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  • A scuola di pari opportunità

    A scuola di pari opportunità

    AVELLINO – 8 Marzo 2019

    Foto dall'iniziativa "Dagli stereotipi ai puzzle di genere"
    Foto dall’iniziativa “Dagli stereotipi ai puzzle di genere”

    lI progetto BE HELP-IS attraverso azioni riservate alla prevenzione nelle scuole dei diversi ordini e gradi, vuole contribuire alla costruzione di percorsi relazionali alternativi che valorizzino le differenze di genere e le pari opportunità, sfruttando la naturale curiosità e la voglia di sperimentare dei bambini nell’incontro con l’altro.

    Nella scuole primarie è partito il progetto “Diversi sì, ma tutti uguali” di educazione alle pari opportunità, che coinvolge alunni, insegnanti e genitori.

    Nella prima fase, circa 90 alunni delle classi prime di una delle scuole primarie coinvolte nel progetto, stanno sperimentando l’origine degli stereotipi, il confronto sui diversi punti di vista e il rispetto reciproco nella relazione tra uomini e donne, attraverso attività laboratoriali. Negli incontri svolti fino ad ora, i bambini sono stati molto accoglienti, interessati e curiosi, hanno posto domande, fatto osservazioni simpatiche ma significative, partecipando volentieri alle attività proposte, come circle time, simulate e giochi guidati. Dalla condivisione, in classe, sono emersi alcuni stereotipi di genere legati, ad esempio, al mondo dei giocattoli e dei mestieri, ma gli stessi bambini hanno dimostrato una grande capacità di andare oltre, sviluppando una familiarità con le tematiche trattate, attraverso un’attenta valorizzazione delle pari opportunità nei compiti e nei ruoli di tutti i giorni.

    Contemporaneamente il percorso vede coinvolti anche i genitori e gli insegnanti e anche per loro sono stati già realizzati i primi incontri. Gli insegnanti si sono da subito messi in gioco sia durante gli incontri di classe sia nei momenti riservati esclusivamente a loro, in un percorso di ricerca-azione con l’obiettivo di produrre e testare modelli sperimentali da poter riproporre anche per gli anni successivi. Mentre ai genitori è stato riservato un primo appuntamento conoscitivo e informativo riguardo al percorso che svolgeranno i loro figli, e seguiranno altri due incontri di approfondimento collegati alle attività proposte ai bambini.

    Attraverso il contesto scolastico è, dunque, possibile promuovere una cultura di genere capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile, educando bambine e bambini ad una relazione autentica e positiva sperimentando l’incontro con l’altro come occasione di apprendimento e confronto reciproco.

    Il progetto “Dagli stereotipi ai puzzle di genere“, attività di sensibilizzazione e prevenzione della violenza e degli stereotipi di genere nelle scuole secondarie di primo grado, viene invece proposto alle classi terze delle scuole medie inferiori, attraverso interventi psicoeducazionali che si propongono di aprire una discussione con i ragazzi e le ragazze sugli stereotipi di genere tra maschi e femmine, attraverso modalità interattive e laboratoriali.

    Sin dall’inizio si è creato un clima piacevole ed accogliente, adatto ad instaurare un confronto, un dialogo aperto e spontaneo, per far emergere e condividere opinioni e stereotipi personali. I ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi tra loro sulla rappresentazione sociale che hanno degli stereotipi di genere e informarsi ponendo quesiti alle relatrici, nella maggior parte dei casi in maniera spontanea. Attraverso un breve questionario si è cercato di acquisire informazioni sul radicamento di alcuni stereotipi di genere nei ragazzi/e di 13 anni e se abbiano annullato o meno le caratteristiche tipicamente maschili e femminili.

    Il contatto diretto con i ragazzi/e delle classi terze medie ha ribaltato le aspettative degli operatori coinvolti: ai ragazzi/e di 13 anni non erano completamente chiari i vari aspetti della violenza di genere, la maggior parte di loro, pur avendo le idee abbastanza chiare su violenza fisica, psicologia e sessuale e sulla pratica dello stalking, non era a conoscenza né della violenza economica, né di quella assistita. In merito a quest’ultima alcuni hanno avanzato domande come “Vuol dire che un vicino di casa assiste alla violenza?” e, quando è stato spiegato loro il vero significato, sono seguiti alcuni attimi di riflessione e purtroppo qualcuno ha riportato la propria esperienza ponendo anche numerose domane proprio perché coinvolto personalmente. Uno dei risultati raggiunti è stato, dunque, proprio quello di dare una definizione a ciò che alcuni di loro, magari inconsapevolmente, vivono tra le mura domestiche, rendendoli maggiormente informati sull’esistenza di altre forme di violenza, oltre a quelle da loro conosciute, e sulla possibilità di chiedere aiuto ai Cav.

    L’articolo completo è disponibile sul blog di progetto su www.esperienzeconilsud.it/behelpis/

  • Welfare, che impresa!

    Welfare, che impresa!

