Selezione: responsabile fundraising e relazioni internazionali
11 Settembre 2023
Fondazione Con il Sud intende inserire nel proprio organico una nuova risorsa con compiti di sviluppo di relazioni e partenariati e di fundraising internazionali.
La persona selezionata curerà il percorso di internazionalizzazione della Fondazione Con il Sud e le saranno affidati dalla Direzione compiti di responsabilità nella cura e sviluppo di relazioni, nella costruzione di partenariati e nella gestione delle iniziative internazionali.
La risorsa contribuirà al posizionamento istituzionale, supportando il Presidente e la Direzione Generale e collaborando con i responsabili e coordinatori d’area.
In particolare, la risorsa dovrà:
realizzare la strategia definita dalla Presidenza e Direzione generale;
supportare la Presidenza e la Direzione generale nel presidio delle relazioni internazionali, promuovendo e partecipando a incontri, confronti e preparando documentazione;
costruire e rafforzare alleanze e partenariati con altri attori istituzionali (fondazioni, organizzazioni filantropiche e reti europee e internazionali, enti pubblici), lavorando per l’attrazione di risorse e presidiando l’intero processo in tutte le sue attività (dal networking alla cura di documentazione e reportistica);
originare e gestire, in collaborazione con le altre aree organizzative interessate, le iniziative di partenariato europeo, anche in ambito comunitario;
gestire, in collaborazione con le aree attività istituzionali e comunicazione, iniziative di carattere internazionale;
predisporre materiali e report per gli organi direzionali e deliberanti.
La risorsa ricercata è di profilo senior e deve possedere i seguenti requisiti:
titolo di studio e formazione specialistica nelle aree delle scienze sociali ed economiche;
esperienza di almeno dieci anni con compiti di responsabilità e/o coordinamento in ruoli analoghi a quello della presente call in contesti internazionali (si prega di mettere in evidenza nel CV inviato queste esperienze, la loro natura e il ruolo ricoperto);
conoscenza del terzo settore e della progettazione sociale.
Ai fini della selezione, saranno valutati positivamente:
l’attitudine al problem solving e la capacità di lavorare in gruppo e per obiettivi;
la disponibilità ad una frequente mobilità in ambito internazionale;
l’ottima conoscenza della lingua inglese e di almeno un’altra lingua dell’Unione Europea;
la partecipazione attiva all’interno di reti internazionali;
l’esperienza nella scrittura e gestione di progetti europei.
Ai candidati potrà essere richiesto di intervenire a diversi colloqui conoscitivi.
L’inquadramento, la retribuzione e la tipologia contrattuale saranno proposti in relazione all’esperienza e alle competenze maturate dai candidati.
La sede di lavoro è Roma con possibilità di attivare forme flessibili di smart working.
Gli interessati a candidarsi alla posizione dovranno inviare entro e non oltre il 10 ottobre 2023, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) attraverso il form disponibile a questo link.
Sarà facoltà del candidato allegare anche una lettera di accompagnamento del proprio curriculum vitae (non superiore a una pagina), con la descrizione delle esperienze pregresse, con particolare riferimento ai requisiti richiesti.
Si precisa che saranno contattati solo i candidati ritenuti in linea con il profilo ricercato.
Per ogni informazione, è possibile contattare Fondazione Con il Sud all’indirizzo email affarigenerali@fondazioneconilsud.it.
La presente vacancy potrà essere chiusa anticipatamente rispetto alla scadenza prevista (10 ottobre 2023) qualora siano individuati candidati adeguati.
Nuova rubrica di ConMagazine, avviata in collaborazione con Corriere della Sera Buone Notizie. Un viaggio nel mondo del lavoro, inteso come strumento di inclusione sociale e come occasione di crescita e riscatto per persone e comunità, attraverso la testimonianza dei protagonisti.
ConMagazine (www.conmagazine.it) è il primo video magazine “partecipativo” realizzato dall’area comunicazione di Fondazione Con il Sud e Con i Bambini insieme ai progetti sostenuti dai due enti. Attraverso il video magazine condividiamo esperienze e modelli che, partendo dal sociale, creano un impatto sulla comunità.
L’obiettivo di ConMagazine, diretto da Fabrizio Minnella, responsabile comunicazione di Fondazione Con il Sud e Con i Bambini, è favorire una “visione di insieme” sulla povertà educativa e sugli altri fenomeni sociali, privilegiando una narrazione di “processo” utile a capire perché facciamo delle cose e come. In particolare diamo spazio alla testimonianza diretta dei giovani protagonisti di un percorso di “cambiamento”, lento ma significativo, promosso da organizzazioni di terzo settore insieme a scuole, mondo della cultura, istituzioni pubbliche e private, mondo imprenditoriale.
