Terra dei fuochi, metalli pesanti nel sangue dei malati di cancro
ROMA – 18 Dicembre 2019
Metalli tossici nel sangue dei malati oncologici della Terra dei Fuochi. Questo il risultato dello studio pilota condotto dal progetto “Veritas, Costruire Comunità in Terra dei Fuochi”, che ha previsto l’analisi di campioni di fluidi biologici di 95 persone malate di tumore.
Lo studio ha rilevato che, nonostante alcuni limiti dovuti al carattere esplorativo dell’indagine, si riscontrano osservazioni in linea con alcuni studi precedenti e mette in evidenza un livello del tutto fuori norma dei metalli tossici nel sangue dei pazienti oncologici della Terra dei Fuochi, in particolare nei comuni di Pianura, Giugliano, Qualiano e Castel Volturno. Questo superamento dei limiti anche se riscontrato su un campione ridotto è di per sé allarmante ed indicativo.
Dopo un percorso lungo due anni e moltissime attività, dai test a momenti pubblici di confronto e divulgazione, lo studio pilota è stato pubblicato sulla rivista “Journal of cellular physiology” ricevendo così l’approvazione della comunità scientifica. Per favorire la replicazione di questo studio in altri contesti è stata realizzata una guida metodologica per le realtà che si occupano di giustizia ambientale.
La regione Campania è da decenni scenario di attività di sversamento o combustione, illegale o in deroga alle norme nazionali ed europee, di rifiuti industriali nocivi. I ripetuti studi epidemiologici sono concordi nell’individuare nella Terra dei Fuochi, a cavallo delle province di Napoli e Caserta, un’area in cui si riscontrano anomali livelli di criticità sanitarie per incidenza, ospedalizzazione, mortalità (relative a tutti i tumori), malattie metaboliche, neurologiche e malformazioni neonatali.
Questa situazione rende plausibile considerare la maggiore incidenza di molte patologie come possibile conseguenza dell’esposizione prolungata nel tempo a sostanze chimiche di origine industriale disperse nell’ambiente, tale da determinare, nelle popolazioni esposte, il bio accumulo e causare intossicazioni subacute o croniche, causa o concausa di gravi patologie.
Da queste premesse nasce il “Progetto Veritas”, che ha appunto lavorato per realizzare questo studio volto a chiarire il nesso tra insorgenza di malattie ed esposizione ad inquinanti ambientali e fornire strumenti di denuncia e di advocacy, tali da garantire l’integrale effettività della tutela del diritto alla salute delle popolazioni residenti.
Il progetto è stato promosso da Associazione A Sud e Rete di Cittadinanza e Comunità ed è frutto del lavoro di denuncia e mobilitazione svolto in questi anni dalla rete Stop Biocidio. Il progetto è stato realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud, Fondazione Charlemagne, in collaborazione con CDCA, Associazione VINCI, Associazione Lello Volpe, Rete della Conoscenza e Unione degli Studenti Campania.
Festività natalizie: variazioni di orario – Fondazioneconilsud.it
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Festività natalizie: variazioni di orario
ROMA – 17 Dicembre 2019
In occasione delle festività natalizie, comunichiamo le seguenti variazioni di orario degli uffici della Fondazione:
martedì 24 dicembre, gli uffici chiuderanno alle ore 16:00. L’assistenza telefonica sarà, quindi, disponibile durante la mattina dalle 9:00 alle 13:30;
venerdì 27 dicembre, gli uffici saranno chiusi per l’intera giornata.
Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 30 dicembre.
Da tutto lo staff della Fondazione CON IL SUD, auguri di buone feste!
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Giovedì 19 dicembre, il servizio di assistenza telefonica non sarà disponibile, poiché tutti gli uffici della Fondazione saranno impegnati in una riunione interna.