    MILANO – 27 Febbraio 2019

    Welfare, che impresa - terza edizione
    Welfare, che impresa – terza edizione

    STARTUP: FINO A 300 MILA EURO PER I MIGLIORI PROGETTI DI WELFARE DI COMUNITÀ

    Al via la Terza Edizione di Welfare, che Impresa!

    Ripensare il sistema di Welfare sperimentando nuovi servizi capaci di rigenerare il tessuto sociale, questa è la sfida che viene lanciata anche quest’anno con la terza edizione del concorso per idee “Welfare, che impresa!”. Le Startup sociali – già costituite o da costituire – sono chiamate a presentare progetti innovativi orientati a favorire la coesione,  lo sviluppo sociale e il fare rete.

    Lo scenario

    I cambiamenti demografici, sociali e culturali che hanno interessato il Paese negli ultimi anni, hanno determinato la necessità di ripensare il sistema di welfare, per renderlo capace di garantire le condizioni di un benessere non solo economico, ma anche sociale. In questo scenario le imprese sociali, organizzate secondo una pluralità di nuovi modelli, possono fornire un contributo importante al benessere generale della società.

    Il bando

    Il concorso “Welfare, che Impresa!” è promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione CON IL SUD. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e del Politecnico di Milano – Tiresia, e la partnership tecnica degli incubatori PoliHubSocialFare e Campania NewSteel, a cui si aggiungono Hubble-Acceleration Program e G- Factor, novità del 2019. Il concorso premierà i quattro migliori progetti nei seguenti ambiti: agricoltura sociale; valorizzazione e cura del patrimonio culturale, paesaggistico e dell’ambiente; servizi alla persona e – per la prima volta – circular economy. I progetti dovranno generare impatto sociale e occupazionale, avere una connotazione fortemente tecnologica, creare rete sul territorio, essere scalabili, replicabili ed economicamente sostenibili.

    Ciascuno dei quattro progetti vincitori riceverà 20.000 euro, 4 mesi di incubazione/accelerazione presso uno degli incubatori partner, per un valore complessivo di 5.000 euro, e 50.000 euro di finanziamento a tasso zero. Elemento distintivo della terza edizione è la presenza di incubatori distribuiti su tutto il territorio nazionale, che consentirà  ai vincitori di scegliere al meglio il percorso di incubazione/accelerazione più adatto alle proprie esigenze. 

    Novità importante di quest’anno è l’apertura della call anche alle Startup sociali non ancora costituite, le quali avranno 6 mesi di tempo a partire dalla selezione dei progetti vincitori per formalizzare la costituzione. Inoltre, nella prospettiva di rendere il concorso inclusivo e attrattivo per tutti i soggetti interessati alle tematiche del Terzo Settore, la partecipazione è estesa a tutti i candidati, senza limiti di età.

    Le idee progettuali possono essere inviate fino al 18 aprile 2019. Per leggere il bando completo: welfarecheimpresa.ideatre60.it

    Come sottolinea Diego Visconti, Presidente di Fondazione Italiana Accenturein questa Terza Edizione abbiamo introdotto importanti novità volte ad estendere la partecipazione al concorso non solo ai soggetti già attivi nel Terzo Settore, ma anche agli imprenditori sociali del futuro. Il concorso inoltre rafforza la propria presenza su tutto il territorio italiano grazie ad una rete sempre più estesa di promotori e incubatori che insieme intendono contribuire all’innovazione del welfare di comunità.”

    “E’ un’iniziativa a cui teniamo molto perché si rivolge a giovani imprenditori che pongono al centro della propria idea di impresa il welfare di comunità” – afferma Diana Bracco Presidente di Fondazione Bracco, che investe ogni anno con il progetto Diventerò importanti risorse a favore della formazione delle nuove generazioni. “Sono convinta che i giovani, grazie alla loro creatività e al loro spirito innovativo, sapranno trovare nuove soluzioni capaci di ridisegnare il futuro”.

    Marco Alverà, Amministratore delegato di Snam e vice presidente di Fondazione Snam, ha dichiarato: “Siamo molto legati a Welfare, che impresa! in quanto primo progetto sostenuto da Fondazione Snam dopo la sua costituzione, a fine 2017. Quest’anno rinnoviamo il nostro supporto perché si tratta di una iniziativa di grande valore e perfettamente allineata alla nostra missione, per la sua capacità di coniugare innovazione, imprenditoria giovanile e sociale. Con questo e i tanti altri progetti che stiamo lanciando in tutta Italia vogliamo creare nuove opportunità di sviluppo sociale nelle comunità nelle quali operiamo”.

    “‘Welfare che impresa!’ testimonia ancora una volta il ruolo di UBI a supporto dell’imprenditorialità sociale” – afferma Victor Massiah, CEO di UBI Banca – “Tra i suoi punti di forza c’è senza dubbio il fatto di unire diversi strumenti di sostegno alle imprese vincitrici, con interventi che spaziano dal finanziamento a tasso zero erogato da UBI Banca a servizi di capacity building e accelerazione d’impresa”.

