nell’iter per il riconoscimento della richiesta di asilo, nell’ottenimento del permesso di soggiorno, e inseriti in percorsi di integrazione attraverso corsi di lingua italiana.

    Unicore 3.0 “University Corridors for Refugees” – Caritas Italiana

    Il progetto si inserisce nel programma “Corridoi Universitari”, che prevede il rilascio di visti di ingresso per motivi di studio a studenti titolari di protezione internazionale in Etiopia. Il progetto prevede di portare in Italia 43 studenti, che verranno accolti da 24 Università in tutta la Penisola. I beneficiari del programma arriveranno in Italia tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2021, per potersi immatricolare presso le Università. Il viaggio verrà organizzato da Caritas Italiana in stretto rispetto della normativa vigente per la prevenzione del contagio Covid-19. Una volta in Italia, gli studenti verranno iscritti alle Università, presso la facoltà scelta, e ospitati per lo più negli alloggi/studentati universitari o in alloggi messi a disposizione dalle Caritas diocesane. Le Università si occuperanno dell’inserimento dei beneficiari nel contesto universitario e nel percorso di studi sostenendo i costi di vitto, alloggio e borsa di studio per gli studenti. Ciascuno studente riceverà un computer portatile, parteciperà a un corso intensivo di lingua italiana e potrà accedere a un servizio di consulenza etno-psicologica per eventuali vulnerabilità collegate all’esperienza migratoria.

    Pagella in tasca – Canali di studio per minori rifugiati non accompagnati – Intersos

    Il progetto mira a promuovere l’ingresso in Italia con un visto per studio non universitario di 35 minori non accompagnati rifugiati in Niger, a supportarne l’accoglienza in Italia attraverso l’affidamento familiare e ad accompagnarli nel loro percorso di studio e di inclusione sociale, con il sostegno delle famiglie affidatarie, dei tutori volontari e delle comunità locali. I minori non accompagnati sono attualmente esclusi dalla maggior parte dei programmi di “resettlement”, perché il loro trasferimento e accoglienza sono decisamente più complessi rispetto a quelli degli adulti e dei nuclei familiari. I minori saranno individuati dallo staff Intersos che gestisce le attività di protezione e istruzione nei campi in Niger, in collaborazione con Unhcr. Il principale criterio di selezione sarà la motivazione allo studio, valutata sulla base di diversi colloqui e dei dati sulla frequenza alle attività educative. Per ciascuno sarà presentata all’Ambasciata italiana la richiesta di visto per studio. Una volta giunti in Italia, dopo un breve periodo in una struttura dedicata, i minori verranno affidati alle famiglie, selezionate dai servizi sociali del Comune. Il progetto prevede per ciascun minore una borsa di studio di 550 euro al mese per 12 mesi, che verrà erogata alla famiglia affidataria a copertura dei costi di sostentamento dei minori. È inoltre previsto, soprattutto nella prima fase dell’accoglienza, un supporto ai minori e alle famiglie affidatarie da parte di un educatore e di un mediatore culturale, nonché una consulenza psicologica e legale ove necessario.

    Sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio

    D(i)ritti al confine – Danish Refugee Council (ente capofila), Rainbow for Africa, Commissione Sinodale per la Diaconia, Caritas Intemelia

    Il progetto interviene in tre aree dove si concentrano i migranti in transito: Trieste (in entrata dai Balcani), Ventimiglia e Oulx (in uscita verso la Francia) e mira a rafforzare e strutturare la risposta umanitaria lungo i confini settentrionali, tramite azioni dedicate nell’ambito dei bisogni primari, dell’assistenza sanitaria e dell’orientamento socio-legale, al fine di fornire un aiuto diretto alle persone migranti e rifugiate che, in fuga dal loro paese d’origine, alle frontiere si trovano nuovamente in situazioni di crisi ed emarginazione. La rete valorizza le expertise sul campo, per costruire una risposta integrata per le persone in transito in sinergia con i servizi territoriali, per aumentare la capacità di far fronte ai bisogni primari, facilitare l’accesso alle informazioni e alle procedure di tutela legale per persone migranti e rifugiate, incluse le persone con vulnerabilità, minori non accompagnati, famiglie, vittime di tratta, donne sole.

