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Tutti gli ultimi bandi e notizie sul mondo del lavoro

  • Quello che rimane: una mostra sull’arte della libertà

    Quello che rimane: una mostra sull’arte della libertà

    PALERMO – 25 Febbraio 2020

    Si inaugura venerdì 28 febbraio alle ore 18.30 presso Palazzo Branciforte a Palermo “Quello che rimane”, mostra ideata da Loredana Longo, come risultato finale del progetto L’ARTE DELLA LIBERT, curato da Elisa Fulco e Antonio Leone, all’interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo. Un diario di bordo che documenta con scritte, disegni e oggetti il processo artistico che ha trasformato l’esperienza del tempo condiviso di trenta persone, tra detenuti, operatori socio sanitari, operatori museali e polizia penitenziaria, in installazioni, video e performance. Le opere, disseminate negli spazi labirintici del Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte e che funzionano come capitoli di una storia attraverso cui rileggere le tappe del progetto, saranno visibili fino al 29 marzo.

    Il progetto L’ARTE DELLA LIBERT, nato con l’obiettivo di introdurre la pratica artistica e l’arte contemporanea in ambito carcerario, per generare nuove relazioni e creare un racconto inedito di questo luogo, per collegare il dentro al fuori, si è svolto nel corso del 2019 sotto la guida dell’artista Loredana Longo e la supervisione scientifica dello psichiatra Sergio Paderi dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo (ASP).

    Commenta così il presidente di Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo: «Se l’arte è in generale un’espressione di libertà, proporla all’interno di un carcere vuol dire farne anche un potente strumento di liberazione, attraverso il quale far emergere la conoscenza e la consapevolezza della propria persona. La sfida è di dimostrare che la pena non è l’inizio di un destino segnato, ma è piuttosto un bivio davanti al quale è possibile intraprendere una nuova strada. Avere accanto le giuste persone e le giuste opportunità in questo cammino è di fondamentale importanza per vincere. La Fondazione CON IL SUD ha sostenuto questo progetto, e altre circa 30 iniziative nello stesso ambito, perché crediamo nella possibilità di fare della pena un momento per ricostruire il rapporto con la società, non per romperlo». A cui si aggiungono le parole di Raffaele Bonsignore, Presidente di Fondazione Sicilia, che osserva: «Siamo particolarmente felici di ospitare questa seconda fase del progetto per tanti motivi. Primo fra tutti è accogliere una mostra che racchiude la sensibilità e la creatività dei detenuti su temi  che li riguardano personalmente e su cui tutti  noi siamo chiamati a riflettere. Tra gli obiettivi della Fondazione figurano, da sempre, il dialogo e l’inclusione,  e questa iniziativa li favorisce entrambi».

    LA MOSTRA

    Quello che rimane è una riflessione corale sul tema della libertà e della reclusione, del tempo come personale unità di misura e della creatività, come forma residuale di libertà e via di fuga da spazi chiusi e da pensieri limitanti. L’esposizione, costruita dall’artista come un diario di bordo, documenta con scritte, disegni e oggetti il processo artistico che ha trasformato l’esperienza del tempo condiviso in installazioni, video e performance, in cui le opere disseminate negli spazi labirintici del Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte funzionano come capitoli di una storia, attraverso cui rileggere le tappe del progetto.

    Dall’insegna luminosa “Volare per una farfalla non è una scelta”, all’omonima maglietta che ospita la frase-manifesto del progetto, elaborata dal gruppo il primo giorno di lavoro; dall’installazione “Il buco nella rete”, composta di strisce di tessuto su cui sono raccolte le frasi sulla libertà realizzate dal gruppo misto dei partecipanti, le cui parole fluorescenti, appositamente illuminate, aprono nuove prospettive, a “Il Tempo che rimane”, sorta di tenda che scandisce il tempo in parti uguali, ospitando modi diversi di rappresentarlo e di interpretarlo graficamente.

