Contest “1 minuto di bellezza”: i video selezionati
28 Febbraio 2023
L’iniziativa, promossa da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Magna Grecia, è nata per raccontare un Sud fuori dagli stereotipi attraverso brevi video di 60’’. Ad essere selezionati sono stati 5 reel di Instagram prodotti da ventenni e 4 cortometraggi realizzati da videomaker.
Si è chiuso il contest gratuito “1 minuto di bellezza”, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Magna Grecia per dare vita, con video da 60’’, a un racconto del Sud fuori dagli stereotipi, attraverso il punto di vista di ragazzi e videomaker.
Il contest prevedeva due sezioni parallele: una rivolta a giovani utenti con video reel di Instagram da 60’’; l’altra aperta a videomaker attraverso cortometraggi della durata di un minuto. Ad essere selezionati sono stati 5 reel Instagram e 4 cortometraggi.
La Giuria, presieduta dal Direttore di Rai Play Elena Capparelli e composta da Mimmo Calopresti, regista; da Viviana Rizzuto, ideatrice del Museo Diffuso Sciacca 5 Sensi; da Lorenzo Scaraggi, regista e videoreporter, e da Gaetano Balestra, esperto di social media e social media manager della cooperativa sociale La Paranza – Catacombe di Napoli e Rione Sanità, ha valutato i tanti video ricevuti da tutte le regioni del Sud Italia, tenendo conto in particolare della creatività, dell’innovazione del linguaggio e della coerenza con i temi e gli obiettivi del contest.
Per la sezione Instagram sono stati selezionati i seguenti autori (in ordine alfabetico):
Danielle Bains, Graziella Cassalia, Giuseppe Costantino, Giordana Geremia, Luke Renards.
I giovani selezionati, quasi tutti ventenni e siciliani di origine o di adozione, hanno saputo adattare al moderno linguaggio dei reel il racconto di alcune tradizioni della propria terra di origine, di tesori nascosti in paesi poco conosciuti ma anche le contraddizioni di un Sud dove la meraviglia può diventare anche una prigione.
Gli autori selezionati della sezione reel Instagram avranno la possibilità di partecipare gratuitamente ad un esclusivo workshop sulla regia cinematografica, condotto e realizzato da Mimmo Calopresti.
Per la sezione cortometraggi sono stati selezionati i seguenti autori (in ordine alfabetico) e relative opere: Pietro Manigrasso (Cinewalking), Salvatore Elio Romeo (Sicily), Barbara Rosanò (Dal Mare), Giuseppe Valentino (Con le nostre mani).
I 4 videomaker, tutti tra i 30 e i 40 anni e residenti in Calabria, Puglia e Sicilia, hanno saputo cogliere, in 60 secondi, non tanto la bellezza da “cartolina” del Sud, quanto la forza propulsiva delle piccole comunità locali. In questi video il Sud viene rappresentato come un’opera collettiva costruita attraverso mani che lavorano e che si passano il testimone di generazione in generazione; ma anche come terra di nessuno e di tutti, capace di respingere e accogliere. Si raccontano storie che vengono “dal mare” con un bagaglio culturale ricco di contaminazioni, oppure attraverso una semplice passeggiata tra le strette strade di un piccolo borgo, si ripercorre un pezzo di storia del cinema italiano.
Ai quattro videomaker selezionati, le due Fondazioni corrisponderanno un contributo economico per la cessione dei diritti del prodotto audiovisivo.
Nella seguente playlist è possibile vedere tutti i video:
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Aggiornamento sugli esiti del contest “1 minuto di bellezza”
16 Febbraio 2023
Si sono concluse le valutazioni da parte della giuria del contest gratuito “1 minuto di Bellezza”, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Magna Grecia per dare vita a un racconto della bellezza del Sud fuori dagli stereotipi attraverso video da 60 secondo. La giuria, presieduta dal Direttore di Rai Play Elena Capparelli e composta dal maestro Mimmo Calopresti, regista; da Viviana Rizzuto, ideatrice del Museo Diffuso Sciacca 5 Sensi; da Lorenzo Scaraggi, regista e videoreporter, e da Gaetano Balestra, esperto di social media e social media manager della cooperativa sociale La Paranza – Catacombe di Napoli e Rione Sanità, si è riunita per visionare tutti i video iscritti al contest per la categoria “reel” e per la categoria “cortometraggi” ed esprimere le proprie preferenze. Sono ora in corso le verifiche degli aspetti formali ed entro fine febbraio saranno comunicati i video selezionati per entrambe le categorie. Tutti i partecipanti saranno comunque avvisati via mail sugli esiti finali. Tutti gli aggiornamenti, sul sito dedicato al contest.