    Supporto alle attività di soccorso in mare

    SOS dal Mediterraneo – #TogetHerForRescue – SOS Mediterranée Italia

    Il progetto è volto a co-finanziare le operazioni di soccorso in mare di SOS Mediterranée, che saranno realizzate nel 2021 attraverso la nave Ocean Viking, allo scopo di ridurre il numero di morti e dispersi nel Mediterraneo centrale. Il progetto mira a coprire tutte le aree di intervento in cui opera l’organizzazione: dal salvataggio in mare, all’assistenza a bordo, fino al lavoro di testimonianza a terra finalizzato a veicolare una corretta informazione e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma del Mediterraneo. Nel dettaglio, le operazioni di soccorso si articolano in diverse attività: ricerca e avvistamento di imbarcazioni a rischio; salvataggio dei naufraghi e messa in sicurezza a bordo della nave; presa in carico e cura medica dei naufraghi; coordinamento con le autorità competenti e sbarco in un porto sicuro; raccolta di testimonianze.

  • Chiusura martedì 29 giugno

    Chiusura martedì 29 giugno – Fondazioneconilsud.it

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    Chiusura martedì 29 giugno

    23 Giugno 2021

    Martedì 29 giugno, in occasione della festività dei patroni di Roma, gli uffici della Fondazione CON IL SUD resteranno chiusi.

    Le attività riprenderanno regolarmente mercoledì 30 giugno.

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  • Povertà educativa, la situazione in Sicilia

    Povertà educativa, la situazione in Sicilia

    22 Giugno 2021

    Nel 2019, il 22,4% dei giovani siciliani ha lasciato la scuola senza avere conseguito un diploma o una qualifica professionale. Quasi 10 punti al di sopra della media nazionale, insomma, in un periodo a cui non si erano ancora aggiunte le difficoltà legate alla pandemia.

    Si chiama “Le mappe della povertà educativa in Sicilia” il report realizzato da Openpolis e Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

    Il report è stato presentato oggi, martedì 22 giugno alle 16.30 in diretta streaming dal sito di Fondazione Sicilia (www.fondazionesicilia.it), che ha ospitato l’evento.

    Alla presentazione hanno preso parte Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia, Gaetano Armao, vicepresidente e assessore all’economia della Regione Sicilia, Vincenzo Smaldore, direttore editoriale Openpolis, Giorgio Righetti, direttore generale ACRI, Marco Rossi-Doria, presidente di Impresa sociale Con i Bambini, Giovanna Messina, coordinatrice del progetto “Dappertutto. Territori e Comunità per inventare il futuro” del Centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci, Angelo Moretti, project leader di “PFP, Progetti Formativi Personalizzati con budget educativi”, di Rete di economia sociale internazionale. Ha moderato Giovanni Pepi, giornalista, autore di “Se è così” blog di politica e fotografia.

    “Fondazione Sicilia ha da sempre tra i propri obiettivi una lotta senza quartiere alla povertà educativa, che riteniamo essere – afferma il presidente, Raffaele Bonsignore – il principale ostacolo alla crescita dei giovani. Per queste ragioni abbiamo accolto con entusiasmo la presentazione del report sulle povertà dell’isola, indispensabile per comprendere e affrontare le urgenze in quest’ambito. Come unica fondazione in Sicilia referente del Fondo di contrasto povertà educativa minorile, ci sentiamo particolarmente partecipi di una realtà, come quella isolana, in cui più che in altri luoghi la carenza di risorse economiche è legata a quella relativa alla formazione. La pandemia ha rafforzato questa consapevolezza, ed è per questa ragione che Fondazione Sicilia si è adoperata nei mesi scorsi in sostegno degli studenti per cui la didattica a distanza è stata un ostacolo quasi insormontabile, per carenza di tablet o di adeguati collegamenti”.

    “Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è un esempio emblematico di come il partenariato pubblico-privato sia una strada per affrontare in maniera efficace i problemi complessi del nostro Paese. Nel 2016 – dichiara Giorgio Righetti, direttore generale Acri – su impulso delle Fondazioni di origine bancaria, insieme a Governo e Terzo settore è nata questa inedita partnership per rispondere all’emergenza della povertà educativa. La strategia di intervento individuata è stata coinvolgere attivamente scuole, enti locali, organizzazioni del terzo settore, famiglie e ragazzi, per costruire una nuova comunità educante. In 6 anni, le fondazioni hanno messo a disposizione complessivamente oltre 600 milioni di euro, di cui circa la metà già assegnati per il sostegno di 384 progetti in tutta Italia, raggiungendo quasi 500mila ragazzi. La presentazione di mappe regionali della povertà educativa, come quella della Sicilia, permette di conoscere in maniera più dettagliata la situazione di un fenomeno che riguarda tutto il Paese”.