Da oggi, con la nuova rubrica “Lavoro da manuale”, viene avviata un’importante collaborazione editoriale con Corriere della Sera – Buone Notizie.
L’obiettivo è esplorare il tema del lavoro in un’accezione più ampia: un “lavoro da manuale” inteso come strumento di inclusione sociale e come occasione di crescita o riscatto di persone e comunità. Vogliamo far vedere e far scoprire cosa significa per i tanti giovani, ragazze e ragazzi coinvolti dai progetti di cambiamento sostenuti da Fondazione Con il Sud e Con i Bambini approcciarsi al lavoro manuale, cosa significa per chi vive condizioni di fragilità, che coinvolgono persone disoccupate, ex detenute, con disabilità, migranti, donne vittime di violenza, riscattarsi attraverso il lavoro, ma anche cosa significa per le comunità riscattarsi attraverso loro. È una sfida e un viaggio attraverso il mondo del lavoro visto con occhi diversi: quelli del sociale che si fa agente di cambiamento, ma soprattutto quelli dei protagonisti di tale processo che rappresenta, prima di tutto, un cambiamento umano e personale e contestualmente un cambiamento in ottica di comunità. Un viaggio che faremo insieme alle centinaia di progetti e comunità educanti selezionati dalla Fondazione Con il Sud e dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che alimenteranno la rubrica con video di circa 3 minuti, grazie alla preziosa collaborazione di comunicatori e giornalisti referenti di progetto.
Ogni settimana sul sito del Corriere della Sera e su ConMagazine sarà possibile scoprire piccole storie, testimonianze ed esperienze che vanno dai percorsi di orientamento e formazione al lavoro per giovani o persone con fragilità a iniziative capaci di attrarre cervelli; dalle nuove professioni alla riscoperta dei mestieri della tradizione; dalle modalità di lavoro che influiscono sullo sviluppo delle comunità fino alle riflessioni sul lavoro nell’ambito del sociale, tra criticità e opportunità per i territori attraverso la cooperazione tra mondo del terzo settore, dell’istruzione e della cultura, del settore produttivo e delle istituzioni locali.
Attualmente su ConMagazine sono presenti oltre duecento servizi video ordinati per rubriche: Spazi da non perdere, Quante storie, Com’è possibile, Cosa succede in città e altre ancora. Il magazine è una testata giornalistica registrata, con contenuti gratuiti pubblicati con licenza Creative Commons per favorire la loro diffusione. Info: www.conmagazine.it
Saranno prese in considerazione candidature di persone fisiche con esperienza in politiche socio-educative, adolescenza e disagio psicologico degli adolescenti, in nessun modo coinvolte nei progetti oggetto della valutazione e/o nelle organizzazioni che li propongono.
L’incarico prevede l’analisi e la valutazione (su piattaforma Chàiros) delle proposte progettuali che perverranno in risposta al summenzionato Bando, indicativamente tra i mesi di dicembre e febbraio 2024, tenendo conto dei criteri di valutazione forniti da Con i Bambini.
Gli interessati possono inviare la propria candidatura all’indirizzo affarigenerali@conibambini.org, entro le ore 13 del 22 settembre 2023.
Tutti i dettagli della call e i requisiti richiesti sono presenti sul sito di Con i Bambini .
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Con i Bambini ricerca un “data engineer”
25 Luglio 2023
L’impresa sociale Con i Bambini ricerca undata engineer da inserire nel gruppo di lavoro dedicato all’analisi di dati, supportando il team dal punto di vista tecnico e informatico nel lavoro di raccolta, elaborazione e gestione dei dati relativi ai fenomeni della povertà educativa minorile.
Gli interessati a candidarsi alla posizione dovranno inviare entro e non oltre il 30 settembre 2023, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) attraverso il form disponibile a questo link.
Tutti i dettagli sull’offerta e i requisiti richiesti sono disponibili sul sito di Con i Bambini.
È in corso a Messina “Horcynus Festival. Visioni: immaginare le città del futuro”, evento di alto profilo dedicato alle arti cinematografiche del Mediterraneo e al dialogo tra queste e le arti visive, letterarie e performative.
Non una semplice rassegna e contenitore artistico, ma uno spazio di lavoro e di confronto aperto tra linguaggi, contesti culturali, discipline artistiche, approcci etici ed estetici differenti che dura dal 2002, data della prima edizione.