PROGRAMMA E MODALITA’ DI ISCRIZIONE SONO DISPONIBILI AL SEGUENTE LINK>> www.fqts.org
I dati presentati nel rapporto Svimez del 2022 hanno mostrato come la pandemia abbia avuto effetti più rilevanti, in termini di frammentazione e disarticolazione delle relazioni, nelle regioni del Sud, piuttosto che in quelle del Centro Nord. Anche per questo, FQTS sceglie di mettere al centro della formazione 2023 le Comunità territoriali. La dimensione comunitaria è fatta di diversità, complessità, e di una grande ricchezza, e diventa in FQTS il soggetto contemporaneamente “utente” della formazione e “formatore”, in una dimensione di formazione fra pari, dove il valore relazionale diventa il tratto caratterizzante. I protagonisti della formazione sono dunque le persone che appartengono a una comunità, individuabile quale luogo di relazioni, di identità e appartenenza – non solamente fisica – e, nell’anno europeo delle Competenze 2023, il lavoro si focalizza prevalentemente sul rafforzamento delle capacità e delle competenze acquisite.
Realizzare un processo formativo coerente con questo significa avere il coraggio della complessità didattica, ma anche della concretezza degli obiettivi formativi proposti, delle metodologie di apprendimento utilizzate, ma anche dei sistemi e dei criteri di valutazione e auto valutazione. Sono previste modalità didattiche ‘attive’ e partecipative; i MOOC – Massive open on line course ‐ percorsi formativi on line con video-lezioni, testi e articoli di approfondimento, esercitazioni individuali e test di autovalutazione; lezioni dialogate e seminari tematici; lezioni e attività formative on‐line che prevedono sia un lavoro individuale, sia il confronto con gli altri partecipanti. E non mancheranno gli incontri di carattere seminariale in presenza.
Il percorso si articola in 6 assi formativi, contraddistinti da obiettivi (linee formative), tipologia di destinatari e metodologie di lavoro diverse: Asse 1: Il futuro delle comunità: il ruolo degli Ets nell’amministrazione condivisa; Asse 2: Rafforzamento delle capacità politiche e di ruolo degli ETS; Asse 3: Enti e Reti di Terzo settore nello sviluppo di comunità; Asse 4: Supporto alle comunità – Capacitazione dei territori e delle comunità; Asse 5: Formazione regionale; Asse 6: Formazione interregionale.
Dal 14 febbraio, in particolare, è possibile iscriversi agli Open Day dell’Asse 2, che è dedicato al rafforzamento delle capacità politiche e di ruolo dei quadri e dirigenti degli ETS e delle Reti di Terzo settore delle sei regioni dell’Italia meridionale. Il calendario e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito di FQTS al seguente link >> www.fqts.org
Dal 10 al 12 marzo, inoltre, a Salerno si svolgerà il primo incontro delle Comunità iscritte all’Asse 3, “Lo sviluppo delle Comunità”. Le 27 Comunità sono state selezionate nel corso dello scorso anno e sono state presentate a Salerno, a dicembre, durante l’evento di chiusura del percorso formativo 2022.
Adotta uno scrittore torna anche nelle scuole del Sud
25 Gennaio 2023
Con 40autricieautori che incontreranno studentesse e studenti di 38 scuole di 9 regioni italiane, dal nord al sud della penisola, riparte il 31 gennaio 2023 Adotta uno scrittore, l’apprezzato progetto didattico e culturale nelle scuole piemontesi e italiane, dalle elementari all’università, ideato e organizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino e sostenuto dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, in collaborazione con la Fondazione con il Sud.