    “Siamo in un passaggio decisivo per l’educazione inclusiva e innovativa in particolare nel Sud e in Sicilia. I divari sono troppo aumentati. Una svolta – ragiona Marco Rossi Doria, presidente di Con i Bambini – è urgente. La leva sono le comunità educanti: terzo settore, fondazioni, cittadini, scuole e comuni. Insieme. I tanti progetti avviati grazie al Fondo, circa 30 sostenuti in Sicilia con 21,8 milioni di euro coinvolgendo 550 organizzazioni, mostrano che si può fare e fare bene”.

    Povertà educativa, la necessità di una banca-dati dettagliata

    I dati sono stati elaborati dall’osservatorio sulla povertà educativa, curato in collaborazione tra Con i Bambini – impresa sociale e Fondazione Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali.

    Attualmente, la trattazione della povertà educativa avviene soprattutto utilizzando indicatori nazionali o al massimo regionali, anche per la carenza di dati aggiornati a livello locale. L’obiettivo finale è, quindi, la costituzione di una banca dati su scala comunale o sub-comunale, che consenta interventi mirati a seconda delle esigenze.

    Tra i tanti progetti da avviare contro la povertà educativa, ci sono quelli già avviati, come PFP. Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi, che include anche gli adolescenti siciliani e Dappertutto. Territori e Comunità per inventare il futuro, che riguarda i bambini di Palermo.

    I dati in Sicilia

    I dati sulle mappe della povertà in Sicilia sono stati formulati tenendo conto di quattro parametri: l’offerta di asili nido, le famiglie raggiunte da banda larga ultraveloce, gli edifici scolastici vetusti e quelli raggiungibili con i mezzi pubblici.

    L’offerta di asili nido: Sicilia fanalino di coda

    In un sud carente di servizi, la Sicilia (insieme a Campania e Calabria) si colloca ancora sotto la media.

    L’offerta disponibile di servizi prima infanzia vede infatti la Sicilia penultima tra le regioni italiane. Con 10 posti ogni 100 bambini, l’offerta di asili nido presente sull’isola è poco superiore rispetto a quella della Campania (ultima con il 9,4%) e al di sotto di quella della Calabria (terzultima con l’11%).

    Le tre grandi regioni del sud si collocano in fondo alla classifica, molto distanti da quelle ai primi posti: Valle d’Aosta (45,7%), Umbria (42,7%), Emilia-Romagna (39,2%), Toscana (36,3%). Ma anche da altre regioni del sud continentale (ad esempio la Puglia, con il 16,8%) e dall’altra isola maggiore (Sardegna, 29,3%).

    Ancora una volta, però, il dato medio regionale non è sufficiente per l’analisi. All’interno del territorio, infatti, convivono significative differenze.

    L’accesso alla banda larga ultraveloce

    Un problema, quello di possedere una connessione efficace, che nei mesi della pandemia, tra didattica a distanza e lavoro agile, ha mostrato tutta la sua rilevanza.

    E se è vero che la Sicilia ha 18,2 punti di vantaggio rispetto alla media nazionale per quanto riguarda la disponibilità di connessioni ultraveloci, altrettanto palese è l’ampio divario tra la potenzialità della rete e la quota di famiglie che effettivamente vi hanno accesso.

    La connettività, però, non è solo una questione infrastrutturale, e in tutta Italia la quota  di famiglie con internet veloce è inferiore alle potenzialità della rete. In altre parole, il fatto che una zona sia cablata non significa necessariamente che le famiglie concretamente vi abbiano accesso. I motivi possono essere tanti: dalle preferenze e necessità individuali a un disagio economico che impedisce alla famiglia di potersi permettere una connessione veloce.
    Nel dettaglio, le cose vanno meglio nel Siracusano e nella città di Palermo, dove quasi due terzi delle famiglie risultano raggiunte dalla banda ad almeno 100 Mbps. Superano la media regionale anche il Ragusano, il Catanese e il Nisseno.