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Accordo UBI Banca, Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini
MILANO – 12 Dicembre 2019
Organizzazione di attività formative nell’ambito dell’educazione finanziaria rivolte ad operatori del Terzo Settore, eventi e seminari dedicati al tema della sostenibilità e supporto finanziario tramite linee di credito: grazie al Protocollo d’intesa siglato tra UBI Banca – per il tramite di UBI Comunità, la divisione commerciale di UBI Banca specificatamente dedicata al mondo del Terzo Settore e dell’Economia Civile – e Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini Impresa Sociale Srl, sono diverse le forme di collaborazione previste tra la banca e le due realtà non profit a favore e a sostegno delle organizzazioni del Terzo Settore partecipanti ai bandi e alle iniziative promosse dai due Enti.
L’accordo quadro prevede l’avvio di un percorso condiviso che si declina in una serie di azioni, tra loro differenti per modalità e tempistica di attuazione, tra le quali, a titolo esemplificativo: l’accesso ad attività formative, seminariali o a strumenti didattici promossi da UBI Banca e sviluppati da FEduF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria) per educatori e operatori del Terzo settore, a contrasto di fenomeni che vedono spesso la povertà economica come conseguenza della povertà educativa e della dispersione scolastica; la progettazione e realizzazione di iniziative e seminari utili ad accrescere la sensibilità nei confronti di tematiche relative alla sostenibilità anche tra i ragazzi, con riferimento in particolare agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Inoltre, la messa a disposizione, da parte di UBI Banca, di supporti finanziari (es. linee di anticipo contributi e/o aperture di credito in conto corrente a condizioni agevolate) destinati agli Enti del Terzo Settore aggiudicatari dei contributi erogati dalla Fondazione CON IL SUD e dall’impresa sociale Con i Bambini per fronteggiare le necessità finanziarie correlate alla realizzazione delle progettualità ammesse ai contributi.
Obiettivo dell’accordo è anche la promozione, tra gli Enti del Terzo Settore che partecipano ai bandi, della conoscenza degli strumenti di finanza sociale messi a disposizione da UBI nell’ambito dell’offerta di prodotti e servizi specificamente dedicati alle organizzazioni non profit, oltre allo sviluppo di strategie comuni relative alla generazione e misurazione dell’impatto sociale dei progetti sostenuti dal Fondo.
“UBI Banca, attraverso l’Area UBI Comunità, ha strutturato un modello di servizio e specifiche competenze per favorire la creazione di partnership tra tutti gli attori del tessuto socio-economico ovvero del pubblico, del privato e del privato sociale, in grado di generare impatto positivo per i territori in cui opera” ha dichiarato Riccardo Tramezzani, Responsabile UBI Comunità di UBI Banca. “Questo accordo rafforza le possibilità di intervenire con efficacia in contesti di disagio minorile, a sostegno di progetti per lo sviluppo di competenze sociali, relazionali, scientifico-tecnologiche, economiche e di cittadinanza attiva”.
“La Fondazione CON IL SUD in questi anni ha avviato una serie di collaborazioni strategiche con altri enti erogatori, con soggetti pubblici e privati, con l’obiettivo di creare delle opportune sinergie e più in generale aumentare le opportunità offerte al territorio” ha dichiarato Carlo Borgomeo presidente della Fondazione CON IL SUD e dell’impresa sociale Con i Bambini. “Una modalità che abbiamo declinato anche nell’ambito dell’attuazione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che interessa tutto il territorio nazionale e che operativamente è realizzato dalla società senza scopo di lucro Con i Bambini. Questo accordo – ha concluso Borgomeo – va in questa direzione”.
Il docu-film è prodotto da Fondazione Apulia Film Commissione e Fondazione CON IL SUD nell’ambito del Social Film Fund Con il Sud
Dopo il successo alla Festa del Cinema di Roma, dove si è aggiudicato il Premio del Pubblico BNL, dal 9 all’11 dicembre il docufilm “Santa Subito” di Alessandro Piva prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD con Regione Puglia arriva nelle sale italiane, con un programma di proiezioni evento.
