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  • Comunità educanti: nuovo bando di Con i Bambini

    Comunità educanti: nuovo bando di Con i Bambini

    15 Febbraio 2021

    Il “Bando per le comunità educanti”, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorileè rivolto al mondo del Terzo settore e si propone di identificare, riconoscere e valorizzare le comunità educanti, intese come comunità locali di attori (famiglie, scuola, singoli individui, reti sociali, soggetti pubblici e privati) che hanno, a diverso titolo, ruoli e responsabilità nell’educazione e nella cura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che vivono nel proprio territorio.

    La povertà educativa è un fenomeno complesso, che non riguarda solo la dimensione scolastica, ma più in generale quella educativa, sociale ed economica. Sommando i minori in povertà assoluta e quelli in povertà relativa, sono circa 3 milioni e 600 mila i minori poveri in Italia, un terzo del totale. La risposta al fenomeno della povertà educativa minorile è la comunità educante, che comprende l’insieme dei soggetti coinvolti nella crescita e nell’educazione di bambini, bambine e adolescenti. Una comunità che cresce “con” loro, e non solo per loro; che educa gli adulti del domani, ma che si fa anche educare e cambiare da loro. Questa è anche una consapevolezza maturata durante la pandemia. L’indagine Demopolis-Con i Bambini realizzata lo scorso novembre ha infatti registrato che per il 67% degli italiani la responsabilità dei minori è di tutta la comunità, dato che si attestava al 49% nella rilevazione dell’anno precedente.

    Il Bando ha l’obiettivo proprio di favorire la costruzione e il potenziamento di “comunità educanti” efficaci e sostenibili nel tempo, che siano in grado di costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e di offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi di bambini, bambine e adolescenti. Per far nascere una comunità educante è necessario coinvolgere tutti i soggetti del territorio, per riportare i giovani e le loro famiglie al centro dell’interesse pubblico. Condividendo strumenti, idee e buone pratiche, è possibile raggiungere l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di vita dei minori, che diventano non solo destinatari dei servizi, ma soprattutto protagonisti e soggetti attivi delle iniziative programmate e attivate.

    L’iniziativa sosterrà partnership ampie e competenti tra i soggetti attivi sul territorio (mondo del terzo settore e della scuola, ma anche quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e il mondo delle imprese) che presentino programmi di creazione e mantenimento nel tempo di una comunità educante in grado di presidiare in maniera stabile i processi educativi del contesto in cui intende operare. Si sottolinea la necessità che venga definito chiaramente il territorio di riferimento della comunità educante, tenendo conto dell’importanza di un pieno e non generico coinvolgimento degli attori locali. Il loro ruolo presuppone infatti la diretta conoscenza delle problematiche e dei bisogni della comunità, con particolare riferimento alla situazione dei giovani. Le proposte devono essere presentate esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàirosentro il 30 aprile 2021.

    Le proposte selezionate, al termine della prima fase di valutazione, accederanno alla successiva fase di progettazione, nella quale i progetti ammessi dovranno definire ulteriormente la proposta progettuale, in collaborazione con gli uffici di Con i Bambini, e prevedere l’integrazione nel progetto di un disegno di valutazione d’impatto. Solo al termine della seconda fase, in caso di esito positivo, si procederà all’eventuale assegnazione del contributo. Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, in funzione della qualità delle proposte ricevute.

    Sono previsti degli incontri di presentazione online del bando. Per restare aggiornati, consultare il sito e i social di Con i Bambini. È possibile anche iscriversi alla newsletter elettronica.

    Il bando è disponibile al seguente link>>

  • Con i Bambini: posizioni aperte per l’area Attività istituzionali

    Con i Bambini: posizioni aperte per l’area Attività istituzionali – Fondazioneconilsud.it

    Home › News › Con i Bambini: posizioni aperte per l’area Attività istituzionali

    Con i Bambini: posizioni aperte per l’area Attività istituzionali

    3 Febbraio 2021

    L’impresa sociale Con i Bambini, ente attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, intende selezionare uno o più collaboratori da inserire nell’area ‘attività istituzionali’ con riferimento a due diversi profili.

    Profilo A
    Con i Bambini intende valutare candidature al fine di individuare una collaboratrice o collaboratore in grado di svolgere un ruolo di “coordinamento” delle attività di monitoraggio tecnico, a diretto riporto del Direttore generale.

    Profilo B
    Con i Bambini è anche interessata a valutare e selezionare profili di persone che entrino a far parte del team dell’area ‘attività istituzionali’ in qualità di addetti.

    Gli interessati a candidarsi alle posizioni aperte dovranno inviare la documentazione richiesta entro il 2 marzo 2021.
    Per informazioni e modalità di candidatura, si prega di scaricare il documento disponibile a questo link >>

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  • FQTS 2021: la formazione per guardare lontano

    FQTS 2021: la formazione per guardare lontano

    26 Gennaio 2021

    Torna il percorso di formazione dedicato al Terzo settore meridionale. Al centro di questa annualità i temi della co-programmazione, della dimensione comunitaria e dell’attivazione di relazioni per produrre sviluppo e cambiamento nei territori e nelle comunità.

    Per iscriversi al percorso formativo c’è tempo fino al 15 febbraio 2021 al seguente link 
    https://forms.gle/pLZ8ehCkbjJbD7Xz9

     Alla sua 13° edizione torna FQTS, il progetto di formazione per il Terzo Settore delle regioni del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna promosso dal Forum nazionale del Terzo Settore e da CSVnet e con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.

    Quest’anno destinatari della formazione non saranno i singoli rappresentanti di realtà di Terzo settore, ma gli stessi Enti e le Reti del Mezzogiorno (circa 160), che nei rispettivi territori avranno la possibilità di diventare protagonisti di un processo di formazione e di cambiamento.

