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Tutti gli ultimi bandi e notizie sul mondo del lavoro

  • FQTS 2021: la formazione per guardare lontano

    FQTS 2021: la formazione per guardare lontano

    26 Gennaio 2021

    Torna il percorso di formazione dedicato al Terzo settore meridionale. Al centro di questa annualità i temi della co-programmazione, della dimensione comunitaria e dell’attivazione di relazioni per produrre sviluppo e cambiamento nei territori e nelle comunità.

    Per iscriversi al percorso formativo c’è tempo fino al 15 febbraio 2021 al seguente link 
    https://forms.gle/pLZ8ehCkbjJbD7Xz9

     Alla sua 13° edizione torna FQTS, il progetto di formazione per il Terzo Settore delle regioni del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna promosso dal Forum nazionale del Terzo Settore e da CSVnet e con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.

    Quest’anno destinatari della formazione non saranno i singoli rappresentanti di realtà di Terzo settore, ma gli stessi Enti e le Reti del Mezzogiorno (circa 160), che nei rispettivi territori avranno la possibilità di diventare protagonisti di un processo di formazione e di cambiamento.

    Quello di FQTS è un percorso didattico-formativo fortemente innovativo che ogni anno sperimenta le forme e i modi più efficaci per raggiungere le persone e condividere saperi, prassi e conoscenze. Dai MOOC, alla formazione in aula in presenza e a distanza, alla piattaforma formativa, ai seminari, per fare leva sulle competenze, le esperienze, le pratiche, i valori e i legami che le comunità vivono o hanno vissuto e che si caratterizza da sempre per il suo valore “relazionale”. Quest’anno i temi al centro della formazione saranno quelli della co-programmazione, della dimensione comunitaria e dell’attivazione di relazioni per produrre sviluppo e cambiamento nei territori e nelle comunità.

    FQTS 2021 chiama a raccolta 160 territori, 160 comunità concrete, reali, coraggiose, disposte a lavorare per il cambiamento, impegnandosi in un serio, strutturato e intenso percorso formativo. Vogliamo provare, realizzando un patto di vicinanza e di formazione con gli ETS di una comunità, a rendere concrete le idee di giustizia, benessere, sostenibilità e pace che stanno nel cuore di ciascuno di noi. È questa la formazione che proponiamo: diventare attori capaci e responsabili di un cambiamento possibile!” Così Mauro Giannelli, coordinatore del progetto.

    La prima data da segnare sul calendario è il 15 febbraio 2021, deadline per le iscrizioni al progetto, tramite il seguente link https://forms.gle/pLZ8ehCkbjJbD7Xz9. *

    Secondo appuntamento da non mancare è la presentazione ufficiale di questa nuova annualità, il 5 marzo 2021 in modalità on-line.

    La formazione è incentrata su 5 assi che si differenziano per obiettivi, per tipologia di destinatari e per metodologia e percorsi formativi: “Il futuro delle comunità: il ruolo degli Ets nella co-programmazione”, che si rivolge a due tipologie di destinatari ed è organizzato in due linee formative; “Rafforzamento delle capacità politiche e di ruolo”, diretto a potenziare le abilità relazionali e politiche per conferire maggior ruolo alla propria organizzazione; “Enti e reti di Terzo settore nello sviluppo di comunità”, il cui obiettivo è sostenere gli enti e le reti nella costruzione di alleanze e partenariati strategici; “Supporto tecnico e culturale – capacitazione dei territori e delle comunità” per supportare gli Ets, le Reti e le comunità nella valorizzazione delle competenze e nella realizzazione di percorsi formativi orientati alla costruzione di team di supporto al territorio; Formazione Regionale. 

    FQTS – la formazione per il cambiamento – rappresenta uno spazio per la crescita di consapevolezza e per la formulazione di nuovi obiettivi, un punto di riferimento capace di offrire nuove prospettive e di tessere legami di fiducia, uno strumento per agire politiche di rafforzamento dei corpi sociali intermedi al Sud. 

    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.fqts.org

    *Al progetto FQTS si possono iscrivere ETS o RETI – formalizzate o comunque riconoscibili e stabili (è obbligatorio iscriversi ad una linea formativa delle 7 proposte dell’Asse 3) con cui verrà intrapreso un cammino di partenariato che vedrà coinvolti nella formazione i dirigenti e i componenti degli organi direttivi dell’ETS o della RETE, e con i quali saranno individuati i partecipanti agli assi formativi 1, 2  e 4 (volontari, operatori, soci ecc., ma anche soggetti esterni individuati all’interno del territorio o della comunità, interessati al perseguimento e alla realizzazione di tutte le azioni necessarie alla infrastrutturazione sociale).