    L’innovazione sociale è fondamentale per favorire lo sviluppo locale al Sud. Agricoltura sociale, servizi alla persona, valorizzazione e cura del patrimonio culturale e paesaggistico sono ambiti nei quali crediamo molto” – ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “Per questa ragione abbiamo accettato con entusiasmo l’invito a diventare partner dell’iniziativa e sostenerla, anche per offrire un’opportunità in più ai giovani e alle organizzazioni che vivono e operano nelle regioni meridionali e che credono nel loro futuro”.

    Il concorso in un video:

  • Funder35 – aperte le votazioni online

    Funder35 – aperte le votazioni online – Fondazioneconilsud.it






















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    Funder35 – aperte le votazioni online

    ROMA – 27 Febbraio 2019

    Logo Funder35
    Logo Funder35

    Si avvia alla conclusione la call promossa dalla Fondazione CON IL SUD per individuare 7 nuove imprese culturali non profit meridionali, composte prevalentemente da giovani sotto i 35 anni, da inserire nella comunità di pratiche di Funder35.

    Su 17 candidature pervenute, 9 soddisfano i requisiti richiesti:

    • Associazione Culturale La Guarimba, Amantea (Cs), Calabria
    • Associazione Culturale Musicale I Filarmonici di Benevento, Benevento, Campania
    • Associazione Culturale Picentini Experience, Giffoni Valle Piana (Sa), Campania
    • Associazione Culturale Vico Quarto Mazzini, Terlizzi (Ba), Puglia
    • Associazione di promozione sociale 34° Fuso, Corigliano d’Otranto (Le), Puglia
    • Associazione di Promozione Sociale Sinapsi Produzioni Partecipate, Bari, Puglia
    • Associazione Kairos, Napoli, Campania
    • Associazione Tdf Mediterranea, Lecce, Puglia
    • Cooperativa Sociale Parco Uditore, Palermo, Sicilia

    La call prevedeva l’accesso di una organizzazione per regione. L’associazione La Guarimba e la cooperativa Parco Uditore, uniche ammesse per Calabria e Sicilia, accedono direttamente alla community di Funder35. Le altre 5 saranno scelte dagli utenti di Facebook tra le restanti 7 imprese culturali (4 pugliesi e 3 campane).

    Le votazioni online resteranno aperte fino alle 16:30 dell’8 marzo sulla fanpage della Fondazione. La preferenza deve essere espressa tramite “mi piace” o “love” alle foto pubblicate dalla Fondazione, ovvero all’immagine dell’impresa culturale preferita.

    Questa modalità, oltre ad attivare un processo partecipativo, premierà le organizzazioni in grado di mobilitare più efficacemente sul web le comunità di riferimento.

     Entrando nella comunità di Funder35, composta da 300 imprese culturali selezionate in tutta Italia dal 2012 ad oggi, le organizzazioni potranno usufruire di importanti e significative opportunità di crescita e formazione.

    Funder35 è una iniziativa nata nel 2012 da un’idea della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri – l’associazione delle Fondazioni ed è promossa da 18 fondazioni di origine bancaria e dalla Fondazione CON IL SUD. Info su www.funder35.it

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  • La difficoltà di fare cultura

    MONSERRATO (CA) – 21 Dicembre 2018

    A Torino con il Sud, MoMoti, foto di Carmine Arrivo
    A Torino con il Sud, MoMoti, foto di Carmine Arrivo

    Nel 2011, la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto il progetto “Momoti: un teatro, un burattino e la città”, restituendo alla cittadina di Monserrato, in provincia di Cagliari, l’antica arte del teatro delle marionette, una tradizione che coinvolge grandi e bambini, scuole e famiglie. L’esperienza dell’associazione culturale Is Mascareddas è esemplificativa delle difficoltà operative di chi vuole portare avanti un progetto culturale di respiro sociale e comunitario. Spesso, la criticità ruotano attorno ad uno spazio di proprietà pubblica e ai rapporti con la pubblica amministrazione. Per fortuna, però, la tenacia non manca e l’attività culturale nata dal progetto MoMoti prosegue ugualmente con le attività di Is Mascareddas, nelle scuole come nei festival internazionali. La speranza, ora, è di ridare una casa al progetto.

    Il Teatro MoMoti nasce nel 2008 dopo alcuni anni di gestione da parte di un’altra compagnia di Cagliari. L’immobile è sempre stato al centro della cultura di questa cittadina, Monserrato, ospitando la prima sala cinematografica della provincia di Cagliari agli inizi del ‘900.