    Quello di FQTS è un percorso didattico-formativo fortemente innovativo che ogni anno sperimenta le forme e i modi più efficaci per raggiungere le persone e condividere saperi, prassi e conoscenze. Dai MOOC, alla formazione in aula in presenza e a distanza, alla piattaforma formativa, ai seminari, per fare leva sulle competenze, le esperienze, le pratiche, i valori e i legami che le comunità vivono o hanno vissuto e che si caratterizza da sempre per il suo valore “relazionale”. Quest’anno i temi al centro della formazione saranno quelli della co-programmazione, della dimensione comunitaria e dell’attivazione di relazioni per produrre sviluppo e cambiamento nei territori e nelle comunità.

    FQTS 2021 chiama a raccolta 160 territori, 160 comunità concrete, reali, coraggiose, disposte a lavorare per il cambiamento, impegnandosi in un serio, strutturato e intenso percorso formativo. Vogliamo provare, realizzando un patto di vicinanza e di formazione con gli ETS di una comunità, a rendere concrete le idee di giustizia, benessere, sostenibilità e pace che stanno nel cuore di ciascuno di noi. È questa la formazione che proponiamo: diventare attori capaci e responsabili di un cambiamento possibile!” Così Mauro Giannelli, coordinatore del progetto.

    La prima data da segnare sul calendario è il 15 febbraio 2021, deadline per le iscrizioni al progetto, tramite il seguente link https://forms.gle/pLZ8ehCkbjJbD7Xz9. *

    Secondo appuntamento da non mancare è la presentazione ufficiale di questa nuova annualità, il 5 marzo 2021 in modalità on-line.

    La formazione è incentrata su 5 assi che si differenziano per obiettivi, per tipologia di destinatari e per metodologia e percorsi formativi: “Il futuro delle comunità: il ruolo degli Ets nella co-programmazione”, che si rivolge a due tipologie di destinatari ed è organizzato in due linee formative; “Rafforzamento delle capacità politiche e di ruolo”, diretto a potenziare le abilità relazionali e politiche per conferire maggior ruolo alla propria organizzazione; “Enti e reti di Terzo settore nello sviluppo di comunità”, il cui obiettivo è sostenere gli enti e le reti nella costruzione di alleanze e partenariati strategici; “Supporto tecnico e culturale – capacitazione dei territori e delle comunità” per supportare gli Ets, le Reti e le comunità nella valorizzazione delle competenze e nella realizzazione di percorsi formativi orientati alla costruzione di team di supporto al territorio; Formazione Regionale. 

    FQTS – la formazione per il cambiamento – rappresenta uno spazio per la crescita di consapevolezza e per la formulazione di nuovi obiettivi, un punto di riferimento capace di offrire nuove prospettive e di tessere legami di fiducia, uno strumento per agire politiche di rafforzamento dei corpi sociali intermedi al Sud. 

    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.fqts.org

    *Al progetto FQTS si possono iscrivere ETS o RETI – formalizzate o comunque riconoscibili e stabili (è obbligatorio iscriversi ad una linea formativa delle 7 proposte dell’Asse 3) con cui verrà intrapreso un cammino di partenariato che vedrà coinvolti nella formazione i dirigenti e i componenti degli organi direttivi dell’ETS o della RETE, e con i quali saranno individuati i partecipanti agli assi formativi 1, 2  e 4 (volontari, operatori, soci ecc., ma anche soggetti esterni individuati all’interno del territorio o della comunità, interessati al perseguimento e alla realizzazione di tutte le azioni necessarie alla infrastrutturazione sociale).

    Complessivamente saranno iscritti al percorso formativo 160 Ets o Reti, e quindi di fatto 160 territori e/o comunità per ogni anno, con l’obiettivo di arrivare a quasi 600 territori e/o comunità in 3 anni, coprendo così un quarto dei comuni delle sei regioni del Sud e raggiungendo per ogni annualità oltre 1.500 persone in formazione.

  • Cammina Italia: il reportage di RaiNews nelle terre di Don Diana

    Cammina Italia: il reportage di RaiNews nelle terre di Don Diana

    18 Gennaio 2021

    Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD, interviene durante il reportage di Cammina Italia
    Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD, interviene durante il reportage di Cammina Italia

    Sabato 16 gennaio, il viaggio di Cammina Italia, il reportage di Alfredo Di Giovampaolo per RaiNews 24, ha attraversato una terra tristemente nota per essere stata insanguinata, inquinata e deturpata dal clan dei casalesi: Casal di Principe. Un territorio che, insieme a quelli circostanti, sta riuscendo a costruirsi una nuova identità giorno dopo giorno. Oggi Casal di Principe è la terra di Don Peppe Diana, il parroco assassinato nel 1994, proprio perché stava provando a fornire alle persone un’alternativa valida alla camorra e ai suoi ricatti.

    Qui, la Fondazione CON IL SUD ha investito e continua ad investire tanto, non solo in termini economici, erogando risorse a sostegno di progetti di recupero e valorizzazione dei beni confiscati, ma anche in termini sociali ed umani, riconoscendo nel Terzo settore locale un interlocutore vivace, determinato e dotato di uno spiccato spirito imprenditoriale.

    “I beni confiscati dovrebbero rappresentare dei presidi sul territorio per costruire una cultura del rispetto reciproco, della solidarietà, della legalità, del rispetto delle regole per contrastare la cultura del sopruso – ha detto Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD, che è intervenuto nel reportage – Si tratta di un’operazione culturale, ideologica, ma che sta insieme a un lavoro economico e sociale, perché in ognuno di questi beni è possibile costruire percorsi di rigenerazione umana”.

    Il reportage di Cammina Italia ci porta a conoscere realtà come la pizzeria Nuova Cucina Organizzata che, nata nell’ambito del progetto Via Giacosa, ha già creato 5 posti di lavoro e ha contribuito alla riappropriazione del lessico che la camorra aveva fatto proprio; la cioccolateria Dulcis in fundo, per la cui realizzazione è stato fondamentale il contributo del progetto La Res e dove sono impiegati attualmente sei ragazzi con sindrome di Down; la Fattoria dei sogni, che conta 27 dipendenti tra cui molte persone con una situazione di svantaggio fisica o sociale come Gaetano, che in passato è stato condannato per spaccio; La forza del silenzio, cooperativa sociale che coinvolge in laboratori sartoriali ragazzi con autismo, come Alfredo che qui fa il grafico; il progetto Paprica, che ha scelto di puntare sull’agricoltura, ma per farlo dovrà prima occuparsi della bonifica del terreno confiscato nel comune di Cancello e Arnone il cui sottosuolo ha accolto per anni solo veleni e sostanze tossiche; infine Casa di Don Diana, che tra le altre attività ospita un incubatore di impresa sociale nato nell’ambito del progetto F.U.C.IN.A., qui nel ricordo del parroco l’attenzione è dedicata all’educazione dei giovani, unica vera leva per il cambiamento.