In vent’anni di attività, Adotta uno scrittore ha saputo creare non solo significativi momenti di approfondimento sulla lettura e formative occasioni di confronto sulla scrittura, ma anche felici opportunità di discussione e dialogo sui tanti temi e spunti che le pagine dei libri sanno da sempre offrire, accompagnando bambine, bambine, ragazze e ragazzi sulla strada della formazione di uno spirito critico e di una capacità di riflessione, per aiutarli ad appropriarsi di un loro personale sguardo sul mondo. Grazie al clima di collaborazione che si crea nella dimensione intima e accogliente delle classi, ogni adozione si presenta unica e irripetibile, avvalorata dalla possibilità delle autrici e degli autori adottati di poter sfruttare il loro tempo a disposizione in completa libertà e creatività, partendo dai propri libri che vengono dati in dono a ciascun studente. Quest’anno le studentesse e gli studenti coinvolti sono 976.
La XXI edizione si caratterizza per alcune importanti novità: la partecipazione delle scuole della Liguria che si unisce alle altre regioni di Piemonte, Veneto, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia; l’ampliamento del numero degli ospiticoinvolti, che arrivano a essere 40, ciascuno dei quali terrà treappuntamenti nella classe in cui è stato adottato; la varietà dei settori che saranno esplorati, partendo dai libri: dalla narrativa al fumetto e illustrazione, dalla scienza e ambiente alle questioni di grande attualità come la paritàdigenere, la legalità e l’accoglienza, fino allo sport e ai suoi valori, con escursioni anche nel settoremusicale.
Proprio per la volontà di portare all’attenzione delle studentesse e degli studenti un’ampia varietà di argomenti di discussione, nelle classi sono attesi non solo scrittrici e scrittori, ma anche fumettisti, illustratrici e illustratori, giornaliste e giornalisti, saggisti, librai, rapper, divulgatori scientifici, magistrati.
L’edizione 2023 coinvolge 38 istituti scolastici italiani: 9 scuole primarie (scuole elementari), 7 scuole secondarie di primo grado (scuole medie); 10 scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori); 1 scuola superiore in ospedale (ovvero presso la Sezione Ospedaliera dell’Istituto Gobetti Marchesini Casale Arduino); 1 università, ovvero l’Università degli Studi di Torino. Quest’anno sono 11 le scuole carcerarie partecipanti (di queste 9 sono Cipia-Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e 3 sono Istituti superiori) nelle città di Torino (Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino con Istituto Plana e CIPIA 1; Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti), Ivrea, Alessandria, Saluzzo, Genova, Venezia, Potenza, Catanzaro, Pozzuoli, Lecce.
Grazie al progetto, nel corso degli anni sono state portate a termine 471 adozioni per un totale di 13.618 studenti, dalla scuola primaria alle università fino agli istituti carcerari, coinvolgendo 300 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant’anni.
Adotta uno scrittore è progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino, sostenuto dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, in collaborazione con la Fondazione con il Sud, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, il Cesp, Centro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette.
«La Consulta delle Fondazioni piemontesi e liguri sostiene il progetto ‘Adotta uno scrittore’, divenuto ormai una best practice culturale in Italia: abbiamo creduto in questa sfida sin dall’inizio nelle scuole e in alcuni luoghi di fragilità e marginalità, per offrire a migliaia di ragazze e ragazzi stimolanti opportunità di crescita come studenti e come cittadini» – Giovanni Quaglia, Presidente della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria.
«La Fondazione CON IL SUD rinnova il suo sostegno a questa importante iniziativa con estremo interesse e curiosità, ritenendola una formula vincente che ogni anno lascia una traccia significativa nella vita di tanti ragazzi e adulti, che spesso si approcciano alla lettura e alle sue moltissime possibilità per la prima volta. È un sostegno che rientra in un impegno più generale della Fondazione sul tema, come testimoniano anche i 23 progetti selezionati attraverso due edizioni del bando Biblioteche e comunità, promosso con il Centro per il libro e la lettura in collaborazione con ANCI, che fa delle biblioteche comunali dei veri e propri luoghi di incontro e confronto dove attraverso la lettura si coltiva lo spirito di comunità e si cresce insieme» – CarloBorgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD.
