Custodi del Bello al Sud

Custodi del Bello al Sud

7 Luglio 2023

Il progetto che contrasta l’emarginazione con il lavoro e la cura del bene comune sarà attivato in 5 città meridionali grazie a Caritas e Fondazione Con il Sud. 

Un franchising del sociale che contrasta l’emarginazione e la povertà con il lavoro diventa un modello adottato in tutta Italia. Il progetto “Custodi del Bello” è stato presentato oggi a Roma da Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud. Le due realtà si impegnano a sostenere il progetto nelle regioni del Sud Italia. Presenti alla conferenza stampa presso la sede di Fondazione Con il Sud il Direttore di Caritas Don Marco Pagniello, il Presidente di Fondazione Con il Sud Stefano Consiglio, il Vicepresidente del Consorzio Communitas Luciano Marzi project manager del progetto Sud, e numerosi amministratori locali e sindaci provenienti da tutta Italia.

Le città inizialmente coinvolte saranno Caltanissetta, Bari, Bitonto, Cagliari e Matera a cui se ne potrebbero aggiungere altre. Nei prossimi 36 mesi solo in queste cinque città oltre 200 persone in situazioni di difficoltà saranno inserite in percorsi formativi e lavorativi che le vedranno impegnate nel rendere i quartieri più belli e vivibili. 44 squadre di lavoro si prenderanno cura di strade, parchi, giardini, monumenti e luoghi di aggregazione come scuole e piazze.

L’investimento complessivo messo in campo da Caritas Italiana (attraverso fondi 8xmille messi a disposizione della CEI) e Fondazione Con il Sud è di 800mila euro. Di questo, oltre mezzo milione di euro andrà direttamente a pagare il lavoro delle persone fragili, sostenendone il reddito, mentre la restante parte sarà destinata ai tutor che formeranno e accompagneranno i “custodi”, per la gestione amministrativa del progetto e la relativa comunicazione.

La novità assoluta è rappresentata dal sostegno concreto di due realtà nazionali come Fondazione Con il Sud impegnata nello sviluppo meridione attraverso percorsi di coesione sociale e Caritas Italiana che può contare su una rete di 217 Caritas diocesane diffuse in tutto il Paese.

Un’evoluzione che trasforma i “Custodi del Bello” da iniziativa sperimentale a vero e proprio modello di coesione sociale nazionale. Con il sostegno di imprese e amministrazioni locali, oggi il progetto è realtà in grandi città metropolitane così come in comuni medio-piccoli.

Queste cinque città si vanno ad aggiungere a Milano, Roma, Firenze, Brescia e Savona dove i Custodi del Bello sono già presenti grazie ad una virtuosa collaborazione tra terzo settore, amministrazioni comunali ed imprese.

“Questa iniziativa evidenzia l’importanza di accompagnare le persone che si affidano a noi in un reale percorso di inclusione sociale e lavorativa” – ha spiegato Don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana.

“La bellezza e la speranza sono due grandi attivatori di cambiamento, soprattutto attorno a beni comuni e se interessano persone con fragilità sociale” – ha sottolineato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione Con il Sud. “La possibilità di migliorare le proprie comunità dipende dalla volontà delle persone di attivarsi e di prendersi cura dei propri giardini, delle proprie strade, degli spazi di comunità. In questi casi, come dimostrano anche tanti progetti che abbiamo avviato nelle regioni meridionali, si innesca un processo generativo capace di coinvolgere il territorio. Questa iniziativa promossa con la Caritas Italiana, permette di trasformare micro iniziative realizzate in tante città del Sud in modo spontaneo ma poco organizzate, in una pratica di responsabilità sociale che offre un’occasione di riscatto per centinaia di persone, attraverso il lavoro e la bellezza del loro impegno, e al tempo stesso rappresenta motivo di orgoglio per le amministrazioni locali, le imprese coinvolte e in generale la comunità di cittadini”.

“Prossimità, formazione, lavoro, rigenerazione delle persone più in difficoltà e contrasto al degrado urbano sono gli elementi topici sui quali ripartire e rigenerare le nostre comunità ridando speranza per il futuro.” – dichiara Luciano Marzi di Consorzio Communitas- “In quest’ottica, il progetto Custodi del Bello si pone come una misura efficace di welfare finalizzata a riconnettere positivamente comunità e luoghi cittadini, attraverso la cura dei beni comuni e l’attenzione ai più deboli. Il grande lavoro svolto sui fragili che quotidianamente svolgono le Caritas territoriali e la lungimiranza di alcune amministrazioni cittadine, hanno trovato attraverso questo progetto una declinazione concreta, resa possibile al fattivo sostegno di Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud.”