    Complessivamente saranno iscritti al percorso formativo 160 Ets o Reti, e quindi di fatto 160 territori e/o comunità per ogni anno, con l’obiettivo di arrivare a quasi 600 territori e/o comunità in 3 anni, coprendo così un quarto dei comuni delle sei regioni del Sud e raggiungendo per ogni annualità oltre 1.500 persone in formazione.

  • Cammina Italia: il reportage di RaiNews nelle terre di Don Diana

    Cammina Italia: il reportage di RaiNews nelle terre di Don Diana

    18 Gennaio 2021

    Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD, interviene durante il reportage di Cammina Italia
    Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD, interviene durante il reportage di Cammina Italia

    Sabato 16 gennaio, il viaggio di Cammina Italia, il reportage di Alfredo Di Giovampaolo per RaiNews 24, ha attraversato una terra tristemente nota per essere stata insanguinata, inquinata e deturpata dal clan dei casalesi: Casal di Principe. Un territorio che, insieme a quelli circostanti, sta riuscendo a costruirsi una nuova identità giorno dopo giorno. Oggi Casal di Principe è la terra di Don Peppe Diana, il parroco assassinato nel 1994, proprio perché stava provando a fornire alle persone un’alternativa valida alla camorra e ai suoi ricatti.

    Qui, la Fondazione CON IL SUD ha investito e continua ad investire tanto, non solo in termini economici, erogando risorse a sostegno di progetti di recupero e valorizzazione dei beni confiscati, ma anche in termini sociali ed umani, riconoscendo nel Terzo settore locale un interlocutore vivace, determinato e dotato di uno spiccato spirito imprenditoriale.

    “I beni confiscati dovrebbero rappresentare dei presidi sul territorio per costruire una cultura del rispetto reciproco, della solidarietà, della legalità, del rispetto delle regole per contrastare la cultura del sopruso – ha detto Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD, che è intervenuto nel reportage – Si tratta di un’operazione culturale, ideologica, ma che sta insieme a un lavoro economico e sociale, perché in ognuno di questi beni è possibile costruire percorsi di rigenerazione umana”.

    Il reportage di Cammina Italia ci porta a conoscere realtà come la pizzeria Nuova Cucina Organizzata che, nata nell’ambito del progetto Via Giacosa, ha già creato 5 posti di lavoro e ha contribuito alla riappropriazione del lessico che la camorra aveva fatto proprio; la cioccolateria Dulcis in fundo, per la cui realizzazione è stato fondamentale il contributo del progetto La Res e dove sono impiegati attualmente sei ragazzi con sindrome di Down; la Fattoria dei sogni, che conta 27 dipendenti tra cui molte persone con una situazione di svantaggio fisica o sociale come Gaetano, che in passato è stato condannato per spaccio; La forza del silenzio, cooperativa sociale che coinvolge in laboratori sartoriali ragazzi con autismo, come Alfredo che qui fa il grafico; il progetto Paprica, che ha scelto di puntare sull’agricoltura, ma per farlo dovrà prima occuparsi della bonifica del terreno confiscato nel comune di Cancello e Arnone il cui sottosuolo ha accolto per anni solo veleni e sostanze tossiche; infine Casa di Don Diana, che tra le altre attività ospita un incubatore di impresa sociale nato nell’ambito del progetto F.U.C.IN.A., qui nel ricordo del parroco l’attenzione è dedicata all’educazione dei giovani, unica vera leva per il cambiamento.

    Tutte le esperienze, sostenute dalla Fondazione CON IL SUD, sono tappe di un viaggio fatto di storie di rinascita, che insegnano che costruire economia, creare posti di lavoro senza la criminalità organizzata è possibile, anche nelle situazioni che sembrano più sfavorite.

    Il reportage completo è disponibile al seguente link>>

  • Miglior esperienza turistica: Catacombe di San Gennaro in finale

    Miglior esperienza turistica: Catacombe di San Gennaro in finale

    15 Gennaio 2021

    Great, the guide was lovely and answered every question before we could ask them.” (Fantastico, la guida era adorabile e ha risposto a ogni domanda ancor prima che chiedessimo). Questa di Mihaela dalla Romania è solo una tra le numerose recensioni che hanno determinato l’assegnazione del Remarkable Venue Awards alle Catacombe di San Gennaro, uno dei più importanti siti archeologici di Napoli, simbolo del riscatto sociale per la città e per la sua generazione più giovane.