«Adotta uno scrittore è uno dei progetti di cui il Salone Internazionale del Libro di Torino va più orgoglioso. Nel corso dell’anno, per tutto l’anno, alcune delle personalità più importanti, originali e stimolanti della nostra scena culturale si recano nelle scuole – dalle scuole primarie fino alle università, ma anche nelle classi presso gli istituti penali minorili, le case circondariali e le case di reclusione – per dare origine a un percorso di grande valore didattico. In una dimensione laboratoriale (prendendosi dunque il tempo necessario) studenti e autori hanno modo di confrontarsi, di discutere, di fare insieme un tratto di strada che risulta per tutti un’esperienza importante se non indimenticabile. “Adotta uno scrittore” risponde in modo esemplare a una delle nostre più alte vocazioni: la cura e la formazione delle nuove generazioni.» – NicolaLagioia, Salone Internazionale del Libro di Torino.
Di seguito l’elenco degli scrittori adottati nelle scuole del Sud:
BASILICATA
Manlio Castagna (Mondadori Ragazzi) – Istituto Penale per i Minorenni “E. Gianturco” e CPIA – Potenza (PZ)
CALABRIA
Vins Gallico (Fandango Libri) – Casa Circondariale di Catanzaro Siano e CPIA Catanzaro – Catanzaro (CZ)
In quali comuni il PNRR incontrerà maggiori difficoltà?
25 Gennaio 2023
A Napoli e Bari i dipendenti della PA rispetto alla popolazione sono la metà di quelli presenti a Firenze e Bologna. A Palermo e Catania i dipendenti laureati non raggiungono il 50% della media nazionale.
Lo rivela lo studio commissionato dalla Fondazione CON IL SUD al Prof. Gianfranco Viesti sulle difficoltà dei Comuni italiani nella realizzazione delle opere previste dal PNRR. I Comuni di Napoli, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Messina, Catania e Trapani versano in condizioni critiche a fronte degli investimenti programmati. Tra i primi 10 Comuni meglio attrezzati per la messa a terra del piano non c’è nessuno del Sud Italia. Ai primi due posti, vi sono Trieste e Trento.
Borgomeo: “Lo studio sfata alcuni luoghi comuni sulla ‘quantità’ della PA al Sud e conferma, purtroppo, le criticità sulla ‘qualità’. Si può e si deve intervenire rapidamente, a partire da una reale collaborazione pubblico-privato sociale per un’azione ‘pubblica’ nel senso più alto e più nobile del termine. La Fondazione è disponibile a mettere a disposizione le migliori prassi ed esperienze di rete avviate efficacemente in questi anni al Sud”.
Perché il PNRR si possa realizzare, è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno, attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni, verso i comuni di Napoli, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Catania Messina e Trapani, monitorando attentamente anche possibili difficoltà a Bari, Palermo e Salerno. È un’assoluta emergenza, da affrontare con la massima urgenza.
Sono le conclusioni del Rapporto “In quali Comuni italiani la realizzazione delle opere del PNRR incontrerà le maggiori difficoltà?”, che la Fondazione CON IL SUD ha commissionato a Gianfranco Viesti, professore ordinario di economia applicata presso l’Università di Bari “Aldo Moro”.
Lo studio esamina le dinamiche d’insieme delle amministrazioni comunali italiane negli ultimi 15 anni, riprendendo in particolare alcune analisi della Banca d’Italia. Emerge che il personale dei Comuni italiani si è ridotto del 27% fra il 2007 e il 2020, con una dinamica decisamente peggiore al Sud che nel resto del paese, anche a causa della mancata o distorta applicazione delle norme sul finanziamento dei Comuni. I dati già disponibili mostrano anche più elevati tempi di realizzazione degli investimenti pubblici nei comuni del Mezzogiorno, che possono essere legati anche ad una relativa carenza di personale qualificato. Un campanello d’allarme per il PNRR.
Ma le analisi a livello di grandi circoscrizioni possono nascondere situazioni diverse nelle specifiche realtà. Per questo lo studio prosegue con una analisi originale, basata su dati della Ragioneria Generale dello Stato, relativa a ciascuno dei 103 comuni italiani medio-grandi, cioè con una popolazione superiore ai 60.000 abitanti. Per ognuno di essi vengono presentati dati relativi al rapporto fra dipendenti del comune e popolazione al 2019 e sulla variazione di questo rapporto rispetto al 2008. Si scopre così ad esempio che nelle amministrazioni di Napoli e di Bari il numero di dipendenti rispetto alla popolazione è intorno alla metà rispetto a Firenze e Bologna; e che i dipendenti del comune di Napoli si sono ridotti di oltre il 50%.