    Tutte le esperienze, sostenute dalla Fondazione CON IL SUD, sono tappe di un viaggio fatto di storie di rinascita, che insegnano che costruire economia, creare posti di lavoro senza la criminalità organizzata è possibile, anche nelle situazioni che sembrano più sfavorite.

    Il reportage completo è disponibile al seguente link>>

  • Miglior esperienza turistica: Catacombe di San Gennaro in finale

    Miglior esperienza turistica: Catacombe di San Gennaro in finale

    15 Gennaio 2021

    Great, the guide was lovely and answered every question before we could ask them.” (Fantastico, la guida era adorabile e ha risposto a ogni domanda ancor prima che chiedessimo). Questa di Mihaela dalla Romania è solo una tra le numerose recensioni che hanno determinato l’assegnazione del Remarkable Venue Awards alle Catacombe di San Gennaro, uno dei più importanti siti archeologici di Napoli, simbolo del riscatto sociale per la città e per la sua generazione più giovane.

    Promosso da Tiqets, piattaforma di prenotazione online per musei e attrazioni leader a livello mondiale, il premio, giunto alla quarta edizione, celebra i musei e le attrazioni di Italia, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Irlanda, Stati Uniti e Spagna, che abbiano fornito le migliori esperienze ai visitatori, secondo i loro giudizi.

    Cinque categorie e altrettanti siti turistici premiati per ciascun Paese rappresentato. Per l’Italia, oltre alle Catacombe di San Gennaro, che hanno vinto il premio come miglior “Onsite Experience” celebrativo del luogo e dello staff, sono stati premiati anche l’Acquario di Genova (Most Remarkable Venue), la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia (Best Museum), il Parco Giardino Sigurtà di Verona (Best Attraction) e il Palazzo Ducale di Venezia (Best Landmarks). Quest’anno, inoltre, alle cinque storiche categorie si sono aggiunti due nuovi riconoscimenti per premiare l’innovazione e lo spirito di adattamento durante la pandemia, che sono andati al a Circo Maximo Experience come Most Innovative Venue e al Parco Archeologico di Rudiae a Lecce come Best Hidden Gem.

    Tutti i premiati sfideranno adesso i vincitori degli altri Paesi per aggiudicarsi per ciascuna categoria il titolo di “Best of the best”, i preferiti a livello mondiale. A deciderlo saranno gli utenti che possono partecipare alla votazione online, aperta fino al 20 gennaio al seguente link https://www.tiqets.com/blog/best-museums-attractions/vote/. In pochi minuti si può contribuire all’attribuzione di un importante riconoscimento al proprio sito del cuore e allo stesso tempo partecipare al concorso Consumer’s Choice per provare a vincere un anno di biglietti gratuiti per esplorare i musei e le attrazioni più vicini (più una coppia di biglietti al mese per le attrazioni votate). I siti premiati, inoltre, potranno vincere 10 mila euro per ripartire più forti dopo i numerosi stop ancora in vigore per il contenimento della pandemia.

    Le Catacombe di San Gennaro a Napoli, dopo aver vinto nel gruppo italiano composto dal Museo Enzo Ferrari, dal Parco Natura Viva e dal Parco Le Caravelle, adesso sfideranno l’Irish Whiskey Museum (Regno Unito e Irlanda), il Titanic museum attraction (Stati Uniti), Albaola, the Sea Factory of the Basques (Spagna), Ripley’s Believe it Or Not (Paesi Bassi) e Dalí Paris (Francia).

    Il sito napoletano offre più che una visita turistica. L’esperienza delle Catacombe di San Gennaro, infatti, può davvero essere definita esemplare rispetto agli obiettivi di sviluppo di un territorio. Con la guida di Padre Antonio Loffredo, i giovani del quartiere Sanità, dove si trovano le Catacombe, attraverso la cooperativa sociale La Paranza da loro stessi costituita, hanno preso in gestione il sito, che grazie anche al sostegno della Fondazione CON IL SUD nel 2008 ed in seguito di altri donatori, è passato dall’accogliere 6.000 visitatori all’anno a oltre 100.000.

    Quello che era nato come un intervento di inclusione sociale e di valorizzazione di un bene comune, ha innescato la leva per lo sviluppo di una comunità e di un territorio particolarmente difficile. Oggi le Catacombe attraggono visitatori, generano occupazione, contribuiscono all’affermarsi di una nuova positiva idea del Rione Sanità e favoriscono percorsi di inclusione e coesione sociale di cui è espressione la costituzione della Fondazione di Comunità di San Gennaro. E infine diventano ambasciatori delle bellezze e della cultura dell’Italia nel mondo.

    Nell’anno della pandemia e dello stop ai viaggi, i pochi click necessari per partecipare alle votazioni del Remarkable Venue Award sono un modo per continuare a viaggiare, per tornare con i ricordi ai luoghi visitati negli anni passati e per tenere viva la curiosità e la voglia di tornare a scoprirne di nuovi non appena sarà possibile.

    Per votare non è necessario registrarsi, bastano solo pochi click al seguente link https://www.tiqets.com/blog/best-museums-attractions/vote/.