    La sicurezza degli edifici scolastici

    Salute e sicurezza sono aspetti fondamentali, che a maggior ragione devono essere garantiti anche all’interno degli ambienti scolastici.

    Per questo è importante che le aule siano adeguate. Il Covid-19 infatti ha reso ancora più evidente la necessità di avere a disposizione un certo tipo di spazi per permettere il ritorno in classe in sicurezza. Non solo in termini di ampiezza, ma anche di funzionalità, in modo da consentire una rimodulazione di banchi e arredi scolastici che tuteli insegnanti e alunni dal rischio contagio, come previsto dalle linee guida del Miur.

    La sicurezza nelle scuole, è un dato condiviso, parte cioè dalla progettazione e continua con gli interventi di manutenzione e ristrutturazione.

    In Sicilia, il 16,5% degli edifici scolastici statali sono classificati come vetusti.

    E se sotto questo aspetto la Sicilia presenta dati in parte più contenuti rispetto alla media nazionale, in città come Messina un quarto delle scuole non è adeguato per una corretta fruibilità. Non si segnalano problemi di questo tipo, invece, nelle isole di Pantelleria e Favignana.

    Quanto sono raggiungibili le scuole con i mezzi pubblici?

    Il dato nazionale: nel 2018 su 40.160 edifici scolastici statali in Italia, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, sono 34.531 quelle raggiungibili con mezzi di trasporto

    pubblico, cioè l’86%.

    In Sicilia la quota è inferiore di quasi 2 punti rispetto alla media nazionale, (84,2%), anche se la situazione varie sensibilmente a seconda della realtà. Ci sono province in cui le scuole raggiungibili con i mezzi superano il 90% di scuole raggiungibili con almeno un mezzo alternativo all’auto privata (le più virtuose l’Ennese, il Catanese e il Messinese) e altre con percentuali inferiori al 70%.

    Deve far riflettere il caso del comune di Sperlinga, nell’Ennese: l’unica scuola presente non risulta raggiungibile con i mezzi.

    In Sicilia progetti contro la povertà educativa 

    PFP. Progetti Formativi Personalizzati con budget educativi

    Promosso dalla Rete dell’economia Sociale Internazionale, il progetto PFP. Progetti Formativi Personalizzati con budget educativi, in cui è coinvolta anche la Sicilia, mira a sperimentare a livello nazionale una nuova alleanza educativa per la progettualità personalizzata degli adolescenti dai 14 ai 18 anni.

    Per uscire dal circuito vizioso della povertà educativa si vuole sperimentare per almeno 1000 giovani della fascia di età indicata l’applicazione di budget educativi per programmi formativi personalizzati.

    Per ogni percorso personalizzato a cui il giovane decidere di aderire corrisponderà un budget educativo per il sostegno di spese relative a socialità, sport, cultura e formazione al lavoro. Il giovane che accede al budget si impegna a realizzare gli obiettivi formativi che avrà condiviso con l’équipe sulla base di un contratto formativo in cui potrà sempre contare su un tutor/mentore esperto in life coaching.

    Dappertutto. Territori e Comunità per inventare il futuro

    Riguarda invece la prima infanzia il progetto Dappertutto. Territori e Comunità per inventare il futuro, promosso dal Centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci e localizzato nel quartiere Tribunali-Castellammare del Comune di Palermo.

    L’intervento intende sia rafforzare le competenze genitoriali sia attivare strategie di welfare comunitario che stimolino la partecipazione attiva delle istituzioni, del terzo settore e degli abitanti del quartiere.

    Nello specifico, si prevede di potenziare i servizi per l’infanzia attraverso il rafforzamento delle competenze dei docenti e degli educatori, il consolidamento delle relazioni scuola-famiglia e l’ampliamento dell’offerta formativa anche in orari pomeridiani.
    Saranno attuati interventi di sostegno alla genitorialità come laboratori sulla genitorialità positiva e sportelli informativi di orientamento al lavoro. Il progetto, inoltre, prevede attività formative rivolte ai docenti. Infine, saranno ampliati i servizi presenti sul territorio con la creazione di un museo laboratorio itinerante della Città educativa e di una Biblioteca di quartiere. I destinatari diretti saranno circa 1000 bambini di età compresa fra 0 e 6 anni.