Vengono poi presentati anche alcuni possibili indicatori di “qualità” del personale: la sua suddivisione per titolo di studio, per età, per inquadramento professionale. Si scopre così ad esempio che a Palermo e Catania la percentuale di dipendenti laureati è meno della metà della media nazionale, che a Catania solo 3 dipendenti comunali su 100 hanno meno di 50 anni e che ancora a Catania, ma anche a Siracusa e a Lamezia Terme, la percentuale di dipendenti con qualifiche dirigenziali è particolarmente bassa.
Queste informazioni elementari sono combinate in un indice sintetico allo scopo di indicare il “grado di difficoltà” delle amministrazioni comunali a far fronte alle proprie responsabilità, per una insufficiente dotazione, quantitativa e qualitativa, di personale. L’indice conferma che, con qualche eccezione (Carpi e Imola in Emilia, Guidonia, Aprilia e Latina nel Lazio), tali difficoltà sono molto maggiori in alcune amministrazioni del Mezzogiorno. In particolare, in Campania (Giugliano, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Napoli, Caserta, Casoria), Calabria (Catanzaro, Lamezia, Reggio Calabria, Cosenza), Sicilia (Catania, Gela, Messina, Trapani, Caltanissetta), Puglia (Foggia, Andria, Taranto, Barletta, Brindisi) e a Matera. Due fra le maggiori città italiane, Napoli e Catania, sono quindi in una posizione fra le più critiche. Questi sono comuni certamente in grandissima difficoltà sia nella fornitura di servizi ai propri cittadini sia nella realizzazione di infrastrutture, perché le Amministrazioni presentano forti carenze in quantità e/o in qualità nel personale disponibile, ovvero perché il personale si è contratto in misura assai significativa.
Di contro, i 10 comuni meglio attrezzati sotto il profilo del personale, per la fornitura di servizi e la realizzazione di investimenti pubblici sono, nell’ordine a partire dal “migliore”, Trieste, Trento, L’Aquila (ma a causa delle vicende del terremoto, un caso del tutto particolare), Reggio Emilia, Padova, Ravenna, Bolzano, Ferrara, Bologna e Varese.
Infine, per i 77 comuni medio-grandi che sono capoluogo di provincia, lo studio mette in relazione questo indice con un indicatore di intensità (euro per abitante) degli investimenti previsti dal PNRR. Lo scopo è individuare i casi in cui a difficoltà strutturali delle amministrazioni corrispondono ampie responsabilità realizzative. Viene così mostrato come a Napoli, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Messina, Catania e Trapani si ritrovino amministrazioni in condizioni critiche e ampie responsabilità realizzative, per interventi pari in questi soli comuni ad oltre 2,5 miliardi. Lo studio indica l’assoluta necessità di un intervento urgente di sostegno di queste amministrazioni per garantire la realizzazione degli investimenti previsti e quindi dell’intero PNRR.
“Lo studio sfata alcuni luoghi comuni sulla ‘quantità’ della PA al Sud e conferma, purtroppo, le criticità sulla ‘qualità’ – sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD – negli ultimi anni i dipendenti del Comune di Napoli si sono ridotti di oltre il 50%. Le criticità gravi e gravissime colpiscono in maniera netta le amministrazioni pubbliche meridionali. Si può e si deve intervenire rapidamente, a partire da una reale collaborazione pubblico-privato sociale per un’azione ‘pubblica’ nel senso più alto e più nobile del termine. La Fondazione è disponibile a mettere a disposizione le migliori prassi ed esperienze di rete avviate efficacemente in questi anni al Sud, attraverso le organizzazioni di Terzo settore e un dialogo con le istituzioni pubbliche e private: un network di 7 mila organizzazioni che comprende mondo non profit, istituzioni pubbliche e imprese”.
Con la firma avvenuta presso il Notaio Ambrogio Romano è stata ufficializzata la tanto attesa tappa di un percorso iniziato 7 anni fa e presentato al territorio esattamente un anno fa, quando si è dato avvio a un percorso all’insegna della collaborazione e del coinvolgimento della comunità beneventana. Un anno nel quale i promotori hanno condiviso con i cittadini, imprese, comuni ed associazioni la costituzione di gruppi di lavoro, assistiti fin dall’inizio dall’Università degli Studi del Sannio.
