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  • La povertà educativa minorile in Italia: i giornalisti parte integrante della “comunità educante”

    La povertà educativa minorile in Italia: i giornalisti parte integrante della “comunità educante”

    ROMA – 8 Maggio 2019

    Da shutterstock.com
    Da shutterstock.com

    Venerdì 31 maggio, presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma, si terrà l’incontro “La povertà educativa minorile in Italia: i giornalisti parte integrante della comunità educante“, promosso dall’impresa sociale Con i Bambini e dall’Ordine Nazionale del Giornalisti per riflettere sulla narrazione della povertà educativa minorile oltre i fatti di cronaca.

    In Italia oltre 1,2 milioni di minori vivono in condizione di povertà assoluta. La povertà economica è spesso causata dalla povertà educativa: le due si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. Dal 2016 è operativo il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, promosso da Fondazioni di origine bancaria, Governo e Forum Terzo Settore, destinato “al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”.

    Povertà educativa minorile significa diritti negati, mancanze di opportunità e futuro a rischio. Istruzione, salute, sport, cultura, informazione, rappresentano alcuni ambiti interessati dal fenomeno, presente in tutta Italia ma più marcato nelle grandi periferie urbane, nelle aree interne, al Sud. Per un fenomeno complesso e articolato occorre una risposta corale e di responsabilità diffusa, attivando le “comunità educanti” ovvero coloro che a vario titolo incidono sulla crescita di bambini e ragazzi (scuola, istituzioni locali, famiglie, privato sociale, informazione, ecc.).

    Con i Bambini – società senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD – ha il compito di attuare i programmi del Fondo. Attualmente sono oltre 270 i progetti avviati, coinvolgendo oltre 400.000 bambini, ragazzi e loro famiglie colpiti dal fenomeno, e 6.300 organizzazioni tra scuole, terzo settore, enti pubblici e privati.

    Il diritto all’informazione ed essere informati, così come l’opportunità di rappresentare il fenomeno complessivo della povertà educativa minorile e non solo i singoli aspetti di cronaca (periferie, dispersione scolastica, drammi familiari, baby gang, lavoro minorile, ecc), tenendo ovviamente conto della deontologia professionale, saranno al centro dell’incontro formativo promosso da Con i Bambini e l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, che si terrà venerdì 31 maggio dalle ore 15:00 alle 18:00 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, in Via Nazionale 194.

    In particolare, sarà illustrato l’Osservatorio povertà educativa #conibambini, realizzato da Openpolis e Con i Bambini, allo scopo di approfondire e qualificare la riflessione, il dibattito e le proposte di intervento sul fenomeno. L’Osservatorio, attraverso la costruzione di una banca dati lungo 4 dimensioni tematiche principali (scuola, cultura, servizi sociali e sport) consente, per la prima volta, l’analisi di questi fenomeni su scala comunale o sub-comunale. La pubblicazione di report annuali e aggiornamenti settimanali avviene online e nella logica di data journalism, con il rilascio in formato aperto dei dati raccolti, sistematizzati e liberati per produrre le analisi dell’osservatorio, con l’obiettivo di stimolare un’informazione basata sui dati.

    Parteciperanno all’incontro: Paola Spadari, presidente Ordine Giornalisti Lazio; Carlo Verna, presidente Consiglio Nazionela Ordine dei Giornalisti; Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini; Vincenzo Smaldore, responsabile Openpolis; Ivano Maiorella, direttore Giornale Radio Sociale; Maria Teresa Martinengo, giornalista; Alberto Lazzarini, presidente Commissione Cultura Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti.

    Testimonianze di: Tiziana Piacentini, progetto #AltafrequenzaCecilia Cruciani, progetto Solo posti in piedi.

    L’incontro consente ai giornalisti partecipanti di acquisire 5 crediti validi per la formazione permanente, previa iscrizione tramite la piattaforma SIGeF.

    Maggiori informazioni sul Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile sono disponibili su www.conibambini.org

  • Un bando per contrastare i cambiamenti climatici

    Un bando per contrastare i cambiamenti climatici – Fondazioneconilsud.it



















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    Un bando per contrastare i cambiamenti climatici

    ROMA – 6 Maggio 2019

    Da pixabay.com, foto di NiklasPntk
    Da pixabay.com, foto di NiklasPntk

    La lotta al cambiamento climatico è sicuramente al centro dell’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, ma per una battaglia veramente efficace non si può prescindere dalla diffusione di una maggiore conoscenza del problema per acquisire più consapevolezza e cambiare i propri comportamenti.

