Tag: News

  • Proposte per un Natale Solidale

    Proposte per un Natale Solidale

    ROMA – 9 Dicembre 2019

    Natale è alle porte e resta poco tempo per trovare un bel regalo per amici, parenti, colleghi. Anche quest’anno vogliamo aiutarvi a fare una scelta diversa e a cercare i vostri doni tra le proposte natalizie solidali realizzate dai progetti e dalle organizzazioni sostenute dalla Fondazione CON IL SUD.

    Ce n’è per tutti i gusti: decorazioni natalizie, pasta e condimenti, confetture, dolci, capi di abbigliamento, creme e saponi.

    Se siete interessati, vi basterà contattare direttamente le organizzazioni per concordare l’acquisto e la spedizione.

    DONI

    Facciamo un pacco alla camorra è un pacco-dono di prodotti agroalimentari realizzati sui beni confiscati alla camorra, attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il pacco racconta una crescita civile del territorio, fondata sulla creazione di economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa. Confetture, sott’oli, pasta, vino, sono i prodotti che compongono il pacco, tutti espressione concreta e tangibile di una filiera di agricoltura sociale sana. L’iniziativa, è promossa dal consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata – in collaborazione con il comitato don Peppe Diana, Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e Cittadinanzattiva. Il “pacco alla camorra”, disponibile in due diversi formati, può essere acquistato su www.ncocommercio.com.

    inSemola è un Pastificio artigianale etico nato dal Progetto Mani in Pasta, realizzato a Caltanissetta dalla Cooperativa Controluce per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità psichica.  Grazie alla selezione ed utilizzo di grani antichi e materie prime locali, inSemola produce ogni giorno pasta fresca di alta qualità e condimenti genuini con cui accompagnare i primi piatti, riportando in vita la tradizione della pasta fresca artigianale ed il piacere del gusto tipico del territorio siciliano. Per conoscere l’intero assortimento e per acquistare i vostri regali https://www.insemola.it/

    Su Gioosto , lo store online multibrand nato recentemente grazie al progetto “Next Social Commerce”, sono disponibili tantissimi prodotti: si va dall’agricoltura sociale e bio alla moda etica, fino alla biocosmesi e molto altro. Tutti realizzati da produttori accomunati da ambiziosi e innovativi progetti sociali e ambientali. https://gioosto.com/

    Sulle etichette di abiti, borse e altri accessori è cucito il nome del marchio: Made in Castel Volturno. Tutti i capi sono prodotti nella “Casa di Alice”, una sartoria sociale che ha dato lavoro a diverse donne africane, realizzata in un bene confiscato alla camorra valorizzato con il progetto “P.I.e L – Produciamo Integrazione e Libertà” proprio a Castel Volturno, nel casertano. Un territorio che ospita la comunità italo-africana più numerosa del nostro paese. Le loro proposte sono disponibili sul sito http://www.madeincastelvolturno.com/shop/

    Per chi si trova a Catania, ha aperto pochissimi giorni fa il punto vendita “Beteyà”, che in mandingo (dialetto parlato in diverse zone dell’Africa occidentale) significa “bello e buono”.  Maglie, felpe, pantaloni, camicie, asciugamani e tovaglie nascono dal lavoro comune di quattro siciliani ex disoccupati e quattro migranti provenienti da Nigeria, Mali, Senegal e Gambia, che ogni giorno lavorano insieme nell’atelier di Villarosa (En), nato in un bene confiscato alla mafia. L’iniziativa è nata grazie al progetto “Sud – Arte e Design”

    La sartoria sociale – Lab&Shop di Palermo, nata con il progetto “Ricucire il territorio”, integra la vendita di capi usati e vintage e un laboratorio tessile fondato sul riciclo dei materiali, in cui lavorano insieme persone di varie provenienze sociali, etniche e professionali. Dal 2017 la sartoria ha sede in un locale confiscato alla mafia, appartenuto al boss di Cosa Nostra Antonino Buscemi. Per vedere la collezione visitate il sito https://www.sartoriasociale.com/negozio/

    “Giocherenda”un collettivo di giovani migranti e rifugiati nato nell’ambito del progetto In gioco” a Palermo, inventa, costruisce e anima giochi cooperativi per diffondere la “giocherenda”. Con questa parola, nella lingua africana pular, si indica la solidarietà, la consapevolezza dell’interdipendenza, la forza e la gioia che scaturiscono dalla condivisione. Per vedere le foto dei prodotti, date un’occhiata alla pagina Facebook di Giocherenda e al seguente link per gli acquisti https://www.etsy.com/it/shop/Giocherenda

    Dadi Contafiabe

    La fattoria sociale Capovolti, nata con l’omonimo progetto per promuovere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità psichica, propone il #PaccoMatto: olio e condimenti per tutti i gusti,  per insaporire il Natale dei vostri amici e parenti.  Per informazioni e per acquistare una delle proposte visitate il seguente sito https://www.capovolti.org/paccomatto.html

    Biscotti, pasta, farina e zafferano, cesti natalizi personalizzati. Questi i prodotti proposti dalla cooperativa agricola Seminamondo, nata a Ragusa con il progetto “Costruiamo saperi” per favorire l’inserimento lavorativo di immigrati. “Credere nell’uomo ed investire nel territorio” è la filosofia di Semina Mondo. Una gallery completa dell’offerta è disponibile sulla pagina Facebook della cooperativa dove potete trovare anche i contatti per concordare gli acquisti.