    Is Mascareddas, dopo anni di attività principalmente “di giro”, con sede prima a Cagliari nel quartiere Castello e poi a Quartucciu, ha deciso di creare un luogo dove poter trasferire tutto il patrimonio artistico creato nei primi 25 anni di attività. Il Teatro MoMoTi sembrò così il luogo ideale dove portare avanti l’attività teatrale e parallelamente avviare servizi e progetti collaterali con lo scopo di creare una “casa” delle Marionette e dei Burattini, così nel 2008 la compagnia decide di trasferirsi in questo locale. Lo stato dell’immobile necessitava di una corposa ristrutturazione che inizialmente abbiamo cercato di realizzare attraverso fondi propri dell’associazione e dei loro fondatori.

    Nel 2011 abbiamo quindi intercettato il bando promosso dalla Fondazione CON IL SUD destinato alla riqualificazione di uno spazio di interesse culturale. Attraverso questa iniziativa è stato dunque possibile realizzare alcuni investimenti che hanno consentito di ristrutturare la sala teatrale e creare una biblioteca, una sala – laboratorio e un secondo spazio scenico dove realizzare piccoli spettacoli o effettuare le prove. Lo spazio è stato così completato e si è rivelato da subito molto funzionale alle nostre necessità.

    Dal 2011 a oggi lo spazio ha offerto alla comunità un luogo dove poter assistere a spettacoli di qualità; abbiamo realizzato tutti gli anni una rassegna autunnale e una primaverile dedicata alle scuole, ai bambini e alle famiglie; e una rassegna invernale dedicata ad un pubblico adulto. Abbiamo inoltre progettato diversi eventi e festival coinvolgendo il territorio e i commercianti di Monserrato cercando di favorire un indotto per tutta la comunità (sia a livello economico ma soprattutto culturale e sociale).

    In poco tempo però, trascinati anche da quella che sarebbe stata una delle crisi economiche più difficili e durature della nostra storia, la gestione del Teatro si è rivelata molto complicata. La progressiva riduzione dei contributi pubblici, la poca attenzione a noi riservata da parte dell’amministrazione comunale di Monserrato, l’effettiva difficoltà nel mettere “a regime” i servizi offerti (laboratori, corsi professionali, affitti della sala teatrale) hanno causato una situazione finanziaria drammatica per la nostra compagnia. In aggiunta a ciò, c’è da considerare il rapporto di locazione instaurato con il proprietario dell’immobile, un privato che, in linea con le sue esigenze e attento ai nostri obblighi nei suoi confronti, ha dovuto sopportare notevoli ritardi nei pagamenti dei canoni di affitto.

    Questa situazione, comune alla maggior parte di soggetti che vengono finanziati per più del 60% della propria attività attraverso contributi pubblici, è stata causata allo stesso modo dai ritardi (anche semestrali) nei saldi dei suddetti contributi. Il proprietario dell’immobile, dopo anni di ritardi nei pagamenti, ha fatto valere i suoi diritti avviando nel 2017 una procedura legale nei nostri confronti che ha portato ad un blocco dei beni. Questo evento è stato il punto più basso della nostra gestione e ci ha convinti definitivamente a lasciare il Teatro MoMoTI per cercare un nuovo spazio che fosse economicamente adatto alle nostre risorse.

    Oggi siamo dunque in attesa di individuare un nuovo spazio, preferibilmente pubblico, che garantisca la sopravvivenza della nostra compagnia e del nostro patrimonio, considerato unico a livello regionale. Attendere non vuol dire arrendersi e infatti da alcuni mesi abbiamo stabilito la nostra sede provvisoria a Quartucciu, un quartiere nella zona industriale di Cagliari. La sede ci permette di organizzare le nostre attività, in particolare didattica e laboratori che vengono svolti direttamente nelle scuole. Anche la nostra esperienza artistica prosegue, impegnandoci in festival e rassegne in tutta Italia e all’estero.

    Più di 13.000 spettatori dal 2010 a oggi; più di 650 spettacoli realizzati; il Teatro MoMoTi durante la nostra gestione ha ospitato progetti di grande valore come la seconda edizione di MigrArti, progetto promosso dal MiBact e destinato alle migliori proposte nazionali di tipo didattico-artistiche destinate ai migranti di seconda generazione.

    Nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo, siamo molto orgogliosi di aver realizzato insieme alla Fondazione CON IL SUD questo percorso e di aver contribuito a ridare vita ad uno spazio storicamente centrale per la cultura di Monserrato, tra gli obbiettivi primari del nostro intervento.

    Ci auguriamo di poter continuare la nostra attività in uno spazio che possa essere un nuovo punto di riferimento culturale per la società cagliaritana e non solo.

    Marco Fanari, Organizzatore Is Mascareddas

    Articolo presente nella newsletter cartacea della Fondazione, disponibile in formato digitale qui

  • Bando Never Alone: selezionati 8 progetti

    ROMA – 20 Dicembre 2018

    Verso l’autonomia di vita dei minori e giovani stranieri che arrivano in Italia soli

    Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CON IL SUD, Enel Cuore, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Peppino Vismara e JPMorgan Chase Foundation confermano il loro impegno a favore dell’autonomia e dell’inclusione dei giovani migranti sul territorio italiano e sono liete di annunciare i progetti ammessi a finanziamento nell’ambito del  Bando 2018 “Verso l’autonomia di vita dei minori e giovani stranieri che arrivano in Italia soli”.