Accanto all’organizzazione di eventi strutturati, l’intento è quello di promuovere la ricerca, lo scambio e la contaminazione tra i diversi linguaggi artistici anche attraverso produzioni originali; cercare di scoprire e promuovere i fermenti più vivi e innovatori nel campo delle arti cinematografiche; organizzare incontri, laboratori e seminari interdisciplinari con gli artisti ospiti.
La Fondazione MeSSInAe la Fondazione Horcynus Orca, che ne è tra i cluster fondativi, insieme alle principali reti italiane, europee e mondiali dell’economia sociale, delle città e regioni, della finanza etica e delle fondazioni comunitarie ed erogative che operano in modo strategico per il cambiamento, continuano a promuovere la valorizzazione e lo sviluppo di relazioni fra le più innovative esperienze territoriali sistemiche nel bacino Mediterraneo che stanno sperimentando nuovi paradigmi culturali, economici, sociali e ambientali.
Tantissimi gli appuntamenti in programma durante l’estate e fino a dicembre, tra cui anche il Festival del Cine Espanol Y Latinoamericano promosso dall’Ambasciata di Spagna in Italia e realizzato da Exit Media. Un felice connubio nato alcuni anni fa all’interno di una collaborazione istituzionale tra Fondazione Con il Sud e Ambasciata spagnola per favorire il dialogo e le relazioni tra le comunità di cambiamento al Sud e la Spagna attraverso il linguaggio della cultura e percorsi di conoscenza e collaborazione reciproca.
Il programma completo è disponibile qui >>PROGRAMMA
Progetto di valorizzazione del Cimitero delle Fontanelle
14 Luglio 2023
E’ stato presentato il partenariato pubblico-privato tra Comune di Napoli e Cooperativa La Paranza per la valorizzazione del Cimitero delle Fontanelle al Rione Sanità di Napoli
Nel rispetto dei principi della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per le comunità, il Cimitero delle Fontanelle sarà affidato alla coop La Paranza del Rione Sanità. Lo scopo del programma sperimentale di valorizzazione, gestione e promozione del sito avviato dal comune di Napoli è di incrementarne la conoscenza e la fruizione, attraverso la partecipazione attiva del privato sociale operante in ambito culturale e rafforzarne il processo di valorizzazione coinvolgendo le persone e la comunità di patrimonio.
Pertanto, il Comune di Napoli ha promosso l’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di Enti del Terzo Settore e dei loro progetti di valorizzazione culturale del Cimitero delle Fontanelle. La proposta di valorizzazione presentata dalla cooperativa La Paranza è risultata vincitrice.
In linea con la naturale vocazione del sito, simbolo per antonomasia della pietas popolare, e dunque tutelandone gli aspetti legati al “culto”, l’obiettivo principale dell’azione di valorizzazione del Cimitero delle Fontanelle è quello di creare benefici economici e sociali per il quartiere, favorendo soprattutto l’occupazione giovanile, attraverso l’inserimento del sito nel circuito produttivo e turistico della città.
Il progetto di valorizzazione del Cimitero delle Fontanelle rappresenta la proposta della comunità di patrimonio del Rione Sanità di Napoli che, negli ultimi venti anni, oltre a rafforzare i legami interni e il senso d’appartenenza al territorio ed ai suoi beni comuni, ha saputo attrarre l’attenzione di fondazioni, imprenditori e sostenitori che hanno investito importanti risorse in un “sistema” di sviluppo che oggi è riconosciuto come affidabile e credibile.
La comunità oggi è pienamente consapevole del valore del patrimonio culturale e accetta la sfida di garantire la tutela e la valorizzazione di un bene comune ritenuto capace di incrementare gli impatti sociali ed economici del processo già avviato dalla Cooperativa La Paranza; un bene culturale che, certamente contribuirà a rilanciare l’immagine del quartiere e della città stessa.
La cooperativa La Paranza è da intendersi quindi quale portavoce di una comunità di patrimonio, quella del Rione Sanità appunto, composta da una molteplicità di realtà formalmente ed informalmente costituite – tutte coinvolte nella gestione del Cimitero delle Fontanelle attraverso intese sottoscritte – che insieme contribuiranno alla valorizzazione di uno dei luoghi simbolo della propria identità.
Dopo l’avvio, nel 2009, del progetto di recupero delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso che ha permesso la rinascita del Rione Sanità, la cooperativa, d’intesa con il Comune di Napoli, e in collaborazione con numerose realtà del territorio, restituirà alla città uno dei luoghi simbolo dell’identità popolare partenopea.