    A cui si aggiunge il ciclo di performance che, attraverso le video installazioni, mette in scena il cambiamento del rapporto tra tempo e spazio quando ci si muove in percorsi obbligati e costrittivi come in “Avanti e indietro” dove il corridoio diventa il luogo di passeggiate forzate; o in “La mappa dell’abitudine“, ricostruzione dello spazio di una cella a partire dai disegni preparatori; in “Il Tempo del tempo libero”, dove sono mimati i camminamenti dei detenuti nelle ore di libertà, le cui tracce diventano dei ghirigori grafici che segnano le traiettorie prodotte dai performer indossando stivali di gomma con tacchi di grafite; e in “Il muro di carne” dove un cerchio umano impedisce alle persone di uscire.

    La mostra, dunque, ribalta e cancella le distinzioni tra libertà e detenzione, rivelando l’ambiguità implicita nel concetto stesso di libertà, mostrando come la creatività, sospendendo ruoli e funzioni sociali, riporta l’attenzione sui bisogni e i desideri comuni, creando una nuova immagine del carcere, che apre e collega simbolicamente il dentro al fuori.

    In occasione dell’esposizione sarà presentato il video documentario curato da Elisa Fulco e Antonio Leone, con la regia di Georgia Palazzolo. A fine mostra sarà pubblicato il libro del progetto (Acrobazie edizioni) con le testimonianze di tutti i partecipanti; il calendario delle attività svolte durante il workshop con Loredana Longo a, cui si aggiungeranno quelle con gli artisti ospiti del laboratorio permanente (Stefania Galegati, Marco Mirabile, Ignazio Mortellaro, Sandrine Nicoletta); le lezioni di arte contemporanea in carcere, e le visite guidate nei principali musei cittadini.

    L’ARTE DELLA LIBERTÀ è un progetto a cura di Elisa Fulco (Associazione Acrobazie) e Antonio Leone (ruber.contemporanea), ed è sostenuto da Fondazione con il SUD e Fondazione Sicilia, con la partnership della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo, della Galleria d’Arte Moderna di Palermo e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo. Da febbraio 2019 a febbraio 2020 il progetto ha dato vita ad un laboratorio artistico permanente nel polo didattico del Carcere Ucciardone, ospitando un calendario continuativo di appuntamenti, dentro e fuori il carcere, con testimonianze dei protagonisti dell’arte e della cultura (workshop, lezioni d’arte contemporanea, conferenze a cui hanno preso parte Stefania Galegati, Giulia Ingrasso, Sandrine Nicoletta, Valentina Morandi, Marco Mirabile e Ignazio Mortellaro), oltre ad un’articolata proposta di visite guidate nei principali luoghi culturali della città.

  • Con i Bambini cerca addetti alle Attività Istituzionali

    Con i Bambini cerca addetti alle Attività Istituzionali

    ROMA – 24 Febbraio 2020

    L’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, intende selezionare alcune figure da inserire nell’area Attività Istituzionali.

    Le persone selezionate entreranno a far parte del team delle attività istituzionali che collabora a:

    – la gestione tecnico-operativa dei bandi pubblicati,
    – la valutazione delle proposte progettuali,
    – la predisposizione di materiali e report per gli organi direzionali e deliberanti,
    – i processi di monitoraggio delle iniziative sostenute (verifica contabile dei documenti di rendicontazione; raccolta e sistematizzazione della reportistica; analisi stato avanzamento delle progettualità; sopralluoghi tecnici, etc.),
    – l’attività di assistenza tecnica e di help desk per i richiedenti.

    Ai fini della selezione delle candidature saranno valutati i seguenti requisiti:

    • titolo di studio e formazione specialistica (preferibilmente nelle aree delle scienze sociali ed economiche);
    • competenze professionali ed esperienze pregresse nell’ambito della valutazione di iniziative sociali;
    • competenze tecniche ed esperienze pregresse in attività di monitoraggio tecnico e finanziario (verifica della rendicontazione contabile nell’ambito di programmi pubblici di finanziamento);
    • conoscenza del ‘terzo settore’ e dell’economia sociale;
    • competenze ed esperienze pregresse nell’ambito della progettazione sociale.