Il film racconta la storia di Santa Scorese, giovane attivista cattolica di Bari, perseguitata per 3 anni da uno stalker e infine uccisa a soli 23 anni davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società – era il 1991 – ancora impreparata ad affrontare i reati di questo tipo.
Santa Subito è uno dei dieci titoli selezionati con il “Social Film Fund Con il Sud”, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Apulia Film Commission. L’iniziativa sperimentale ha permesso l’incontro tra imprese cinematografiche italiane ed enti del Terzo settore meridionale (100 società di produzioni e 250 organizzazioni non profit meridionali partecipanti), con l’obiettivo di “raccontare per immagini” il Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano.
Ieri sera al Multicinema Galleria di Bari la proiezione evento ha visto la partecipazione del regista Alessandro Piva, della famiglia Scorese e delle associazioni partner del film, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, della presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD.
“Siamo molto contenti del risultato realizzato da Piva, che con il suo “Santa Subito” ha pienamente incarnato il senso di questo progetto – commenta Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission-. Il Social Film Fund è un modello innovativo di Film Financing, che lega il mondo del sociale a quello del cinema. È un fondo di produzione unico creato da un ente privato (Fondazione Con il Sud) e un ente pubblico (Apulia Film Commission), attraverso il quale i due soggetti sono diventati produttori dei film finanziati. È un caso unico in cui i film vengono realizzati in partenariato con i soggetti no profit fin delle fasi di sviluppo. Al bando hanno partecipato più di 100 produttori e quasi 250 soggetti no profit, la commissione presieduta dal regista e autore Gennaro Nunziante ne ha dovuti selezionare 10 da realizzare in questa prima tornata”.
Soddisfatto del successo del film e del Social Film Fund Con il Sud anche Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD che commenta: “Sono tematiche che vanno affrontate e storie che devono essere raccontate, bene e in modo accessibile a tutti. La collaborazione con l’Apulia Film Commission- ha aggiunto Borgomeo-, rappresenta una grande innovazione e un importante precedente, una sinergia pubblico-privato che è riuscita a superare gli ostacoli tecnici per un obiettivo “pubblico” comune”.
Questa sera l’appuntamento sarà a Milano alle 21.15 presso il Cinema Palestrina, mentre mercoledì sarà la volta di Roma alle 21 presso il Cinema Farnese. Il film sarà proiettato nelle sale di 30 città italiane.
Natale è alle porte e resta poco tempo per trovare un bel regalo per amici, parenti, colleghi. Anche quest’anno vogliamo aiutarvi a fare una scelta diversa e a cercare i vostri doni tra le proposte natalizie solidali realizzate dai progetti e dalle organizzazioni sostenute dalla Fondazione CON IL SUD.
Ce n’è per tutti i gusti: decorazioni natalizie, pasta e condimenti, confetture, dolci, capi di abbigliamento, creme e saponi.
Se siete interessati, vi basterà contattare direttamente le organizzazioni per concordare l’acquisto e la spedizione.
DONI
Facciamo un pacco alla camorra è un pacco-dono di prodotti agroalimentari realizzati sui beni confiscati alla camorra, attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il pacco racconta una crescita civile del territorio, fondata sulla creazione di economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa. Confetture, sott’oli, pasta, vino, sono i prodotti che compongono il pacco, tutti espressione concreta e tangibile di una filiera di agricoltura sociale sana. L’iniziativa, è promossa dal consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata – in collaborazione con il comitato don Peppe Diana, Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e Cittadinanzattiva. Il “pacco alla camorra”, disponibile in due diversi formati, può essere acquistato su www.ncocommercio.com.