L’approccio generativo dei promotori ha consentito la creazione di una rete locale innovativa tra terzo settore, singoli cittadini, famiglie, istituzioni e imprese.
Il confronto è avvenuto in particolare con l’approfondimento dei 5 temi: tutela della salute e salvaguardia dell’ecosistema; produzione energetica abbondante, ecologica e sostenibile; sviluppo e consolidamento del welfare di comunità; promozione della finanza etica ed economia civile; formazione, informazione e ricerca per le reti di comunità.
Dopo sette anni di ininterrotto lavoro dei quattro principali fondatori, l’ultimo anno è stato caratterizzato da una partecipazione attiva che, tramite le donazioni, i contributi e le adesioni, ha consentito arrivare al traguardo di un capitale di 450.000,00 euro, che verrà raddoppiato dalla Fondazione CON IL SUD nell’ambito della propria linea di finanziamento per sostenere la nascita delle fondazioni di comunità nel Sud Italia.
Finito un percorso se ne apre un altro ben più importante e ambizioso.
La neonata Fondazione di Comunità avrà in seno il significativo compito di proseguire le azioni di sviluppo della comunità territoriali, sostenendo progetti di utilità sociale e favorendo la promozione della cultura del dono, tramite diversi pilastri:
il processo democratico che ne caratterizza la nascita (coinvolgendo i cittadini donatori nel processo decisionale);
la sua autonomia (pur ricevendo supporto e sostegno da enti pubblici e da soggetti privati, la Fondazione di Comunità estrinseca le sue azioni in modo del tutto indipendente, alla luce delle esigenze del territorio e della necessità che emergono dal confronto tra i soggetti che ne fanno parte);
il suo strutturarsi come sintesi della comunità (l’organizzazione di una Fondazione di Comunità, qualora riesca a rappresentare adeguatamente le diverse componenti delle realtà del territorio, è in grado di catalizzare al meglio i bisogni della comunità, facendosi portavoce di quest’ultima)
Angelo Moretti sarà il primo Presidente della Fondazione di Comunità di Benevento, Vice Presidente della Fondazione sarà Nicola La Peccerella, in rappresentanza dell’associazione La Rete Sociale, nata in difesa della salute dei pazienti psichiatrici della provincia di Benevento. Entreranno con loro nel primo Consiglio Direttivo, Francesco Giangregorio, Direttore Generale della Rete di Economia Civile Sale della Terra, Donatella Nicolella, Dirigente Storica attivista della Rete di Economia Civile Sale della Terra, Giovanni De Michele, Presidente del Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana.
Il primo Segretario Generale della Fondazione sarà Stefano Tangredi, Avvocato e Presidente Regionale Croce Rossa Italiana.
Crotone, la mostra Tauromachie al Museo di Pitagora
16 Gennaio 2023
Giovedì 26 gennaio alle ore 17:00, alla presenza dell’Ambasciata di Spagna e del presidente della Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo, si svolgerà nei pressi del Museo di Pitagora, posto unico nel Mediterraneo di riferimento per il mondo della scienza in relazione con la filosofia e la natura, la mostra TAUROMAQUIAS / TAUROMACHIE. Sguardi contemporanei su un mito mediterraneo ancestrale, a cura di Iris Martín-Peralta.
Tre saranno gli artisti contemporanei in analisi del loro operato: i fotografi Aitor Larae Gianmaria De Luca e la regista Elettra Pierantoni, i quali ripercorrono e rivisiteranno la tauromachia spagnola, tradizione antica e millenaria del Mediterraneo.
La mostra è organizzata dall’Ambasciata di Spagna in Italia, Fondazione CON IL SUD, FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli e con la collaborazione del Consorzio Jobel, ente gestore del Museo e Giardini di Pitagora, luogo di esposizione nella tappa crotonese. L’evento vuole auspicare una speciale attenzione ispanica verso il Sud Italia attraverso l’incontro tra cultura e sociale, e in particolare presentando in questo caso con la fotografia e il cinema un’immersione audiovisiva in ciò che rappresenta la corrida nel XXI secolo.