    Saranno inoltre valutati positivamente:

    • l’attitudine al problem solving e la capacità di lavorare in gruppo e per obiettivi;
    • pregresse esperienze in enti di erogazione, di valutazione o di monitoraggio;
    • la disponibilità ad una frequente mobilità in ambito nazionale (per sopralluoghi periodici);
    • una buona conoscenza della lingua inglese.

    Ai candidati potrà essere richiesto di intervenire a diversi colloqui conoscitivi ed eventualmente di sottoporsi a test scritti per una verifica preliminare delle conoscenze tecniche.

    L’inquadramento, la retribuzione e la tipologia contrattuale saranno determinati, per ogni profilo selezionato, in relazione alla esperienza e alle competenze maturate dai candidati.

    La sede di lavoro è Roma.

    Gli interessati a candidarsi alle posizioni aperte dovranno inviare entro e non oltre il 31 marzo 2020, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) al seguente indirizzo e-mail:

    affarigenerali@conibambini.org

    inserendo nell’oggetto il codice posizione di riferimento (A.I. FEB.2020).

    Sarà facoltà del candidato allegare anche una lettera di accompagnamento del proprio curriculum vitae (con la descrizione delle esperienze pregresse, non superiore ad una pagina) ed una lettera di presentazione motivazionale (non superiore ad una pagina).

    Si precisa che saranno contattati solo i candidati ritenuti in linea con i profili ricercati.

    curriculum vitae pervenuti non saranno trattenuti dagli Uffici di Con i Bambini oltre la data di chiusura del processo di selezione in oggetto, che sarà resa nota con apposito annuncio pubblicato sul sito internet di Con i Bambini.

    L’impresa sociale Con i Bambini è un’organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD, che ha l’obiettivo di attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

  • Resta in contatto con la Fondazione CON IL SUD

    Resta in contatto con la Fondazione Con il Sud






















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    Resta in contatto con la Fondazione CON IL SUD

    21 Febbraio 2020

    Per essere sempre aggiornati sulle iniziative della Fondazione CON IL SUD si possono scegliere diversi canali.

    È disponibile su Play Store e App store “CON IL SUD”, l’app ufficiale della Fondazione CON IL SUD, che ti permette di accedere a informazioni e anticipazioni sui bandi direttamente sul tuo telefono, ricevendo notifiche sulle novità più importanti in tempo reale. Uno strumento pratico ed efficace per essere sempre aggiornati.

    Iscrivendoti alla nostra newsletter digitale, invece, potrai ricevere direttamente sulla tua casella di posta elettronica le principali novità sulle attività della Fondazione a livello di bandi, iniziative ed eventi. Non preoccuparti, gli invii non sono molto frequenti! Compila l’apposito form e poi conferma il tuo indirizzo al link che riceverai sulla casella di posta.

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  • “La luce dentro”: proiezione alla Camera dei Deputati

    “La luce dentro”: proiezione alla Camera dei Deputati

    13 Febbraio 2020

    Il documentario è uno dei dieci titoli prodotti da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission nell’ambito del Social Film Fund Con il Sud

    Avrà luogo giovedì 20 febbraio 2020 alle 15, all’interno della nuova aula del Palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati in Roma, la proiezione in anteprima assoluta de “La luce dentro”, documentario per la regia di Luciano Toriello, prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD.

    Vincitore del Social Film Fund Con il Sud, promosso da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission per raccontare il Sud attraverso il sociale, il film affronta il delicato tema della genitorialità vissuta dietro le sbarre, proponendosi come una delicata riflessione intorno alle esigenze affettive ed educative dei bambini figli di padri detenuti, nonché del desiderio di riscatto e cambiamento di questi ultimi.

    Girato – tra l’altro – tra le mura della Casa Circondariale di Lucera, “La luce dentro” è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Lavori in Corso e con Paidòs ONLUS, preziose realtà del Terzo Settore attive sul territorio di Lucera e della Provincia di Foggia, ogni giorno al fianco dei detenuti e delle loro famiglie.