    “Se non li gusti non li puoi giudicare”. E’ lo slogan dei prodotti da forno del laboratorio “Cotti in fragranza” realizzati dai ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile Malaspina di Palermo. La proposta: biscotti, cioccolato, snack salati di vari gusti e anche la possibilità di acquistare confezioni di diversi formati con vari prodotti. L’iniziativa è stata recentemente selezionata con il bando “E vado a lavorare” dalla Fondazione, che ne sosterrà il rafforzamento. Tutti i prodotti possono essere acquistati online al seguente indirizzo https://cottiinfragranza.com/

    Da Castelbuono, in provincia di Palermo, arrivano le proposte del Consorzio Manna Madonita: creme, saponette e saponi tutto rigorosamente alla manna, resina estratta dai frassini dalle molteplici proprietà benefiche. L’iniziativa è nata con il progetto “Quando la manna non cade dal cielo” che ha permesso la rimessa in coltura dei frassini in terreni spesso abbandonati, la formazione di giovani agricoltori sul campo, la vendita del prodotto, la creazione di occasioni di sviluppo per far conoscere al mondo le virtù della manna e le bellezze di queste terre. Per gli acquisti potete fare riferimento al sito https://www.consorziomanna.it/it/

    Arrivano sempre da Castelbuono i prodotti del Consorzio Agrietica, nato con il sostegno della Fondazione. Dalle marmellate, alle confetture all’olio, tante idee tutte a km zero per deliziare amici e parenti in questi giorni di festa. I prodotti sono commercializzati con il marchio Etico Sociale “AgriEtica” e distribuiti con vendita porta a porta, all’ingrosso nei supermercati del territorio e nel punto vendita dei prodotti tipici locali che si trova a Castelbuono, oppure sul sito http://www.agrietica.com/

    Se abitate o vi trovate a San Severo (Foggia), potete scegliere di donare un coupon Spesa sospesa nel supermercato di Via Zannotti 200. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’omonimo progetto, che ha lo scopo di sostenere persone in difficoltà economica offrendo loro servizi sociali e la possibilità di accedere a beni di prima necessità.

    Se invece siete per i doni più tradizionali, date un’occhiata al sito https://www.equamente.eu/index.html dove potrete trovare presepi artigianali e altri idee regalo. Presto saranno in vendita sullo stesso shop online anche i prodotti realizzati grazie al progetto “Restart!” che ha l’obiettivo di recuperare e mettere a coltura un terreno nel comune di Enna attraverso la semina di canapa ad uso industriale, la coltivazione di essenze della macchia mediterranea (timo, salvia rosmarino, origano, ecc.) e l’allevamento di asine.

  • “Santa Subito” arriva nei cinema italiani

    “Santa Subito” arriva nei cinema italiani

    BARI – 6 Dicembre 2019

    Da Milano a Bari, da Roma a Lecce. Dopo il successo alla Festival del Cinema di Roma, dove si è aggiudicato il Premio del Pubblico BNL conquistando una standing ovation e 12 minuti di applausi, dal 9 all’11 dicembre il docufilm “Santa Subito” di Alessandro Piva arriva nelle sale italiane.

    Lunedì 9 dicembre alle 20.45 nella Sala 1 del Multicinema Galleria di Bari: la proiezione sarà anticipata dagli interventi del regista Alessandro Piva, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, di Rosamaria Scorese, di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD, e della presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco.

    Martedì 10 l’appuntamento è a Milano alle ore 21:15 presso il Cinema Palestrina, sarà presente in sala il regista.
    Sempre martedì il film sarà proiettato al Cinema DB D’Essai di Lecce alle 21. Presenti in sala l’Assessore Loredana Capone, la Consigliera di Parità Anna Grazia Maraschio, Rosa Maria Scorese, Maria Pia Vigilante.

    Mercoledì 11 dicembre sarà la volta del Cinema Farnese di Roma, alle ore 21. Presente in sala il regista e la sceneggiatrice Laura Grimaldi.