    Promosso da Tiqets, piattaforma di prenotazione online per musei e attrazioni leader a livello mondiale, il premio, giunto alla quarta edizione, celebra i musei e le attrazioni di Italia, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Irlanda, Stati Uniti e Spagna, che abbiano fornito le migliori esperienze ai visitatori, secondo i loro giudizi.

    Cinque categorie e altrettanti siti turistici premiati per ciascun Paese rappresentato. Per l’Italia, oltre alle Catacombe di San Gennaro, che hanno vinto il premio come miglior “Onsite Experience” celebrativo del luogo e dello staff, sono stati premiati anche l’Acquario di Genova (Most Remarkable Venue), la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia (Best Museum), il Parco Giardino Sigurtà di Verona (Best Attraction) e il Palazzo Ducale di Venezia (Best Landmarks). Quest’anno, inoltre, alle cinque storiche categorie si sono aggiunti due nuovi riconoscimenti per premiare l’innovazione e lo spirito di adattamento durante la pandemia, che sono andati al a Circo Maximo Experience come Most Innovative Venue e al Parco Archeologico di Rudiae a Lecce come Best Hidden Gem.

    Tutti i premiati sfideranno adesso i vincitori degli altri Paesi per aggiudicarsi per ciascuna categoria il titolo di “Best of the best”, i preferiti a livello mondiale. A deciderlo saranno gli utenti che possono partecipare alla votazione online, aperta fino al 20 gennaio al seguente link https://www.tiqets.com/blog/best-museums-attractions/vote/. In pochi minuti si può contribuire all’attribuzione di un importante riconoscimento al proprio sito del cuore e allo stesso tempo partecipare al concorso Consumer’s Choice per provare a vincere un anno di biglietti gratuiti per esplorare i musei e le attrazioni più vicini (più una coppia di biglietti al mese per le attrazioni votate). I siti premiati, inoltre, potranno vincere 10 mila euro per ripartire più forti dopo i numerosi stop ancora in vigore per il contenimento della pandemia.

    Le Catacombe di San Gennaro a Napoli, dopo aver vinto nel gruppo italiano composto dal Museo Enzo Ferrari, dal Parco Natura Viva e dal Parco Le Caravelle, adesso sfideranno l’Irish Whiskey Museum (Regno Unito e Irlanda), il Titanic museum attraction (Stati Uniti), Albaola, the Sea Factory of the Basques (Spagna), Ripley’s Believe it Or Not (Paesi Bassi) e Dalí Paris (Francia).

    Il sito napoletano offre più che una visita turistica. L’esperienza delle Catacombe di San Gennaro, infatti, può davvero essere definita esemplare rispetto agli obiettivi di sviluppo di un territorio. Con la guida di Padre Antonio Loffredo, i giovani del quartiere Sanità, dove si trovano le Catacombe, attraverso la cooperativa sociale La Paranza da loro stessi costituita, hanno preso in gestione il sito, che grazie anche al sostegno della Fondazione CON IL SUD nel 2008 ed in seguito di altri donatori, è passato dall’accogliere 6.000 visitatori all’anno a oltre 100.000.

    Quello che era nato come un intervento di inclusione sociale e di valorizzazione di un bene comune, ha innescato la leva per lo sviluppo di una comunità e di un territorio particolarmente difficile. Oggi le Catacombe attraggono visitatori, generano occupazione, contribuiscono all’affermarsi di una nuova positiva idea del Rione Sanità e favoriscono percorsi di inclusione e coesione sociale di cui è espressione la costituzione della Fondazione di Comunità di San Gennaro. E infine diventano ambasciatori delle bellezze e della cultura dell’Italia nel mondo.

    Nell’anno della pandemia e dello stop ai viaggi, i pochi click necessari per partecipare alle votazioni del Remarkable Venue Award sono un modo per continuare a viaggiare, per tornare con i ricordi ai luoghi visitati negli anni passati e per tenere viva la curiosità e la voglia di tornare a scoprirne di nuovi non appena sarà possibile.

    Per votare non è necessario registrarsi, bastano solo pochi click al seguente link https://www.tiqets.com/blog/best-museums-attractions/vote/.