    Così ne parla Luciano Toriello: «Ho voluto focalizzare la mia narrazione su persone che con tutte le loro forze cercano di venire fuori dalla loro condizione di difficoltà, nel tentativo disperato di riscattare le proprie esistenze».

    La proiezione, dopo i saluti dell’On. Mara Carfagna Vicepresidente della Camera e dell’On. Ettore Rosato Vicepresidente della Camera, sarà introdotta dall’On. Antonio Tasso (Gruppo Misto). Interverranno: il regista Luciano Toriello, la Presidente dell’Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il Presidente della Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo e i protagonisti del film.

    L’ingresso è consentito fino alle ore 14:45. Per gli uomini è d’obbligo la giacca.

    Registrazioni su Eventbrite>>

  • In libreria il Rapporto 15 proposte per la giustizia sociale

    15 proposte per la giustizia sociale: il libro






















    Home › News › In libreria il Rapporto 15 proposte per la giustizia sociale

    In libreria il Rapporto 15 proposte per la giustizia sociale

    11 Febbraio 2020

    Il Rapporto “15 proposte per la giustizia sociale” del Forum Disuguaglianze Diversità è stato pubblicato dalla casa editrice Il Mulino ed è adesso disponibile nelle principali librerie fisiche e online. Le proposte, presentate per la prima volta a Roma nel marzo 2019, sono state discusse in molti luoghi d’Italia in questi mesi, e sono ispirate dal programma di azione del grande economista britannico Anthony Atkinson che sosteneva che le disuguaglianze fossero frutto non di forze fuori dal controllo ma di scelte politiche.

    Quindici proposte concrete e realizzabili che si concentrano su tre processi da cui dipendono la formazione e la distribuzione e l’accumulazione della ricchezza: il cambiamento tecnologico; la relazione fra lavoro e impresa; il passaggio generazionale. Lo scopo è quello di disegnare una strategia complessiva per invertire radicalmente le tendenze attuali e restituire così potere e opportunità alle persone.

    E’ questo l’impegno del ForumDD, un’alleanza culturale e politica fra otto organizzazioni di cittadinanza attiva e un ampio gruppo di ricercatori, e insieme un think and do ispirato all’articolo 3 della Costituzione italiana, a cui si sono uniti, in un lavoro collegiale, un centinaio di ricercatori. Il Forum è sostenuto da Fondazione CON IL SUD, Fondazione Charlemagne e Fondazione Unipolis.

    A questa pagina maggiori informazioni.

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  • Adotta uno scrittore, l’iniziativa torna anche al Sud

    Adotta uno scrittore, l’iniziativa torna anche al Sud

    10 Febbraio 2020

    Foto di Francesco Gazzola da Flickr.com, Olivetti, Licenza Creative Commons (CC BY-ND 2.0)
    Foto di Francesco Gazzola da Flickr.com, Olivetti, Licenza Creative Commons (CC BY-ND 2.0)

    Adotta uno Scrittore – progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino sostenuto da Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte in collaborazione con Fondazione CON IL SUD – torna per la sua XVIII edizione e arricchisce la sua offerta: 35 autori; 22 scuole; 12 scuole carcerarie; 8 regioni italiane

    Adotta uno scrittore compie 18 anni e si prepara a una nuova edizione ricca di novità che entra nel vivo già dal mese di febbraio. L’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino, che porta gli scrittori in aula e avvicina studenti e studentesse alla lettura, è sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD. In questi 17 anni Adotta uno scrittore ha coinvolto 11.521 studenti di 369 classi e, inoltre, 12 case di reclusione, un ospedale e un’università. Gli autori adottati sono stati ben 365. A ulteriore supporto del libro e della lettura, l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte negli anni ha permesso l’ingresso gratuito al Salone a oltre 140.000 studenti e studentesse piemontesi.