    Con questa convinzione, la Fondazione CON IL SUD sostiene per la seconda edizione consecutiva il bando B circular, fight climate change!, che si propone di favorire la diffusione di stili di vita sostenibili incubando, co-progettando e finanziando idee e iniziative di comunicazione, advocacy e sensibilizzazione promosse da piccole organizzazioni della società civile italiana e finalizzate a far crescere la consapevolezza dei cittadini sul tema del cambiamento climatico.

    Il bando si inserisce all’interno dell’iniziativa NOPLANETB co-finanziata a punto.sud dall’Unione Europea, e intende contribuire a perseguire i Sustainable Development Goals (SDGs) 12 e 13 rispettivamente per la Produzione e consumo responsabili e per la Lotta contro il cambiamento climatico.

    Il budget complessivo del bando è pari a 380 mila euro, co-finanziati da punto.sud, Fondazione CON IL SUD e Fondazione Cariplo. Possono richiedere un contributo gli enti no profit aventi sede legale o operativa in una delle seguenti aree geografiche: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Lombardia e province di Novara e Verbano-Cusio-Osssola.

    Il bando è a 2 fasi e la scadenza per aderire alla prima fase è il 14 giugno 2019 alle ore 15.00.

    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito italiano di NOPLANETB >>.

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  • La Spagna “torna” nei Quartieri Spagnoli

    La Spagna “torna” nei Quartieri Spagnoli

    NAPOLI – 2 Maggio 2019

    La Spagna torna nei Quartieri Spagnoli attraverso l’arte. Italia e Spagna dialogano da un remoto passato. È il dialogo di due popoli mediterranei, uniti non solo dallo stesso mare, ma anche da storie e identità condivise.

    Il 6 maggio l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis, si recherà nella sede di FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli Onlus per sottoscrivere un Accordo di Collaborazione che sancirà l’impegno della Spagna in progetti di sviluppo sociale e culturale nei Quartieri Spagnoli di Napoli, atto che testimonia l’antica amicizia fra il popolo italiano e quello spagnolo.

    L’artista spagnolo José Molina, che da molti anni vive in Italia, su invito dell’Ambasciata di Spagna in Italia, ha realizzato una scultura, dal titolo Hermanos, che celebra quest’amicizia. Molina donerà l’opera a FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli Onlus, che ha sede nei Quartieri Spagnoli e da diversi anni ha scelto di essere il tessuto connettivo di quest’area per creare sviluppo sociale, culturale ed economico. Alla cerimonia presenzieranno S.E. l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis, e il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

    L’evento fa parte parte del programma La Cultura è Capitale, organizzato dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna, a cura di Andrea Iezzi, in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD, tra Napoli, Matera, Messina, e Roma per celebrare MATERA 2019 Capitale Europea della Cultura.

    Nota sull’autore:
    José Molina nasce a Madrid nel 1965. All’età di undici anni inizia la sua formazione in diverse scuole d’arte. A diciotto anni inizia a lavorare nel settore pubblicitario e nel frattempo completa i suoi studi presso l’Università di Belle Arti di Madrid. Ha presentato le sue opere in prestigiose istituzioni quali La Triennale di Milano, Fondazione StellineFondazione Mudima, la Real Academia de España a Roma, il Museo Poldi Pezzoli, il Palazzo Reale di Caserta, il Museo Civico di Bressanone, e il Palazzo Ducale di Modena. Le sue opere sono state esposte a New York presso la Galleria Able Fine Art e a Miami presso Context Art Fair. Ha una presenza espositiva stabile anche in Asia.

  • Esperienze di comunità, esercizi di democrazia

    Esperienze di comunità, esercizi di democrazia – Fondazioneconilsud.it





















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    Esperienze di comunità, esercizi di democrazia

    ROMA – 19 Aprile 2019

    Il 17 maggio 2019 ricorrono i venti anni dalla promulgazione della cosiddetta “Legge Ciampi”, che regolamenta l’attività delle Fondazioni di origine bancaria. Per celebrare la ricorrenza, nella stessa giornata alle ore 10:30, a Roma, presso l’Aula Magna dell’Angelicum (Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, Largo Angelicum 1), si terrà un incontro, organizzato da Acri, con i rappresentanti delle istituzioni che hanno accompagnato alcuni dei passaggi più significativi della vita delle Fondazioni.