  • CON I BAMBINI E REGIONE LAZIO: PUBBLICATI GLI ESITI DI NON UNO DI MENO

    CON I BAMBINI E REGIONE LAZIO: PUBBLICATI GLI ESITI DI NON UNO DI MENO

    8 Gennaio 2021

    Un milione di euro per 6 progetti di contrasto alla povertà educativa.
    Coinvolti 1.850 minori tra 6 e 13 anni, 1.100 nuclei familiari e 100 docenti

    Sono sei i progetti selezionati con il bando “Non uno di meno”, promosso dalla Regione Lazio e dall’impresa sociale Con i Bambini per contrastare i rischi di dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni e supportare le famiglie attraverso presìdi educativi nei quartieri con maggiore grado di vulnerabilità sociale del Lazio, in particolare nella fase immediatamente successiva all’emergenza sanitaria. I progetti sono sostenuti con fondi dell’avviso che metteva a disposizione complessivamente 1 milione di euro suddiviso, in modo paritetico, tra Regione Lazio e Con i Bambini.

    Le sei iniziative si sviluppano su tutto il territorio regionale, 3 ricadono rispettivamente nelle province di Viterbo, Rieti e Frosinone, 1 nella provincia di Roma (Castelli Romani) e 2 nel comune di Roma (quartiere di San Basilio e Lunghezza), complessivamente coinvolgono 1.850 minori tra i 6 e i 13 anni, 1.100 nuclei familiari e 100 docenti circa. Per la realizzazione di progetti saranno coinvolti complessivamente 42 partner.

    “Lo stanziamento da parte della Regione Lazio di 500mila euro in co-programmazione con l’impresa sociale Con i Bambini, ha come prima finalità quella di essere un sostegno concreto per i minori e le famiglie più fragili che vivono in condizione di povertà educativa”, commenta l’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli.

    “L’avviso pubblico ‘Non uno di meno’ – prosegue l’assessore – nasce con l’obiettivo di contrastare i rischi di dispersione scolastica con progetti pratici da realizzare nei quartieri del Lazio caratterizzati da un alto grado di vulnerabilità sociale, ma vuole anche essere di supporto ai ragazzi nell’affrontare le possibili conseguenze che la pandemia ha riversato sull’organizzazione didattica e sull’apprendimento. Investire sui giovani equivale a investire sul nostro futuro e la Regione Lazio intende dare una risposta e un aiuto a coloro che vivono importanti mesi di formazione in un contesto storico complesso e particolare come quello di un’emergenza sanitaria. Non bisogna infatti sottovalutare – conclude Troncarelli – che la povertà educativa incide ancor più in questa fase, andando così a minare possibili competenze future e aspirazioni”.

    “Il bando ‘Non uno di meno’ – dichiara Marco Rossi-Doria, Vicepresidente di Con i Bambini – rappresenta una ‘prima volta’ molto significativa ed esemplare, di collaborazione operativa pubblico-privato sociale tra la Regione Lazio e l’impresa sociale Con i Bambini che attua i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un aspetto che mi piace sottolineare anche perché è in continuità con lo spirito e la missione del Fondo, che a sua volta mette insieme Stato, Fondazioni di origine bancaria e Terzo settore per contrastare efficacemente il fenomeno della povertà educativa in Italia. Puntiamo in modo strategico sulle ‘comunità educanti’, ovvero attivando una pluralità di soggetti, dalla scuola agli enti locali, alle associazioni, alle famiglie e agli stessi ragazzi, per arginare insieme un fenomeno che con l’avanzare della crisi economica, delle disparita sociali ed educative prodotte e ampliate dall’emergenza Covid, rappresenta una minaccia concreta non solo per ragazzi e famiglie in seria difficoltà, ma più in generale per il futuro del Paese. Occorre aprire ‘cantieri educativi’, avere presìdi più forti, offrire sostegno e opportunità a bambini, ragazzi e famiglie, supportare le scuole. In tal senso – conclude Rossi-Doria – questo bando offre una valida risposta al territorio, con sei interventi che si aggiungono a quelli già avviati direttamente con il Fondo”.


    I progetti selezionati dal bando “Non uno di meno”

    La misura è realizzata grazie alla co-programmazione tra Regione Lazio e Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud e attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

    PROVINCIA DI RIETI – Il progetto “C.L.E.B. – Centro Ludico Educativo Borbona” (Euro 178,887.22) intende migliorare la qualità della vita dei minori e delle famiglie residenti nei Comuni di Borbona, Cittareale e Amatrice, territori appartenenti al cratere del sisma del 2016. Il progetto nello specifico si focalizza sul contrasto alla dispersione scolastica, sul supporto alle famiglie e sulla riduzione del divario digitale accentuatosi a causa dell’emergenza sanitaria. È prevista anche un’attività formativa (iniziale e in itinere) rivolta agli operatori progettuali, ai docenti e ai genitori per la condivisione degli obiettivi e della metodologia prevista. I beneficiari diretti dell’intervento sono circa 50 minori di età compresa tra 6 e 13 anni e le loro famiglie.