    Per il 2020 saranno coinvolti 35 autori per 34 adozioni: Christian Antonini; Daniele Aristarco; Franco Arminio; Alessandro Baronciani; Mauro Berruto; Lelio Bonaccorso; Mario Calabresi; Gianluca Caporaso; Paola Caridi; Manlio Castagna; Gherardo Colombo; Mauro Covacich; Zita Dazzi; Paolo di Paolo; Luca Doninelli; Fulvio Ervas; Ernesto Ferrero; Bruno Gambarotta; Riccardo Gazzaniga; Alessia Gazzola; Fabio Geda; Espérance Hakuzwimana Ripanti; Marco Malvaldi; Susanna Mattiangeli; Elisa Mazzoli; Antonio Moresco; Daniele Nicastro; Paolo Nori; Domitilla Pirro; Piergiorgio Pulixi; Marco Rizzo; Federico Taddia; Chiara Valerio; Andrea Vico e Massimiliano Virgilio. Saranno adottati da 10 scuole secondarie di secondo grado, 4 secondarie di primo grado, 4 primarie, 2 università, due scuole del Sud Italia, e 12 scuole carcerarie in tutta Italia.

    Tutte le adozioni sono disponibili sul sito bookblog.salonelibro.it/le-adozioni-2020/.

    Il progetto, infatti, si estende quest’anno a ben 8 regioni (Piemonte, Veneto, Campania, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna) e per la prima volta vede la presenza di due scuole del Sud Italia – l’Istituto Comprensivo Statale Rita Levi Montalcini di Salerno e l’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Acireale – oltre che dell’Università del Piemonte Orientale. Aumenta il numero delle scuole carcerarie coinvolte grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Fondazione CON IL SUD: nel 2020 infatti prendono parte al progetto le scuole carcerarie di Torino, Saluzzo, Alessandria, Asti, Verona, Paola (Cosenza), Lecce, Palermo, Sassari, Potenza e Pozzuoli (Napoli). Il lavoro negli istituti di reclusione si è da subito rivelato intenso e costruttivo allo stesso tempo, apprezzato tanto dai docenti che operano nelle scuole ristrette, quanto dagli autori. In diversi casi questi appuntamenti riescono a far incontrare studenti delle scuole e carcerati, creando momenti di condivisione veramente unici attorno alla lettura.

    Non esistono bellezza, democrazia, coscienza civile e sociale senza cultura – afferma il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia –. È pertanto importante e necessario disseminare e sostenere sul territorio, in particolare nelle ‘periferie’ più esposte alle fragilità, tutte quelle iniziative che portano conoscenza e dialogo, veri collanti delle comunità. ‘Adotta uno scrittore’, progetto ormai ‘maggiorenne’ cresciuto grazie all’impegno e alla sinergia delle fondazioni di origine bancaria, offre un prezioso contributo in questa direzione, arrivando a toccare quest’anno le scuole carcerarie di ben otto regioni”.

     Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, aggiunge: “Adotta uno Scrittore è uno dei progetti culturali di cui il Salone Internazionale del Libro di Torino va più orgoglioso. Scuola e istruzione sono, o dovrebbero essere, prioritari per qualunque paese che voglia darsi un futuro. Scrittori e studenti, impegnati in un percorso a più tappe, in diverse regioni d’Italia: un progetto di respiro nazionale che anno dopo anno cresce e si rafforza”.

    Adottare viene dal latino optare, scegliere, «scegliere per sé». È una parola che ha a che fare con la famiglia e col fare proprio qualcosa che prima non lo era. Adotta uno scrittore prova proprio a fare questo: lavora per rendere la lettura un gesto familiare e quotidiano e lo fa chiamando in causa chi ha fatto della scrittura il proprio mestiere. Al centro di Adotta uno scrittore c’è sempre la lettura, tutto nasce e cresce attorno ai libri. Il progetto mette nelle mani di ciascun ragazzo il libro dell’autore, da cui si parte per parlare di altri libri: quelli amati dai ragazzi e quelli amati dagli scrittori adottati. Fare entrare gli autori nelle scuole e nelle carceri si è rivelato un ottimo modo per mostrare il lato vivo e dinamico dei libri, per farli diventare uno strumento di conoscenza utile a tutti.