    I fondi totali messi a disposizione ammontano a 3.200.000 euro.

    Il bando rappresenta la seconda iniziativa realizzata nell’ambito di Never Alone, per un domani possibile e si propone di promuovere interventi multidimensionali di accompagnamento all’autonomia lavorativa e di vita di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 15 e i 21 anni arrivati in Italia come minori stranieri non accompagnati.

    I progetti selezionati sono 8, operano in 6 regioni italiane, prevedono l’attiva collaborazione di partenariati composti da 65 organizzazioni (enti del Terzo settore ed enti pubblici) e creeranno opportunità di inclusione lavorativa, sociale ed abitativa per centinaia di giovani.

    Elenco progetti ammessi al finanziamento

  • Un Sud che cambia, con cura

    ROMA – 19 Dicembre 2018

    “Viviamo in un Paese che soffoca la nostra creatività, i nostri sogni e spesso ci si chiede se valga ancora la pena credere in un domani”.  La riflessione è di Arianna Addati, autrice di due scatti raffiguranti ragazze che scrutano l’orizzonte, e rappresenta la “idea di fare arte su una visione pessimistica della vita, ma al contempo non priva di speranze”.

    È uno degli esempi di “immagini” di un cambiamento che interessa il nostro meridione che emerge dal contest fotografico gratuito “Con Il Sud Prima e Dopo #cambiareconcura”. L’iniziativa di comunicazione sociale, giunta alla 11esima edizione, è promossa dalla Fondazione CON IL SUD con l’obiettivo di realizzare un racconto collettivo iconografico del nostro Sud, in particolare quest’anno attraverso istantanee del cambiamento: avvenuto, in corso, sperato.

    Selezioni di foto, raccolte in 5 gallery pubblicate sul sito della Fondazione, raccontano i cambiamenti che avvengono nel tempo per mano dell’uomo o in maniera naturale. Ci sono cenni di cambiamento, paesaggi, scorci senza tempo, sguardi tra passato e futuro, storie di donne e uomini.

    Il “prima e dopo”, raccontato nelle oltre 160 fotografie partecipanti, fa riferimento non solo alle metamorfosi fisiche dei luoghi e delle persone, ma anche all’universo simbolico. “Prima” è il passato che si contrappone al presente, ma è allo stesso tempo il presente sfidato dal futuro che immaginiamo. Ma, volendo approfondire, è anche uno stato d’animo di chi osserva e vive il territorio, una percezione, positiva o negativa, del tempo che passa, troppo in fretta o che non passa mai.

    Bortolomeo Perrotta, per esempio, ha raccontato un “Futuro immutabile: dal pane fatto in casa all’alta velocità” attraverso una sequenza di immagini tra Potenza e Foggia. Antonello Pede ci ha portati a Lecce per mostrarci come intere pareti di antiche cave di tufo, scavate da uomini pazienti e molto forti, possono diventare pezzi di pietra e poi magnifiche opere d’arte. Di Palermo, capitale della cultura, Patrizia Aversa coglie la quiete e il coraggio con cui si prova a costruire un futuro di onestà, “un silenzio a tinte forti per risvegliare le coscienze sopite, per far riaprire gli occhi che rifiutano di vedere per viltà”.

    C’è l’impegno civico nella Calabria raccontata da Francesco Cristiano, che riporta in vigore la produzione di seta con metodi tradizionali grazie alla volontà e alla collaborazione tra una cooperativa e il comune del piccolo borgo di San Floro. Giuliano Sabato svela un mix tra passato e presente votato all’ironia con un insolito santo in mutande Dolce&Gabbana.

    Oltre il “prima e dopo”, c’è un “per sempre” che emerge dalle immagini di Luigi Carlone che ha immortalato il tempo che non passa a Minervino Murge, un piccolo borgo nell’entroterra pugliese dove perfino gli odori che si respirano per strada sono quelli di 50 anni fa. E ci sono le radici, infine, nel lavoro di Caterina Iiriti che pone le fondamenta della ricerca sull’abbandono, lo stato di rovina e il recupero dei piccoli paesi in Italia, indagando il rapporto fra la natura e l’uomo, partendo da immagini e racconti di Bruno e Nina, “due testimoni di un mondo visto e poi scomparso, nati e cresciuti a Roghudi, si sono sposati e trasferiti a seguito dell’alluvione a Melito di Porto Salvo (RC). Oggi vivono in marina e possiedono una casa con le pareti tappezzate di fotografie dei tempi felici, poesie scritte in grecanico e occhi pieni di nostalgia”.

    Tutte le gallery sono sfogliabili al seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/comunicazione/foto/

  • A Natale fai un regalo solidale

    ROMA – 11 Dicembre 2018

    Le luminarie in città sono già accese e, sotto il tappeto di luci di stelle, renne, alberi e pacchetti, centinaia di persone affollano i negozi in cerca dei doni di Natale. Tanti sceglieranno regali solidali, creativi, sostenibili per supportare una buona causa e le organizzazioni che lavorano con dedizione nel sociale.