  • CON I BAMBINI E REGIONE LAZIO: PUBBLICATI GLI ESITI DI NON UNO DI MENO

    CON I BAMBINI E REGIONE LAZIO: PUBBLICATI GLI ESITI DI NON UNO DI MENO

    8 Gennaio 2021

    Un milione di euro per 6 progetti di contrasto alla povertà educativa.
    Coinvolti 1.850 minori tra 6 e 13 anni, 1.100 nuclei familiari e 100 docenti

    Sono sei i progetti selezionati con il bando “Non uno di meno”, promosso dalla Regione Lazio e dall’impresa sociale Con i Bambini per contrastare i rischi di dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni e supportare le famiglie attraverso presìdi educativi nei quartieri con maggiore grado di vulnerabilità sociale del Lazio, in particolare nella fase immediatamente successiva all’emergenza sanitaria. I progetti sono sostenuti con fondi dell’avviso che metteva a disposizione complessivamente 1 milione di euro suddiviso, in modo paritetico, tra Regione Lazio e Con i Bambini.

    Le sei iniziative si sviluppano su tutto il territorio regionale, 3 ricadono rispettivamente nelle province di Viterbo, Rieti e Frosinone, 1 nella provincia di Roma (Castelli Romani) e 2 nel comune di Roma (quartiere di San Basilio e Lunghezza), complessivamente coinvolgono 1.850 minori tra i 6 e i 13 anni, 1.100 nuclei familiari e 100 docenti circa. Per la realizzazione di progetti saranno coinvolti complessivamente 42 partner.

    “Lo stanziamento da parte della Regione Lazio di 500mila euro in co-programmazione con l’impresa sociale Con i Bambini, ha come prima finalità quella di essere un sostegno concreto per i minori e le famiglie più fragili che vivono in condizione di povertà educativa”, commenta l’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli.

    “L’avviso pubblico ‘Non uno di meno’ – prosegue l’assessore – nasce con l’obiettivo di contrastare i rischi di dispersione scolastica con progetti pratici da realizzare nei quartieri del Lazio caratterizzati da un alto grado di vulnerabilità sociale, ma vuole anche essere di supporto ai ragazzi nell’affrontare le possibili conseguenze che la pandemia ha riversato sull’organizzazione didattica e sull’apprendimento. Investire sui giovani equivale a investire sul nostro futuro e la Regione Lazio intende dare una risposta e un aiuto a coloro che vivono importanti mesi di formazione in un contesto storico complesso e particolare come quello di un’emergenza sanitaria. Non bisogna infatti sottovalutare – conclude Troncarelli – che la povertà educativa incide ancor più in questa fase, andando così a minare possibili competenze future e aspirazioni”.

    “Il bando ‘Non uno di meno’ – dichiara Marco Rossi-Doria, Vicepresidente di Con i Bambini – rappresenta una ‘prima volta’ molto significativa ed esemplare, di collaborazione operativa pubblico-privato sociale tra la Regione Lazio e l’impresa sociale Con i Bambini che attua i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un aspetto che mi piace sottolineare anche perché è in continuità con lo spirito e la missione del Fondo, che a sua volta mette insieme Stato, Fondazioni di origine bancaria e Terzo settore per contrastare efficacemente il fenomeno della povertà educativa in Italia. Puntiamo in modo strategico sulle ‘comunità educanti’, ovvero attivando una pluralità di soggetti, dalla scuola agli enti locali, alle associazioni, alle famiglie e agli stessi ragazzi, per arginare insieme un fenomeno che con l’avanzare della crisi economica, delle disparita sociali ed educative prodotte e ampliate dall’emergenza Covid, rappresenta una minaccia concreta non solo per ragazzi e famiglie in seria difficoltà, ma più in generale per il futuro del Paese. Occorre aprire ‘cantieri educativi’, avere presìdi più forti, offrire sostegno e opportunità a bambini, ragazzi e famiglie, supportare le scuole. In tal senso – conclude Rossi-Doria – questo bando offre una valida risposta al territorio, con sei interventi che si aggiungono a quelli già avviati direttamente con il Fondo”.


    I progetti selezionati dal bando “Non uno di meno”

    La misura è realizzata grazie alla co-programmazione tra Regione Lazio e Con i Bambini, società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud e attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

    PROVINCIA DI RIETI – Il progetto “C.L.E.B. – Centro Ludico Educativo Borbona” (Euro 178,887.22) intende migliorare la qualità della vita dei minori e delle famiglie residenti nei Comuni di Borbona, Cittareale e Amatrice, territori appartenenti al cratere del sisma del 2016. Il progetto nello specifico si focalizza sul contrasto alla dispersione scolastica, sul supporto alle famiglie e sulla riduzione del divario digitale accentuatosi a causa dell’emergenza sanitaria. È prevista anche un’attività formativa (iniziale e in itinere) rivolta agli operatori progettuali, ai docenti e ai genitori per la condivisione degli obiettivi e della metodologia prevista. I beneficiari diretti dell’intervento sono circa 50 minori di età compresa tra 6 e 13 anni e le loro famiglie.

    ROMA – Il progetto “Officine dei sogni” (Euro 144,716.00) a Roma, mira a ridurre e prevenire la dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni e supportare le famiglie sul territorio di Lunghezza. A tal proposito il progetto individua la dispersione scolastica, l’emergenza sanitaria e il distanziamento sociale come principali fattori critici su cui intervenire. I destinatari diretti dell’intervento sono 200 ragazzi e 50 famiglie che vivono una condizione di svantaggio economico, educativo e sociale.

    ROMA – Il progetto “Scuola di tutti scuola per tutti” (Euro 117,301.60) insiste nel quartiere di San Basilio a Roma, e intende contrastare e prevenire la dispersione scolastica mediante attività rivolte agli adolescenti e alle famiglie, caratterizzate da un elevato protagonismo ed empowerment. Le azioni proposte prevedono uno sportello di ascolto, laboratori espressivi e artistici, scambi tra scuole, un cineforum promosso direttamente dai ragazzi e rivolto alla cittadinanza, l’attivazione di una web radio, percorsi di outdoor education nel quartiere. I destinatari dell’intervento sono 300 minori tra i 6 e i 13 anni, 50 famiglie e 60 docenti.