inSemola è un Pastificio artigianale etico nato dal Progetto Mani in Pasta, realizzato a Caltanissetta dalla Cooperativa Controluce per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità psichica. Grazie alla selezione ed utilizzo di grani antichi e materie prime locali, inSemola produce ogni giorno pasta fresca di alta qualità e condimenti genuini con cui accompagnare i primi piatti, riportando in vita la tradizione della pasta fresca artigianale ed il piacere del gusto tipico del territorio siciliano. Per conoscere l’intero assortimento e per acquistare i vostri regali https://www.insemola.it/
Su Gioosto , lo store online multibrand nato recentemente grazie al progetto “Next Social Commerce”, sono disponibili tantissimi prodotti: si va dall’agricoltura sociale e bio alla moda etica, fino alla biocosmesi e molto altro. Tutti realizzati da produttori accomunati da ambiziosi e innovativi progetti sociali e ambientali.https://gioosto.com/
Sulle etichette di abiti, borse e altri accessori è cucito il nome del marchio: Made in Castel Volturno. Tutti i capi sono prodotti nella “Casa di Alice”, una sartoria sociale che ha dato lavoro a diverse donne africane, realizzata in un bene confiscato alla camorra valorizzato con il progetto “P.I.e L – Produciamo Integrazione e Libertà” proprio a Castel Volturno, nel casertano. Un territorio che ospita la comunità italo-africana più numerosa del nostro paese. Le loro proposte sono disponibili sul sito http://www.madeincastelvolturno.com/shop/
Per chi si trova a Catania, ha aperto pochissimi giorni fa il punto vendita “Beteyà”, che in mandingo (dialetto parlato in diverse zone dell’Africa occidentale) significa “bello e buono”. Maglie, felpe, pantaloni, camicie, asciugamani e tovaglie nascono dal lavoro comune di quattro siciliani ex disoccupati e quattro migranti provenienti da Nigeria, Mali, Senegal e Gambia, che ogni giorno lavorano insieme nell’atelier di Villarosa (En), nato in un bene confiscato alla mafia. L’iniziativa è nata grazie al progetto “Sud – Arte e Design”
La sartoria sociale – Lab&Shop di Palermo, nata con il progetto “Ricucire il territorio”, integra la vendita di capi usati e vintage e un laboratorio tessile fondato sul riciclo dei materiali, in cui lavorano insieme persone di varie provenienze sociali, etniche e professionali. Dal 2017 la sartoria ha sede in un locale confiscato alla mafia, appartenuto al boss di Cosa Nostra Antonino Buscemi. Per vedere la collezione visitate il sito https://www.sartoriasociale.com/negozio/
“Giocherenda”un collettivo di giovani migranti e rifugiati nato nell’ambito del progetto “In gioco” a Palermo, inventa, costruisce e anima giochi cooperativi per diffondere la “giocherenda”. Con questa parola, nella lingua africana pular, si indica la solidarietà, la consapevolezza dell’interdipendenza, la forza e la gioia che scaturiscono dalla condivisione. Per vedere le foto dei prodotti, date un’occhiata alla pagina Facebook di Giocherenda e al seguente link per gli acquisti https://www.etsy.com/it/shop/Giocherenda
Dadi Contafiabe
La fattoria sociale Capovolti, nata con l’omonimo progetto per promuovere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità psichica, propone il #PaccoMatto: olio e condimenti per tutti i gusti, per insaporire il Natale dei vostri amici e parenti. Per informazioni e per acquistare una delle proposte visitate il seguente sito https://www.capovolti.org/paccomatto.html
Biscotti, pasta, farina e zafferano, cesti natalizi personalizzati. Questi i prodotti proposti dalla cooperativa agricolaSeminamondo, nata a Ragusa con il progetto “Costruiamo saperi” per favorire l’inserimento lavorativo di immigrati. “Credere nell’uomo ed investire nel territorio” è la filosofia di Semina Mondo. Una gallery completa dell’offerta è disponibile sulla pagina Facebook della cooperativa dove potete trovare anche i contatti per concordare gli acquisti.