COME NASCE IL PROGETTO

I Custodi del Bello sono promossi dal Consorzio Communitas, dalla Fondazione Angeli del Bello e dall’Associazione Extra Pulita; quest’ultima, assieme al Comune di Milano aveva avviato la prima scintilla del progetto a Milano nel 2017. Negli anni successivi il progetto è stato sperimentato con successo a Firenze, poi Roma, Brescia e Savona. Ma sono già tante le amministrazioni che hanno chiesto di aderire, a partire da Finale Ligure, Trento, Torino, Catanzaro e Biella. Il progetto avviato al Sud coinvolge le città di Caltanissetta, Bari, Bitonto, Cagliari e Matera.

LE FASI DEL PROGETTO

Il progetto si articola in tre fasi principali. La prima, in cui enti locali, del terzo settore e le Caritas diocesane selezionano le persone fragili italiane e straniere in stato di difficoltà come i percettori di reddito di cittadinanza, mobilità, NASPI e con difficoltà di reinserimento sociale. Dopo la selezione, i soggetti vengono formati per far parte delle squadre di intervento (seconda fase) coordinate da personale specializzato e iniziano la loro attività di cura delle città che dura circa 6 mesi.

La terza fase prevede l’inserimento lavorativo dei “custodi del bello”. Grazie all’attivazione di reti con le imprese locali, il terzo settore, le amministrazioni e al percorso fatto nei mesi precedenti, alle persone fragili vengono offerte opportunità lavorative e/o percorsi di formazione finalizzati all’assunzione come stage e tirocini.

CHI SONO I CUSTODI DEL BELLO

Possono diventare “Custodi” tutte le persone in stato di difficoltà sia economica che sociale: poveri, disoccupati, migranti regolari non ancora integrati, giovani neet che non lavorano e non studiano, over 50 esclusi dal mercato del lavoro che avranno l’opportunità di essere formate e accompagnate al reinserimento nel mondo del lavoro.

COME CANDIDARE LA PROPRIA CITTA’?

Tutte le amministrazioni locali, enti di terzo settore e mondo imprenditoriale possono aderire al progetto e portarlo nella propria città e nel proprio quartiere. Custodi del Bello è definito un “franchising sociale” perché parte da un format definito che ha la capacità di adattarsi alle diverse realtà locali. In alcune città è sostenuto dalle donazioni di imprese private e da cittadini, in altre direttamente dai Comuni attraverso bandi pubblici, in altre dall’intervento di enti del terzo settore. Per richiedere informazioni basta inviare una mail a info@custodidelbello.org o visitare il sito custodidelbello.org

APERTA RACCOLTA FONDI SU “FOR FUNDING” DI INTESA SAN PAOLO

Da alcuni mesi è aperta una raccolta fondi sulla piattaforma “For Funding” di “Intesa San Paolo” che permette a chiunque, anche con una piccola donazione, di sostenere i “Custodi del Bello”. L’obiettivo è raccogliere 200mila euro per avviare 6 nuove squadre che saranno impegnate per un anno intero, coinvolgendo 36 persone fragili.

IL MODELLO FUNZIONA?

I risultati raccolti fino ad oggi nelle città dove il progetto è attivo dimostrano che “I custodi del Bello” sono un’azione efficace che aiuta concretamente “gli ultimi”. Oltre il 50% dei partecipanti al termine del progetto ha trovato lavoro e ha cambiato vita, diventando parte attiva della comunità. Un obiettivo straordinario se si pensa che la maggior parte dei soggetti non lavorava da anni o non aveva mai avuto l’occasione di impegnarsi in un’attività lavorativa. Questo dimostra concretamente come il format Custodi del Bello possa essere adottato come un’efficace misura di contrasto alla povertà.

PERCHE’ È INNOVATIVO?

Diversi studi dimostrano come il degrado e l’incuria dei quartieri delle città vada di pari passo con l’insicurezza, l’illegalità diffusa e le difficoltà economiche e sociali dei cittadini. Con un’unica azione, i Custodi del Bello vogliono portare un cambiamento positivo, incidendo sia nella vita delle persone che in quella dei quartieri più in difficoltà e a rischio. Un giardino o un parco curato e vigilato porterà famiglie e cittadini a frequentarlo, allontanando attività illegali spesso diffuse dove non c’è cura e presidio cittadino.

PERCHE’ AL SUD

I dati economici dimostrano quanto sia importante la diffusione del progetto in Italia e in particolare nel Sud Italia. Negli ultimi anni la povertà nel nostro Paese ha raggiunto livelli record, con più di 1,9 milioni di famiglie in povertà assoluta e circa 5,6 milioni di individui. Al Sud il dato è ancora più preoccupante, con il 10% delle famiglie in stato di povertà assoluta e il 20,8% di poveri relativi, contro il 6,5% al Nord e il 6,9% al Centro.

Altro dato su cui il progetto vuole incidere è l’integrazione degli stranieri residenti, di cui uno su tre (32%) si trova in stato di povertà, rispetto a una media nazionale del 7,5%.