    ROMA – Il progetto “Officine dei sogni” (Euro 144,716.00) a Roma, mira a ridurre e prevenire la dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni e supportare le famiglie sul territorio di Lunghezza. A tal proposito il progetto individua la dispersione scolastica, l’emergenza sanitaria e il distanziamento sociale come principali fattori critici su cui intervenire. I destinatari diretti dell’intervento sono 200 ragazzi e 50 famiglie che vivono una condizione di svantaggio economico, educativo e sociale.

    ROMA – Il progetto “Scuola di tutti scuola per tutti” (Euro 117,301.60) insiste nel quartiere di San Basilio a Roma, e intende contrastare e prevenire la dispersione scolastica mediante attività rivolte agli adolescenti e alle famiglie, caratterizzate da un elevato protagonismo ed empowerment. Le azioni proposte prevedono uno sportello di ascolto, laboratori espressivi e artistici, scambi tra scuole, un cineforum promosso direttamente dai ragazzi e rivolto alla cittadinanza, l’attivazione di una web radio, percorsi di outdoor education nel quartiere. I destinatari dell’intervento sono 300 minori tra i 6 e i 13 anni, 50 famiglie e 60 docenti.

    PROVINCIA DI ROMA – Il progetto “Di nuovo in contatto” (Euro 194,417.60) che insiste nel territorio dei Castelli Romani, intende dare continuità al lavoro di rete svolto in questi anni da Comuni, scuole e enti del terzo settore al fine di costruire un sistema educativo che rimetta la scuola al centro della comunità educante e che possa contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa. Obiettivo del progetto è il rafforzamento della comunità educante attraverso l’attivazione e il potenziamento di 3 presidi educativi diffusi sul territorio. Destinatari diretti sono circa 450 minori nella fascia di età da 6 a 13 anni a rischio di dispersione scolastica e le relative famiglie.

    PROVINCIA DI VITERBO E FROSINONE – Il progetto “Il gioco è una cosa seria” (Euro 163,542.29) intende contrastare la dispersione scolastica dei minori sul territorio provinciale di Viterbo e di Frosinone. Al fine di raggiungere tale obiettivo il progetto propone un intervento indirizzato alla costruzione di un modello educativo condiviso e rigenerativo basato sul gioco. È prevista anche l’attivazione di sportelli rivolti ai neogenitori del territorio. La proposta progettuale è rivolta a circa 350 minori compresi tra i 6 e i 13 anni, e alle rispettive famiglie e insegnanti.

    PROVINCIA DI FROSINONE – Progetto “Cantieri educativi” (150,737.60). La proposta progettuale intende ridurre e prevenire la dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni su alcuni territori della provincia di Frosinone. Si prevede la realizzazione di presidi educativi sia fissi, sia mobili per agganciare un maggior numero di minori e famiglie su tutto il territorio provinciale. Nei presìdi educativi saranno realizzate attività sportive e attività laboratoriali sia per minori normodotati, sia per minori con disabilità, al fine di favorirne la partecipazione e l’integrazione. È previsto il coinvolgimento delle famiglie sia mediante attività di supporto-assistenziale, sia mediante attività di scambio formativo tra genitori. I destinatari diretti sono circa 500 ragazzi idi età compresa tra i 6 e i 13 anni di cui 100 con disabilità, 200 a rischio dispersione e abbandono scolastico e 50 con provvedimenti giudiziari. Sono inoltre coinvolte 200 famiglie che vivono una condizione di svantaggio economico, educativo e sociale sul territorio provinciale di Frosinone, e 150 docenti.

  • Per aspera ad astra

    Per aspera ad astra

    22 Dicembre 2020

    Cultura e bellezza sono le chiavi di rigenerazione umana e di formazione professionale nei mestieri del teatro

    «Ho imparato a stare con gli altri e con me stesso». «Quando esco farò l’attore». «Non conoscevo il teatro e mi ha cambiato molto». Sono questi alcuni dei commenti dei partecipanti alla terza edizione di “Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, un progetto in corso in 12 carceri italiane. L’iniziativa, promossa da Acri e sostenuta da 10 Fondazioni di origine bancaria, coinvolge circa 250 detenuti, che partecipano a percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci.