    L’incontro, dal titolo “Esperienze di comunità, esercizi di democrazia. Il ruolo delle Fondazioni a vent’anni dalla Legge Ciampi”, si apre con le relazioni introduttive di Alberto Quadrio Curzio, Presidente emerito dell’Accademia Nazionale dei Lincei, e di Franco Bassanini, Presidente della Fondazione Astrid.

    A seguire, è prevista una tavola rotonda coordinata dal Vice Direttore del Corriere della Sera Antonio Polito, a cui partecipano: Ugo De Siervo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale; Alessandro Rivera, Direttore Generale del Tesoro; Massimo Tononi, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti; Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione CON IL SUD. In conclusione, Antonio Polito intervista il Presidente di Acri Giuseppe Guzzetti.

    Per partecipare è necessario registrarsi tramite questo link.

    Scarica il programma della giornata

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  • Chiusura uffici 26 aprile

    Chiusura uffici 26 aprile – Fondazioneconilsud.it



















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    Chiusura uffici 26 aprile

    ROMA – 15 Aprile 2019

    Venerdì 26 aprile, gli uffici della Fondazione CON IL SUD resteranno chiusi.

    Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 29 aprile.

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  • Bando “Terra di Lavoro Vero”

    Bando “Terra di Lavoro Vero”

    ROMA – 11 Aprile 2019

    Iniziativa per la valorizzazione di un fondo agricolo incolto confiscato alla camorra nel comune di Cancello ed Arnone (CE).

    A disposizione 300 mila euro per un intervento capace di riqualificare il terreno e favorire l’inserimento sociale e lavorativo di giovani e persone svantaggiate.

    Con il bando “Terra di Lavoro Vero”, la Fondazione CON IL SUD mette a disposizione 300 mila euro di risorse private per sostenere un progetto capace di rimettere a coltura un fondo di 13 ettari, situato nel comune di Cancello ed Arnone (CE), nell’ottica di creare anche opportunità di lavoro per la comunità locale, in particolare per le persone svantaggiate.

    Il bando “Terra di Lavoro Vero” coniuga due temi e due tipologie di ‘beni comuni’, beni confiscati e terreni incolti, che, al di là del loro importante aspetto simbolico, rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo sociale ed economico.

    “Questo bando, sebbene strettamente legato a un territorio, rilancia un tema di portata e interesse nazionale, quello della valorizzazione dei beni comuni come opportunità di sviluppo locale – ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Soprattutto in questo caso, trattandosi di terreni confiscati, oltre che per il potente valore simbolico, l’iniziativa rappresenta una concreta possibilità di cambiamento anche per le opportunità di lavoro offerte ai giovani”.

    L’invito è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore della provincia di Caserta, che possono presentare in qualità di soggetto responsabile proposte di progetto basate sulla rivitalizzazione delle tradizioni legate all’agricoltura e all’allevamento, sulle innovazioni tecnologiche e colturali in grado di favorire sia l’inclusione sociale, che nuove opportunità per i giovani talenti a rischio di esodo.

    Il partenariato dovrà prevedere la partecipazione di almeno altri due soggetti – preferibilmente ma non necessariamente del casertano – di cui almeno uno del Terzo settore e gli altri afferenti anche al mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.

    Le attività da svolgere sul terreno, che sarà dato in concessione gratuita per 10 anni dal comune di Cancello ed Arnone a favore del soggetto responsabile del progetto selezionato, dovranno essere coerenti con le caratteristiche del fondo e oltre alla coltivazione e allevamento potranno essere attività di tipo sociale, artigianale, commerciale, turistico-ricettivo, ecc., purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo.

    “È un momento di grande soddisfazione per il territorio – ha dichiarato il sindaco di Cancello ed Arnone, Raffaele Ambrosca – poiché da risorse inespresse e abbandonatane si trae sviluppo e lavoro per la nostra comunità”.

    Cancello ed Arnone, comune di 5.900 abitanti, dispone di terreni confiscati che rappresentano oltre il 3% del totale dei beni confiscati dislocati nei 104 comuni della provincia di Caserta. La valorizzazione di tali fondi diventa perciò una grande opportunità, soprattutto per i giovani, non solo per garantire reddito e occupazione ma anche per favorire il consolidamento o la rinascita di quelle reti di connessione sociale che hanno costituito per secoli l’ossatura della vita umana nel Mezzogiorno. È possibile partecipare tramite il portale Chàiros entro il 5 giugno 2019.