La sinergia con la chiesa locale e l’esperienza maturata nella gestione delle Catacombe di Napoli, luogo simbolo della cristianità, consentirà la salvaguardiadella sacralità del luogo. Il Parroco della Parrocchia Maria SS. del Carmine alle Fontanelle don Gigi Calemme, insieme al cappellano don Giuseppe Rinaldi, cureranno le attività di culto e sarà garantito l’ingresso gratuito ai residenti della Terza Municipalità.
Il progetto, nelle sue prime fasi, ha visto gli interventi di messa in sicurezza finanziati dal Comune di Napoli per un totale di 200.000 euro. Nel dettaglio: sicurezza idrogeologica; adeguamento edile, impiantistico e di videosorveglianza; rifacimento dell’impianto elettrico; sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchi a LED ed a bassa tensione; realizzazione della segnaletica di emergenza e dotazione antincendio; ripristino dell’apparecchio per l’accessibilità dei diversamente abili.
Alla cooperativa La Paranza, oltre la gestione del sito e la manutenzione ordinaria, competeranno lavori per la riqualificazione dei servizi igienici e di guardiania ed interventi necessari ad incrementare il livello di sicurezza degli ambienti – tra i quali la realizzazione di un sistema di raccolta e regimentazione provvisorio delle acque provenienti dal sito sovrastante – e attività di monitoraggio. Previsti interventi di rigenerazione urbana e istallazioni artistiche.
La Paranza avrà a disposizione, per il raggiungimento degli obiettivi progettuali, 640.000 euro di risorse private di cui la metà messe a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e l’altra metà dalla Fondazione di Comunità San Gennaro grazie alla generosità di amici quali Marco Drago, la Sig.ra Rosa Malvezzi Campeggi, Francesco Maria Bernardi, Antonio ed Ella Capaldo di Feudi di San Gregorio che hanno voluto offrire il loro sostegno al progetto.
A rafforzare la proposta di valorizzazione presentata dalla cooperativa, si aggiunge a sua integrazione il progetto “G124”, già̀ approvato e presentato lo scorso 29 maggio 2022 alla comunità e alle istituzioni, che nasce dalla volontà dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano di sostenere giovani architetti nella progettazione di interventi “di rammendo delle periferie” in diverse città italiane.
A Napoli, il luogo individuato dal senatore Piano è proprio la zona delle Fontanelle, in particolare lo spazio antistante la chiesa di Maria SS del Carmine alle Fontanelle, un’area di circa 300 mq che coinvolge oltre l’ingresso al cimitero, il contiguo sagrato della Parrocchia, un piccolo giardino messo a disposizione da privati e destinato ad un uso pubblico e quattro piazzette di “avvicinamento” al cimitero. L’idea consiste nel dare dignità all’ingresso dell’ossario, ora coperto da una tettoia in lamiera, e nel collegare il sagrato con le due aree contigue, realizzando nuovo luogo di incontro e condivisione. I quattro architetti napoletani che si sono occupati della redazione del progetto di rammendo urbano sono Marino Amodio, Giuseppe De Pascale, Orazio Nicodemo e Davide Savoia, supportati dai tutor prof. Nicola Flora e prof.ssa Daniela Buonanno del Dipartimento di Architettura dell’università Federico II di Napoli
I costi per la realizzazione degli interventi sul sagrato antistante la parrocchia delle Fontanelle e nell’area di proprietà privata messa a disposizione della Famiglia Meola per il progetto G124 sono di 250.000 euro. Al momento la Fondazione di Comunità San Gennaro ha raggiunto l’obbiettivo di raccolta delle risorse finanziarie necessarie grazie a Unione Industriali Giovani e ACEN che hanno creduto nell’idea.
I costi per la realizzazione delle quattro piazze lungo il percorso di avvicinamento al sito sono di 120.000 euro. Al momento sono stati raccolti dalla Fondazione di Comunità San Gennaro 60.000 euro grazie al sostegno di Metropolitana Napoli, A.C. Goup Italia e Eleor s.r l.
La riapertura del Cimitero delle Fontanelle è prevista nei primi mesi del 2024 e non si esclude un’anteprima già a Natale.
Disponibili online su www.bilanciodimissione.it i Bilanci di Missione 2022 della Fondazione CON IL SUD e di Con i Bambini, che raccontano le attività e i bandi promossi nel corso dell’anno.
Il Bilancio non è una semplice pubblicazione online, ma dal 2015 è un sito web con contenuti facilmente accessibili e condivisibili in rete. Il sito www.bilanciodimissione.it contiene ugualmente una versione del documento di bilancio in formato pdf scaricabile e stampabile.