    PROVINCIA DI ROMA – Il progetto “Di nuovo in contatto” (Euro 194,417.60) che insiste nel territorio dei Castelli Romani, intende dare continuità al lavoro di rete svolto in questi anni da Comuni, scuole e enti del terzo settore al fine di costruire un sistema educativo che rimetta la scuola al centro della comunità educante e che possa contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa. Obiettivo del progetto è il rafforzamento della comunità educante attraverso l’attivazione e il potenziamento di 3 presidi educativi diffusi sul territorio. Destinatari diretti sono circa 450 minori nella fascia di età da 6 a 13 anni a rischio di dispersione scolastica e le relative famiglie.

    PROVINCIA DI VITERBO E FROSINONE – Il progetto “Il gioco è una cosa seria” (Euro 163,542.29) intende contrastare la dispersione scolastica dei minori sul territorio provinciale di Viterbo e di Frosinone. Al fine di raggiungere tale obiettivo il progetto propone un intervento indirizzato alla costruzione di un modello educativo condiviso e rigenerativo basato sul gioco. È prevista anche l’attivazione di sportelli rivolti ai neogenitori del territorio. La proposta progettuale è rivolta a circa 350 minori compresi tra i 6 e i 13 anni, e alle rispettive famiglie e insegnanti.

    PROVINCIA DI FROSINONE – Progetto “Cantieri educativi” (150,737.60). La proposta progettuale intende ridurre e prevenire la dispersione scolastica nella fascia di età 6-13 anni su alcuni territori della provincia di Frosinone. Si prevede la realizzazione di presidi educativi sia fissi, sia mobili per agganciare un maggior numero di minori e famiglie su tutto il territorio provinciale. Nei presìdi educativi saranno realizzate attività sportive e attività laboratoriali sia per minori normodotati, sia per minori con disabilità, al fine di favorirne la partecipazione e l’integrazione. È previsto il coinvolgimento delle famiglie sia mediante attività di supporto-assistenziale, sia mediante attività di scambio formativo tra genitori. I destinatari diretti sono circa 500 ragazzi idi età compresa tra i 6 e i 13 anni di cui 100 con disabilità, 200 a rischio dispersione e abbandono scolastico e 50 con provvedimenti giudiziari. Sono inoltre coinvolte 200 famiglie che vivono una condizione di svantaggio economico, educativo e sociale sul territorio provinciale di Frosinone, e 150 docenti.

  • Divario di cittadinanza: segui la presentazione su Facebook

    Divario di cittadinanza: segui la presentazione su Facebook – Fondazioneconilsud.it

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    Divario di cittadinanza: segui la presentazione su Facebook

    4 Dicembre 2020

    Venerdì 11 dicembre 2020 alle ore 17.00, in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione CON IL SUD, sarà presentato il libro “Divario di cittadinanza – Un viaggio nella nuova questione meridionale” di Luca Bianchi e Antonio Fraschilla (Rubbettino Editore).

    Introduce Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Con Luca Bianchi, economista e direttore SVIMEZ, autore del volume, ne discutono Chiara Saraceno, sociologa e accademica e Marco Rossi-Doria, vicepresidente di Con i Bambini.

    Divario di cittadinanza è un diario di viaggio condotto negli ultimi quattro anni per osservare la vita del Sud Italia.

    “Un lungo peregrinare che narra di cosa rimane del sogno industriale degli anni Cinquanta in città dimenticate come Gela e che racconta le storie dei primari campani che si vanno a curare al Nord con il cuore in gola ma convinti che solo lì possono avere maggiori speranze di guarigione; dei pendolari alle prese con treni lumaca; delle mamme calabresi e siciliane che non studiano e non lavorano perché devono badare ai loro bambini in città dove non esistono asili nido o servizi per l’infanzia; dei giovani che hanno chiesto il reddito di cittadinanza perché in fondo non possono ambire ad altra forma di sostentamento; delle mafie che dalla povertà e dai bisogni traggono manovalanza per incrementare il loro esercito e fare affari al Nord”.

    Il divario di cittadinanza tra Nord e Sud del Paese è cresciuto negli anni successivi alla crisi del 2008. Il tradizionale divario territoriale che ha caratterizzato la storia unitaria italiana è principalmente disuguaglianza nelle condizioni di vita. I dati ci dicono che per la prima volta nella storia repubblicana si stanno riaprendo le distanze tra Nord e Sud negli indicatori sociali, a partire dell’istruzione e dalla sanità. Un processo che ci ha reso più deboli, in tutto il Paese, nel fronteggiare la pressione dell’epidemia da Covid-19 e che espone, soprattutto le regioni del Sud, a enormi rischi sociali di fronte al fortissimo impatto economico della crisi.

    “Divario di cittadinanza smentisce la vulgata di un Sud inondato di risorse ma al tempo stesso evidenzia i disastri della classe dirigente recente e passata. La Costituzione detta dei principi comuni di cittadinanza in materie come l’istruzione, l’accesso alle cure sanitarie, l’assistenza sociale, le pari opportunità, la possibilità di fare impresa. Principi che oggi non sono rispettati in maniera omogenea nel Paese”.

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  • Ricucire i sogni: 18 progetti contro il maltrattamento minorile

    Ricucire i sogni: 18 progetti contro il maltrattamento minorile – Fondazioneconilsud.it

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    Ricucire i sogni: 18 progetti contro il maltrattamento minorile

    2 Dicembre 2020

    Contrastare il fenomeno del maltrattamento minorile tramite azioni di prevenzione e di cura dei minori maltrattati, favorire i legami familiari e promuovere l’integrazione tra piano terapeutico e piano pedagogico, garantendo l’inclusione sociale dei minori a rischio o vittime di maltrattamento. Sono questi gli obiettivi principali del bando “Ricucire i sogni, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

    In risposta al bando Con i Bambini ha ricevuto 217 proposte e, dopo un’accurata valutazione in due fasi, ne ha approvate 18. Di questi progetti, 15 sono regionali e 3 multiregionali e interessano le aree del nord, del centro e del sud Italia comprese le due isole. I partenariati dei 18 progetti coinvolgono complessivamente oltre 300 organizzazioni tra Terzo settore, istituti scolastici, enti pubblici. Il contributo complessivo è pari a 13.973.000 euro. Attraverso i progetti saranno raggiunti oltre 29.000 bambini e ragazzi 12.000 genitori. In generale, i progetti saranno impegnati nel rafforzamento dei meccanismi di segnalazione che permettono di individuare i casi di maltrattamento e di fare partire il meccanismo d’aiuto. Si punterà al rafforzamento delle competenze di circa 1.200 tra educatori e insegnanti. Inoltre, tra i minori coinvolti, circa 3.600 avranno accesso a servizi di cura e di protezione specialistici.