    Sul tema dei beni comuni, la Fondazione promuove bandi in diversi ambiti: “Bando beni confiscati” per il recupero e la valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata; “Bando Il bene torna comune” per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale; “Bando Ambiente” per la tutela, conservazione e promozione del patrimonio ambientale; “Bando Terre colte” per la messa a coltura di terreni a lungo abbandonati.

    Il bando è disponibile al seguente link >>

  • 12°compleanno della Fondazione CON IL SUD: 7-9 agosto 2019 Castelbuono (PA)

    12°compleanno della Fondazione CON IL SUD: 7-9 agosto 2019 Castelbuono (PA)

    ROMA – 11 Aprile 2019

    il 12esimo compleanno della Fondazione Con Il Sud
    il 12esimo compleanno della Fondazione Con Il Sud

    In tour nel Sud più bello, dove il rock e l’amore per la terra creano nuovi modelli di sviluppo

    Dal 7 al 9 agosto, la Fondazione CON IL SUD in occasione del suo dodicesimo compleanno accompagnerà un gruppo di giornalisti, inviati della stampa estera, referenti di fondazioni nazionali e internazionali alla scoperta della “rivoluzione lenta, ma rock” avviata a Castelbuono.

    Poco più di 8 mila abitanti, al fresco della collina madonita e vicino al mare, Castelbuono è noto soprattutto per la sua preziosa “manna” la cui raccolta, unica al mondo, avviene proprio ad agosto. Sarà un vero e proprio viaggio per scoprire la sperimentazione di sviluppo locale dal basso promossa dalla Fondazione, che coinvolge organizzazioni, giovani, agricoltori, cittadini. Un viaggio per conoscere una comunità che, partendo dalla coesione sociale e dalle ricchezze del proprio territorio, ha avviato un modo nuovo di fare sviluppo locale al Sud e di essere interprete del proprio futuro.

    Tre giorni di incontri con i protagonisti di questo cambiamento, con visite nei campi, caseifici, antiche chiese in disuso e ristrutturate, tra i vicoletti del borgo, suggestivi panorami e sapori unici. Un’occasione per vedere e ascoltare le storie più belle di questo territorio. Il tour è in concomitanza con la preparazione del Festival internazionale Ypsigrock (8-12 agosto), storico appuntamento che richiama migliaia di giovani da tutta Europa.

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    Castelbuono, di nome e di fatto

    C’è un luogo in Sicilia in cui è in corso una lenta ma costante piccola “rivoluzione”. È Castelbuono, un paese con poco più di 8 mila abitanti in provincia di Palermo, individuato anni fa per le sue significative potenzialità dalla Fondazione CON IL SUD per avviare una sperimentazione di sviluppo locale “partecipato”.

    Al fresco della collina e a pochi chilometri dal mare, nel borgo siciliano posto nelle Madonie l’innovazione sociale trova da tempo terreno fertile. Non a caso, ormai da oltre 10 anni la raccolta differenziata porta a porta si fa in modo ecologico e originale grazie al supporto degli asini e al coinvolgimento di persone svantaggiate. Storica meta di villeggiatura per i palermitani, ottima cucina, grande fermento culturale e una presenza unica, quella della “manna”, una resina “miracolosa” raccolta in estate con tecniche antichissime solo dagli alberi di frassino di quest’area. Una sostanza preziosa, e molto costosa, dai mille usi: nella cosmetica, nella farmaceutica, nella produzione dolciaria. Una risorsa unica anche per lo sviluppo del territorio.

    Una manna che non viene dal cielo

    Negli ultimi decenni la raccolta e lavorazione di questa preziosa resina è andata via via scemando, praticata solo da pochi “vecchi appassionati”. Come accade al Sud, tantissimi giovani hanno deciso di emigrare.

    Il rischio concreto di oblio e di perdita di una importante leva di sviluppo, tramandata gelosamente per generazioni da padre in figlio, è stato arginato grazie all’intervento della Fondazione CON IL SUD che ha permesso di mettere insieme in un unico consorzio 4 cooperative (3 delle quali sono sociali), coinvolgendo nelle attività oltre 40 lavoratori e formando 30 giovani frassinocoltori.