In 16 anni la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto oltre 1.600 iniziative, tra cui la nascita delle prime 7 fondazioni di comunità meridionali (nel Centro storico e nel Rione Sanità a Napoli, a Salerno, a Benevento, a Messina, nel Val di Noto, ad Agrigento e Trapani), coinvolgendo 7 mila organizzazioni diverse – tra terzo settore, enti pubblici e privati – ed erogando complessivamente oltre 280 milioni di euro di risorse private.
Nel 2022 sono state sostenute 85 iniziative con oltre 18 milioni di euro, in particolare sui temi della mobilità sostenibile, del contrasto della violenza di generee dello sfruttamento dei lavoratori stranieri, del recupero e della valorizzazione di beni storico-artistici e culturale inutilizzati, del sostegno al volontariato. A questi, si aggiunge il sostegno a progetti cofinanziati con altri enti erogatori negli ambiti della valorizzazione delle bibliotechedi comunità come luoghi di inclusione sociale e spazi di rigenerazione urbana; dell’integrazione di persone in difficoltà valorizzando le vocazioni e le eccellenze dei territori come il turismo, l’artigianato, l’agricoltura e l’enogastronomia; del contrasto della povertà e della promozione dei diritti.
Il 2022 si è concluso con un disavanzo di esercizio di circa 2,4 milioni di euro. Lo stanziamento complessivo di risorse per il 2023 è di 16,94 milioni di euro, di cui 13,29 milioni di euro provenienti dal Fondo di stabilizzazione degli interventi istituzionali e 3,65 milioni di euro provenienti dalla ri-destinazione di risorse derivanti dal fondo dedicato alla costituzione di nuove “fondazioni di comunità.
Il 16 maggio 2023 è avvenuto il rinnovo degli organi della Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Presidente Stefano Consiglio, che è subentrato a Carlo Borgomeo alla guida della Fondazione da 14 anni. Al seguente link la nuova composizione degli organi della Fondazione che saranno in carica per 5 anni https://www.fondazioneconilsud.it/fondazione/chi-siamo/organi/
Sul sito è disponibile anche il Bilancio di missione dell’impresa sociale Con i Bambini, interamente partecipata dalla Fondazione e nata nel 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In questi anni, Con i Bambini ha selezionato oltre 600 progetti, sostenuti con un contribuito complessivo superiore a 380 milioni di euro, coinvolgendo oltremezzo milione di bambini e ragazzi insieme alle loro famiglie. Attraverso i progetti sono state messe in rete più di 8.500 organizzazioni, tra terzo settore, scuole, enti pubblici e privati rafforzando le “comunità educanti” dei territori.
Il 26 luglio evento speciale alla 53° edizione del festival
Dopo l’anteprima del 15 giugno al cinema Farnese di Roma, “Il Tesoro del Sud. Viaggio nel paese che cambia”, documentario di Alessandro Marinelli prodotto da Fondazione CON IL SUD in collaborazione con Visioni Lab, sarà presentato alla 53° edizione del Giffoni Film Festival con un evento speciale in programma il 26 luglio alle ore 18.30.
Alla Masterclass “L’Audiovisivo al servizio del contrasto alla povertà culturale”, promossa dal festival ideato e fondato da Claudio Gubitosi, parteciperanno Stefano Consiglio, presidente della Fondazione Con il Sud e Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini.
Saranno presenti anche il regista Alessandro Marinelli con Simona Messina di Visioni Lab e Fabrizio Minnella, responsabile comunicazione Fondazione Con il Sud e Con i Bambini e produttore creativo del documentario.
“Il Tesoro del Sud” racconta la resilienza e il riscatto di comunità di persone decise a portare avanti la propria visione orientata al cambiamento del territorio, attraverso l’azione di organizzazioni di terzo settore. Come afferma Erri De Luca: “Il Sud è seduto su un tesoro e crede di doverlo cercare altrove.” Queste comunità hanno maturato la consapevolezza che il cambiamento al Sud non sarebbe mai arrivato dall’esterno ma doveva partire da loro stessi, attraverso un atto di cittadinanza attiva, di responsabilità personale e collettiva.
I racconti seguono i percorsi di cittadini comuni, non di eroi, che hanno fatto rete, comunità, partendo da valori solidaristici condivisi e giungendo a dare forma a un nuovo paradigma economico in cui l’etica diventa sostenibile e produce sviluppo per tutto il territorio. Questo è il filo conduttore del documentario ambientato tra Calabria, Puglia, Campania e Sicilia. Storie diverse e singolari ma unite da visioni comuni in cui l’azione propositiva di un gruppo diventa contagiosa e influenza le comunità e i territori, generando nuove opportunità di cambiamento.