    Tutti gli altri appuntamenti sono disponibili sul sito www.piva.it/santasubito/

    La storia

    Santa Scorese, giovane attivista cattolica della provincia di Bari, per anni subisce le morbose attenzioni di uno sconosciuto molestatore ma non mette mai in discussione la sua vocazione all’aiuto del prossimo e il suo percorso spirituale. La sera del 15 marzo 1991 al rientro a casa Santa viene accoltellata a morte dal suo persecutore, davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società all’epoca impreparata ad affrontare i reati di genere e lo stalking. Aveva ventitré anni.

    “Santa Subito” è uno dei dieci titoli prodotti attraverso il “Social Film Fund con il Sud”, progetto promosso da Apulia Film Commission e Fondazione con il SUD.

    Guarda il trailer>>

  • Papa Francesco riceve in dono la manna di Castelbuono

    Papa Francesco riceve in dono la manna di Castelbuono

    ROMA – 6 Dicembre 2019

    É stato un incontro speciale quello dello scorso 4 dicembre fra Papa Francesco e il Consorzio Manna Madonita di Castelbuono (PA), nato grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD.

    In dono al pontefice una cesta contenente la manna prodotta nel comprensorio locale palermitano e il goloso Oro di Manna del maestro pasticcere Fiasconaro, il panettone artigianale con crema di manna da spalmare, ricoperto di glassa bianca e colata di mannetti.

    La manna, nutrimento di memoria biblica, noto come cibo piovuto dal cielo per sfamare il popolo di Israele nel deserto, questa preziosa resina dal sapore dolciastro viene estratta ancora oggi con tecniche antichissime dalla corteccia dei frassini madoniti. Il Pontefice ha ascoltato con attenzione la storia di questo prodotto, ricco di proprietà benefiche e valido sostituto dello zucchero, raccolto nella stagione estiva direttamente dalla pianta intaccata, sotto forma di suggestive stalattiti bianche.

    Il Consorzio Manna Madonita nasce nel 2015 per recuperare questa risorsa unica al mondo, mettendo insieme 4 cooperative di produttori (La 50, Oasi, Nuova Alba e Il Girasole) di Castelbuono e di Pollina (Pa), 3 delle quali coinvolgono soggetti svantaggiati. Un lavoro di comunità quello avviato grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD: sono 42 i lavoratori che a più riprese hanno collaborato con il consorzio, 8 le nuove assunzioni, 20 gli operai agricoli stabilizzati e 30 i giovani frassinicoltori che hanno già aderito ai corsi di formazione. Una “manna” anche per il paesaggio e l’economia: grazie al progetto, sono stati recuperati 60 ettari di frassineti in terreni incolti. Un sistema che funziona: nell’ultimo anno il fatturato è cresciuto di circa il 30%.

    Grazie a questo intervento, oggi la manna è una prelibatezza sempre più ricercata, utilizzata tra gli altri proprio da Fiasconaro, industria di panettoni di Castelbuono conosciuta in tutto il mondo e che ha dedicato un’intera linea all’antica linfa siciliana. La manna è inserita nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; quella purissima detta “eletta” è Presidio Slow Food.

    Dal 2016, il lavoro del consorzio con il progetto “Quando la manna non cade dal cielo” è la rimessa in coltura dei frassini in terreni spesso abbandonati, la formazione di giovani agricoltori sul campo, la vendita del prodotto, la creazione di occasioni di sviluppo per far conoscere al mondo le virtù della manna e la bellezza di questi luoghi. Oltre all’indotto economico, il progetto ha anche una significativa valenza ambientale perché contribuisce alla tutela del territorio tra Castelbuono e Pollina a partire dall’importanza naturalistica e paesaggistica dei frassineti, veri e propri musei a cielo aperto.

    Da qualche tempo, la manna si può acquistare anche online grazie all’e-commerce sul sito www.consorziomanna.it

    Scheda progetto “Quando la manna non cade dal cielo”>>

  • Beteyà, il negozio dove si incontrano legalità e integrazione

    A Catania nasce Beteyà shop che vende abiti creati da siciliani e migranti






















    Home › News › Beteyà, il negozio dove si incontrano legalità e integrazione

    Beteyà, il negozio dove si incontrano legalità e integrazione

    CATANIA – 4 Dicembre 2019

    Si chiama “Beteyà” (che in mandingo, dialetto parlato in diverse zone dell’Africa occidentale, significa “bello e buono”) ed è la linea di abbigliamento realizzata nell’ambito del progetto “Sud – Arte e Design”.

    Da sabato 7 dicembre avrà uno spazio di vendita dedicato a Catania, che sarà inaugurato in via Etnea 322, con un evento a partire dalle 17,30.