    Nello specifico, al fine di contrastare il maltrattamento minorile, molte organizzazioni hanno colto l’occasione del bando per realizzare ex novo servizi per la valutazione, il supporto e la cura dei bambini a rischio o vittime di maltrattamento. Il tutto in un’ottica di cooperazione tra enti e istituzioni competenti, quali ad esempio centri specialistici presso i quali realizzare percorsi di sostegno psicoterapeutico su segnalazione di servizi sociali e autorità giudiziaria. In altri casi, i partenariati hanno privilegiato il potenziamento di servizi avviati precedentemente tramite la messa a sistema degli stessi o il rafforzamento delle competenze degli addetti ai lavori per prevenire anche il rischio di burn-out. A ciascuna rete, inoltre, è stato richiesto di adottare un codice procedurale e di condotta per minimizzare il rischio di comportamenti inadeguati nei confronti di bambini e adolescenti.

    A guardare nel dettaglio i progetti, sette di questi prevedono l’attivazione e il potenziamento di servizi dedicati di cura di minori vittime di maltrattamento e abuso: centri specialistici di valutazione psicodiagnostica e presa in carico, équipe multidisciplinari per l’elaborazione e la realizzazione di percorsi di cura terapeutici e pedagogici, spazi neutri per lo svolgimento di incontri protetti tra il minore e il genitore maltrattante o negligente. Altri sei proposte si concentrano sugli aspetti relativi allo sviluppo di percorsi psico-educativi per l’intero nucleo familiare, funzionali anche ad un ipotetico recupero del rapporto con i genitori.  valutazione della recuperabilità genitoriale.  Gli ultimi cinque si presentano come progetti di sistema, volti alla sperimentazione di prassi e modelli operativi integrati e concertati con i servizi e le istituzioni competenti per l’intercettazione e la presa in carico precoce dei casi di maltrattamento.

    L’elenco dei progetti sostenuti è disponibile al seguente link>>

    • C.F. 97442750580
    • © fondazioneconilsud.it

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  • Madre nostra arriva su Amazon

    Madre nostra arriva su Amazon

    23 Novembre 2020

    Foto di scena
    Foto di scena

    “Madre nostra” del pugliese Lorenzo Scaraggi è tra le novità di Amazon su Prime Video, il servizio on demand incluso nell’abbonamento Amazon Prime. Il documentario del giornalista-viaggiatore tra le nuove proposte per l’Italia e l’Inghilterra. GUARDA IL DOCUMENTARIO>>

    Il documentario del giornalista-viaggiatore Lorenzo Scaraggi a bordo del suo camper Vostok100k – prodotto da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission attraverso il Social Film Fund Con il Sud – da questo mese potrà essere visto sulla piattaforma Amazon non solo in Italia, ma anche in tutti i paesi anglofoni con sottotitoli. Guarda il documentario qui >>

    “Madre nostra” è un reportage on the road, un documentario di 52 minuti che rivela storie e testimonianze di riscatto sociale. Un racconto delle risorse delle campagne pugliesi fra orti sociali, terre confiscate alla mafia e comunità agricole. Scaraggi a bordo del suo camper Vostok100k del 1982 fa tappa al “Trullo sociale” di San Michele Salentino (Brindisi), dalla cooperativa “Semi di vita” a Bari, e poi ancora a Cerignola da “Pietra di scarto” e a “Spazio Esse” a Loseto (Bari). Tutte le tappe sono legate da un unico filo conduttore: l’agricoltura come via per la redenzione in una terra – quella pugliese – troppo spesso al centro dell’attenzione per piaghe come la xylella e il caporalato.

    Il documentario, uscito ad ottobre del 2019, ha raccolto numerosi riconoscimenti: ha convinto la giuria dell’Italian Film Festival Cardiff (IFFC) che gli ha assegnato un prestigioso secondo posto nella sezione #CanfodPrize dedicata ai documentari; è stato premiato a Diritti a Orvieto – Human Rights International Film Festival e al Caorle Film Festival dove ha ricevuto una menzione speciale con la motivazione “Miglior messaggio di speranza”. È inoltre vincitore del premio “Miglior poster” al Kosice International Monthly Film Festival, in Slovacchia ed è stato inserito nelle selezioni ufficiali di decine di festival in tutto il mondo. 

    IL DOCUMENTARIO. “Madre nostra” è un viaggio di ritorno alle nostre radici. Dalla riscoperta di un’arte antica, quella di lavorare la terra, può nascere anche quella di se stessi. Così Scaraggi non si limita a puntare l’obiettivo sulle realtà che visita, ma le vive per settimane arrivando all’essenza del lavoro di redenzione sociale.

    A San Michele Salentino (Brindisi), prima tappa del viaggio on the road sul Vostok100k, Scaraggi scopre come la coltivazione di zafferano in un uliveto sia funzionale non solo alla biodiversità, ma soprattutto ad attività sociali con bambini, adulti e disabili, quella che il proprietario de “Il Trullo sociale” Fabrizio Guglielmi chiama “tribù agricola”, in cui ognuno si aiuta e tutti godono dei frutti della terra.