    Neanche la pandemia ha interrotto l’esperienza: le limitazioni alle attività imposte dalle misure di contenimento della diffusione del contagio hanno spronato le compagnie partecipanti ad attivare formule alternative per proseguire le attività. Le lezioni si sono trasferite in modalità telematica: i detenuti, in piccoli gruppi, si collegano in videochat, i docenti utilizzano diversi supporti multimediali per sopperire alla lontananza. Insieme alla formazione, i partecipanti stanno lavorando alla redazione di un testo drammaturgico, attraverso scambi epistolari che stanno innescando veri processi creativi condividendo testi, immagini bozzetti, ipotesi di scenografie. L’obiettivo è, infatti, proseguire con il percorso che porta alla costruzione degli spettacoli, da tenere in tarda primavera. Se possibile, gli spettacoli saranno aperti al pubblico, altrimenti si terranno in diretta streaming. Un’altra strada individuata per far fronte agli impedimenti imposti dalla pandemia è la realizzazione di un documentario sul processo artistico in carcere: ovvero raccontare, in forma artistica, poetica e giornalistica le difficoltà e le situazioni che si incontrano nel percorso per restituire bellezza e dignità a luoghi che ne sono spesso privi come gli istituti di pena. Altre strade sono, infine, la realizzazione di radio-documentari, libri fotografici e brevi podcast.

    «Le Fondazioni di origine bancaria – ha dichiarato Giorgio Righetti, direttore generale Acri – credono fermamente che l’arte e la straordinaria forza liberatoria che essa possiede siano un diritto di tutti, anche delle persone che si trovano in condizioni di privazione della libertà. Per questo, da tre anni, promuovono il progetto Per Aspera ad Astra, che pone al centro l’arte teatrale, nelle sue molteplici declinazioni, all’interno delle carceri. Questo è possibile grazie alle Compagnie teatrali che, con coraggio, tenacia, e competenza conducono il progetto, anche nel delicato contesto di pandemia che stiamo vivendo».

    Per Aspera ad Astra nasce dall’esperienza ultra trentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra, guidata dal drammaturgo e regista Armando Punzo che ha consolidato di buone pratiche, che ora si estende in altre carceri d’Italia, grazie a una comunità, composta da diversi soggetti, coinvolti ciascuno con ruoli diversi: Fondazioni di origine bancaria, compagnie teatrali che curano la formazione, direttori e personale degli istituti di pena, detenuti.

    Per Aspera ad Astra ha così dato vita a una rete nazionale di compagnie teatrali che operano nelle carceri e che condividono l’approccio e la metodologia di intervento. L’esperienza condivisa testimonia come sia possibile lavorare nelle carceri mettendo al centro la cultura, lasciando che essa possa esprimersi a pieno e compiere una rigenerazione degli individui, che possa quindi favorire il riscatto personale e avviare percorsi per il pieno reinserimento del detenuto nel mondo esterno. Altro effetto, niente affatto secondario, di questo tipo di intervento è che esso sta innescando un processo di ripensamento del carcere, delle sue funzioni e del rapporto tra il personale che vi opera e le persone detenute.

    Le carceri e le compagnie teatrali coinvolte nell’edizione 2020/2021 di Per Aspera ad Astra: Casa di Reclusione di Volterra (Pi) – Carte Blanche / Compagnia della Fortezza; Casa di Reclusione Milano Opera – Opera Liquida; Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” – Teatro e Società; Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” – Associazione Baccanica; Casa di Reclusione di Vigevano (Pv) – FormAttArt; Casa di Reclusione di Padova – Teatro Stabile del Veneto; Casa Circondariale di La Spezia – Associazione Gli Scarti; Casa Circondariale di Cagliari Uta – Cada Die Teatro; Casa Circondariale di Perugia Capanne – Teatro Stabile dell’Umbria; Casa Circondariale di Bologna “Dozza” – Teatro dell’Argine; Casa di Reclusione di Saluzzo (CN) – Voci Erranti; Casa Circondariale di Genova Marassi – Teatro Necessario.

    Per Aspera ad Astra è un progetto promosso da Acri e sostenuto da: Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CON IL SUD, Fondazione del Monte di Bologna e
    Ravenna, Fondazione di Sardegna.

  • Ciao Mario

    Ciao Mario – Fondazioneconilsud.it

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    Ciao Mario

    5 Dicembre 2020

    Mario Brutti
    Mario Brutti

    Purtroppo questa notte è venuto a mancare Mario Brutti, membro del Comitato di Indirizzo della Fondazione CON IL SUD e già presidente della Fondazione Carivit.