  • Le mappe della povertà educativa in Sicilia

    Le mappe della povertà educativa in Sicilia – Fondazioneconilsud.it

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    Le mappe della povertà educativa in Sicilia

    18 Giugno 2021

    Si terrà martedì 22 giugno alle ore 16.30 la presentazione online del rapporto dell’Osservatorio #conibambiniLe mappe della povertà educativa in Sicilia“. L’incontro, promosso da Fondazione Sicilia e Acri in collaborazione con l’impresa sociale Con i Bambini, sarà trasmesso in diretta streaming sul sito di Fondazione Sicilia e sui siti di Con i Bambini e Fondazione CON IL SUD.

    Partecipano: Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia; Gaetano Armao, Vice Presidente ed Assessore all’economia della Regione Siciliana; Vincenzo Smaldore, Direttore Editoriale Openpolis; Giorgio Righetti, Direttore Generale Acri; Marco Rossi-Doria, Presidente Con i Bambini; Giovanna Messina, Coordinatrice progetto “Dappertutto. Territori e Comunità per inventare il futuro” Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci; Angelo Moretti, Project leader di “PFP, Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi” Rete di Economia Sociale Internazionale. Coordina e modera Giovanni Pepi, Giornalista, autore di “Se è così” blog di politica e fotografia.

    L’Osservatorio sulla povertà educativa #conibambini è promosso dall’impresa sociale Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’obiettivo è promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte, ed aiutare il decisore attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti originali, attraverso la creazione di una banca dati che consenta l’analisi di questi fenomeni su scala comunale o sub-comunale. I contenuti sono proposti nella forma di data journalism, per stimolare un’informazione basata sui dati.

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  • CON: riunione con i comunicatori dei progetti

    CON: riunione con i comunicatori dei progetti – Fondazioneconilsud.it

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    CON: riunione con i comunicatori dei progetti

    14 Giugno 2021

    Giovedì 24 giugno alle ore 15:00 si terrà su Zoom una riunione online con i referenti di comunicazione dei progetti sostenuti da Fondazione CON IL SUD e  Con i Bambini per presentare “CON”, il nuovo progetto editoriale promosso da Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini.

    All’incontro parteciperanno anche il presidente della Fondazione, Carlo Borgomeo e il presidente di Con i Bambini, Marco Rossi-Doria.

    CON è il video magazine partecipativo che si propone di esplorare il sociale che dialoga “con” altri mondi (scuola, cultura, sport, economia, ambiente, comunicazione) attraverso il contributo di esperti e di attenti osservatori, ma soprattutto dando voce direttamente ai protagonisti: ragazzi, operatori, educatori, famiglie, istituzioni, imprese, fondazioni e terzo settore.

    La presentazione è riservata ai comunicatori sociali coinvolti dai 500 progetti avviati in tutta Italia, con i quali raccontare e condividere esperienze e storie dai territori.

    Scopri di più su www.conmagazine.it

    Per maggiori informazioni: redazione@conmgazine.it

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  • Bando per due borse di studio per studenti stranieri

    Bando per due borse di studio per studenti stranieri

    8 Giugno 2021

    È stato prorogato al 28 giugno il termine del bando dedicato a studenti e studentesse giunti in Italia come minori non accompagnati, che mette a disposizione due borse di studio per la frequenza del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico nel biennio 2021/2023. Si tratta dell’opportunità di studiare e vivere un’esperienza unica, che cambierà la vita dei giovani selezionati.

    Le borse di studio sono messe a disposizione dalle Fondazioni aderenti al progetto Never Alone e dalla Fondation Assistance Internationale.

    Negli ultimi tre anni, sono 7 gli studenti giunti nel nostro paese da Egitto, Mali, Guinea Conakry, Gambia, Sierra Leone e Nigeria come minori non accompagnati che hanno conseguito l’ambito Diploma di Baccellierato Internazionale (IB) che dà accesso alle più prestigiose università nel mondo. Dopo il lungo viaggio attraverso il Mediterraneo e le difficoltà incontrate anche in Italia, non avrebbero mai creduto di riuscire ad accedere ad un’opportunità educativa simile. Dopo il conseguimento del Diploma, grazie al vasto network di donatori del Collegio, questi giovani hanno proseguito e proseguiranno gli studi presso le seguenti università: American University of Rome, Luther College, Methodist University, Whitman College, University of Oklahoma, College of Idaho e Università di Tor Vergata.