    Il valore aggiunto dell’iniziativa? Maglie, felpe, pantaloni, camicie, asciugamani, tovaglie nascono dal lavoro comune di quattro siciliani ex disoccupati e quattro migranti provenienti da Nigeria, Mali, Senegal e Gambia, che ogni giorno lavorano insieme nell’atelier di Villarosa (En), nato in un bene confiscato alla mafia.

    L’iniziativa è partita con i lavori di ristrutturazione del bene confiscato a Villarosa e proseguita con la definizione del visual, del piano di marketing e con la formazione dei giovani siciliani e migranti. Oggi, grazie a questo percorso, c’è chi taglia e cuce, chi è addetto alle macchine di stampa, chi cura il brand e chi si occupa della vendita dei capi realizzati dai propri colleghi.

    Il progetto “Sud – Arte e Design” è sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e promosso dall’Associazione Don Bosco 2000 in collaborazione con organizzazioni e istituzioni locali.

    Info inaugurazione>> 

    Scheda progetto>>

    • C.F. 97442750580
    • © fondazioneconilsud.it

    Questo sito prevede l‘utilizzo di cookie. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo. Ulteriori informazioniOK

  • Intervista con il territorio. Raccontare il sociale attraverso lo sport.

    Intervista con il territorio. Raccontare il sociale attraverso lo sport.

    2 Dicembre 2019

    “Intervista con il territorio. Raccontare il sociale attraverso lo sport” è il titolo del seminario per la formazione dei giornalisti organizzato dal Giornale Radio Sociale insieme all’agenzia Redattore Sociale, Forum del Terzo Settore e il sostegno della Fondazione con il Sud.

    L’incontro si terrà a Bari mercoledì 4 dicembre, dalle 9.30 alle 13.30 presso la Sede dell’Ordine dei giornalisti della Puglia e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nei prossimi mesi nelle regioni del Sud. I seminari punteranno a ragionare su come avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo attraverso il racconto del “territorio”, che è la parola chiave del progetto e che sarà declinata in tutti i seminari attraverso ciascuna delle sei redazioni del Giornale Radio Sociale (società, diritti, economia, cultura, internazionale, sport).

    Ripartire dal territorio per una nuova frontiera della comunicazione sociale: innovazione, responsabilità e strumenti del giornalismo che sceglie la strada e le periferie. Conoscere per raccontare: il territorio e le persone che lo abitano sono risorse preziose per la comunicazione sociale. Fatti di vita quotidiana, piccole grandi storie di dignità e di rifiuto del conformismo, di educazione alla vita sociale e di ribellione alla marginalità.

    Lo sport è il terreno dell’emancipazione, dei diritti e delle pari opportunità. Per questo è importante raccontare questa nuova realtà (molto spesso senza risultato finale, senza record e senza supercampioni) utilizzando un linguaggio improntato sul rispetto delle persone di cui si parla e delle “storie” che si raccontano.

    Il programma del seminario, organizzato in collaborazione con Ordine dei Giornalisti della Puglia, vedrà la presenza di importanti operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit chiamati a un confronto sul ruolo dello sport sociale e del giornalismo attraverso il racconto di importanti esperienze che valorizzano il territorio e i beni comuni della Puglia.

    Ad aprire la giornata i saluti di Piero Ricci, presidente Odg Puglia; Vincenzo Manco, esecutivo Forum nazionale Terzo Settore e presidente Uisp; Fabrizio Minnella, giornalista e responsabile comunicazione Fondazione con il Sud; Davide Giove, portavoce Forum Terzo Settore Puglia; Ivano Maiorella, direttore Giornale Radio Sociale. A seguire gli interventi di Elena Fiorani, responsabile sport Giornale Radio Sociale; Giampiero Bellardi, ex vicedirettore Rai Sport; Guido Torlai, vicedirettore Tgr Rai; Daniele Iacopini, giornalista di Redattore Sociale; Mara Cinquepalmi, associazione Giulia Giornaliste; Gianluigi De Vito, vice capo servizio sport della Gazzetta del Mezzogiorno.

    Spazio poi alle esperienze locali con l’intervento di Mauro D’Alonzo, fondatore degli Atipici Rugby Bari, squadra nata nel 2014 con lo scopo di promuovere il rugby integrato come strumento di cambiamento sociale, favorendo il reinserimento e l’integrazione psichica di persone con vissuti di disagio di vario grado. Interverrò anche Monia Pavone, dell’Associazione Circo laboratorio mobile di Bari, che da 10 anni svolge attività di ginnastica acrobatica e circense, includendo anche utenti dei centri diurni e minori con difficoltà dell’apprendimento o autismo.

    Il corso dà diritto a 4 crediti formativi per i giornalisti ed è necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F. La partecipazione è gratuita.
    Sarà possibile seguire il seminario in diretta Facebook sulla pagina del Giornale Radio Sociale.