Il progetto che contrasta l’emarginazione con il lavoro e la cura del bene comune sarà attivato in 5 città meridionali grazie a Caritas e Fondazione Con il Sud.
Un franchising del sociale che contrasta l’emarginazione e la povertà con il lavoro diventa un modello adottato in tutta Italia. Il progetto “Custodi del Bello” è stato presentato oggi a Roma da Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud. Le due realtà si impegnano a sostenere il progetto nelle regioni del Sud Italia. Presenti alla conferenza stampa presso la sede di Fondazione Con il Sud il Direttore di Caritas Don Marco Pagniello, il Presidente di Fondazione Con il Sud Stefano Consiglio, il Vicepresidente del Consorzio Communitas Luciano Marzi project manager del progetto Sud, e numerosi amministratori locali e sindaci provenienti da tutta Italia.
Le città inizialmente coinvolte saranno Caltanissetta, Bari, Bitonto, Cagliari e Matera a cui se ne potrebbero aggiungere altre. Nei prossimi 36 mesi solo in queste cinque città oltre 200 persone in situazioni di difficoltà saranno inserite in percorsi formativi e lavorativi che le vedranno impegnate nel rendere i quartieri più belli e vivibili. 44 squadre di lavoro si prenderanno cura di strade, parchi, giardini, monumenti e luoghi di aggregazione come scuole e piazze.
L’investimento complessivo messo in campo da Caritas Italiana (attraverso fondi 8xmille messi a disposizione della CEI) e Fondazione Con il Sud è di 800mila euro. Di questo, oltre mezzo milione di euro andrà direttamente a pagare il lavoro delle persone fragili, sostenendone il reddito, mentre la restante parte sarà destinata ai tutor che formeranno e accompagneranno i “custodi”, per la gestione amministrativa del progetto e la relativa comunicazione.
La novità assoluta è rappresentata dal sostegno concreto di due realtà nazionali come Fondazione Con il Sud impegnata nello sviluppo meridione attraverso percorsi di coesione sociale e Caritas Italiana che può contare su una rete di 217 Caritas diocesane diffuse in tutto il Paese.
Un’evoluzione che trasforma i “Custodi del Bello” da iniziativa sperimentale a vero e proprio modello di coesione sociale nazionale. Con il sostegno di imprese e amministrazioni locali, oggi il progetto è realtà in grandi città metropolitane così come in comuni medio-piccoli.
Queste cinque città si vanno ad aggiungere a Milano, Roma, Firenze, Brescia e Savona dove i Custodi del Bello sono già presenti grazie ad una virtuosa collaborazione tra terzo settore, amministrazioni comunali ed imprese.
“Questa iniziativa evidenzia l’importanza di accompagnare le persone che si affidano a noi in un reale percorso di inclusione sociale e lavorativa” – ha spiegato Don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana.
“La bellezza e la speranza sono due grandi attivatori di cambiamento, soprattutto attorno a beni comuni e se interessano persone con fragilità sociale” – ha sottolineato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione Con il Sud. “La possibilità di migliorare le proprie comunità dipende dalla volontà delle persone di attivarsi e di prendersi cura dei propri giardini, delle proprie strade, degli spazi di comunità. In questi casi, come dimostrano anche tanti progetti che abbiamo avviato nelle regioni meridionali, si innesca un processo generativo capace di coinvolgere il territorio. Questa iniziativa promossa con la Caritas Italiana, permette di trasformare micro iniziative realizzate in tante città del Sud in modo spontaneo ma poco organizzate, in una pratica di responsabilità sociale che offre un’occasione di riscatto per centinaia di persone, attraverso il lavoro e la bellezza del loro impegno, e al tempo stesso rappresenta motivo di orgoglio per le amministrazioni locali, le imprese coinvolte e in generale la comunità di cittadini”.
“Prossimità, formazione, lavoro, rigenerazione delle persone più in difficoltà e contrasto al degrado urbano sono gli elementi topici sui quali ripartire e rigenerare le nostre comunità ridando speranza per il futuro.” – dichiara Luciano Marzi di Consorzio Communitas- “In quest’ottica, il progetto Custodi del Bello si pone come una misura efficace di welfare finalizzata a riconnettere positivamente comunità e luoghi cittadini, attraverso la cura dei beni comuni e l’attenzione ai più deboli. Il grande lavoro svolto sui fragili che quotidianamente svolgono le Caritas territoriali e la lungimiranza di alcune amministrazioni cittadine, hanno trovato attraverso questo progetto una declinazione concreta, resa possibile al fattivo sostegno di Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud.”