    La voglia è quella di costruire qui il proprio futuro. Oggi questa speranza torna ad essere reale: basti pensare che finora sono stati recuperati 60 ettari di frassineti incolti e prodotti in un solo biennio oltre 1500 kg di manna, creando occupazione e occasione di sviluppo.

    Il cibo buono che unisce la comunità

    Tra le protagoniste di questa sperimentazione di sviluppo locale ci sono le campagne intorno a Castelbuono: è qui che grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD nasce “Agri-Etica”, un progetto di agricoltura sociale bio che coinvolge giovani disoccupati, under 50 senza lavoro, persone con disturbi psichici, con situazioni di svantaggio socioeconomico e sottoposti al sistema di “messa alla prova”.

    Insieme coltivano ortaggi – rigorosamente seguendo metodi naturali – rivenduti nel punto vendita nel centro del paese e distribuiti tramite gas, cooperative locali e porta a porta. Gli abitanti hanno messo a disposizione le terre incolte, superando con gesti concreti diffidenza e individualismo. Nelle campagne si allevano anche mucche e ovini, e il latte verrà presto lavorato per produrre gustosi formaggi e latticini biologici nel caseificio gestito da Agri-etica.

    Rock per tutti!

    Per la prima volta, grazie a un processo di progettazione partecipata, è stata la comunità a scegliere su quali idee investire. Una cittadina inserita nella Strategia nazionale sulle aree interne, ma che nel tempo resiste più di altri allo spopolamento grazie un’intensa attività del Terzo settore e al suo fermento culturale.

    Non a caso, l’investimento della Fondazione CON IL SUD renderà accessibile uno storico festival internazionale cui partecipano da 23 anni migliaia di persone. È l’Ypsigrock, atteso appuntamento estivo grazie al quale hanno suonato nel cuore delle Madonie artisti di fama internazionale come The Jesus And Mary Chain e i Motorpsycho. Con il progetto “Tutti inclusi”, il festival si apre ad accogliere persone con varie disabilità. I primi interventi per l’accessibilità saranno sperimentati nell’edizione di quest’anno dall’8 all’11 agosto, durante la quale si esibiranno artisti del calibro dei The National, in Italia per la loro unica data estiva.

  • Povertà educativa minorile: presentato il secondo rapporto nazionale

    Povertà educativa minorile: presentato il secondo rapporto nazionale

    ROMA – 10 Aprile 2019

    Sono i minori i più colpiti dalla povertà assoluta. Nel 2005 era assolutamente povero il 3,9% dei minori di 18 anni, un decennio dopo la percentuale di bambini e adolescenti in povertà è triplicata, e attualmente supera il 12%. È quanto emerge dal secondo Rapporto sulla povertà educativa minorile in Italia presentato oggi a Roma, presso il Centro Congressi Università Sapienza e organizzato da Con i Bambini.

    Questa crescita – si legge ancora nel testo –  ha allargato il divario tra le generazioni. Nell’Italia di oggi più una persona è giovane, più è probabile che si trovi in povertà assoluta. L’Italia ha quindi un enorme problema con la povertà minorile e giovanile da affrontare. E non riguarda solo la condizione economica attuale. Riguarda soprattutto il futuro, la possibilità, anche per chi nasce in una famiglia povera, di avere a disposizione gli strumenti per sottrarsi da adulto alla marginalità sociale.

    “Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è uno degli strumenti più innovativi nel campo della lotta alla povertà attivi nel nostro Paese – ha spiegato a margine dell’incontro Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri. È nato grazie a un accordo fra Fondazioni di origine bancaria, Governo e Forum Nazionale del Terzo settore. Coinvolge l’intera comunità educante: scuola, terzo settore, enti locali e famiglie e sta attivando le migliori energie del Paese nello sforzo comune per combattere un’emergenza che deve essere una priorità di un paese civile. Il secondo Rapporto sulla povertà educativa minorile di Openpolis e Con i Bambini contribuirà ad accendere ancora di più i riflettori su questa tematica e a evidenziarne l’impatto in maniera ancora più dettagliata”.

    Il risvolto del problema è soprattutto educativo. Le famiglie più povere sono generalmente quelle con minore scolarizzazione. L’incidenza della povertà assoluta è infatti più che doppia nei nuclei familiari dove la persona di riferimento non ha il diploma. Contrastare la povertà nella fascia più giovane della popolazione significa offrire concretamente a tutti i bambini e gli adolescenti, a prescindere dal reddito dei genitori, uguali opportunità educative. Infatti, rispetto alla media europea, l’Italia tende a investire meno in istruzione.