    Per presentare la propria candidatura bisogna avere preferibilmente un’età compresa tra i 16 e i 19 anni, poter dimostrare di avere 10 anni completi di frequenza scolastica (anche in diversi Paesi) o frequentare il terzo o quarto anno di un istituto di istruzione superiore in Italia. Non è tuttavia necessario aver conseguito alcun titolo di studio; le candidature non vengono valutate sulla base del merito scolastico, ma tenendo conto delle potenzialità e delle capacità del singolo.

    La lingua di insegnamento del Collegio è l’inglese, ma non sono richiesti particolari requisiti linguistici (né in inglese, né in italiano) in quanto gli studenti che presentano maggiori difficoltà, anche a causa di pregresse lacune scolastiche, riceveranno supporto aggiuntivo negli studi sin dall’inizio del loro percorso.

    È possibile visionare il bando e fare domanda al seguente link. Per ulteriori informazioni contattare development@uwcad.it

  • Bando Volontariato: dati di partecipazione

    Bando Volontariato: dati di partecipazione – Fondazioneconilsud.it

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    Bando Volontariato: dati di partecipazione

    1 Giugno 2021

    Si è concluso il Bando Volontariato con 192 richieste di sostegno pervenute da tutte le province interessate: Cosenza e Vibo Valentia in Calabria, Barletta-Andria-Trani in Puglia, Sassari in Sardegna, Ragusa e Trapani in Sicilia.

    Con l’edizione 2021 del Bando Volontariato, la Fondazione CON IL SUD ha promosso una sperimentazione inedita, rivolgendosi ai territori meridionali che nel tempo hanno ricevuto meno risorse dalla Fondazione per sostenere direttamente le ordinarie attività del volontariato al Sud, centrali nel supporto alle comunità locali soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.

    Si apre adesso la fase di verifica delle richieste. A disposizione ci sono 3,5 milioni di euro.

    Per restare aggiornati, consultare il sito e i social di Fondazione CON IL SUD. È possibile anche iscriversi alla newsletter elettronica e scaricare l’app CON IL SUD, disponibile su Play Store e App Store.

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  • Nuovo progetto editoriale

    Nuovo progetto editoriale

    31 Maggio 2021

    WWW.CONMAGAZINE.IT E’ IL PRIMO VIDEO MAGAZINE DEL SETTORE E COINVOLGERA’ I 500 COMUNICATORI SOCIALI DEI PROGETTI AVVIATI AL SUD E IN TUTTO IL PAESE.

    Nasce “Con”, il video magazine “partecipativo” per esplorare il sociale che dialoga con altri mondi: scuola, cultura, sport, economia, comunicazione. Il video magazine, curato dall’Area comunicazione di Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini, coinvolgerà direttamente i referenti della comunicazione dei progetti avviati in tutto il Paese: circa 500 comunicatori sociali.

    L’obiettivo è favorire una “visione di insieme” con contenuti video che possano stimolare e promuovere ulteriori approfondimenti su esperienze e modelli che, partendo dal sociale, creano un impatto su tutta la comunità. Il primo video editoriale dal titolo “Quello che i ragazzi non dicono” è di Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, che apre ad una serie di altri contributi video: esperienze, storie, racconti e commenti su questa particolare fase per i ragazzi.

    Si chiama Con (www.conmagazine.it) il nuovo progetto editoriale promosso da Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini che, attraverso la modalità video, esplora il sociale che dialoga con altri mondi: scuola, cultura, sport, economia, comunicazione.

    Interviste, racconti, indagini, confronti, saranno realizzati coinvolgendo direttamente i progetti avviati in tutto il territorio nazionale. Le iniziative sostenute da Fondazione CON IL SUD e, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, dall’impresa sociale Con i Bambini prevedono infatti un referente per la comunicazione, iscritto all’Ordine dei giornalisti o esperto nell’ambito dei social media. Complessivamente sono oltre 500 comunicatori da tutta Italia, che nei prossimi giorni saranno invitati a partecipare a una riunione online di presentazione del progetto. Il video magazine si inserisce nel percorso sperimentale di “comunità di pratiche della comunicazione”, per promuovere una narrazione condivisa e di “senso” attorno a storie ed esperienze avviate “con” le comunità educanti e i partenariati coinvolti nei territori.