  • “Gli italiani e la povertà educativa minorile”. Presentati i risultati dell’indagine Demopolis

    “Gli italiani e la povertà educativa minorile”. Presentati i risultati dell’indagine Demopolis

    18 Novembre 2019

    Per quasi 9 italiani su 10 la diffusione della povertà educativa è un fenomeno grave e per l’83% degli intervistati le azioni di contrasto sono importanti per lo sviluppo del Paese. Questi tra i dati significativi emersi dall’indagine demoscopica realizzata da Demopolis per l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, in vista della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre.

    Per l’opinione pubblica è la disattenzione dei genitori (76%) la principale causa del fenomeno. Due intervistati su tre citano le condizioni di disagio sociale (67%), di svantaggio economico (64%), di conflittualità familiare (62%). Il 59% segnala il degrado dei quartieri di residenza fra le cause della povertà educativa. Inoltre, circa uno su due segnala la frequenza scolastica irregolare, gli stimoli inadeguati, le scarse occasioni culturali e del tempo libero, l’uso eccessivo dei social network. Tutte dimensioni rappresentate anche nei progetti di contrasto realizzati con il Fondo.

    L’indagine demoscopica è stata presentata a Roma presso la sede di Acri. “La povertà educativa è strettamente legata a quella economica, come viene percepito anche dal 64% dei cittadini, ma il fenomeno ha una portata più ampia. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile rappresenta una forte innovazione per il Paese, per dare un futuro a minori e famiglie – ha dichiarato il vice ministro Stefano Buffagni, Presidente del Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo – E’ inaccettabile che un milione e 200 mila minori siano costretti a vivere sotto la soglia di povertà e che in numero ancora maggiore abbiano negate le opportunità di costruire un domani migliore. Stiamo lavorando come Governo per permettere alle tante famiglie di uscire fuori da questa condizione con interventi concreti sul territorio rafforzando il ruolo delle comunità educanti. Come Mise anche attraverso il rilancio delle imprese per garantire lavoro e sviluppo. Il punto però, e qui scatta la complementarietà, è che non si può attendere che i genitori abbiano trovato lavoro per garantire l’educazione e il futuro ai propri figli”.

    Il 68% degli italiani dichiara di aver sentito parlare di povertà educativa minorile, anche se il 25% degli intervistati ammette di non sapere effettivamente di che cosa si tratti. Appena un quarto degli intervistati cita tra i fattori di causa il mancato accesso agli asili nido ed ai servizi per l’infanzia. Le apprensioni dei cittadini si focalizzano sull’evoluzione emergenziale del fenomeno, sui casi estremi in cui gli esiti della povertà educativa, negli anni dell’adolescenza, si manifestano in fenomeni di violenza, dipendenze o fallimenti. Del resto, le maggiori preoccupazioni avvertite dagli italiani, con riferimento ai minori, sono fenomeni per lo più adolescenziali: la dipendenza da smartphone e tablet (66%); bullismo o violenza (61%); la crescente diffusione della droga (56%), l’aggressività nei comportamenti (52%).

    In un contesto in cui le disuguaglianze sociali ed economiche continuano ad aumentare, per il 63% degli italiani intervistati da Demopolis le probabilità di un ragazzo nato da una famiglia a basso reddito di avere successo sono oggi più basse rispetto a 20 o 30 anni fa. Neanche la scuola basta più da sola. Del resto, secondo l’indagine, solo l’11% degli intervistati concorda sull’assunto che la scuola sia l’unica istituzione deputata alla crescita dei ragazzi, mentre emerge una nuova consapevolezza, in seno all’opinione pubblica, almeno in termini di dichiarazione di principio: la responsabilità della crescita dei minori è di tutta la comunità (46%).

    I dati dell’indagine di Demopolis confermano che tra gli italiani è largamente diffusa la consapevolezza che il contrasto alla povertà educativa minorile è cruciale per lo sviluppo del Paese – ha commentato Francesco Profumo, Presidente di Acri – Questa è una delle idee alla base dell’avvio del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso da Fondazioni di origine bancaria, Governo e Forum Nazionale del Terzo settore, che proprio su questo fronte ha stabilito di intervenire. Perché lo sviluppo sostenibile passa dall’intreccio di dinamiche economiche, sociali e ambientali. Offrire ai giovani opportunità concrete per formarsi e crescere liberi, coinvolgendo le comunità, è la chiave su cui puntare per contribuire a contrastare la povertà”.

    Per far crescere bene gli attori del futuro, servirebbe maggiore protagonismo: dal genitore al cittadino senza figli che può animare e tutelare un quartiere, passando per la scuola, le associazioni, le interazioni amicali, tutto incide sulla crescita dei bambini. Accanto alla popolazione italiana nel suo complesso e ad un target importante di insegnanti e di rappresentanti istituzionali e del Terzo Settore impegnati nel contrasto alla povertà educativa, è stato intervistato anche un segmento significativo di genitori italiani con figli minorenni.