    “Con il secondo rapporto sulla povertà educativa minorile in Italia, abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulla presenza e accessibilità dei servizi per i minori nel nostro Paese. Il lavoro dell’Osservatorio Openpolis – Con i Bambini è molto importante per due ordini di motivi – ha spiegato Carlo Borgomeo, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini. Da una parte la conoscenza sempre più approfondita e puntuale del fenomeno della povertà educativa è indispensabile per orientare le attività promosse dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, dall’altra contribuisce in modo decisivo all’azione di advocacy, che resta un obiettivo centrale della nostra iniziativa. Aggredire in modo puntuale e organico il fenomeno della povertà educativa minorile, non riguarda solo la sfera dei diritti, seppur importante, ma anche il tema dello sviluppo del Paese”.

    Per decenni l’asilo nido è stato considerato solo nella sua funzione sociale, di assistenza alla famiglia. È una acquisizione più recente il suo ruolo educativo: è infatti nella primissima infanzia che si gettano le basi di tutti gli apprendimenti futuri del bambino. Perciò il contrasto alla povertà educativa non può prescindere dall’estensione di questo servizio.

    L’Ue nel 2002 ha stabilito come obiettivo per gli stati membri di arrivare almeno a 33 su 100 posti in asili nido o servizi prima infanzia per i bambini con meno di 3 anni – viene ancora sottolineato nel Rapporto realizzato da Openpolis e ConiBambini. Rispetto a questo obiettivo l’Italia è ancora indietro. In termini assoluti, a fronte di una platea potenziale di 1,5 milioni di bambini, sono circa 350 mila i posti disponibili (di cui il 90% in asili nido, mentre la parte restante in servizi integrativi). Un elemento da non sottovalutare è che sulla copertura degli asili nido incide un vistoso calo della popolazione tra 0 e 2 anni, -16,70% di bambini con meno di tre anni tra 2011 al 2018. Nello stesso periodo la popolazione complessiva è rimasta stabile sui 60 milioni di abitanti.

    Le disuguaglianze educative ed economiche spesso si sommano ad altre di tipo territoriale, come può avvenire nelle aree interne. Il problema maggiore dei comuni che si trovano in queste zone è la scarsità dei servizi sul territorio (in tutti gli ambiti, non solo quello educativo) e la difficoltà di raggiungere i centri in cui sono presenti, dati i lunghi tempi di percorrenza. Distanza e carenza di servizi hanno condannato le aree interne ad una progressiva marginalità, a partire dalla metà del secolo scorso. Se isoliamo la tendenza demografica dei soli giovani in età per andare a scuola (6-18 anni), ci accorgiamo di una profonda disparità tra i centri e le aree più periferiche del paese. Nei comuni polo e cintura, per quanto faticosamente, il numero di ragazzi tra 6 e 18 anni tutto sommato tiene. Mentre è nell’Italia interna, quella dei comuni intermedi, periferici e ultraperiferici, che la popolazione in età per la scuola sta calando in modo più consistente.

    “In un Paese dove l’ascensore sociale è rotto e due terzi dei bambini con i genitori senza diploma resta con lo stesso livello d’istruzione, è indispensabile un forte investimento sull’educazione, intesa in senso lato, dalla scuola ai servizi rivolti ai minori – ha commentato Vincenzo Smaldoreresponsabile editoriale Openpolis. Purtroppo l’Italia è quintultima in Europa per spesa in istruzione, con appena il 3,9% del Pil. Molto al di sotto della media europea del 4,7%. Un quadro generale preoccupante ma che al suo interno contiene numerose ulteriori criticità, come le differenze fra le aree del Paese. Profonde disuguaglianze ci sono fra Centro e Periferia (esempio: aumentano le famiglie nei comuni cintura); fra Nord e Sud (esempio: le 5 regioni che offrono meno posti in asilo nido sono tutte del Mezzogiorno, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Campania); fra comuni più connessi e aree interne (esempio: 10,3% dei ragazzi tra 14 e 18 anni residenti in Italia vive in un comune interno senza scuola superiore statale)”.