    Con magazine esprime un approccio e una visione della società che fa leva sul processo partecipativo, attraverso il contributo di esperti e di attenti osservatori, ma soprattutto dando voce direttamente ai protagonisti: ragazzi, operatori, educatori, famiglie, istituzioni, imprese, fondazioni e terzo settore.

    Nel raccontare le storie, condividere le esperienze, presentare o commentare dei dati, si privilegerà una narrazione di “processo” e non solo, o non tanto, di “prodotto”. In altri termini, una narrazione utile a capire perché facciamo delle cose e come.

    Il primo video editoriale dal titolo “Quello che i ragazzi non dicono” è di Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, che apre ad una serie di altri contributi video: esperienze, storie, racconti e commenti su questa particolare fase per i ragazzi.

    Il magazine è rivolto a tutti coloro che sono interessati ai fenomeni sociali e ne sono coinvolti, come il non profit, le istituzioni, la scuola e i media. Non si pone come alternativa ad altre testate, comprese quelle di settore. Al contrario, l’obiettivo è favorire una “visione di insieme” con contenuti video che possano stimolare e promuovere ulteriori approfondimenti su esperienze e modelli che, partendo dal sociale, creano un impatto su tutta la comunità. I contenuti sono pubblicati con licenza Creative Commons per una libera riproduzione e diffusione a fini non commerciali.

  • Ager: dieci Fondazioni per l’agroalimentare italiano

    Ager: dieci Fondazioni per l’agroalimentare italiano

    27 Maggio 2021

    L’unione fa la forza per incentivare la ricerca scientifica, rafforzando il trasferimento delle innovazioni; questa la ricetta della terza edizione di AGER per potenziare la competitività del settore primario. Si parte con una dotazione di oltre 5 milioni di euro di budget disponibile per sostenere progetti in questo ambito.   

    Nuova linfa per promuovere e sostenere la ricerca scientifica di eccellenza e portare innovazioni al comparto agroalimentare italiano. Con la volontà di incentivare la ripresa di un settore cardine dell’economia del nostro Paese. Su questi presupposti si è costituita il 25 maggio una nuova Associazione di Fondazioni di origine bancaria, enti no profit, per dare forza e ampliare le attività di AGER – AGroalimentare E Ricerca, il più grande progetto filantropico europeo creato dalle Fondazioni per il supporto alla ricerca e partito nel 2008 in seno alla Commissione Ricerca di ACRI, l’organizzazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa.

    La nuova Associazione è nata sotto la spinta propulsiva di Fondazione Cariplo, riconfermata capofila, e ne fanno parte Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione CRC, Fondazione di Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Tercas, Fondazione Friuli, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione CON IL SUD e Fondazione Cariparma.

    Con una dotazione finanziaria che supera i 5 milioni di euro, saranno sostenuti progetti di ricerca scientifica, selezionati tramite bandi pubblici, per rispondere ai fabbisogni di innovazione del settore e del territorio nazionale, con una grossa novità: la realizzazione di un piano di trasferimento delle conoscenze ottenute dai progetti sostenuti da AGER o generate in altri contesti di ricerca. Il tutto per favorire un’applicazione rapida delle nuove tecnologie da parte degli operatori nazionali e per sostenere la ripresa economica post pandemia.

    “Con il nuovo finanziamento di AGER, vogliamo rafforzare la collaborazione tra Fondazioni, Istituzioni e mondo della ricerca, in un settore cruciale per la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro Paese» Con queste parole Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, ha salutato la nuova Associazione e aggiunge: «Dal settore agroalimentare dipendono: la tutela della salute e della sicurezza alimentare, il contrasto al cambiamento climatico, la salvaguardia del territorio, tutti elementi chiave per costruire il futuro delle nostre comunità. Dal 2008 ad oggi sono stati oltre 170 i gruppi di ricerca attivati a livello nazionale e oltre 500 i giovani ricercatori coinvolti in percorsi formativi altamente professionalizzanti, che hanno migliorato i processi produttivi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative e favorito la sostenibilità ambientale ed economica delle filiere agricole. Ci auguriamo che AGER possa continuare a promuovere conoscenza condivisa valorizzando il talento”.