L’artista Aitor Lara dedica una reinterpretazione dell’antichissima tauromachia spagnola, mito mediterraneo tuttora praticato in molte città spagnole e tema di profondi contrasti tra sostenitori e detrattori. Le grandi immagini in bianco e nero della serie Maestranza testimoniano la ricerca dei volti e delle movenze del popolo protagonista delle tauromachie della Spagna interna e sono in dialogo con le opere fotografiche Eva Florentia di Gianmaria DeLuca, artista che, attraverso lo studio delle diverse tecniche di stampa, parte dalle influenze della tradizione italiana per rileggere a sua volta e con sguardo differente, ispirato alle tecniche figurative di Velasquez, l’ancestrale lotta tra toro ed essere umano.
Nella storia della Spagna la corrida è presente nella vita quotidiana della lingua, nell’arte e nell’esperienza sociale. I tre artisti scelti per questa mostra apportano uno sguardo singolare: il protagonista di quest’arte per alcuni, barbarie per altri in una controversa polemica, è stato cancellato. Il Bos Taurus, animale mitico, il toro, non appare a differenza di ciò che riguarda la corrida come evocazione di un’arte sacrificale in cui la vittima immolata si guarda senza essere vista dallo spettatore della mostra.
L’unicità di quest’esposizione sta nella messa a fuoco poiché si addentra negli sguardi, nelle figure e nei gesti che circondano la corrida per poter giudicare un’arte antica senza pregiudizi, senza pretendere di imitare la realtà ma che piuttosto è essa stessa realtà: morte e vita non si rappresentano, ma si succedono, senza possibilità di interrompere lo spettacolo o di tornare indietro.
Nella serata inaugurale verrà anche presentato il film Eva (2020, 60 min) che la regista Elettra Pierantoni ha dedicato alla tauromachia. Eva è una ex torera italiana, che ha vissuto vent’anni in Andalusia e vuole celebrare il ventesimo anniversario del suo debutto in pubblico toreando di nuovo un toro. I tre atti del racconto corrispondono ai tre atti della corrida, così come i tre momenti della vita di Eva; la fuga, il sogno e la nuova sfida. È la storia di una passione inarrestabile, di un amore senza fine, di una ossessione artistica: una riflessione sul fascino e la drammaticità di una lotta che, nella sua cruenza ed eleganza di regole e cerimonie, rappresenta una delle più antiche reminiscenze delle culture mediterranee.
La mostra sarà affiancata da un catalogo, che contiene testi introduttivi e critici, oltre alle opere presentate nella mostra.
La giuria del video contest “1 minuto di bellezza”
10 Gennaio 2023
Il 30 novembre sono scaduti i termini di partecipazione al video contest gratuito “1 minuto di bellezza”, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Magna Grecia per dare vita a un racconto del Sud Italia fuori dagli stereotipi attraverso il punto di vista di ragazzi e video maker, con video da 60 secondi. Grande partecipazione di ragazzi e film maker da tutte le regioni meridionali, sia per la sezione reel Instagram (dedicata a giovani dai 14 anni in su) sia per la sezione cortometraggi (dedicata ai video maker professionisti).
La Giuria nominata dalle due fondazioni si occuperà di valutare tutti i video pervenuti, per selezionare i più significativi e coerenti con gli obiettivi del contest per entrambe le categorie. La comunicazione degli esiti finali, con i video selezionati, è prevista per la fine di gennaio 2023.
La Giuria, presieduta dal Direttore di Rai Play Elena Capparelli, è composta dal maestro Mimmo Calopresti, regista; da Viviana Rizzuto, ideatrice del Museo Diffuso Sciacca 5 Sensi; da Lorenzo Scaraggi, regista e videoreporter, e da Gaetano Balestra, esperto di social media e social media manager della cooperativa sociale La Paranza – Catacombe di Napoli e Rione Sanità.
A partire da gennaio 2023, l’ufficio Attività Istituzionali fornirà assistenza telefonica il martedì dalle ore 14:30 alle ore 17:30, il mercoledì e il giovedì dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
Si invita comunque a contattare gli uffici in via preferenziale tramite email, anche al di fuori degli orari di assistenza.
Tutte le informazioni e i recapiti sono disponibili nella pagina “Contatti” al seguente link>> fondazioneconilsud.it/contatti/
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