    Nelle campagne di Valenzano (Bari), invece, l’agricoltura ha una doppia valenza: la liberazione dalla mafia e la riscoperta di una vita meno frenetica e più dedita al prossimo. Angelo Santoro della cooperativa agricola “Semi di vita”, protagonista nel documentario di Scaraggi, è un ex venditore di mobili passato da fare 400 chilometri al giorno “per portare il pane a casa” a gestire 26 ettari di terreno confiscati alla criminalità organizzata. Una grande sfida per una cooperativa che già gestisce a Japigia, quartiere periferico a Sud di Bari, un orto sociale bio, e per una persona, Santoro, che fra mille difficoltà sente il peso della responsabilità verso la comunità per cui si è messo al servizio. Ma anche una grande soddisfazione nel vedere come pian piano la gente del posto stia aderendo a questa comunità.

    Per la terza tappa il Vostok100k arriva nelle campagne di Cerignola. Qui il lavoro nei campi del “Laboratorio di legalità Francesco Marcone” libera l’uomo dalle sbarre di una prigione e dagli errori del passato. In questo terreno confiscato alla mafia, la cooperativa “Pietra di scarto” guidata da Pietro Fragasso affida a Giuseppe Mennuni – un passato ai margini della società, oggi vicepresidente della cooperativa e “direttore” in pectore delle attività – l’accoglienza e la formazione dei nuovi ospiti. Qui si fa promozione della giustizia sociale ed economica attraverso il commercio equo e solidale, l’antimafia sociale, l’agricoltura sostenibile, l’educazione alla legalità e al consumo critico. E dal lavoro delle “pietre di scarto”, le persone ai margini della società che nessuno vuole, nasce la commercializzazione equa e solidale di olive e pomodori.

    Ultima tappa del viaggio di Scaraggi è la cooperativa sociale “Spazio Esse” di Loseto, una comunità terapeutica alle porte di Bari. Qui l’agricoltura serve soprattutto a liberarsi dalla tossicodipendenza. E proprio qui lavora Alfonso, di Scampia (Napoli), che grazie alla terra ha ritrovato redenzione da un passato di droga e rapine. Con lui altre trenta persone, accompagnate “come figli” dal direttore della comunità Mario Consales. “Mio nonno  mi diceva sempre che come semini così raccogli – spiega Alfonso nel documentario, cogliendo appieno il parallelismo fra agricoltura e vita -. Per me questa è la vera libertà, svegliarmi con le mani sporche e la coscienza pulita”.

    Il potere della terra, qui in Puglia, è anche quello di dare una seconda possibilità. Una possibilità molto terrena, che al termine del viaggio fa capire a Scaraggi, in una sorta di “preghiera anarchica”, che “se Padre nostro è nei cieli, qui in terra c’è Madre nostra”.

    VERSIONE IN INGLESE E IN LIS. “Madre nostra” è stato condotto, diretto e montato da Lorenzo Scaraggi. Ha una versione in LIS e una sottotitolata in inglese. L’opera è realizzata con risorse del “Patto per la Puglia FSC 2014-2020 – Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali” e cofinanziata da Fondazione CON IL SUD a Apulia Film Commission.

    L’AUTORE. Lorenzo Scaraggi, 43 anni di Bitonto (Bari), è un giornalista, fotografo e videomaker, ma prima ancora un viaggiatore alla ricerca di storie da raccontare. Laureato in Lettere a Bari, ha affrontato poco più che ventenne i primi viaggi da fotoreporter free lance in Medio Oriente, documentando le guerre in Iraq e nella Striscia di Gaza. Autore di reportage nella Ex Jugoslavia e in Cina, ha collaborato con “La Repubblica” raccontando storie di provincia in mini documentari e insegnato Digitalizzazione dei beni culturali immateriali in un corso di alta formazione presso l’Università di Bari. Nel 2016, alle soglie dei 40 anni, ha acquistato un camper del 1982 e raccolto 7.500 euro di donazioni dai 5mila follower della pagina Facebook (di allora, oggi sono oltre 20mila) per realizzare il suo progetto: girare l’Europa per raccontare storie; il camper è stato ribattezzato Vostok100k, ispirandosi alla navicella di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio. In quattro mesi a bordo della sua redazione mobile, Scaraggi ha visitato 23 Stati percorrendo oltre 20mila chilometri: ne sono nati 20 documentari pubblicati su Repubblica.it.

    I VIAGGI. Fra i vari viaggi degli ultimi anni, 5mila chilometri in camper per scoprire gli itinerari culturali del Sud Italia, 10mila chilometri per arrivare da Bari a Capo Nord, altrettanti per arrivare in Cappadocia, 2.500 per il periplo della Sicilia, oltre a itinerari a piedi, in auto e in autostop fra Malta, Marocco e Grecia. Nel 2018 ha percorso 7mila chilometri di coste italiane in 70 giorni, sulle orme de “La lunga strada di sabbia” di Pier Paolo Pasolini, realizzando 200 video e raccontando i suoi incontri a Radio2 Summer Club, programma condotto da Mauro Casciari sulle Frequenze di Radio Rai 2. L’ultimo viaggio realizzato con il suo Vostok100k è quello nelle campagne pugliesi da cui è nato “Madre nostra”. I lavori di Scaraggi sono documentati sui portali www.vostok100k.com, www.lorenzoscaraggi.it e sui social network Facebook (@vostok100k 20mila follower), Instagram (@vostok100k 23mila follower) e YouTube (https://www.youtube.com/user/Vostok100k).

  • Le proposte natalizie dei progetti

    Le proposte natalizie dei progetti

    23 Novembre 2020

    Foto di monicore da Pixabay
    Foto di monicore da Pixabay

    Quest’anno il Natale ha sicuramente un sapore diverso. L’emergenza sanitaria ha purtroppo trasformato anche questo momento di gioia e festa, tradizionalmente dedicato alle famiglie e allo stare insieme.

    I progetti sostenuti dalla Fondazione hanno però continuato a lavorare per proporre delle idee originali che possano ricordarci in qualche modo che, nonostante le regole e le restrizioni che è fondamentale seguire con serietà e il fatto che sarà purtroppo un Natale differente da quelli a cui siamo abituati, è pur sempre festa!

    Prodotti buoni, “giusti” e, ancor più quest’anno, simbolo di resilienza! In un momento così difficile anche per le organizzazioni di terzo settore, la scelta di acquistarli può essere un aiuto fondamentale per proseguire nelle tante attività a fianco delle persone più fragili.