    In Italia in media la popolazione con meno di 18 anni rappresenta il 16,2% dei residenti. La concentrazione di minori è più bassa agli opposti della classificazione: nei comuni polo, in gran parte capoluoghi, e nei comuni delle aree interne. Nei comuni periferici e ultraperiferici, la popolazione con meno di 18 anni arriva a malapena al 15%. Mentre la quota cresce fino al 17% nei comuni di cintura, ovvero gli agglomerati urbani attorno alle città maggiori, e nei poli intercomunali. Questi sono gruppi di comuni limitrofi che, sebbene presi da soli non costituiscano un polo, complessivamente offrono un livello di servizi paragonabile a quello dei centri maggiori. Nelle aree interne il ruolo della scuola è importante anche come fattore di coesione territoriale. Allo stesso tempo, per ragioni che chiamano in causa la perifericità di queste zone, l’offerta educativa può risultare compromessa.

    “I dati sulla povertà educativa minorile nel nostro Paese sono allarmanti e ancora troppo forti sono le disparità nell’accesso ai servizi educativi per bambini e ragazzi – ha dichiarato Stefano Tassinari del coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore. Avere accesso ad una educazione di qualità è non solo un diritto fondamentale, ma la prima strategia di azione efficace contro la crescita esponenziale delle diseguaglianze e della povertà. È necessario un piano di contrasto alla povertà educativa che convochi attivamente le nostre comunità, e tutte le persone che le abitano. Solo così si può immaginare una politica di contrasto alle diseguaglianze che sia ambiziosa, anche nell’essere volano di nuovo sviluppo, civile ed economico”.

    L’elevata mobilità degli insegnanti, in primo luogo, che fa venir meno la continuità didattica per le ragazze e i ragazzi, strutture sottodimensionate o difficilmente raggiungibili, e più in generale difficoltà di accedere a scuole dove i livelli di apprendimento e la qualità educativa sono equivalenti a quelle dei centri maggiori aggravano ancora di più le con dizioni dei ragazzi che vivono in quelle aree. Inoltre, questo comporta la difficoltà per gli istituti nelle aree interne di essere attrattivi, sia per i professori che per gli studenti, come si osserva mettendo in relazione il numero di alunni che frequentano la scuola in un comune con i residenti della stessa fascia d’età in quel comune.

    “La povertà educativa minorile è spesso causa ed effetto di quella economica – ha precisato nelle conclusioni dell’incontro Stefano Buffagni, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Presidente Comitato Indirizzo Strategico del Fondo. Dal Rapporto emerge un quadro impietoso e disarmante dell’Italia, dove la scarsa mobilità sociale in atto in questi anni si ripercuote principalmente nella crescita dei bambini. Scuole e asili sono, devono essere, la base per ricucire il Paese. Le scuole devono rappresentare un forte strumento di livellamento sociale e questo deve partire dalla garanzia per i minori di avere maggiori servizi e opportunità. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è uno strumento necessario per intervenire in quella fetta di povertà che riguarda i più piccoli e le loro famiglie. È compito nostro, della politica, delle istituzioni mettere in campo azioni concrete per combattere qualsiasi forma di povertà, a partire dai minori. Per questo il sostegno del Governo al Fondo non poteva e non può mancare e, aggiungo, non mancherà mai”.

    L’osservatorio povertà educativa #conibambini mappa la presenza e la qualità dei servizi in tutti i comuni italiani su scuola, cultura, sport e servizi sociali per promuovere un dibattito informato sulla condizione dei minori in Italia. Temi che devono essere messi al centro dell’agenda politica italiana.La banca dati comunale sui servizi per i minori è realizzata individuando, raccogliendo e sistematizzato una serie di basi di dati che erano disperse tra fonti pubbliche diverse, aggregandole in un’unica infrastruttura. A partire da questa base dati – accessibile in un’ottica di data journalism – è possibile produrre analisi e riflessioni che contribuiscano a un dibattito strutturato sulle opportunità che il paese sta offrendo ai bambini e agli adolescenti.