“Se non li gusti non li puoi giudicare”. E’ lo slogan dei prodotti da forno del laboratorio“Cotti in fragranza”realizzati dai ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile Malaspina di Palermo. La proposta: biscotti, cioccolato, snack salati di vari gusti e anche la possibilità di acquistare confezioni di diversi formati con vari prodotti. L’iniziativa è stata recentemente selezionata con il bando “E vado a lavorare” dalla Fondazione, che ne sosterrà il rafforzamento. Tutti i prodotti possono essere acquistati online al seguente indirizzo https://cottiinfragranza.com/
Da Castelbuono, in provincia di Palermo, arrivano le proposte del Consorzio Manna Madonita: creme, saponette e saponi tutto rigorosamente alla manna, resina estratta dai frassini dalle molteplici proprietà benefiche. L’iniziativa è nata con il progetto “Quando la manna non cade dal cielo” che ha permesso la rimessa in coltura dei frassini in terreni spesso abbandonati, la formazione di giovani agricoltori sul campo, la vendita del prodotto, la creazione di occasioni di sviluppo per far conoscere al mondo le virtù della manna e le bellezze di queste terre. Per gli acquisti potete fare riferimento al sito https://www.consorziomanna.it/it/
Arrivano sempre da Castelbuono i prodotti del Consorzio Agrietica, nato con il sostegno della Fondazione. Dalle marmellate, alle confetture all’olio, tante idee tutte a km zero per deliziare amici e parenti in questi giorni di festa. I prodotti sono commercializzati con il marchio Etico Sociale “AgriEtica” e distribuiti con vendita porta a porta, all’ingrosso nei supermercati del territorio e nel punto vendita dei prodotti tipici locali che si trova a Castelbuono, oppure sul sito http://www.agrietica.com/
Se abitate o vi trovate a San Severo (Foggia), potete scegliere di donare un coupon “Spesa sospesa” nel supermercato di Via Zannotti 200. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’omonimo progetto, che ha lo scopo di sostenere persone in difficoltà economica offrendo loro servizi sociali e la possibilità di accedere a beni di prima necessità.
Se invece siete per i doni più tradizionali, date un’occhiata al sito https://www.equamente.eu/index.html dove potrete trovare presepi artigianali e altri idee regalo. Presto saranno in vendita sullo stesso shop online anche i prodotti realizzati grazie al progetto “Restart!” che ha l’obiettivo di recuperare e mettere a coltura un terreno nel comune di Enna attraverso la semina di canapa ad uso industriale, la coltivazione di essenze della macchia mediterranea (timo, salvia rosmarino, origano, ecc.) e l’allevamento di asine.
Da Milano a Bari, da Roma a Lecce. Dopo il successo alla Festival del Cinema di Roma, dove si è aggiudicato il Premio del Pubblico BNL conquistando una standing ovation e 12 minuti di applausi, dal 9 all’11 dicembre il docufilm “Santa Subito” di Alessandro Piva arriva nelle sale italiane.
Lunedì 9 dicembre alle 20.45 nella Sala 1 del Multicinema Galleria di Bari: la proiezione sarà anticipata dagli interventi del regista Alessandro Piva, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, di Rosamaria Scorese, di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD, e della presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco.
Martedì 10 l’appuntamento è a Milano alle ore 21:15 presso il Cinema Palestrina, sarà presente in sala il regista. Sempre martedì il film sarà proiettato al Cinema DB D’Essai di Lecce alle 21. Presenti in sala l’Assessore Loredana Capone, la Consigliera di Parità Anna Grazia Maraschio, Rosa Maria Scorese, Maria Pia Vigilante.
Mercoledì 11 dicembre sarà la volta del Cinema Farnese di Roma, alle ore 21. Presente in sala il regista e la sceneggiatrice Laura Grimaldi.
Santa Scorese, giovane attivista cattolica della provincia di Bari, per anni subisce le morbose attenzioni di uno sconosciuto molestatore ma non mette mai in discussione la sua vocazione all’aiuto del prossimo e il suo percorso spirituale. La sera del 15 marzo 1991 al rientro a casa Santa viene accoltellata a morte dal suo persecutore, davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società all’epoca impreparata ad affrontare i reati di genere e lo stalking. Aveva ventitré anni.