COME NASCE IL PROGETTO
I Custodi del Bello sono promossi dal Consorzio Communitas, dalla Fondazione Angeli del Bello e dall’Associazione Extra Pulita; quest’ultima, assieme al Comune di Milano aveva avviato la prima scintilla del progetto a Milano nel 2017. Negli anni successivi il progetto è stato sperimentato con successo a Firenze, poi Roma, Brescia e Savona. Ma sono già tante le amministrazioni che hanno chiesto di aderire, a partire da Finale Ligure, Trento, Torino, Catanzaro e Biella. Il progetto avviato al Sud coinvolge le città di Caltanissetta, Bari, Bitonto, Cagliari e Matera.
LE FASI DEL PROGETTO
Il progetto si articola in tre fasi principali. La prima, in cui enti locali, del terzo settore e le Caritas diocesane selezionano le persone fragili italiane e straniere in stato di difficoltà come i percettori di reddito di cittadinanza, mobilità, NASPI e con difficoltà di reinserimento sociale. Dopo la selezione, i soggetti vengono formati per far parte delle squadre di intervento (seconda fase) coordinate da personale specializzato e iniziano la loro attività di cura delle città che dura circa 6 mesi.
La terza fase prevede l’inserimento lavorativo dei “custodi del bello”. Grazie all’attivazione di reti con le imprese locali, il terzo settore, le amministrazioni e al percorso fatto nei mesi precedenti, alle persone fragili vengono offerte opportunità lavorative e/o percorsi di formazione finalizzati all’assunzione come stage e tirocini.
CHI SONO I CUSTODI DEL BELLO
Possono diventare “Custodi” tutte le persone in stato di difficoltà sia economica che sociale: poveri, disoccupati, migranti regolari non ancora integrati, giovani neet che non lavorano e non studiano, over 50 esclusi dal mercato del lavoro che avranno l’opportunità di essere formate e accompagnate al reinserimento nel mondo del lavoro.
COME CANDIDARE LA PROPRIA CITTA’?
Tutte le amministrazioni locali, enti di terzo settore e mondo imprenditoriale possono aderire al progetto e portarlo nella propria città e nel proprio quartiere. Custodi del Bello è definito un “franchising sociale” perché parte da un format definito che ha la capacità di adattarsi alle diverse realtà locali. In alcune città è sostenuto dalle donazioni di imprese private e da cittadini, in altre direttamente dai Comuni attraverso bandi pubblici, in altre dall’intervento di enti del terzo settore. Per richiedere informazioni basta inviare una mail a info@custodidelbello.org o visitare il sito custodidelbello.org
APERTA RACCOLTA FONDI SU “FOR FUNDING” DI INTESA SAN PAOLO
Da alcuni mesi è aperta una raccolta fondi sulla piattaforma “For Funding” di “Intesa San Paolo” che permette a chiunque, anche con una piccola donazione, di sostenere i “Custodi del Bello”. L’obiettivo è raccogliere 200mila euro per avviare 6 nuove squadre che saranno impegnate per un anno intero, coinvolgendo 36 persone fragili.
IL MODELLO FUNZIONA?
I risultati raccolti fino ad oggi nelle città dove il progetto è attivo dimostrano che “I custodi del Bello” sono un’azione efficace che aiuta concretamente “gli ultimi”. Oltre il 50% dei partecipanti al termine del progetto ha trovato lavoro e ha cambiato vita, diventando parte attiva della comunità. Un obiettivo straordinario se si pensa che la maggior parte dei soggetti non lavorava da anni o non aveva mai avuto l’occasione di impegnarsi in un’attività lavorativa. Questo dimostra concretamente come il format Custodi del Bello possa essere adottato come un’efficace misura di contrasto alla povertà.
PERCHE’ È INNOVATIVO?
Diversi studi dimostrano come il degrado e l’incuria dei quartieri delle città vada di pari passo con l’insicurezza, l’illegalità diffusa e le difficoltà economiche e sociali dei cittadini. Con un’unica azione, i Custodi del Bello vogliono portare un cambiamento positivo, incidendo sia nella vita delle persone che in quella dei quartieri più in difficoltà e a rischio. Un giardino o un parco curato e vigilato porterà famiglie e cittadini a frequentarlo, allontanando attività illegali spesso diffuse dove non c’è cura e presidio cittadino.