    Una delle questioni più gravi che riguardano bambini e ragazzi di oggi è la mancanza di pari opportunità nell’accesso ai servizi–  ha commentato Claudia FiaschiPortavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore- I numeri sulla povertà educativa minorile nel nostro Paese sono allarmanti ed in forte crescita. Nel 2005 era assolutamente povero il 3,9% dei minori di 18 anni, un decennio dopo la percentuale di bambini e adolescenti in povertà è triplicata, e attualmente supera il 12% (dati Openpolis – Con i Bambini) .Il Terzo settore ha un ruolo di primo piano nel rifondare una cultura educativa che accompagni l’inserimento delle nuove generazioni nelle comunità, offrendo loro un miglioramento delle condizioni di vita ed una prospettiva di futuro.

    L’approfondimento di indagine ha confermato i limiti effettivi che bambini ed adolescenti scontano in Italia nell’accesso alle più compiute esperienze di crescita. L’unica dimensione di apprendimento non curriculare dichiarata dalla maggioranza degli intervistati (60%) è lo sport. Solo metà dei ragazzi, negli ultimi 12 mesi, ha partecipato a spettacoli, presso cinema o teatri. Il 58% dichiara che i figli, nell’ultimo anno, non hanno letto libri. Il 72% non ha potuto fruire del tempo pieno a scuola. Meno di un quinto, infine, ha frequentato l’asilo nido: un servizio di primaria importanza per il funzionamento delle dinamiche familiari e per la compensazione delle disuguaglianze anagrafiche.

    Abbiamo promosso questa indagine- ha spiegato Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini- per confrontarci non solo con ii dati rilevati dal nostro Osservatorio e con la domanda che arriva prepotentemente dai territori, ma anche con la percezione del fenomeno nell’opinione pubblica. Il fatto che per la quasi totalità degli intervistati la povertà educativa minorile sia un fenomeno grave e che incide direttamente sullo sviluppo del Paese ci fa capire che, anche se con alcune sfumature, il livello di preoccupazione sulla dimensione del problema è ampiamente diffuso e sentito. Credere però che sia un fenomeno che riguarda solo il Sud (63%) o gli adolescenti (56%) è un errore prospettico: la povertà educativa, seppur marcata in molte aree meridionali e tra i giovanissimi, come dimostrano i tanti progetti avviati sul territorio nazionale, anche se con diversa gravità riguarda tutto il Paese e intacca il futuro dei ragazzi già dalla prima infanzia. E’ proprio da qui che dovremmo affrontare e che affrontiamo il fenomeno”.

    Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

    In tre anni, grazie al Fondo sono stati avviati 355 progetti in tutta Italia con un contribuito complessivo di circa 281 milioni di euro. Gli interventi interessano oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, coinvolgendo direttamente circa 8.000 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati. Con i Bambini inoltre ha promosso con Openpolis l’Osservatorio sulla povertà educativa minorile, per qualificare il dibattito e fornire ai decisori dati e informazioni importanti sul fenomeno in Italia.

    Leggi tutti i dati: Indagine Demopolis “Gli italiani e la povertà educativa minorile”

    Guarda lo spot RAI sul Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile:

  • La Cultura è Capitale: la Spagna arriva a Messina

    La Cultura è Capitale: la Spagna arriva a Messina

    18 Novembre 2019

    Martedì 19 novembre, alle ore 18.00, presso il Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, sarà inaugurata l’esposizione Miradas Cruzadas, alla presenza di Alfonso Dastis, Ambasciatore di Spagna in Italia.

    L’esposizione, a cura di Andrea Iezzi, fa parte del più ampio progetto La Cultura è Capitale, promosso dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata e dalla Fondazione CON IL SUD, in partnership con la Fondazione di  Comunità di Messina e la Fondazione Horcynus Orca.

    In mostra le opere di due fotografi di fama internazionale, l’italiano Piero Pompili e lo spagnolo Aitor Lara, e di tre ceramisti, gli italiani Riccardo Monachesi, Sabino de Nichilo e lo spagnolo José Luis Seara.

    L’inaugurazione si concluderà con una performance per musica e immagini a cura di Luigi Polimeni e Alberto Valtellina.

    L’esposizione rientra in un programma molto ricco di iniziative che stanno coinvolgendo diverse città italiane – oltre a Messina, Napoli, Matera e Roma –  con mostre, dibattiti, performance e festival cinematografici, con la partecipazione di numerosi intellettuali e artisti, italiani e spagnoli, di varie discipline. L’obiettivo de La Cultura è Capitale è suscitare una riflessione sull’idea di Europa, sottolineando l’importanza della cultura come strumento di coesione sociale e sviluppo della società. La cultura come fondamento del progetto europeo si rivela nell’esistenza di una radice comune che l’Italia e la Spagna condividono in modo significativo, soprattutto nel Sud Italia.