“Santa Subito” è uno dei dieci titoli prodotti attraverso il “Social Film Fund con il Sud”, progetto promosso da Apulia Film Commission e Fondazione con il SUD.
Papa Francesco riceve in dono la manna di Castelbuono
ROMA – 6 Dicembre 2019
É stato un incontro speciale quello dello scorso 4 dicembre fra Papa Francesco e il Consorzio Manna Madonita di Castelbuono (PA), nato grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD.
In dono al pontefice una cesta contenente la manna prodotta nel comprensorio locale palermitano e il goloso Oro di Manna del maestro pasticcere Fiasconaro, il panettone artigianale con crema di manna da spalmare, ricoperto di glassa bianca e colata di mannetti.
La manna, nutrimento di memoria biblica, noto come cibo piovuto dal cielo per sfamare il popolo di Israele nel deserto, questa preziosa resina dal sapore dolciastro viene estratta ancora oggi con tecniche antichissime dalla corteccia dei frassini madoniti. Il Pontefice ha ascoltato con attenzione la storia di questo prodotto, ricco di proprietà benefiche e valido sostituto dello zucchero, raccolto nella stagione estiva direttamente dalla pianta intaccata, sotto forma di suggestive stalattiti bianche.
Il Consorzio Manna Madonita nasce nel 2015 per recuperare questa risorsa unica al mondo, mettendo insieme 4 cooperative di produttori (La 50, Oasi, Nuova Alba e Il Girasole) di Castelbuono e di Pollina (Pa), 3 delle quali coinvolgono soggetti svantaggiati. Un lavoro di comunità quello avviato grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD: sono 42 i lavoratori che a più riprese hanno collaborato con il consorzio, 8 le nuove assunzioni, 20 gli operai agricoli stabilizzati e 30 i giovani frassinicoltori che hanno già aderito ai corsi di formazione. Una “manna” anche per il paesaggio e l’economia: grazie al progetto, sono stati recuperati 60 ettari di frassineti in terreni incolti. Un sistema che funziona: nell’ultimo anno il fatturato è cresciuto di circa il 30%.
Grazie a questo intervento, oggi la manna è una prelibatezza sempre più ricercata, utilizzata tra gli altri proprio da Fiasconaro, industria di panettoni di Castelbuono conosciuta in tutto il mondo e che ha dedicato un’intera linea all’antica linfa siciliana. La manna è inserita nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; quella purissima detta “eletta” è Presidio Slow Food.
Dal 2016, il lavoro del consorzio con il progetto “Quando la manna non cade dal cielo” è la rimessa in coltura dei frassini in terreni spesso abbandonati, la formazione di giovani agricoltori sul campo, la vendita del prodotto, la creazione di occasioni di sviluppo per far conoscere al mondo le virtù della manna e la bellezza di questi luoghi. Oltre all’indotto economico, il progetto ha anche una significativa valenza ambientale perché contribuisce alla tutela del territorio tra Castelbuono e Pollina a partire dall’importanza naturalistica e paesaggistica dei frassineti, veri e propri musei a cielo aperto.
Da qualche tempo, la manna si può acquistare anche online grazie all’e-commerce sul sito www.consorziomanna.it
A Catania nasce Beteyà shop che vende abiti creati da siciliani e migranti
Home › News › Beteyà, il negozio dove si incontrano legalità e integrazione
Beteyà, il negozio dove si incontrano legalità e integrazione
CATANIA – 4 Dicembre 2019
Si chiama “Beteyà” (che in mandingo, dialetto parlato in diverse zone dell’Africa occidentale, significa “bello e buono”) ed è la linea di abbigliamento realizzata nell’ambito del progetto “Sud – Arte e Design”.
Da sabato 7 dicembre avrà uno spazio di vendita dedicato a Catania, che sarà inaugurato in via Etnea 322, con un evento a partire dalle 17,30.