    Noi abbiamo pensato di darvi una mano, di risparmiarvi la fatica della ricerca, proponendovi una raccolta di doni “preziosi”, realizzati dai progetti sostenuti dalla Fondazione CON IL SUD: accessori, cibo, bevande, arredamento. Ce n’è per tutti i gusti, l’importante è che siano non solo buoni e belli, ma anche giusti. Se siete interessati, vi basterà contattare direttamente le organizzazioni per concordare l’acquisto e la spedizione.

    I DONI

    La Cooperativa Semina Mondo, nata nell’ambito del progetto Costruiamo Saperi a Ragusa, propone la linea “I sapurusi”. È disponibile pasta integrale in diversi formati, pesto di zucchine, biscotti, farina e zafferano. Tutto è prodotto seguendo il metodo dell’agricoltura biologica che si basa su solo tre ingredienti: terra, acqua e amore! “Credere nell’uomo ed investire nel territorio” è la filosofia di Semina Mondo. Una gallery completa dell’offerta è disponibile sulla pagina Facebook della cooperativa. Per ordini è possibile scrivere all’indirizzo seminamondo@gmail.com.

    Facciamo un pacco alla camorra è un pacco-dono di prodotti agroalimentari realizzati sui beni confiscati alla camorra, attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il pacco racconta una crescita civile del territorio, fondata sulla creazione di economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa. Confetture, sott’oli, pasta, vino, sono i prodotti che compongono il pacco, tutti espressione concreta e tangibile di una filiera di agricoltura sociale sana. L’iniziativa, che quest’anno compie dieci anni, è promossa dal consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata – in collaborazione con il comitato don Peppe Diana, Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e Cittadinanzattiva. Il “pacco alla camorra”, disponibile in due diversi formati, è disponibile su www.ncocommercio.com. 

    ScamBioLoGiCo, luogo di promozione dell’altra economia nato all’interno della stazione abbandonata di Potenza grazie al progetto “Centro per la sostenibilità”, propone cesti natalizi di prodotti lucani realizzati da piccole aziende locali che offrono grande qualità e bontà. Pasta, biscotti, legumi, miele, formaggi e tanto altro da combinare secondo i propri gusti. Chi fosse interessato all’acquisto può inviare una mail a segreteria@scambiologico.it.

    La Fondazione ANT, che da 40 anni porta assistenza specialistica gratuita nelle case di oltre 100 mila malati di tumore, propone i grandi classici natalizi: pandoro, panettone, la stella di Natale, ma anche panieri con i migliori prodotti tipici dei territori dove opera la Fondazione. Scegliere i prodotti ANT vuol dire trasformare i propri regali in un dono per chi è malato, consentendogli di curarsi a casa, circondato dalle proprie cose e dagli affetti di sempre. Per informazioni sull’acquisto dei prodotti è possibile contattare lo 051 7190123 oppure scrivere a promozione.nazionale@ant.it, specificando la località da cui si scrive.

    Giocherenda, un collettivo di giovani migranti e rifugiati nato nell’ambito del progetto “In gioco” a Palermo, inventa, costruisce e anima giochi cooperativi per diffondere la “giocherenda”. Con questa parola, nella lingua africana pular, si indica la solidarietà, la consapevolezza dell’interdipendenza, la forza e la gioia che scaturiscono dalla condivisione. Per vedere le foto dei prodotti, date un’occhiata alla pagina Facebook di Giocherenda, per maggiori informazioni e acquisti giocherenda@gmail.com.

    L’agribiscotto nasce da una delle collaborazioni attivate con il progetto Ru.S.H. – Rural Social Hubquella tra la cooperativa sociale “Un fiore per la vita”, che opera nell’agro aversano e la cooperativa sociale “Terra di resilienza”, che opera nel basso Cilento. Le farine provengono dalla Cooperativa Sociale “Terra di Resilienza”, che ha recuperato grani antichi dalla grande qualità e salubrità alimentare, coltivandoli con specifiche tecniche. “Un fiore per la vita” ha utilizzato queste farine per realizzare e vendere i biscotti presso la Fattoria “Fuori di Zucca” nell’ex ospedale psichiatrico di Aversa. L’agribiscotto non contiene alcun conservante né additivi. Per maggiori informazioni e per ordini, scrivere a progettazione@unfioreperlavita.it.

    Agribiscotto

    Agribiscotto

    Sono i ragazzi speciali di Teacch House Onlus e Vivi Sano Onlus ad aver realizzato Puzzle, la lampada della linea ‘Light ON Autism’. Un simpatico oggetto, un’idea regalo per accendere una luce sull’autismo. Un’iniziativa che si inserisce nelle attività del progetto “Il parco della salute”, uno spazio inclusivo, realizzato a Palermo da Vivi Sano Onlus, che coniuga la riqualificazione urbana alla promozione di uno stile di vita sano per tutte le persone. Per maggiori informazioni e per l’acquisto, è possibile fare riferimento ai contatti disponibili sull’immagine che segue.