    I dati completi e aggiornati sono disponibili su conibambini.openpolis.it

  • City Nature Challenge approda in Italia: dove, come e quando

    City Nature Challenge approda in Italia: dove, come e quando






















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    City Nature Challenge approda in Italia: dove, come e quando

    ROMA – 8 Aprile 2019

    Dalla pagina Facebook dell’iniziativa “Cluster Italia – City Nature Challenge 2019
    Dalla pagina Facebook dell’iniziativa “Cluster Italia – City Nature Challenge 2019

    Dal 26 al 29 aprile le città di Ostuni, Trinitapoli, Napoli, Trento, Catania, Lecce e Taranto partecipano alla prima edizione italiana della City Nature Challenge, il contest fotografico per mappare la biodiversità urbana. Una competizione in stile Bio-Blitz in cui le città sono in gara una contro l’altra con l’obiettivo di registrare il maggior numero di osservazioni naturalistiche su flora e fauna selvatica, coinvolgendo il maggior numero di persone.

    Perché partecipare alla City Nature Challenge 2019? La natura è intorno a noi, anche nelle nostre città. Conoscere quali specie sono nella nostra città e dove sono ci aiuta a studiarle e proteggerle, ma l’unico modo per farlo è lavorare insieme, scienziati, amministratori del territorio e cittadini, per trovare e documentare la natura. Con la partecipazione alla City Nature Challenge, non solo si impara di più sullanatura locale, ma si può anche rendere la città un posto migliore per tutte le specie viventi.

    Per partecipare, basta scattare quante più foto possibili di qualsiasi tipo di specie vivente avvistata nella propria città e condividere foto e osservazioni tramite l’applicazione Natusfera – disponibile su Play Store e App Store. Al termine della sfida la città che si sarà aggiudicata il maggior numero di osservazioni naturalistiche, il maggior numero di specie registrate o il maggior numero di persone coinvolte sarà incoronata vincitrice del contest.

    A cavallo fra una competizione agonistica e un concorso di fotografia, la City Nature Challenge nasce nel 2016 con l’obiettivo di documentare le piante e la fauna selvatica nelle città di tutto il mondo, coinvolgendo inizialmente le sole città di Los Angeles e San Francisco fra le quali sussiste una nota rivalità. L’entusiasmo e l’interesse da parte dei numerosi partecipanti – oltre 20.000 osservazioni da più di 1000 persone in una settimana per la catalogazione circa 1600 specie in ogni località – ha spinto gli organizzatori a promuovere la City Nature Challenge come evento internazionale. Da quest’anno, grazie ad un esteso partenariato che comprende anche la Fondazione CON IL SUD, le città italiane entrano in gioco.

    Per maggiori informazioni, è possibile contattare la pagina Facebook del Cluster Italia >https://www.facebook.com/clusteritalia.citynaturechallenge/

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  • 10/04: Presentazione secondo Rapporto nazionale sulla povertà educativa minorile

    10/04: Presentazione secondo Rapporto nazionale sulla povertà educativa minorile

    ROMA – 1 Aprile 2019

    Foto di Cel Lisboa su Unsplash
    Foto di Cel Lisboa su Unsplash

    Mercoledì 10 aprile alle 10:30 presso il Centro Congressi dell’Università Sapienza a Roma (via Salaria 113), sarà presentato il secondo Rapporto nazionale sulla povertà educativa minorile in Italia, che ha come tema “Scuole e asili per ricucire il paese. La presenza dei servizi per i minori in tutti i comuni italiani”, realizzato da Openpolis Con i Bambini.

    Nel corso della mattinata verranno diffusi i dati sui servizi dedicati ai minori in tutti i comuni italiani, i dati sulla povertà educativa minorile e interverranno gli operatori di alcuni progetti sostenuti grazie al Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile. Introdurrà i lavori Carlo Borgomeo,  Presidente di Con i Bambini, a seguire Vincenzo Smaldore, Responsabile editoriale di Openpolis presenterà i dati del rapporto.

    A raccontare i progetti saranno: Adriana Branni, progetto C.A.S.A. a Ballarò, Palermo (selezionato con il Bando Nuove Generazioni); Antonella Ciaccia, progetto Radici, Teramo (Iniziativa Aree Terremotate);  Gilberto Giudici, progetto SpaceLab, Bergamo (selezionato con il Bando Adolescenza);  Vittorio Villa, progetto Tor Bell’Infanzia, Roma (selezionato con il Bando Prima Infanzia).

    Commenteranno i dati: Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri; Stefano Tassinari, Coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore; Stefano Buffagni, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Presidente Comitato Indirizzo Strategico del Fondo.

    Per partecipare all’evento è necessario inviare un’email all’indirizzo comunicazione@conibambini.org con il proprio nominativo.

    Programma>>

    Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD, è nata nel 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.