Il valore aggiunto dell’iniziativa? Maglie, felpe, pantaloni, camicie, asciugamani, tovaglie nascono dal lavoro comune di quattro sicilianiex disoccupati e quattro migranti provenienti da Nigeria, Mali, Senegal e Gambia, che ogni giorno lavorano insieme nell’atelier di Villarosa (En), nato in un bene confiscato alla mafia.
L’iniziativa è partita con i lavori di ristrutturazione del bene confiscato a Villarosa e proseguita con la definizione del visual, del piano di marketing e con la formazione dei giovani siciliani e migranti. Oggi, grazie a questo percorso, c’è chi taglia e cuce, chi è addetto alle macchine di stampa, chi cura il brand e chi si occupa della vendita dei capi realizzati dai propri colleghi.
Il progetto “Sud – Arte e Design” è sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e promosso dall’Associazione Don Bosco 2000 in collaborazione con organizzazioni e istituzioni locali.
L’incontro si terrà a Bari mercoledì 4 dicembre, dalle 9.30 alle 13.30 presso la Sede dell’Ordine dei giornalisti della Puglia e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nei prossimi mesi nelle regioni del Sud. I seminari punteranno a ragionare su come avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo attraverso il racconto del “territorio”, che è la parola chiave del progetto e che sarà declinata in tutti i seminari attraverso ciascuna delle sei redazioni del Giornale Radio Sociale (società, diritti, economia, cultura, internazionale, sport).
Ripartire dal territorio per una nuova frontiera della comunicazione sociale: innovazione, responsabilità e strumenti del giornalismo che sceglie la strada e le periferie. Conoscere per raccontare: il territorio e le persone che lo abitano sono risorse preziose per la comunicazione sociale. Fatti di vita quotidiana, piccole grandi storie di dignità e di rifiuto del conformismo, di educazione alla vita sociale e di ribellione alla marginalità.
Lo sport è il terreno dell’emancipazione, dei diritti e delle pari opportunità. Per questo è importante raccontare questa nuova realtà (molto spesso senza risultato finale, senza record e senza supercampioni) utilizzando un linguaggio improntato sul rispetto delle persone di cui si parla e delle “storie” che si raccontano.
Il programma del seminario, organizzato in collaborazione con Ordine dei Giornalisti della Puglia, vedrà la presenza di importanti operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit chiamati a un confronto sul ruolo dello sport sociale e del giornalismo attraverso il racconto di importanti esperienze che valorizzano il territorio e i beni comuni della Puglia.
Ad aprire la giornata i saluti di Piero Ricci, presidente Odg Puglia; Vincenzo Manco, esecutivo Forum nazionale Terzo Settore e presidente Uisp; Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione Fondazione con il Sud; Davide Giove, portavoce Forum Terzo Settore Puglia; Ivano Maiorella, direttore Giornale Radio Sociale. A seguire gli interventi di Elena Fiorani, responsabile sport Giornale Radio Sociale; Giampiero Bellardi, ex vicedirettore Rai Sport; Guido Torlai, vicedirettore Tgr Rai; Daniele Iacopini, giornalista di Redattore Sociale; Mara Cinquepalmi, associazione Giulia Giornaliste; Gianluigi De Vito, vice capo servizio sport della Gazzetta del Mezzogiorno.
Spazio poi alle esperienze locali con l’intervento di Mauro D’Alonzo, fondatore degli Atipici Rugby Bari, squadra nata nel 2014 con lo scopo di promuovere il rugby integrato come strumento di cambiamento sociale, favorendo il reinserimento e l’integrazione psichica di persone con vissuti di disagio di vario grado. Interverrò anche Monia Pavone, dell’Associazione Circo laboratorio mobile di Bari, che da 10 anni svolge attività di ginnastica acrobatica e circense, includendo anche utenti dei centri diurni e minori con difficoltà dell’apprendimento o autismo.
Il corso dà diritto a 4 crediti formativi per i giornalisti ed è necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F. La partecipazione è gratuita. Sarà possibile seguire il seminario in diretta Facebook sulla pagina del Giornale Radio Sociale.
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