    La Fondazione, nel ricordarlo con grande stima e affetto, esprime le più sentite condoglianze e vicinanza alla famiglia e alla Fondazione Carivit di Viterbo.

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  • Chiusura uffici

    Chiusura uffici – Fondazioneconilsud.it

    Home › News › Chiusura uffici

    Chiusura uffici

    4 Dicembre 2020

    Lunedì 7 dicembre gli uffici della Fondazione CON IL SUD resteranno chiusi.

    Dopo la festività dell’8 dicembre, le attività riprenderanno regolarmente mercoledì 9 dicembre.

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  • Divario di cittadinanza: segui la presentazione su Facebook

    Divario di cittadinanza: segui la presentazione su Facebook – Fondazioneconilsud.it

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    Divario di cittadinanza: segui la presentazione su Facebook

    4 Dicembre 2020

    Venerdì 11 dicembre 2020 alle ore 17.00, in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione CON IL SUD, sarà presentato il libro “Divario di cittadinanza – Un viaggio nella nuova questione meridionale” di Luca Bianchi e Antonio Fraschilla (Rubbettino Editore).

    Introduce Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Con Luca Bianchi, economista e direttore SVIMEZ, autore del volume, ne discutono Chiara Saraceno, sociologa e accademica e Marco Rossi-Doria, vicepresidente di Con i Bambini.

    Divario di cittadinanza è un diario di viaggio condotto negli ultimi quattro anni per osservare la vita del Sud Italia.

    “Un lungo peregrinare che narra di cosa rimane del sogno industriale degli anni Cinquanta in città dimenticate come Gela e che racconta le storie dei primari campani che si vanno a curare al Nord con il cuore in gola ma convinti che solo lì possono avere maggiori speranze di guarigione; dei pendolari alle prese con treni lumaca; delle mamme calabresi e siciliane che non studiano e non lavorano perché devono badare ai loro bambini in città dove non esistono asili nido o servizi per l’infanzia; dei giovani che hanno chiesto il reddito di cittadinanza perché in fondo non possono ambire ad altra forma di sostentamento; delle mafie che dalla povertà e dai bisogni traggono manovalanza per incrementare il loro esercito e fare affari al Nord”.

    Il divario di cittadinanza tra Nord e Sud del Paese è cresciuto negli anni successivi alla crisi del 2008. Il tradizionale divario territoriale che ha caratterizzato la storia unitaria italiana è principalmente disuguaglianza nelle condizioni di vita. I dati ci dicono che per la prima volta nella storia repubblicana si stanno riaprendo le distanze tra Nord e Sud negli indicatori sociali, a partire dell’istruzione e dalla sanità. Un processo che ci ha reso più deboli, in tutto il Paese, nel fronteggiare la pressione dell’epidemia da Covid-19 e che espone, soprattutto le regioni del Sud, a enormi rischi sociali di fronte al fortissimo impatto economico della crisi.

    “Divario di cittadinanza smentisce la vulgata di un Sud inondato di risorse ma al tempo stesso evidenzia i disastri della classe dirigente recente e passata. La Costituzione detta dei principi comuni di cittadinanza in materie come l’istruzione, l’accesso alle cure sanitarie, l’assistenza sociale, le pari opportunità, la possibilità di fare impresa. Principi che oggi non sono rispettati in maniera omogenea nel Paese”.

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  • Ricucire i sogni: 18 progetti contro il maltrattamento minorile

    Ricucire i sogni: 18 progetti contro il maltrattamento minorile – Fondazioneconilsud.it

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    Ricucire i sogni: 18 progetti contro il maltrattamento minorile

    2 Dicembre 2020

    Contrastare il fenomeno del maltrattamento minorile tramite azioni di prevenzione e di cura dei minori maltrattati, favorire i legami familiari e promuovere l’integrazione tra piano terapeutico e piano pedagogico, garantendo l’inclusione sociale dei minori a rischio o vittime di maltrattamento. Sono questi gli obiettivi principali del bando “Ricucire i sogni, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

    In risposta al bando Con i Bambini ha ricevuto 217 proposte e, dopo un’accurata valutazione in due fasi, ne ha approvate 18. Di questi progetti, 15 sono regionali e 3 multiregionali e interessano le aree del nord, del centro e del sud Italia comprese le due isole. I partenariati dei 18 progetti coinvolgono complessivamente oltre 300 organizzazioni tra Terzo settore, istituti scolastici, enti pubblici. Il contributo complessivo è pari a 13.973.000 euro. Attraverso i progetti saranno raggiunti oltre 29.000 bambini e ragazzi 12.000 genitori. In generale, i progetti saranno impegnati nel rafforzamento dei meccanismi di segnalazione che permettono di individuare i casi di maltrattamento e di fare partire il meccanismo d’aiuto. Si punterà al rafforzamento delle competenze di circa 1.200 tra educatori e insegnanti. Inoltre, tra i minori coinvolti, circa 3.600 avranno accesso a servizi di cura e di protezione specialistici.