PERCHE’ AL SUD
I dati economici dimostrano quanto sia importante la diffusione del progetto in Italia e in particolare nel Sud Italia. Negli ultimi anni la povertà nel nostro Paese ha raggiunto livelli record, con più di 1,9 milioni di famiglie in povertà assoluta e circa 5,6 milioni di individui. Al Sud il dato è ancora più preoccupante, con il 10% delle famiglie in stato di povertà assoluta e il 20,8% di poveri relativi, contro il 6,5% al Nord e il 6,9% al Centro.
Altro dato su cui il progetto vuole incidere è l’integrazione degli stranieri residenti, di cui uno su tre (32%) si trova in stato di povertà, rispetto a una media nazionale del 7,5%.
L’impresa sociale Con i Bambini ricerca undata scientistda inserire nel gruppo di lavoro dedicato all’acquisizione, gestione e analisi di dati, interagendo con le altre aree organizzative: il data scientist lavora a stretto contatto con l’area “attività istituzionali”, supportando il team nel lavoro di ricerca, elaborazione e divulgazione dei dati relativi ai fenomeni della povertà educativa minorile, e con l’area “comunicazione”, supportando le attività di divulgazione e diffusione presso l’opinione pubblica di temi relativi alla povertà educativa.
All’interno della struttura, il data scientist:
coordina la raccolta, organizzazione e gestione di banche dati sul settore educativo, sulla povertà educativa, su fenomeni demografici e socio-economici riconducibili alle tematiche educative, da reperire sia da fonti interne, sia acquisendo open data e dati da player istituzionali e commerciali. Tale attività avviene in sinergia con i consulenti che curano lo sviluppo dell’infrastruttura informatica di supporto;
coordina il gruppo di lavoro nell’elaborazione dati, utilizzando tecniche avanzate di data mining e strumenti GIS nel campo della location intelligence;
utilizza software che permettono di accedere, gestire, memorizzare e analizzare dati in modo efficiente, attraverso procedure e processi ETL, con i più comuni software di analyticsBI e GIS;
supporta l’implementazione e la gestione di una nuova piattaforma di location intelligence Web GIS basata su architettura ArcGIS Esri;
redige report e sviluppa, anche in collaborazione con consulenti esterni, dashboard e storymaps Web GIS per la visualizzazione e condivisione dei risultati.
Sono richiesti i seguenti requisiti:
laurea magistrale nell’area statistico-matematica o economica o ingegneristica;
comprovata esperienza nella raccolta, modellizzazione, consultazione e visualizzazione di dati, strutturati e non strutturati;
conoscenza dei principali RDBMS, in particolare PostgreSQL ed Oracle e dei database NoSQL esistenti (es. MongoDB, CouchDB, Elasticsearch);
esperienza nel settore GIS, nella gestione di banche dati geografiche e pubblicazione di servizi web con la piattaforma ESRI ArcGIS (Desktop, Enterprise e ArcGIS Online) e con i software GIS Open Source;
capacità di lavorare in gruppo e di relazionarsi con figure che ricoprono ruoli diversi all’interno di un’organizzazione;
capacità di redazione di documenti di progettazione;
conoscenza della piattaforma ArcGIS (Desktop, Enterprise) e dei software Open Source GIS e Web GIS e padronanza nella redazione degli output dell’analisi di dati geografici WebGIS (dashboard, web application e storymaps);
ottima conoscenza del pacchetto Office (Word, Excel, Access, Power Point);
buona conoscenza della lingua inglese.
Completano il profilo capacità di analisi, passione nello storytelling con l’utilizzo della visualizzazione dei dati, efficace capacità di comunicazione di concetti complessi, pianificazione e problem solving.
Ai candidati potrà essere richiesto di intervenire a diversi colloqui conoscitivi.
L’inquadramento, la retribuzione e la tipologia contrattuale saranno proposti, per ogni profilo selezionato, in relazione all’esperienza e alle competenze maturate.
La sede di lavoro è Roma con possibilità di attivare forme flessibili di smart working.
Gli interessati a candidarsi alla posizione dovranno inviare entro e non oltre il 30 settembre 2023, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) attraverso il form disponibile a questo link.
Sarà facoltà del candidato allegare anche una lettera di accompagnamento del proprio curriculum vitae (non superiore a una pagina), con la descrizione delle esperienze pregresse, con particolare riferimento ai requisiti richiesti.
Si precisa che saranno contattati solo i candidati ritenuti in linea con il profilo ricercato.
Per ogni informazione, è possibile contattare l’impresa sociale Con i Bambini all’indirizzo email affarigenerali@conibambini.org.
La presente vacancy potrà essere chiusa anticipatamente rispetto alla scadenza prevista (30 settembre 2023) qualora siano individuati candidati adeguati.
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