    Lampada Light on Autism

    Lampada Light on Autism

    Dal laboratorio del tatto, proposto dal progetto “I sensi del volontariato“, sono nati tanti doni realizzati dai piccoli pazienti ricoverati in ospedale o assistiti presso la sede dell’Associazione Chiara Paradiso. Gli oggetti realizzati sono preziosi, perchè frutto del lavoro dei bambini, che sono stati aiutati dai volontari del sorriso. Stelle, palline, alberelli in ceramica, in molti casi decorati insieme all’artista salernitano Green Pino, che nel mese di settembre ha realizzato due murales a sostegno della campagna di sensibilizzazione per la lotta al cancro infantile. Per informazioni, si può chiamare al numero 333 9057690 o scrivere una email all’indirizzo infochiaraparadiso@libero.it.

    Dalle “Terre di Welcome”, nel Sannio, arrivano i freschi di terra e gli intralci di vita: vini, passata di pomodoro, olio, pasta, prodotti agroalimentari realizzati secondo le regole di un’agricoltura che ha l’obiettivo di difendere la terra e promuovere la coesione sociale. La produzione, gestita dal Consorzio Sale della Terra, è organizzata in modo da raggiungere il massimo risultato di qualità dei prodotti e la migliore ricaduta occupazionale possibile, includendo nel mondo del lavoro persone fragili e recuperando territori a rischio di marginalità e abbandono. Tutti i prodotti sono acquistabili presso lo store di Benevento, in via S. Pasquale 49, oppure online sul sito www.frescoditerra.it.

    I promotori del progetto “PRO.V.A.C.I.”, che coinvolge volontari per dare una risposta alla povertà educativa minorile e all’accoglienza dei migranti, propongono delle pratiche shopper rosso Natale. Acquistandole con un piccolo contributo, si aiutano i volontari a migliorare le attività educative nei quartieri di Ballarò e Borgo Vecchio a Palermo. La shopper può essere acquistata attraverso il seguente link https://peresempionlus.org/shop/.

    Shopper Provaci

    Shopper Provaci

    Per chi vuole mettere un buon libro sotto l’albero dei propri cari c’è “Vico Esclamativo – Voci dal Rione Sanità“, edito dalle neonate Edizioni San Gennaro e scritto dalla giovane Chiara Nocchetti. Il volume, primo del marchio della Fondazione di Comunità San Gennaro, è nato da un desiderio: quello di tessere un lungo filo che incrociasse le storie di chi, ogni giorno, ha scelto di vivere il rione Sanità e di trasformarlo per provare a raccontare cosa si nasconde dietro un volto, uno sguardo, una stretta di mano. Un percorso lungo, doloroso, tenero e incredibilmente emozionante, che si snoda delicatamente nel territorio più fragile di tutti: quello delle vite degli altri. Venticinque vite elette a paradigma di un lavoro straordinario di accoglienza, di fiducia verso persone per le quali vi era un futuro di disperazione definitivamente segnato. Il libro è acquistabile a seguente link.

    Un’opportunità solo per chi vive o si trova a Napoli è “PARTECIPIAMO”, il mercato artigiano promosso dalla Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, in collaborazione con la II Municipalità di Napoli e il Collettivo degli Artigiani di Santa Chiara. In un’ottica di generatività, la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli si è impegnata in prima persona donando agli artigiani del territorio nuove casette in legno, utili alla promozione dei propri prodotti, e gli artigiani, a loro volta, doneranno parte del ricavato della vendita di uno o più prodotti alla raccolta fondi “SCUGNIZZI IN SALUTE”, avviata dalla Fondazione per sostenere un nuovo consultorio pediatrico nel cuore del Centro Storico di Napoli. In particolare, la raccolta fondi è finalizzata a sostenere lo sviluppo del consultorio pediatrico, che nascerà ad opera della Fondazione Santa Maria della Misericordia all’interno del complesso del Pio Monte della Misericordia, in via dei Tribunali 253. Tutte le informazioni sono disponibili al seguente link.

    Se invece abitate o vi trovate a San Severo (Foggia), potete scegliere di donare un coupon “Spesa sospesa”. Nella foto che segue, tutti i dettagli su giorni e supermercati abilitati alla vendita. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’omonimo progetto, che ha lo scopo di sostenere persone in difficoltà economica offrendo loro servizi sociali e la possibilità di accedere a beni di prima necessità.