    Grazie alle nuove risorse, sarà possibile potenziare lo sviluppo delle aree agricole e aumentare la competitività del settore primario. Le conoscenze e le innovazioni frutto delle ricerche permetteranno di traghettare la nostra agricoltura verso un nuovo modello resiliente e in grado di coniugare qualità e salubrità delle produzioni con la sostenibilità economica e ambientale.

    In linea con lo spirito filantropico delle Fondazioni, AGER rafforzerà l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione con iniziative di public engagement promuovendo la partecipazione attiva degli attori della filiera agroalimentare e dei cittadini, dando vita a community di persone a cui sta a cuore il progresso sociale ed economico del nostro Paese.

    Con la nuova Associazione, la terza nella storia di AGER, salgono a diciotto le Fondazioni che dal 2008 stanno sostenendo la ricerca scientifica a beneficio dell’agroalimentare made in Italy.

    Il cantiere di lavoro è aperto: dopo l’estate saranno definiti in dettaglio i settori di intervento e sarà programmata la prima uscita dei bandi.

    Per ulteriori informazioni www.progettoager.it

  • NASCE IL GRUPPO DI LAVORO PERMANENTE SUI BENI CONFISCATI

    NASCE IL GRUPPO DI LAVORO PERMANENTE SUI BENI CONFISCATI

    26 Maggio 2021

    Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, realizzato in un bene confiscato a Polistena (RC)
    Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, realizzato in un bene confiscato a Polistena (RC)

    Il Gruppo di lavoro, costituito dalla Fondazione CON IL SUD d’intesa con il Forum Terzo settore, seguirà, con continuità e con i necessari approfondimenti, il tema della revisione del sistema di valorizzazione e gestione dei beni confiscati alle mafie.

    La Fondazione CON IL SUD, da anni impegnata a sostenere la valorizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali, ha deciso d’intesa con il Forum Terzo Settore di costituire il “Gruppo di lavoro permanente sul tema dei beni confiscati alle mafie” per seguire con continuità e con i necessari approfondimenti le questioni relative al sistema di valorizzazione e gestione dei beni.

    Il Gruppo sarà coordinato dal project manager Luigi Lochi e seguirà in particolare il dibattito in corso e le iniziative che diversi soggetti, istituzionali e non, assumono in materia di revisione del sistema di valorizzazione e gestione dei beni confiscati alle mafie. Già con un documento del luglio 2016, la Fondazione CON IL SUD, insieme al Forum del Terzo Settore e ad alcune Fondazioni di origine bancaria, ha sollecitato una riforma degli attuali meccanismi di gestione e valorizzazione dei beni, inadeguati rispetto alla complessità del fenomeno e alle dimensioni, ormai enormi, delle confische.

    Riteniamo che la straordinaria intuizione e la grande mobilitazione promossa da Libera 25 anni fa, grazie a cui l’Italia si è dotata della più avanzata legislazione in materia, sia quanto mai attuale. La confisca dei beni costituisce un duro colpo alle mafie e afferma il primato dello Stato: la loro utilizzazione a fini sociali li restituisce alla Comunità, contrastando, sui territori, il consenso alle organizzazioni criminali.

    Per questo motivo crediamo necessario che le assegnazioni dei beni agli enti del terzo settore siano accompagnate dalla disponibilità di adeguate risorse finanziarie che ne consentano la ristrutturazione e la gestione, e a tal fine sarebbe giusto e opportuno utilizzare le risorse economiche confiscate, attualmente destinate al Fondo unico di Giustizia.

    La Fondazione CON IL SUD, nell’ambito della valorizzazione dei beni comuni (beni culturali, ambientali, terre incolte), da dieci anni dà particolare enfasi alla valorizzazione dei beni confiscati. Ad oggi, grazie ai progetti sostenuti, sono stati valorizzati con un’erogazione di 21 milioni di euro, 105 beni confiscati: 64 fabbricati (appartamenti, ville, palazzi, capannoni, ecc), 37 terreni agricoli e 1 bene mobile registrato (natante). Le regioni maggiormente interessate sono la Campania, la Sicilia, la Puglia, la Calabria. Il costante lavoro di monitoraggio della Fondazione sull’andamento dei progetti di valorizzazione restituisce un quadro ampiamente positivo sul lavoro svolto dagli enti del terzo settore che contribuisce in modo decisivo alla lotta per la legalità e la giustizia sociale.