    Cibo, capi di abbigliamento, accessori e altre idee…..ecco di seguito le proposte natalizie!

    La Cooperativa Sociale Altereco, impegnata nel progetto “Il fresco profumo della libertà”,  propone il pacco “Sapori di Giustizia”. Confettura di uva, succo di melagrana, confettura di ciliegie, passata di pomodoro biologico, melanzane e zucchine grigliate sott’olio, paté di cime di rapa. Due tipologie di “pacco” trra cui scegliere, per dare al Natale un gusto diverso, un sapore di legalità, di giustizia, di antimafia sociale. Perché sono tutti prodotti realizzati sui terreni di “Terra Aut”sui beni confiscati a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana (provincia di Foggia) – con il coinvolgimento di persone in difficoltà. Per info e prenotazioni coop.altereco@yahoo.it – 340.2437226.

    Nadia, Noemi e Renata sono invece i nomi delle “Piccole Ceste Combattenti”, per ricordare alcune donne vittime di violenza. Tre possibili cofanetti tra cui scegliere, con cestino – realizzato con tessuto di riciclo dalle donne del Carcere Pagliarelli di Palermo nell’ambito delle iniziative della Sartoria Sociale –  e prodotti biologici dolci e salati preparati dalle Cuoche Combattenti, un progetto di imprenditoria sociale che ha come obiettivo l’emancipazione economica delle donne vittime di violenza di genere. E’ possibile acquistarle su questo sito: https://sartoriasociale.com/ceste-combattenti/

    Tra le proposte della Sartoria Sociale c’è anche il Calendario 2021, accompagnato dallo slogan “Il Bene Comune siamo noi” e dedicato ai valori positivi e a chi che li promuove per consegnarci una società più bella, gioiosa e inclusiva. Ogni mese è dedicato a una parola densa di significato, e rappresentato da una persona che è riuscita a trasferire il senso di quella parola nel suo impegno quotidiano.

    “Cerignola, terra di banditi!”: da questo luogo comune nasce la provocazione della cooperativa sociale Pietra di Scarto, impegnata nel progetto “Ciascuno cresce solo se sognato”. Per questo Natale ha preparato infatti il “Pacco dei banditi”, giocando sul doppio significato della parola “bandito”, che vuol dire “criminale, ladro”, ma anche “messo al bando, lasciato ai margini, ghettizzato”. Nel pacco troverete Olive Bella di Cerignola DOP, Patè, Pomodori Semi-dry e Datterini al naturale coltivati da persone in difficoltà su un bene confiscato a Cerignola (Fg). E’ possibile acquistarlo su questo sito https://www.pietradiscarto.it/il-pacco-dei-banditi/

    Torna anche quest’anno il tradizionale Pacco alla camorra: un pacco-dono di prodotti agroalimentari realizzati sui beni confiscati alla camorra, attraverso l’inserimento lavorativo di persone in condizione di difficoltà. E’ il racconto di una crescita civile del territorio, fondata sulla creazione di economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa. Questa edizione – oltre ai prodotti alimentari come pasta, olio, vino, panettoni, torroni – si arricchisce delle storie de “il Commissario Mascherpa”, protagonista di una serie a fumetti pubblicata sulle pagine di Poliziamoderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato. Il Pacco alla Camorra è promosso dal consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata, in collaborazione con il comitato don Peppe Diana, Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e Cittadinanzattiva. Per info e acquisti www.ncocommercio.com.

    Gioosto , lo store online multibrand nato grazie al progetto “Next Social Commerce”, ha tantissime proposte, con una sezione dedicata proprio ai regali solidali per Natale ma anche la possibilità di acquistare gift card. Troverete davvero di tutto: prodotti di agricoltura sociale e bio, moda etica, biocosmesi e molto altro.  Il tutto realizzato da produttori accomunati da ambiziosi e innovativi progetti sociali e ambientali. Ecco il sito https://www.gioosto.com/

    Shopper, penne, calendari, borracce, capi di abbigliamento e mascherine: questa la proposta natalizia della cooperativa sociale Litografi Vesuviani, impegnata nel progetto “Mai più dentro”. Sulla pagina Facebook è possibile vedere le proposte. Per info info@litografivesuviani.com081.476555

    E anche quest’anno torna “Volìo”! Le olive raccolte sui terreni di Chieuti (Fg) si sono trasformate nell’olio extravergine d’oliva dal gusto dell’inclusione sociale e lavorativa, nell’ambito del progetto “Hopeificio”. L’iniziativa ha l’obiettivo di rafforzare l’offerta di servizi rivolti a persone con disabilità psichica e contrastare lo stigma nei confronti di quanti affetti da questa forma di disagio.
    Chi è interessato all’acquisto dell’olio “Volío” può contattare il 334.9412407 o scrivere una mail a ordini@reteoltre.it.

    Le proposte di “Cotti in fragranza” – il laboratorio di prodotti da forno nel carcere minorile di Malaspina a Palermo sostenuto con il progetto “Svolta all’Albergheria” – sono “duci”, dolci! Box di frollini agli agrumi, snack alle erbe aromatiche, panettoni, dolci tipici siciliani: ce n’è per tutti i gusti! Per fare il vostro ordine visitate il sito https://cottiinfragranza.com/

    “Buoni e belli” è la proposta del progetto “Utilità Marginale”. In un unico pacco-dono i prodotti di agricoltura sociale e i manufatti artistici realizzati dagli artisti del “laboratorio creativo Div.ergo”, esperienza vincitrice del premio per l’innovazione nell’economia sociale “Angelo Ferro”, edizione 2020. Sott’oli, prodotti da forno, farine, insieme a coppe in porcellana decorate a mano: è possibile scegliere tra diverse soluzioni. I cesti sono disponibili sul sito shop.divergo.org. Entrambi i progetti, promossi dalla Fondazione Div.ergo-ONLUS, consentono l’inclusione sociale, culturale e lavorativa di giovani e adulti con disabilità intellettiva.