    Programma in sintesi:

    ore 18.00
    Saluti istituzionali:
    S.E. Dr.ssa Maria Carmela Librizzi – Prefetto di Messina;
    Prof. Enrico Caratozzolo in rappresentanza della Fondazione con il Sud.

    Introduzione ai lavori:
    Rettore dell’Università degli Studi di Messina, prof. Salvatore Cuzzocrea; Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina e Presidente del Consiglio dei Fondatori della Fondazione Horcynus Orca, dott. Gaetano Giunta.

    Presentazione del programma La Cultura è Capitale:
    Sua Eccellenza Alfonso Dastis, Ambasciatore di Spagna in Italia.

    Presentazione dell’esposizione Miradas Cruzadas a cura di:
    Andrea Iezzi, curatore.

    ore 18.45
    Apertura, visita alla mostra ed incontro con gli artisti
    Aitor Lara, Piero Pompili, Sabino De Nichilo, Riccardo Monachesi e José Luis Seara.

    ore 19.30
    Performance per musica e immagini a cura di Alberto Valtellina e Luigi Polimeni
    Musiche originali, pianoforte e theremin _ Luigi Polimeni
    Percussioni ed organetto _ Giacomo Farina

  • La buona educazione

    La buona educazione

    PALERMO – 18 Novembre 2019

    VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2019
    Ore 10.30 – 13.30

    Ecomuseo Mare Memoria Viva

    Via Messina Marine, 14 – Palermo

    La Fondazione CON IL SUD, l’impresa sociale Con i Bambini insieme al Comune di Palermo, promuovono
    un incontro rivolto a operatori e organizzazioni impegnati nei progetti di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica e alla povertà educativa minorile nel territorio palermitano.

    L’obiettivo dell’incontro e dei promotori è favorire la nascita o il rafforzamento delle “comunità di
    pratiche” nel territorio, attraverso un approccio di sistema al fenomeno, potenzialmente efficace e
    di impatto, coinvolgendo il pubblico, il privato sociale e in generale le comunità educanti.

    Interverranno:
    Giuseppe Mattina, Assessore alle Attività sociali del Comune di Palermo
    Alessandro Martina, Attività Istituzionali di Fondazione CON IL SUD e Con i Bambini
    Sergio Galasso, Consulente Comunità di Pratica Programma OPEN-Compagnia di San Paolo

    Modera Cristina Alga, Ecomuseo del Mare

    Attraverso i primi quattro bandi promossi dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, negli ultimi 2 anni sono stati avviati 15 progetti regionali e 17 nazionali nella provincia di Palermo, erogando nel territorio 15,8 milioni di euro e coinvolgendo 220 organizzazioni tra Terzo settore, scuole, istituzioni pubbliche e privati. A questi progetti, si aggiungono i 22 interventi sostenuti con circa 6 milioni di euro dalla Fondazione CON IL SUD attraverso i bandi sull’Educazione dei giovani promossi negli anni precedenti.

  • Il Forum Disuguaglianze e Diversità incontra la stampa

    Il Forum Disuguaglianze e Diversità incontra la stampa

    13 Novembre 2019

    A sette mesi dal lancio delle 15 proposte per la giustizia sociale, il Forum Disuguaglianze e Diversità e le Fondazioni sostenitrici hanno incontrato la stampa. Sin dall’inizio il ForumDD, coordinato da Fabrizio Barca, si è posto l’obiettivo di un cambiamento del senso comune, a partire dalle analisi e dalle proposte, nell’ottica di contrastare le narrazioni sulla mancanza di alternative alle disuguaglianze che aumentano nei luoghi e tra le persone.

    Sono stati presentati il nuovo modo di raccontare le proposte, l’imminente pubblicazione del Rapporto da parte de Il Mulino e le diverse attività di attuazione in corso portate avanti insieme agli alleati che in pochi mesi sono passati da quattordici a ventuno, e che vengono raccontate attraverso il sito rinnovato del ForumDD.

    “Crediamo nel ForumDD come luogo di incontro tra ricerca e organizzazioni di cittadinanza attiva, e di incontro tra culture diverse che insieme hanno prodotto una riflessione originale che riempie un vuoto – ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “Assistiamo a una crisi clamorosa e irreversibile del welfare. La grande scommessa è convincerci e convincere chi opera sui territori, producendo pratiche, che lo sta facendo non solo per porre rimedio a situazioni di grave disagio, o solo perché crede ci siano margini di ingiustizia da recuperare, ma anche perché così sta producendo sviluppo. La lotta alle disuguaglianze deve essere pensata non solo come risarcimento a un sistema ineguale, ma come presupposto dello sviluppo”.