    Nello specifico, al fine di contrastare il maltrattamento minorile, molte organizzazioni hanno colto l’occasione del bando per realizzare ex novo servizi per la valutazione, il supporto e la cura dei bambini a rischio o vittime di maltrattamento. Il tutto in un’ottica di cooperazione tra enti e istituzioni competenti, quali ad esempio centri specialistici presso i quali realizzare percorsi di sostegno psicoterapeutico su segnalazione di servizi sociali e autorità giudiziaria. In altri casi, i partenariati hanno privilegiato il potenziamento di servizi avviati precedentemente tramite la messa a sistema degli stessi o il rafforzamento delle competenze degli addetti ai lavori per prevenire anche il rischio di burn-out. A ciascuna rete, inoltre, è stato richiesto di adottare un codice procedurale e di condotta per minimizzare il rischio di comportamenti inadeguati nei confronti di bambini e adolescenti.

    A guardare nel dettaglio i progetti, sette di questi prevedono l’attivazione e il potenziamento di servizi dedicati di cura di minori vittime di maltrattamento e abuso: centri specialistici di valutazione psicodiagnostica e presa in carico, équipe multidisciplinari per l’elaborazione e la realizzazione di percorsi di cura terapeutici e pedagogici, spazi neutri per lo svolgimento di incontri protetti tra il minore e il genitore maltrattante o negligente. Altri sei proposte si concentrano sugli aspetti relativi allo sviluppo di percorsi psico-educativi per l’intero nucleo familiare, funzionali anche ad un ipotetico recupero del rapporto con i genitori.  valutazione della recuperabilità genitoriale.  Gli ultimi cinque si presentano come progetti di sistema, volti alla sperimentazione di prassi e modelli operativi integrati e concertati con i servizi e le istituzioni competenti per l’intercettazione e la presa in carico precoce dei casi di maltrattamento.

    L’elenco dei progetti sostenuti è disponibile al seguente link>>

    • C.F. 97442750580
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  • Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini hanno perfezionato un accordo con Iccrea Banca

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    Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini hanno perfezionato un accordo con Iccrea Banca

    1 Dicembre 2020

    Foto di Gerd Altmann da Pixabay
    Foto di Gerd Altmann da Pixabay

    In forza di questa partnership, ciascuna delle 132 Banche di Credito Cooperativo del Gruppo Iccrea potrà, a propria discrezione, erogare anticipi finanziari mediante aperture di credito in conto corrente (o altre forme di finanziamento come i mutui chirografari), a condizioni comprese in un range comunicato agli aggiudicatari dei contributi previsti dai bandi emessi da Con i Bambini e Fondazione CON IL SUD.

    Inoltre, grazie all’accordo sarà possibile intraprendere iniziative di educazione finanziaria, nonché eventuali ulteriori forme di collaborazione sul territorio.

    “Siamo molto orgogliosi, come Gruppo Iccrea, di ampliare grazie a queste partnership la nostra offerta in un segmento così fondamentale per il tessuto sociale che abbiamo – ha dichiarato Giuseppe Gambi, Consigliere di Iccrea Banca con delega alla Sostenibilità – le Banche di Credito Cooperativo  hanno una storia più che centenaria e sono nate anche per dare risposte anche alle domande di natura sociale. Il nostro impegno è essere continuamente vicini e attenti ai bisogni delle nostre comunità e offrire loro leve necessarie per lo sviluppo e il benessere del territorio”.

    “Il nostro sostegno ai progetti va inteso nel senso più ampio del termine, non solo sostegno economico ma anche ascolto e supporto nel portare avanti le iniziative sul territorio – ha sottolineato Marco Imperiale, Direttore Generale di Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini – In tal senso, proviamo ad offrire ai progetti anche le migliori condizioni possibili di accesso alla liquidità per gli anticipi di spesa, soprattutto in questa fase difficile, avviando delle collaborazioni strategiche con gruppi e istituti di credito. Confidiamo che la collaborazione con il Gruppo Iccrea possa essere un efficace strumento di supporto per tutti coloro che sono impegnati nell’attuazione delle progettualità sociali, molto importanti per le comunità locali”.

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