    L’altro fulcro attorno a cui ruota il progetto è il conoscersi. Gli autori non vengono adottati da una scuola, ma da una classe. Il dialogo si fa quindi più intimo, personale, raccolto. Ogni adozione, infatti, comporta tre appuntamenti, a distanza di settimane l’uno dall’altro, in cui stringere legami, scoprire complicità, coltivare un dialogo. Agli scrittori viene lasciata completa libertà d’azione e di decisione su come sfruttare il tempo a loro disposizione: ecco perché ogni adozione è diversa dall’altra.

    Per conoscere tutte le adozioni bookblog.salonelibro.it/le-adozioni-2020/

    Adotta uno Scrittore sul Bookblog

    Adotta uno scrittore è un percorso che si sviluppa anche grazie alle parole degli stessi protagonisti – le scuole partecipanti e i vari autori – capaci di attraversare differenti media per cogliere le sfumature della contemporaneità e raccontarle. L’esperienza di quest’anno confluisce ancora una volta in un video racconto. Ai canali social e al Bookblog spetterà il compito di seguire in diretta gli incontri, offrendo informazioni sugli autori e sulle scuole, raccogliendo e diffondendo i testi realizzati dagli scrittori stessi e dagli studenti.

    http://bookblog.salonelibro.it/

  • Cambio rotta. Bando per il contrasto della devianza minorile

    Cambio rotta. Bando per il contrasto della devianza minorile

    ROMA – 10 Febbraio 2020

    In Italia si registra una crescita costante del numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani in spazi pubblici. Tra i vari fattori di rischio, che hanno portato a un aumento dei reati commessi in gruppo, fenomeno mediaticamente definito “baby gang”, si sottolineano l’assenza della famiglia o di adulti di riferimento, l’esposizione continua a modelli violenti o l’essere stato vittima a propria volta di violenza, nonché la necessità di vedere riconosciuta la propria identità all’interno di un gruppo. Un fenomeno trasversale ai contesti e alle estrazioni sociali: interessa giovani che appartengono ai ceti sociali più bassi o a famiglie disagiate, ma anche ragazzi ‘di buona famiglia’ apparentemente meno problematici, che possono diventare antisociali e violenti soprattutto per mancanza di valori positivi e di validi modelli sociali forniti dagli adulti.

    Il bando Bando Cambio rotta promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra i 10 e 17 anni di età segnalati dall’Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) o ai servizi sociali territoriali, in particolare per reati di gruppooppure in uscita da procedimenti penali o amministrativi.

    Verranno promosse iniziative mirate a contrastare il fenomeno della devianza minorile attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative e integrate che combinino efficacemente percorsi individualizzati e il lavoro centrato sulla relazione come risorsa, valorizzando le capacità personali e lo scambio di esperienze tra pari. Per contrastare efficacemente il fenomeno, sarà necessario prevedere un percorso comune che metta in rete gli Enti del Terzo Settore, gli organismi della giustizia minorile e i servizi sociali territoriali, le famiglie, la scuola e gli enti di formazione. Dovrà essere coinvolta tutta la ‘comunità educante’, compresi i gruppi di coetanei, con azioni nei luoghi di ritrovo dei ragazzi nei quartieri considerati particolarmente a rischio.

    Il bando, che mette a disposizione complessivamente 15 milioni di euro, scade l’8 aprile 2020.

    I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros, e potranno avere una dimensione regionale o interregionale. In quest’ultimo caso, l’intervento potrà essere localizzato in più di una regione ma all’interno di una sola area geografica (Nord, Centro, Sud e Isole). I progetti, come i precedenti selezionati da Con i Bambini, prevedono l’introduzione della valutazione di impatto, ovvero una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.