    A seguire è intervenuta Stefania Mancini, Consigliere Delegato della Fondazione Charlemagne, “Le disuguaglianze non sono altrove e quello che registriamo al momento è che il prezzo umano che producono è altissimo. Crediamo nel ForumDD perché è un’operazione italiana importante, che non si vedeva da anni, e che può aiutare a operare un cambio di mentalità”.

    A nome della Fondazione Unipolis l’intervento di Maria Luisa Parmigiani, Consigliere Delegato, “Non è usuale una cooperazione così sinergica tra il mondo dell’università e della ricerca e coloro che portano le pratiche sul territorio. Crediamo nel ForumDD come moltiplicatore, attore corale, importante per lavorare agli approcci cognitivi e culturali che aiutano a capire come affrontare insieme le disuguaglianze”.

    Dopo i tre rappresentanti delle Fondazioni Sostenitrici è intervenuto Fulvio Esposito, Capo della Segreteria tecnica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “Stiamo lavorando alla costituzione di un gruppo di lavoro all’interno del MIUR che promuova la giustizia sociale in tutti i campi dell’istruzione, con un’attenzione alle aree interne a cui le nuove tecnologie aprono possibilità di sviluppo”.

  • Intervista con il territorio. Comunicazione sociale e cultura

    Intervista con il territorio. Comunicazione sociale e cultura

    MATERA – 13 Novembre 2019

    Intervista con il territorio. Comunicazione sociale e cultura” è il titolo del seminario per la formazione dei giornalisti organizzato dal Giornale Radio Sociale insieme all’agenzia Redattore Sociale, Forum del Terzo Settore e il sostegno della Fondazione con il Sud.

    L’incontro si terrà a Matera venerdì 15 novembre, dalle 14 alle 18.30 presso la sala conferenze della Fondazione Sassi e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nei prossimi mesi nelle regioni del Sud.

    I seminari punteranno a ragionare su come avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo attraverso il racconto del “territorio”, che è la parola chiave del progetto e che sarà declinata in tutti i seminari attraverso ciascuna delle sei redazioni del Giornale Radio Sociale (società, diritti, economia, cultura, internazionale, sport).

    La scelta di ambientare il primo seminario a Matera, non è casuale; la città dei Sassi patrimonio dell’Unesco è stata designata “Capitale europea della cultura 2019” grazie a una sfida, nata dal basso e che ha messo insieme profit, terzo settore e amministrazione pubblica.

    Il programma del corso, organizzato in collaborazione con Ordine dei Giornalisti della Basilicata,  vedrà la presenza di importanti operatori dell’informazione, della comunicazione sociale e del non profit chiamati a un confronto sul ruolo della cultura e del giornalismo attraverso il racconto di importanti esperienze che valorizzano il territorio e i beni comuni della Basilicata.

    Ad aprire la giornata i saluti di Mimmo Sammartino, presidente Odg Basilicata; Sissi Ruggi, Consiglio Regionale Odg Basilicata; Vincenzo Santochirico, presidente Fondazione Sassi; Guido D’Ubaldo, segretario nazionale Odg; Fabrizio Minnella, responsabile comunicazione Fondazione con il Sud; Maurizio Mumolo, direttore Forum nazionale Terzo settore; Roberto Museo, direttore CSVnet; Ivano Maiorella, direttore Giornale Radio Sociale.

    A seguire gli interventi di Clara Capponi, responsabile cultura Giornale Radio Sociale; Flavio Natalia, direttore mensile Ciak; Andrea Garibaldi, giornalista del Corriere della Sera; Vittorio Sammarco, responsabile comunicazione Labsus; Pasquale Doria, direttore Mathera Trimestrale di storia e cultura del territorio.

    Spazio poi alle esperienze locali con gli interventi di Michele di Gioia, direttore Matera sport film festival; Francesca Petronella, La Città Essenziale; Gianleo Iosca che presenterà il progetto Magna Charta Basilicata per la valorizzazione dei beni culturali attraverso il volontariato; Giuseppe Salluce infine porterà l’esperienza del laboratorio culturale “Salute mentale” Matera.

    Nell’ambito del seminario è in programma sabato 16 novembre il presstour dedicato a “Open Playful Space”, progetto co-prodotto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 che ha elaborato di una serie di azioni in cui gioco, sport e arti urbane hanno promosso la scoperta e la riqualificazione di beni comuni, rendendoli visibili e accessibili.

    Il corso dà diritto a 4 crediti formativi per i giornalisti ed è necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F. La partecipazione è gratuita.

    Sarà possibile seguire il seminario in diretta Facebook sul profilo del Giornale Radio Sociale