    Buono Spesa Sospesa

    Buono Spesa Sospesa

    Il progetto “Percorsi generazionali: laboratori permanenti” propone itinerari turistici interattivi. Un cammino tra arte, silenzi e vite narrate che, in compagnia di una guida locale, permette di scoprire o riscoprire le bellezze paesaggistiche lucane e il patrimonio antropologico della Basilicata. L’itinerario prevede un laboratorio esperienziale a scelta tra pasta fatta in casa, ricamo e una piccola degustazione di prodotti locali. Il costo per il tour è di 10 euro a persona. Per maggiori informazioni e prenotazioni, è possibile scrivere una mail a smdr_onlus_calciano@tiscali.it.

  • Brains to South: oltre 40 progetti presentati

    ROMA – 3 Dicembre 2018

    Da Pixabay.com, foto di Elisa Riva
    Da Pixabay.com, foto di Elisa Riva

    Oltre 40 progetti di ricerca presentati da giovani ricercatori, in ambito medico, tecnologico e ambientale. L’obiettivo del bando è attrarre “cervelli” in centri di ricerca meridionali. I progetti sono in fase di valutazione. A diposizione 4 MLN di euro.

    Sono 41 i progetti presentati da altrettanti giovani ricercatori in risposta alla quinta edizione del bando Brains to South, promosso dalla Fondazione CON IL SUD per attrarre talenti nei centri e nelle università meridionali, sostenendo progetti di ricerca applicata con forte potenziale innovativo e trasferimento tecnologico.

    I ricercatori (20% stranieri), hanno proposto alla Fondazione progetti di ricerca in ambito medico, ambientale e tecnico-ingegneristico, da realizzare, come richiesto dal bando, presso enti di ricerca meridionali che potrebbero ospitarli (“host institution”). Gli enti di ricerca, individuati dai ricercatori, si trovano prevalentemente in Puglia (9) e Campania (8), mentre 5 sono in Sardegna, 3 in Basilicata, 3 in Calabria e 3 in Sicilia. Dieci proposte hanno carattere multiregionale. Complessivamente, le proposte interessano oltre 120 partner (il 10% enti stranieri).

    Potevano partecipare al bando, chiuso il 28 novembre, ricercatori stranieri o italiani che svolgono la propria attività da almeno 3 anni all’estero o nelle regioni del centro – nord. Le proposte ora sono al vaglio della Fondazione per selezionare quelle maggiormente in linea con i criteri e gli obiettivi del bando. I giovani selezionati assumeranno il ruolo di “principal investigator”, ovvero avranno l’opportunità di condurre il progetto di ricerca sotto la propria responsabilità e in modo indipendente.

    La Fondazione mette a disposizione complessivamente 4 milioni di euro (massimo 400 mila euro per progetto, con una durata compresa tra i 24 e i 36 mesi). Oltre ai costi del ricercatore, il contributo economico coprirà anche quelli legati alla sua proposta di ricerca (come ad esempio, la strumentazione necessaria, le risorse umane di supporto, i materiali di consumo, etc.). L’ente ospitante, inoltre, godrà dell’opportunità di potenziare e migliorare la qualità della ricerca interna, grazie alle nuove competenze provenienti dalle diverse zone del mondo e all’inserimento in un contesto di relazioni scientifiche e tecnologiche internazionali tra enti di ricerca.

    Con le precedenti edizioni del bando, sono state sostenute 32 iniziative, con un totale di circa 10 milioni di euro di contributi privati.

  • CATACOMBE DI SAN GENNARO: L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE

    Fondazioneconilsud.it

    In Evidenza


    Foto dalla pagina Facebook del progetto

    PALERMO – 19 Febbraio 2019

    Presentato a Palazzo delle Aquile il progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD per realizzare un’impresa di turismo sociale. Al via formazione e borse lavoro per giovani migranti e non.


    Dalla pagina Facebook di Progetto FQTS

    ROMA – 4 Febbraio 2019

    Torna il programma di formazione per gli Enti di Terzo Settore delle regioni del Sud Italia. Iscrizioni entro il 28 febbraio.


    Biennale della Prossimità 2019

    TARANTO – 4 Febbraio 2019

    Torna l’appuntamento nazionale per confrontarsi sui casi, i progetti, le storie, i prodotti di prossimità che animano il Paese.


    Logo Funder35

    ROMA – 31 Gennaio 2019

    Apriamo la community a 7 nuove imprese culturali non profit del Sud Italia. Non occorre presentare idee o progetti. Scade il 15 febbraio.

    Mappa Esperienze

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  • Il bene torna comune: al vaglio 18 proposte

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    PALERMO – 19 Febbraio 2019

    Presentato a Palazzo delle Aquile il progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD per realizzare un’impresa di turismo sociale. Al via formazione e borse lavoro per giovani migranti e non.


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    Torna il programma di formazione per gli Enti di Terzo Settore delle regioni del Sud Italia. Iscrizioni entro il 28 febbraio.


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    Torna l’appuntamento nazionale per confrontarsi sui casi, i progetti, le storie, i prodotti di prossimità che animano il Paese.


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    Apriamo la community a 7 nuove imprese culturali non profit del Sud Italia. Non occorre presentare idee o progetti. Scade il 15 febbraio.

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