    Il fenomeno della devianza minorile interessa ogni anno migliaia di minori. I ragazzi e i giovani adulti interessati da procedimenti penali avviati dall’Autorità Giudiziaria Minorile e in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni del territorio italiano sono circa 20.000 l’anno. Si tratta di minori per la maggior parte italiani (74%) e maschi (89%), per circa il 40% composto da ragazzi di 16-17 anni. Per quanto riguarda gli illeciti, si registrano soprattutto reati contro il patrimonio (45%), in particolare furti e rapine, ma anche reati contro la persona (25%), con una prevalenza di lesioni personali e minacce.

    Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

    Con i Bambini ha pubblicato ad oggi cinque bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17, Nuove Generazioni 5-14 anni, Un passo avanti e Ricucire i sogni), selezionando complessivamente 355 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

    Il bando è disponibile al seguente link.

  • Comunicare per missione: nuovo vademecum per i progetti

    Comunicare per missione: nuovo vademecum per i progetti

    ROMA – 5 Febbraio 2020

    La Fondazione CON IL SUD, nell’ottica di promuovere la conoscenza delle iniziative sostenute e favorire una comunicazione quanto più accessibile e partecipata, ha elaborato un Vademecum che disciplina le linee di comunicazione attese dai progetti sostenuti. Per la Fondazione, infatti, la comunicazione non rappresenta soltanto uno strumento di promozione della propria missione, ma è uno strumento di attuazione della missione stessa.

    Per questa ragione, la Fondazione incentiva e valorizza una buona comunicazione anche da parte dei progetti sostenuti, che non a caso vengono definiti “esemplari” ovvero auspicabili modelli di riferimento, esempi di buone pratiche per le comunità locali e per altri territori. Questo comporta chiaramente la necessità di comunicare, di raccontarsi, di far conoscere quanto più possibile i processi, le attività, le idee e le energie messe in campo. Farlo con un spirito di comunità e di rete non può che essere un valore aggiunto, anche con l’obiettivo di affermare l’idea di sviluppo di cui la Fondazione si fa promotrice: uno sviluppo basato sul rafforzamento della dimensione comunitaria.

    Il Vademecum, che viene inviato a tutti i progetti selezionati, contiene indicazioni operative sull’uso dell’identità visiva della Fondazione e in generale sul rapporto tra la Fondazione e i progetti dal punto di vista della comunicazione. Ogni progetto prevede la presenza di un “referente della comunicazione” che dovrà avere una comprovata esperienza in ambito giornalistico e/o dei social media; per ogni iniziativa la Fondazione mette a disposizione gratuitamente la piattaforma “EsperienzeconilSud.it”, portale web dedicato al racconto dei progetti sostenuti; la Fondazione convoca almeno due riunioni con i responsabili di comunicazione dei progetti per illustrare e condividere una strategia di comunicazione partecipata, anche nell’ottica di favorire la sostenibilità del progetto stesso dopo la sua naturale conclusione.

    Negli ultimi tempi, i media locali e nazionali dedicano sempre maggiore spazio al racconto dei progetti sostenuti dalla Fondazione. Questo è possibile grazie al lavoro costante degli uffici di comunicazione della Fondazione e dei progetti sul territorio. Sono occasioni in cui è estremamente opportuno ricordare il ruolo della Fondazione nell’ambito del progetto, cosa che non sempre è avvenuta in passato, soprattutto nelle particolari occasioni di “racconto del territorio” con le sue criticità e i suoi cambiamenti, ovvero le istanze e le risposte di comunità che il progetto stesso rappresenta. Non è ovviamente una esigenza legata alla “pubblicità”, ma che riguarda innanzitutto l’affermazione di una chiara idea di sviluppo del Sud, che dovrebbe essere condivisa e che ha come condizione, non come esito, il rafforzamento del sociale e della dimensione comunitaria. È, inoltre, un’occasione per portare altre realtà a conoscenza dell’esistenza di un ente erogatore che può incontrare i loro bisogni, idee e progetti. Infine, ma non meno importante, citare la Fondazione nel racconto di esperienze positive e buone pratiche è anche un modo concreto per rendere più convinto e solido il contributo che la Fondazione CON IL SUD riceve a sua volta e che ne determina la capacità erogativa.

  • Welfare, Che Impresa! Al via la quarta edizione

    Welfare, Che Impresa! Al via la quarta edizione

    3 Febbraio 2020

    300 mila Euro per i migliori progetti di Welfare in grado di produrre benefici in termine di sviluppo locale. 

    Le iniziative di welfare sono fondamentali per la loro  funzione “catalizzatrice”, ovvero la capacità di generare le condizioni per una società caratterizzata da benessere, non solo economico, ma anche di relazioni sociali e di qualità dei servizi disponibili. Tuttavia, i cambiamenti demografici, sociali e culturali che si sono verificati nel nostro Paese negli ultimi anni, hanno determinato la necessità di un ripensamento del sistema di welfare che passa attraverso la sperimentazione di nuovi servizi e il rinnovamento di quelli esistenti, attirando nuove fonti di finanziamento.

    Dopo il successo delle prime 3 edizioni, torna  Welfare, Che Impresa!, il concorso che ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare questo tipo di iniziative.

    L’iniziativa è promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano, mentre novità del 2020 sono le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner PoliHub, SocialFare e Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.

    La quarta edizione parte il 4 febbraio e premierà i quattro progetti migliori nei seguenti ambiti:

    • agricoltura sociale;
    • valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
    • restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
    • soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
    • soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.

    I progetti presentati dovranno:

    • avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate
    • favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
    • essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
    • utilizzare la tecnologia, anche digitale
    • consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
    • avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo.

    A chi è rivolto

    Possono partecipare al Concorso Enti giuridici costituiti da non più di 5 anni o Enti ancora da costituirsi, fermo restando per questi ultimi l’obbligo di costituirsi entro 6 mesi dalla data in cui vengono comunicati i vincitori del presente Concorso.

    I premi

    Al primo classificato andrà un premio di € 40.000.

    Al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da € 20.000 ciascuno.

    Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre a:

    • un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner.
    • un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a € 50.000 (*) e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi

    In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:

    • la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture
    • l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton

    Le candidature possono essere inviate fino al 27 marzo 2020.

    Per leggere il bando completo e candidare i progetti: welfarecheimpresa.ideatre60.it

  • Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore

    Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore – Fondazioneconilsud.it






















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    Coesione sociale: valore e ruolo del Terzo settore

    SALERNO – 17 Gennaio 2020

    Dal 21 al 26 gennaio, presso il Grand Hotel Salerno (Lungomare Tafuri, 1 Salerno), ci sarà un nuovo appuntamento con il percorso formativo FQTS, dedicato agli enti e alle reti del Terzo settore meridionale.

    Il percorso, promosso dal Forum Terzo Settore e CSV net con il sostegno dalla Fondazione CON IL SUD, sarà basato in questa annualità su coesione sociale, valore e ruolo del Terzo settore e sulla centralità strategica di lavorare per la coesione sociale delle comunità con l’obiettivo di migliorare il benessere, la qualità della vita, la sicurezza e la democrazia.

    Nelle tre sessioni formative verranno quindi approfondite una pluralità di dimensioni:

    • strutturali: i meccanismi di inclusione ed esclusione, l’accesso alle opportunità, il grado di mobilità sociale, la divisione del lavoro e la struttura delle disuguaglianze;
    • culturali: il grado di condivisione di norme e valori; il riconoscimento o il rifiuto di determinati gruppi sociali e il grado di tolleranza;
    • proattive: la partecipazione alle attività collettive e l’impegno all’interno di associazioni, reti, forme di cittadinanza attiva, istituzioni.

    Il terzo settore non costituisce, in questa impostazione, semplicemente un soggetto operativo, ma è parte della soluzione perché attore politico vicino ai bisogni e capace di attivare partecipazione.

    Il programma completo delle giornate è disponibile al seguente link.

    • C.F. 97442750580
    • © fondazioneconilsud.it

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